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Lui & Lei

Giochi master / slave


di SingoloMi68
06.05.2020    |    349    |    0 8.7
"Dobbiamo lavorare ancora sulla camminata, ma sarà un lavoro divertente..."
è domenica, e dopo aver passato la mattina a sbrigare un po di cose in casa ho voglia della mia schiavetta, le mando quindi un messaggio whatsapp: "da me alle 15".
Alle 15 ricevo un messaggio: "sono qui sotto", apro quindi il cancello per farla entrare.
Ci salutiamo e dopo qualche piacevole chiacchiera le chiedo: "sei pronta ?" "certo!" risponde lei, con un sorriso complice sul viso.
"in camera ho preparato tutto, vai a prepararti".
Senza esitazione si dirige in camera da letto per indossare ciò che ho preparato per lei.
Un reggiseno push-up per dare più volume al suo seno, che non è particolarmente pronunciato ma ha il vantaggio di essere ben sodo, nonostante i quasi 40 anni di età.
Un paio di slip in coordinato, niente di particolarmente sexy, ma molto fini. Un paio di sandali con tacco 10 abbastanza alti da slanciare la figura senza esagerare.
Due scatolette completano l'outfit: nella prima un collarino in velluto nero, con un pendente Swarowsky, per dare luce al volto e alla scollatura e nella seconda un plug anale in metallo con finitura diamante sull'estremità.
Dopo pochi minuti sento i passi dietro di me e, voltandomi la vedo in tutta la sua bellezza, slanciata dai tacchi, illuminata dal pendente al collo, i capelli neri lisci fino alle spalle e con un bellissimo decolletè.
Dobbiamo lavorare ancora sulla camminata, ma sarà un lavoro divertente.
"cosa vuoi che faccia ora ?" mi dice.
La bacio sulla fronte, mi dirigo verso la poltrona e le impartisco un primo comando "intanto fammi un caffè".
Mentre si avvia in cucina la ammiro camminare con sicurezza sui tacchi, torna con in mano un vassoio per la tazzina e me lo porge chinandosi verso di me, una visione davvero appagante.
Rimane in piedi ad aspettare che finisca di bere e, quando ho finito si china nuovamente per farmi poggiare la tazzina.
Al ritorno si ferma di fianco a me in attesa di nuove istruzioni.
"Ora voglio una sigaretta" e le faccio cenno verso il mobile su cui sono posati pacchetto ed accendino.
Lei li prende, sfila una sigaretta e la mette tra le labbra, la accende aspirando una prima boccata, il fumo ristagna qualche istante nella bocca socchiusa, tra le labbra rosso scuro del rossetto.
Mentre soffia via il fumo mi porge la sigaretta e prende il posacenere. Va precisato che lei non fuma (e non sarebbe autorizzata a farlo) ma in questo caso rientra nei suoi compiti.
"adesso vieni qui, ho voglia di un pompino come si deve"
Lei senza esitazione si inginocchia sul tappeto davanti a me. Sposta i capelli di lato, si fa spazio tra le ginocchia con le mani, con gesti precisi slaccia la cintura e sbottona i jeans poi tira fuori il mio uccello.
Mi guarda negli occhi, a cercare un cenno di consenso, che le faccio con la testa, e porta le labbra sulla cappella.
Inizia a leccare e baciare mentre con la mano accompagna i movimenti, poi lo fa entrare piano in bocca. Il calore delle sue labbra è davvero fantastico, fa crescere la mia erezione sempre di più.
Si muove sinuosa con i seni che poggiano sulle cosce e premono ogni volta che si abbassa. I capelli ondeggiano come erba al vento. Io seguo i suoi movimenti con il bacino, come se le scopassi la bocca.
La sua lingua accarezza il frenulo e dopo pochi minuti sono pronto per raggiungere l'orgasmo.
Mentre si sta ancora muovendo su e giu con le labbra un getto caldo di sperma le arriva in bocca, seguito da altri due mentre io gemo dal piacere.
