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Lui & Lei

Quella sera al pub


di mostrarelamerce
01.03.2011    |    24.852    |    3 7.7
"Si parla un po' della giornata passata si ordinano due belle cioccolate calde alla menta..."
Ero stanco quella sera ma molto eccitato, avevo passato una giornata di lavoro con una collega che mi raccontava delle esperienze sessuali vissute con i propri partner.
Non vedevo l'ora di andare a prendere Vanessa a casa sua per potermela godere il piu' possibile.
Mi aveva promesso che mi avrebbe stupito e non vedevo l'ora di scoprire come .
A dire il vero un'idea me l'ero fatta, pensavo ad un abbigliamento particolarmente sexy ma lei non mi aveva proprio detto nulla.
Era dicembre le strade erano vuote, la serata umida ma non particolarmente fredda, lei uscita da casa sempre sensualissima capelli lunghi lisci e neri occhi chiari e bocca carnosa contornata da una matita scura su un rossetto granata, avvolta in un cappotto nero lungo fino alle caviglie con scarpe decolte' nere con tacchi a spillo argentati.
Salita in macchina decidiamo di spostarci un po' verso un pub dove mesi fa' avevamo bevuto un' ottima cioccolata calda.
Arrivati al pub entriamo, e' quasi vuoto.
Ci sono solo due tavoli con una coppia e due uomini che sembrano stranieri, tipo romeni o comunque dell'est che bevono birra.
Ci sediamo di fronte a loro e' un bel posto, mentre ci sediamo i due guardano vanessa con occhi maschi e vogliosi, lei si accorge che la guardano e io mi accorgo che ha delle calze con la riga verticale dietro che mi fanno impazzire.
La musica sottofondo e' carina, l'ambiente e' caldo, la luce e' soffusa e piacevolmente bassa.
Ad ogni tavolo c'e' una candela romantica che illumina i nostri visi, il suo e' stupendamente sensuale.
Tolgo il mio giubbotto e chiedo a vane di darmi il suo cappotto, lei mi dice non ancora.
A questo punto so' che mi stupira' con un bel vestitino sexy magari cortissimo e scollatissimo.
Si parla un po' della giornata passata si ordinano due belle cioccolate calde alla menta.
La coppia nel tavolo alla nostra destra chiede il conto, mentre i due piu' passa il tempo e piu' li guardo: sembrano due camionisti di passaggio ridono e scherzano parlando in una lingua che sembra un misto tra russo e rumeno.
Chiedo a Vane se era ora di togliere il cappotto, lei mi risponde che non puo';
"perche' non puoi?" le chiedo,
Lentamente da seduta sbottona il cappotto e se lo apre, facendomi rimanere di ghiaccio fuori ma nello stesso tempo accendendomi un fuoco dentro.
Sotto il cappotto che non voleva togliere era quasi nuda!
A coprirla c'era solo un reggiseno nero pushup che le faceva fuoriuscire la parte superiore del suo splendido seno, una quarta misura che copriva appena i capezzoli rotondi e un microperizoma sempre nero con delle calze autoreggenti che le avvolgevano le cosce tese ed accavallate.
La guardo negli occhi con difficolta' e lei:
"ecco perche' non posso, non vorrai farmi rimanere nuda!".
Immediatamente mi giro la testa a 45 gradi e vedo i due camionisti a bocca aperta che la ammiravano sbalorditi.
Io ho una sensazione di gelosia morbosa all' inizio che supero quando vanessa richiude il cappotto e subito si trasforma in incredibile eccitazione.
"Hai visto che ti ho sorpreso?"
"Eh si! eccome! ma ti hanno visto!"
e lei: "lo so non ti piace?".
Ebbene mi piaceva eccome, l'ambiente la musica la cioccolata i due e lei che si faceva guardare stavo impazzendo.
I due non scherzavano e ridevano piu' erano diventati seri e soprattutto non staccavano gli occhi di dosso verso Vanessa sperando di rivedere il suo corpo quasi nudo.
La mia erezione era esagerata avrei voluto scoparmela li' sul tavolo di fronte a quei due.
Poco dopo mi dice: "ora vado in bagno!"
Si alza e si dirige verso la toilette, mentre gli sguardi non la perdono un attimo, mi assicuro che il cappotto sia abbottonato ma nello stesso tempo vorrei fosse aperto.
Entra in bagno, comincio ad avere il timore che sia un invito, "me l'avrebbe detto cazzo!"
La paura mi assale, non vorrei che uno di quei due si alzasse e vada in bagno da vanessa.
Magari! mi diceva una vocina dentro.
Che porco che sono!
che cazzo! fai presto amore mio!
Eccola! finalmente.
torna dal bagno mah! E' aperto!
puttana! non si e' accorta! e si eccome se si e' accorta e aperto il cappotto e' aperto.
Sfila con il cappotto aperto per tutto il percorso dalla toilette fino al tavolo come se fosse vestita con jeans e maglione.
Si girano per guardarla!
Sto' impazzendo, la uccido!
Mi piace, sono eccitato.
Sfila come se fosse una modella che esibisce il suo corpo nudo su dei tacchi a spillo.
Anche lei e'eccitata nel vedere le facce di tutti che la guardano e nello stesso tempo la desiderano.
Il cassiere e la barista sono le uniche persone che non si accorgono di nulla.
Appena seduta si richiude il cappotto ma non lo abbottona.
Parliamo di tutto fuorche' di quello che sta' succedendo.
E' ora di andare, vado a pagare lei rimane sola al tavolo per qualche minuto e da lontano la osservo: e' splendida! seduta con le gambe accavallate, scosciata al punto giusto per farmi intravedere la balza delle calze autoreggenti e naturalmente non solo a me.
Ho finito l'aspetto davanti alla porta d'ingresso chissa poi perche'non vado a prenderla.
Lei si alza e si dirige verso di me con il cappotto sbottonato!
Oh cazzo! li guarda pure, la troia.
Usciamo dal pub.
La guardo e le dico: "sei una gran troiona" e lei "lo so'!".
Dopo circa 30 secondi sentiamo uscire i due camionisti.
Ci seguono, porco cane, ci stanno seguendo!
Ci dirigiamo verso l'auto parcheggiata in fondo ad una stradina lei sorride .
"Perche' ridi?" le chiedo "perche' adesso ti sorprendo sul serio"
ed in un attimo si toglie il cappotto e se lo avvolge tra le braccia rimanendo con il suo gran culo nudo con il microperizoma che le separava le natiche mentre sculettava camminando.
Io non vedevo piu' la nostra auto ma nello stesso tempo la guardavo sorridere mentre i due dietro si abbracciavano come se avessero fatto un goal al barcellona.
Arriviamo alla macchina entriamo, metto in moto e via!
Passiamo a fianco i due che penso ubriachi si avvicinavano al finestrino chiuso facendo dei gesti verso vanessa.
Ci allontaniamo ed alla prima piazzola ci siamo fatti la piu' bella scopata della nostra storia.

grazie per aver letto il mio racconto
incredibilmente vero e reale come la mia porca.
Ai prossimi racconti di vita vissuta.

vittorio e vanessa

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