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Lui & Lei

Teatimone di un tradimento


di Zindo
15.01.2024    |    5.798    |    2 9.8
"Eccoti ora la possibilità di far parte anche tu di un racconto; di questo..."
Se leggi racconti erotici è molto probabile che lo fai per eccitarti. Forse a volte ti capita anche di immedesimarti un poco nella storia che leggi, magari a volte in un personaggio, altre volte semplicemente da spettatore immaginando le scene descritte.
Eccoti ora la possibilità di far parte anche tu di un racconto; di questo.
Metti che tu stia percorrendo, a sera inoltrata, una strada secondaria scarsamente illuminata, un po fuori dai centri abitati, e per un qualsivoglia motivo tu voglia o debba fare una breve sosta o una semplice fermata. Vedi alla destra una specie di piazzola. Ne approfitti, ti accosti ed entri su quell'area fuori della sede stradale.
Il fascio di luce irradiato dai fari della tua vettura si proiettano per alcuni secondi su una vettura in sosta nella zona più arretrata della piazzola.
E' un tempo brevissimo ma sufficiente a disturbare i due che si erano appartati in quel luogo per lasciarsi andare ad effusioni amorose.
Un tempo comunque sufficiente perché tu veda, senza ombra alcuna di dubbio, due donne che, in piedi, appoggiate alla vettura, si stanno baciando, anzi lo stavano facendo ma, disturbate dalla luce dei tuoi fari, si sono subito distaccate l'una dall'altra. Una è rientrata rapidamente in macchina, l'altra si è girata di spalle e ha girato intorno alla vettura per raggiungere la portiera della parte opposta.
La tua prima sensazione è di disagio, ti senti quasi colpevole di aver disturbato il tubare di due piccioncini, ma un attino dopo dentro di te esclami “Ma erano due donne!!??”
Di colpo il tuo disagio diventa turbamento, qualcosa dentro di te si attiva, non sai bene cosa. Di certo il motivo per il quale ti sei fermato diventa una questione secondaria, ora sei inspiegabilmente concentrato sul fatto che le persone rientrate velocemente nell'altra vettura sono due donne, due donne che si stavano baciando, quindi -deduci tu- due lesbiche.
Questa presa d'atto di ciò che hai visto, se già non ti eccita, comunque turba i tuoi sensi, li attiva, accende delle curiosità e delle morbosità che forse già sapevi di avere o che forse scopri adesso. Due donne in intimità, a pochi metri da te. Vorresti vederle in faccia, assistere alle loro effusioni e non solo quelle soft di un bacio appassionato, ma anche di più, anche quando si concedono piaceri più profondi, quando fanno all'amore tra loro.
Spegni i fari e spegni anche il motore rinunciando a ripartire subito com'era nei tuoi programmi ed anche a fare quel qualcosa che ti ha indotto a fermarti, qualunque cosa sia.
Aspetti all'interno della tua vettura, osservando l'altra come in attesa che succeda qualcosa, speri che quelle due facciano qualcosa di interessante, di eccitante per i tuoi occhi.
Un attimo, due, tre... a te sembrano una eternità, non succede nulla. Allora osi tu.
Non hai alcun bisogno fisiologico da soddisfare ma, come se dovessi giustificare le tue azioni agli occhi di quelle due, scendi dalla vettura e ti porti al margine più interno del piazzale come se dovessi cercare un angolo che ti consenta di pisciare. Il tuo vero scopo però è quello di trovare un punto dal quale, seminascosto dal buio, tu possa osservare all'interno dell'altra auto, sbirciare il cosa fanno quelle due donne, sperando che stiano facendo cose al limite dell'incredibile.
Con questo fine ti intrufoli tra alcuni cespugli al limitare del piazzale, cerchi un varco tra loro. Lo trovi facilmente, non ci sono siepi ma arbusti a cespi neanche molto ravvicinati tra loro, puoi avanzare sul terreno erboso.
Ti stai anche eccitando già per il solo avvicinarti furtivamente alla vettura delle due, ti ecciti e non hai ancora visto nulla di particolare.