Senza interrompersi continua a succhiare per far uscire anche le ultime gocce, poi dolcemente si stacca e ingoia tutto senza esitazione.
Ancora un bacio ed un paio di leccatine e poi si alza, va verso il bagno e torna con una spugnetta ed un asciugamano per pulire e asciugare bene.
Mentre si prepara a rimettere via il mio uccello la fermo, "adesso è l'ora del bagno". La lascio alzare e ci dirigiamo verso l'altro lato della casa.
Fa scorrere l'acqua nella doccia e mi aiuta a spogliarmi, poi entro e mi lascio lavare completamente.
Al termine mi porge l'accappatoio e mi asciuga dolcemente, una spruzzata di profumo e torniamo in salotto.
Solitamente cammina dietro di me, ma la faccio andare avanti per godermi la vista.
Sono rilassato, mi porto davanti alla finestra e le chiedo un'altra sigaretta e lei, diligentemente esegue con il solito rituale.
La faccio fermare vicino a me, mentre guardiamo il panorama con il sole che ormai si abbassa sull'orizzonte.
Lei rimane silenziosa al mio fianco, reggendo il posacenere, mentre la mia mano si posa sui suoi lombi.
Finita la sigaretta, mentre lei poggia il posacenere, le dico di andare in camera, di prepararsi ed aspettarmi.
Vado in cucina, bevo un bicchiere d'acqua e mi dirigo verso la camera.
Quando entro ho una erezione quasi immediata.
Lei è vestita solo del collarino e delle scarpe, a gattoni sul letto con un bellissimo culo impreziosito da un diamante di 2 cm che le ricopre l'ano.
Mi avvicino, lascio cadere l'accappatoio sul pavimento e la afferro per i fianchi. La penetro quasi violentemente e, nonostante la sua eccitazione l'avesse fatta bagnare ha un sussulto.
Mi muovo dentro e fuori di lei, prima lentamente, poi più veloce, a volte con colpi secchi e profondi.
Lei mi chiede "posso venire ?" ma le rispondo con un secco "no". Dovrà aspettare per avere il suo piacere.
I miei movimenti si ripercuotono sul plug che si muove insieme a me. Forse le da fastidio, o forse no, poco importa.
Quando sento che l'orgasmo sta per arrivare mi fermo ed estraggo il plug. Senza troppa esitazione appoggio la cappella al suo buchetto che ormai si è abituato a presenze estranee ed inizio a spingere.
Non è particolarmente abituata al sesso anale, ha inizato con me, ma ben sopporta pur di darmi piacere.
Riesco ad entrare fino in fondo con qualche spinta e, confesso, quel culetto stretto mi fa venire dopo pochi colpi.
Scarico la mia seconda sborrata del giorno (e della sttimana) dentro di lei che la accoglie remissiva, poi esco e mi sdraio sul letto, invitandola a venire accanto a me.
"sei stata bravissima oggi" le dico mentre si sdraia al mio fianco poggiando la testa sulla mia spalla.
Rimaniamo cosi per diversi minuti, immersi nei nostri profumi e nell'odore di sesso che invade la stanza.
"Ti va di uscire a cena ?" le dico. Lei risponde con un "si!" mentre mi bacia la guancia.
Ci prepariamo, e ceniamo in un locale in cui andiamo volentieri, con un buon menu ed una buona selezione di vini.
Tornati a casa mia la accompagno alla sua auto e ci salutiamo. La congedo con "avvisami quando sarai a casa, poi potrai masturbarti e godere anche tu"
Mi saluta con un sorriso e si allontana nel buio della notte.
Dopo circa mezz'ora ricevo un messaggio, e vado subito a leggere sperando che sia arrivata a casa senza problemi.
"Sono arrivata, tutto bene. Ti ho disobbedito però, mi sono dovuta fermare in una piazzola dell'autostrada per masturbarmi. Ne avevo troppa voglia"
La mia risposta: "Bene che tu sia a casa, male per la disobbedienza, sarai punita a dovere per questo. Buonanotte."
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