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Lui & Lei

Riempi tutti i miei buchi


di SingoloMi68
06.12.2016    |    6.398    |    2 8.4
"Lei era li nuda, davanti a me, nella posizione che avvamo stabilito..."
Conobbi una ragazza su un sito di incontri. Iniziammo a chattare ed a conoscerci.
Dopo qualche giorno le nostre conversazioni viravano molto spesso su argomenti erotici, si parlava di desideri, fantasie, esperienze.
Durante una di queste chiacchierate si decise di incontrarsi, ma in maniera diversa dal solito.
Ci organizzammo e quello che segue ne è la descrizione.
L'appuntamneto era a casa sua, un sabato pomeriggio alle 17 e prima di arrivare da lei mi fermai in un sexy shop a comprare un butt plug che mi sarebbe servito da li a poco.
Arrivai da lei con più di mezz'ora di anticipo, tanta era la voglia di incontrarsi, parcheggiai e feci un giro a piedi nei dintorni per perdere un po di tempo.
I pensieri nella mia mente si rincorrevano, immaginando come sarebbe stata quella esperienza.
Avevo un'idea di come fosse fisicamente, si era descritta un po, ma la privacy su quei siti impone di non scoprire troppo.
Mi ero immaginato una donna sui 35 anni, con lunghi capelli neri e forme generose, ma non sapevo nente di più. Conoscevo meglio la sua mente ed i suoi pensieri, che mi avevano fatto capire quanto fosse vogliosa e desiderosa di sentirsi zoccola.
Qualche minuto prima dell'ora stabilita ero sotto casa sua. Le mandai un semplice messaggio "sono qui".
Mi mandò le poche indicazioni necessarie a raggiungere il suo appartamento "primo piano, interno 4, ti aspetto" e pochi istanti dopo sentii il rumore della serratura del portone.
Quel rumore segnava l'inizio dell'avventura che stavo per vivere. Il mio cazzo, iniziò a fremere ed irrigidirsi, esprimendo appieno tutta la mia eccitazione ed il desiderio che mi animava.
Salite le scale cercai l'interno, la porta era socchiusa, il cuore mi batteva in gola, entrai e la richiusi alle mie spalle.
Davanti a me un corridoio in penombra, illuminato da una lampada accesa nella stanza che era in fondo. Mi guardai brevemente attorno e sentii la sua voce che diceva "vieni, la porta a sinistra".
Avanzai lentamente ed varcai la soglia che mi avrebbe portato alla lussuria di cui quella stanza era piena.
Appena entrato mi trovai davanti quello che mi ero immaginato, frutto delle chiacchierate fatte in chat.
Una stanza da letto parzialmente illuminata dalla luce dalla abat-jour su cui lei aveva messo un foulard per creare un'atmosfera più intima.
Lei era li nuda, davanti a me, nella posizione che avvamo stabilito. Inginocchiata sul letto, con il viso sul materasso ed il culo per aria. Le sue mani allargavano indecorosamente i suoi buchi offrendoli non solo alla mia vista, ma a tutto me stesso.
In quella posizione si sentiva totalmente offerta all'uomo che aveva vicino, volutamente inerme e disponibile a soddisfare le sue voglie, ad essere usata come un mero oggetto di piacere.
Sentiva la mia presenza dietro di se, ma non potendo vedere poteva solo immaginare come fossi. La voglia di sentirsi desiderata, presa, usata le faceva salire l'eccitazione oltre ogni limite, lo capii vedendo le sue labbra gonfie ed umide. Ne ebbi la conferma quando lei con un fremito nella voce mi disse "fai di me ciò che vuoi".
Mi abbassai verso la sua fica, di cui potevo sentire forte il profumo, e la baciai. Lei fu scossa da un brivido di piacere, e non potè trattenere un piccolo gemito quando la mia lingua assaggiò i suoi umori.
Mentre mi spogliavo la mia lingua e le mie labbra accarezzavano le sue parti intime, leccando e baciando i suoi buchi mi inebriavo di quei profumi e sapori e lei continuava ad eccitarsi.