Avanzi con cautela per avvicinarti il più possibile e ti tocchi istintivamente perché la tua eccitazione cresce insieme ad un vago timore d'essere visto dalle due. Un timore che, assurdamente, è anche un desiderio.
Temi la loro reazione se ti vedono così vicino ma allo stesso tempo speri che succeda e che non abbiano reazioni convulse. Ti piacerebbe che fossero due alle quali piace farsi guardare mentre fanno all'amore, speri che si esibiscano per te; magari ti piacerebbe pure che dopo un poco ti chiamassero per coinvolgerti direttamente nei loro giochi, ma non lo ritieni indispensabile. L'importante e che facciano qualcosa bello da vedere.
I cespugli favoriscono i tuoi piani, infatti passando dietro gli arbusti riesci ad avvicinarti molto e sei così fortunato da aver trovato una specie di foro tra l'intreccio dei ramoscelli che ti consente di vedere bene, da distanza ravvicinata, dentro la vettura che ti attrae e, contestualmente tenere il corpo nascosto dal buio e dal cespuglio.
Da quel che vedi sei certo che le due non si sono accorte del tuo avvicinamento. Infatti, purtroppo per le tue aspettative, non stanno facendo nulla di particolare, neppure si baciano, ma stanno osservando entrambi gli spazi all'esterno dell'auto. Una gira la testa verso il lunotto posteriore e verso i finestrini dal tuo lato, uno dei quali ha il vetro alzato a metà. Lei non ti vede dietro il cespuglio, ma tu riesci a sentire le sue parole, distingui le parole. Parlano di te. Dice “Si, è sceso, mi pare che la macchina sia vuota, però non lo vedo neanche fuori”
Ti piace pensare che ti cercano perché avrebbero piacere di coinvolgerti nei loro giochi. Sei già con il membro in mano già duro. Stai per uscire e farti vedere, far vedere anche il tuo attributo eretto ma...
..Ma ecco la sorpresa che non ti aspetti. L'altra risponde “Scendo a dare un'occhiata”.
Potresti uscire subito e mostrarti, invece ti blocchi sbalordito: chi ha risposto ha una voce baritonale, inequivocabilmente maschile.
“Cavoli!” vorresti gridare, ma ti limiti solo a pensarlo e aggiungi “Ma sono due travestiti!”
La cosa potrebbe essere ancora più straordinaria ma tu stavi facendo sogni su due donne, questa scoperta ti spiazza. Il pene rimane rigido, ma a livello psicologico l'eccitazione che aveva raggiunto già un picco elevato, sfiorisce repentinamente. Addirittura mentalmente pensi di quelle due persone una frase di per se banale, ma nelle tue intenzioni è offensiva al massimo: “Non basta essere froci, si devono pure travestire, ..'sti porci!”
Mentre lo pensi, arriva il contraccolpo. Quella con la voce baritonale scende davvero dalla vettura, gira anche un poco lontano dalla macchina, per scrutare nel buio: ti sta cercando.
Ora però tu non sei più certo di volerti far vedere, non desideri più partecipare a giochi diversi da quelli che ti eri immaginato un minuto prima. Te ne stai ben nascosto dietro il cespuglio.
Vedi scendere anche l'altra che però resta ferma accanto alla vettura con le portiere aperte. Questa ha un tono decisamente femminile quando dice ad alta voce “Lascia perdere, andiamo via, andiamo a casa”.
Questa è una donna, donna, non c'è dubbio. Anche se la luce è solo quella lunare il tuo occhio si è assuefatto alle ombre e anche se non benissimo vede comunque le forme tonde dei fianchi, le spalle minute, la posizione stretta delle gambe.
L'altro anche se indossa una vertiginosa minigonna e ha capelli fluenti, ha pure, oltre la voce cupa, spalle larghe, larghissime per essere di donna, e si muove con passo sgraziato, quasi da militare. Torna con calma vicino alla macchina. Non rientra, si porta vicinissimo alla donna vera.
