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Le avventure di Fede 5


di scrittore86
07.08.2023    |    1.787    |    2 8.7
"La voglia ci porta subito a spogliarci e le battute sporche si susseguono dopo che io ho fatto vari commenti sui ragazzi mulatti incontrati nella nostra..."
Oggi scrive Fede.

Dopo il viaggio a Parigi e l’esperienza con Giulia passarono alcuni mesi di ottimo sesso senza nessuno che si aggiungesse nel nostro letto, ma le fantasie continuavano a viaggiare. Non ero stata per nulla gelosa di Giulia per l’ottima intesa che si era creata subito tra noi, non credevo di poter godere con un'altra donna e tantomeno di non essere gelosa del mio porco, questo ci aveva resi ancora più uniti e tranquilli in qualsiasi situazione.

Questo inverno abbiamo deciso di concederci una vacanza oltreoceano per stare un po’ al sole. Al nostro arrivo ci accoglie un bel sole, tante palme e enormi sorrisi già all’aeroporto.

Prendiamo la navetta che ci aspettava e partiamo subito per il villaggio, attraversiamo dei paesini pieni di colori e musica che solo a sentirla vien voglia di fermarsi a ballare con queste belle ragazze avvolte con delle gonnelline a ventaglio.
I profumi sono tanti e rilassanti, come i colori delle case, dei fiori e dei vestiti.

Arrivati al villaggio ci accorgiamo che fa ancora caldo nonostante sia sera e tutti nel villaggio dove stiamo vanno in giro in costume, noto i bei fisici dei ragazzi che curano la spiaggia che sta proprio qui difronte, belli asciutti e muscolosi.

Dopo aver sorseggiato il cocktail di benvenuto e sentito le prime spiegazioni sul funzionamento del villaggio andiamo a vedere la stanza prima di tornare al ristorante per la cena, appena entrati in stanza lui mi stringe tra le sue braccia mentre tra un bacio e l’altro mi sfila il vestitino a fiori e mi butta sul letto infilando la lingua sotto il mio perizoma, poggio le mani sulla sua testa e schiaccio la sua lingua sul mio clitoride fino a quando non vengo. Ci giriamo per un lento e salivoso 69 dove veniamo entrambi sulla bocca dell’altro prima di fare una doccia fresca e ci dirigiamo al ristorante per la cena.
Una cenetta leggera quasi sulla spiaggia precede una passeggiata lungo il mare, mano nella mano fino a quando decidiamo di tornare in stanza a rilassarci dopo il lungo viaggio per arrivare in questa bella isola.

La voglia ci porta subito a spogliarci e le battute sporche si susseguono dopo che io ho fatto vari commenti sui ragazzi mulatti incontrati nella nostra passeggiata, lui sembra eccitarsi ancora di più appena gli dico che sono curiosa di abbassare i loro costumi e mi sbatte con forza in varie posizioni finché non veniamo assieme.

Parliamo tanto della fantasia di aggiungere un uomo nel nostro letto ma non ne sento quasi il bisogno fisico perché ben soddisfatta dalla dotazione del mio porco, che non lo ha mai detto ma io paragono al famoso Rocco che tutti conosciamo bene, far partecipare un altro uomo sarebbe solo la realizzazione di una parte delle nostre fantasie.

Il giorno successivo passa tra una nuotata e una palpata nella spiaggia, ogni tanto credo lui mi tocchi il culo o le tette proprio per farsi notare da qualche ragazzo e a me la cosa non crea più di tanto imbarazzo.
Le nostre fantasie volano e continuiamo a raccontarci senza imbarazzo i nostri desideri, io mi diverto a sussurrare al suo orecchio le mie battute sui bei ragazzi del posto:

“Lui ha proprio un bel culo”

“Che bel costume gonfio ha il cameriere, chissà se entra tutto nella mia bocca”

“Dici che vorrebbe prima la mia bocca o il mio culetto?”

Ormai mi ero lasciata andare completamente e le sue risposte erano sempre a tono e facevano diventare umido il mio costume, l’unico momento dove abbiamo un po’ di contegno è la cena vista la presenza di tante persone ai tavoli, anche se la terza sera lui ha troppa voglia di giocare e continua a sfiorare le mie gambe ogni volta che il bel cameriere sta nei paraggi, chiedendomi di allargarle per arrivare alle mie mutandine, inizialmente resisto ma dopo qualche minuto le allargo giusto per lasciare che le sue dita possano massaggiare le mie labbra bagnatissime, raggiungo quasi l’orgasmo quando mi dice che il cameriere ci fissa.
Non ho il coraggio di voltarmi a guardare se sia vero, prendo il mio porco per mano e lo trascino nella nostra camera strappando via i suoi vestiti e inginocchiandomi a succhiare il suo bel cazzo, fino a quando mi prende per i capelli e mi mette a 90 sfregando il suo cazzo tra le mie natiche e chiedendomi:

“Il cameriere scoperebbe prima il tuo culo o la tua figa?”

“Secondo me inizierebbe dal culo” rispondo lentamente e girandomi con sguardo da porca.

La sua risposta è infilare il suo cazzone nel mio culo fino in fondo facendomi sentire un po’ di dolore, per poi iniziare a muoversi lentamente mentre il dolore diventa piacere, inizio ad ansimare e le sue botte diventano sempre più forti fino a farmi raggiungere un primo orgasmo, appena vengo mi butta sul letto infilando ancora il suo cazzo nel mio culo.

“Vuoi proprio rompermelo”

“Il cameriere oggi vuole solo il culo”

Dicendo così mi fa bagnare ancora di più, metto le dita sul mio clitoride cercando di massaggiarlo al ritmo delle sue botte sempre più forti, urlando e tremando raggiungo un altro orgasmo.
Lo faccio stendere sul letto e per calmarlo prendo ancora il suo bastone in bocca leccandolo dalla punta alle palle ma non riesco a trattenerlo per più di qualche minuto che torna su di me sbattendolo con voglia ancora nel mio culo.

“Oggi il cameriere te lo spacca per bene questo culo da porca” dice mentre porta la sua mano sulla mia figa, perdo il conto degli orgasmi e lui non si ferma fino a quando non viene dentro il mio culo facendomi sentire la sua sborra calda che mi riempie.
Prima di andare a dormire usciamo fuori in giardino a fumare una sigaretta, notiamo subito che la stanza affianco alla nostra ha la luce accesa, ridiamo e scherziamo su quanto si saranno eccitati ad aver sentito tutte le mie urla. Dopo qualche chiacchera al fresco andiamo a dormire perché il giorno dopo ci aspetta una lunga giornata con un tour completo di una città storica.

Visitiamo posti incredibili, pieni di storia e con panorami mozzafiato, rientrati al villaggio decidiamo di fare una doccia prima di cena, io sono la prima a darmi una rinfrescata e dopo aver messo un vestitino leggero e scollatissimo attendo il mio porco rilassata sul divanetto del giardino, con mia grande sorpresa vedo uscire dalla stanza accanto alla nostra il bel cameriere del ristorante che mi saluta con un grosso sorriso:

“Ciao Fede!”


Molto graditi i commenti pure in privato , anche di voi signorine , so che leggete 😜
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