Quando fui completamente nudo dietro di lei mi avvicinai lentamente, sfiorandola con il mio cazzo teso e duro aumentando la sua voglia di essere posseduta.
Continuai a baciarla e leccarla mentre con le dita sfioravo il buco del suo culetto, lei si muoveva accompagnando i miei movimenti.
Presi il plug e iniziai a penetrarle la fica lentamente, per lubrificarlo bene, mentre lei con una mano si toccava il clitoride e con l'altra si toccava il seno, tormentando un capezzolo.
La penetrai più volte a fondo con il plug, prima di estrarlo ed appoggiarlo al suo ano che ormai era ben lubrificato dalla mia saliva.
Iniziai a spingere lentamente, sempre più a fondo, per abituare quel buco stretto ad accoglierlo senza dolore. Lei accompagnava i movimenti mentre gemeva al tocco della sua mano.
Quando con l'ultima spinta il plug scivolò completamente dentro di lei ebbe un sussulto, accompagnato da un sospiro, sentiva il plug che la riempiva ma solo in parte, voleva di più.
Appoggiai la cappella alla sua figa ormai fradicia e non fu difficile entrare dentro di lei. Con sole tre spinte ero completamente dentro.
Sentivo le sue dita che mentre stimolavano il clitoride e le labbra sfioravano le mie palle, il plug dentro di lei premeva contro la mia asta e si muoveva ad ogni mia spinta, stimolandole anche il buchetto.
Mentre mi muovevo dentro e fuori provocandole gemiti di piacere lei si sentiva presa, riempita, dominata, sentiva solo la voglia di godere ed abbadonarsi alla lussuria.
Fu in quel momento che mi disse "riempi tutti i miei buchi".
Uscii dalla sua fica, mi sdraiai sul letto e la feci salire a cavalcioni su di me. In quella posizione potevo finalmente vedere qual seno che avevo immaginato nelle mie fantasie, i capelli che le scendevano sulle spalle e lo accarezzavano lo rendevano ancora più sexy.
Il suo viso, semi nascosto dai capelli, con le labbra e gli occhi socchiusi era una perfetta espressione della sensualità dell'eros, del desiderio.
Si sedette sul mio cazzo inghiottendolo in un sol colpo, e si abbassò su di me cercando la mia bocca. Dapprima un bacio, poi cercò la mia lingua ed iniziò a succhiarla come se stesse facendo un pompino.
Una mano era dietro la mia nuca, mentre con l'atra riprese a masturbarsi. La sentivo gemere, muoversi, aumentava il ritmo delle spinte ed io con una mano la tiravo per i capelli accompagnandola nei movimenti, mentre l'altra muoveva il plug.
Sentii che gemeva sempre più forte, che il ritmo ormai era serrato. Stavamo correndo verso l'orgasmo, uno dei pochi di cui porto il ricordo dentro di me.
Lei ormai aveva perso il controllo, cavalcava la mia asta senza ritegno, la sua mano tormentava il clitoride, il plug le stimolava il culo ad ogni movimento e la sua bocca stava facendo un pompino alla mia lingua. Era nell'oblìo totale.
Nel momento in cui la sentii urlare di piacere nella mia bocca capii che stava venendo, urla soffocate dalla mia lingua e lasciate cadere nella mia bocca.
Non resistevo più e volevo che si sentisse zoccola e mia fino in fondo. La feci alzare da me e ancora ansimante e con i capelli spettinati la feci mettere in ginocchio su letto davanti a me, il plug ancora al suo posto continuava a stimolarla mentre si muoveva.
Le presentai il mio cazzo fradicio dei suoi umori davanti alla bocca e non esitò a schiudere le labbra per accoglierlo.
Bastarono pochi movimenti per portarmi all'orgasmo con cui rimpii la sua bocca che avidamente accolse il mio sperma mentre i suoi occhi mi fissavano.
Ci sdraiammo in silenzio sul letto, esausti ma soddisfatti.
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