Richiudono lo sportello e si riabbracciano. Sono a meno di due metri da te, li vedi anche se non chiaramente, ma abbastanza bene per quello che la notte lascia vedere. Li senti però. Sei cosi vicino che devi trattenere il respiro per non farti sentire. Tu i loro sospiri li senti, anche le parole che pure si dicono a voce relativamente bassa, mentre lei si tiene aggrappata ai fianchi del travestito e costui accarezza il volto di lei. Entrambi spingono il proprio bacino contro quello dell'altro. Intercalano le parole beccandosi con bacetti labiali e oscillando con i fianchi per stropicciare l'uno contro l'altro le zone inquinali.
“Dai andiamo a casa, siamo più tranquilli” ripete lei.
“ Abbiamo portato i bambini dai nonni proprio per tradirci”
“Possiamo farlo a casa”
“Tu tradiresti tuo marito nel vostro letto coniugale?”
“Che sciocco che sei. Non è come le altre volte. Questa volta hai esagerato. Andiamo a casa!”
“Non sei stata tu a dirmi che non mi tradiresti mai due volte con la stessa persona?”
“Ma io non ti ho mai tradita!”
“A me no, ma a tuo marito sì”
“Dai sciocco, ho voglia di fare all'amore davvero, andiamo a casa!”
“Perché non qui? Perché non come le altre volte?”
“Ma perché questa volta tu sei diverso, sembri davvero una donna, che idea strampalata la tua”
“Tocca qui e vedi se sono davvero donna o no, abbassati, leccamelo”
“Credi che non sia capace di farlo davvero?”
“Proprio perché so che sei capace te lo chiedo, dai abbassati”
“Ma c'è quello in giro”
“Chi se ne frega? E poi dov'è? Lo vedi tu? Magari ha abbassato il sedile perché sarà stanco del viaggio e vuol riposare un poco”
“E se esce? Se ci vede?”
“Se vede, vede, che ti importa? Dai abbassati”
Si baciano appassionatamente questa volta, poi lei, la donna vera, flette lentamente le ginocchia, si accovaccia, tira fuori da sotto la minigonna del travestito il pene e comincia dare colpi di lingua a spatola, stando di profilo rispetto al tuo punto di osservazioni, cosicché tu puoi ben vedere i movimenti della bocca e vedi quando lecca e quando se lo introduce nel cavo orale, vedi quando lui le afferra la testa con le mani per tenerla ferma e comincia a lavorare lui di bacino, scopandola in bocca, ficcandoglielo fino in gola. Senti i loro gemiti, sei eccitatissimo. Ti tocchi anche tu, vorresti quella bocca anche sul tuo attributo, invece devi accontentarti della tua mano.
Sulla strada passa una macchina, una delle pochissime che transitano su questa strada secondaria. Tu hai un sussulto, temi che alla maggiore luce dei fari possano vederti. La vettura transita velocemente, il fascio luminoso dei fari non ha interessato neanche minimamente la zona del piazzale dove vi trovate, molto arretrata rispetto al ciglio stradale. Il tuo timore passa veloce come velocemente è passata la vettura che, però, ha disturbato anche i due. Lei infatti si è alzata. Ha interrotto la sua prestazione orale e di nuovo incita “Dai, andiamo a casa, ho voglia di scopare davvero”
“Perché, io no? Facciamolo qui, ora, come le altre volte”
Ti sfugge qualche movimento a causa del buio che un poco opacizza le immagini, ti sfugge quella mossa decisa fatta dal travestito con la quale è riuscito a infilare il suo pene tra le cosce di lei, forse glie lo ha anche infilato, in piedi. Lo senti che dice con voce da iper eccitato “Maialona, non avevi nulla sotto la gonna, sei senza mutande”. Li vedi: lei si aggrappa al collo di lui che la solleva da terra e la tiene a gambe divaricate sulle sue braccia, lui si appoggia con le natiche al cofano della macchina e da ritmati colpi di reni, lei forse fa leva sul cofano con la punta dei piedi. Non li vedi i piedi poggiati, ma lo deduci: se cosi non fosse lei non potrebbe dimenarsi così freneticamente con il bacino. E' lei a imporre il ritmo della scopata mentre emette gemiti di piacere.
Lui ride e poi le dice “Ricordati che l'altra volta abbiamo affossato la lamiera del cofano”
“Non me ne frega niente, sfondami, baciami, fammi godere”
Sono veloci nel cambiare posizione. Lui la mette a terra, lei si gira piegandosi con i seni a sfiorare il cofano e lui le entra da dietro, a pecoroni. Comincia a cavalcarla come un forsennato.
Tu ti meni a ritmo ancora più elevato.
“Che fai sciocco, lì no, lì no”
“Qui sì. Sono vestito da donna, ma sono una donna con le palle, ora ti faccio il doppio servizio”
“No, no..non sono preparata”
“Ti preparo io” dice lui abbassandosi per leccarla.
Tu non riesci a vedere se lecca la figa o il culo ma è quasi ovvio che non sta trascurando né l'una, né l'altro. Lei geme e bisbiglia dei monosillabi “Oh, sì, oh, ah, ahh, sì, sì...”.
Lui si alza, torna all'attacco, lei gli dice “Piano, aspetta..” collabora dirigendo lei l'arnese nel posizionamento ideale per lo sfondamento, aggiunge “Dai” prima di un “Oh” secco a voce piuttosto alta e poi, a più basso tono un prolungato “Ohhhhhhhhhhh” ad esternazione del piacere provato.
Tu continui a menarti, stai per schizzare la sborra, non riesci più a tenere a bada il tuo respiro che si fa grosso, veloce; vorresti gridare, non puoi. Per tua fortuna cominciano ad emettere gridii ad alta voce anche loro due. Ne approfitti e ti liberi con schizzi rigogliosi dicendo anche tu i tuoi “Ohhhh, Ohhhhh”, sovrapponendoli agli “Oh si, dai, dai così, così...” di lei e agli “Oh, ah, oh, ah..oh..ah...” a voce sempre più alta di lui. Mentre ti guardi le mani imbrattate ed umide del tuo seme, i due raggiungono l'orgasmo. Lei non trattiene il mal soffocato “Ahhhh”, lui emette invece un profondo sospiro prima di dire “Bellissimo, grazie amore mio”
Avresti voglia di dirle “grazie” anche tu. E' vero, in fondo ti sei solo fatto una sega, ma una così non l'avevi mai fatta prima. Vedere due donne che erano una donna ed un uomo..
Sentirli parlare di cose logiche e pure, per certi versi, strane. Come adesso, mentre ridono, si sbaciucchiano ad intervalli parlando mentre si ripuliscono (tu invece hai problemi a tirar fuori dalla tasca i fazzoletti).
“Voglio vedere cosa ti inventerai la prossima volta” dice lei
“Magari mi vestirò da Adamo, cioè uscirò nudo, anzi ti aspetterò nudo da qualche parte, ai giardini pubblici per esempio, potrebbe essere il nostro Eden”
“Certo che questa volta ne hai avuto di coraggio. Pensa se ti vedesse qualcuno vestito da donna”
“Beh, parleresti tu per me dicendo che siamo due amiche. Poi che c'è di strano? Dov'è scritto che gli uomini devono vestire per forza con i calzoni? Dante Alighieri, Leonardo, I Dogi non portavano una specie di tunica? E' solo una questione i moda, di convenzione, non è l'abito che fa la virilità”
“E se mi venisse voglia di fare sesso con una donna vera?”
“Dovresti farlo anche con tutti gli altri con i quali mi hai tradito. Ti ricordi di quando mi hai detto che le divise ti facevano impazzire e mi sono vestito da pilota dell'aeronautica?”
“Però non ti avevo detto io di vestirti da frate quell'altra volta”
“Certo che me ne hai messe di corna”
“Sempre e solo con te, però, amore mio”
Devi proprio convincertene, altro che due lesbiche o due travestiti. Questi sono moglie e marito, una copia bizzarramente moderna.
Dai, pulisciti e, alla chetichella, passando dietro i cespugli torna alla tua vettura. Questi due si sono scordati di te. Non vedi come si baciano appassionatamente?
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