Racconti Erotici > Lui & Lei > UNA PIZZA CON MIO FIGLIO
Lui & Lei

UNA PIZZA CON MIO FIGLIO


di Membro VIP di Annunci69.it oltreconfine
29.09.2016    |    12.682    |    8 8.9
"Che sia il riservato pudore di una donna più grande di me e per giunta impegnata, ad impedirle di farlo? Sicuramente però ha una sensibilità d'animo che..."
"Papà!", mi sento esclamare tra un boccone e l'altro di una pizza che insieme a mio figlio non mi faccio mancare almeno una volta al mese. "Papà, questa volta è la volta buona! Mi sono messo insieme ad una ragazza che ha proprio tutto quello che ho sempre ricercato in una donna: maturità,intelligenza, intuito, classe, dolcezza e un'infinità di altri aggettivi che sin'ora avevo rincorso senza mai trovarli tutti insieme in una sola donna. Ecco, l'aggettivo più appropriato per lei è di essere unica". Alzo la testa, dalla mia bella margherita fumante nel piatto e gli occhi, incuriositi e sorpresi, mi vengono fatti catturare da una foto sul cellulare che mio figlio mi schiaffa sotto il naso. E' bella! Bionda, con gli occhi verdi sorridenti in simultanea con la bocca. Ha un sorriso lieve, senza eccessi di narcisismo sulle labbra. "Complimenti!" gli dico e poi aggiungo: " da come ne parli direi che non è la solita infatuazione alla quale mi hai abituato; questa volta mi pare proprio che ci sia di mezzo il cuore. Te ne sei innamorato!?". Ripone il cellulare, abbassa lo sguardo e armeggiando con le posate senza convinzione fingendo di tagliare un pezzo di pizza, tradisce l'imbarazzo di dover proseguire quel discorso da lui stesso introdotto. "Si",mi risponde a mezza bocca: "sono totalmente preso da Luisa; ma... c'è un problema: è sposata ed ha dieci anni più di me". Questa volta alzo la testa dalla pizza con la certezza che non riuscirò a mangiarla tutta e, preso il bicchiere della birra, ne sorseggio un pò per mandar giù la notizia. Vorrei fargli mille domande su questa Luisa. Chi è, cosa fa, come l'ha conosciuta, come riesce a frequentarla nonostante abbia un marito, se ha figli e mille altre cose ancora; invece ripongo tutto l'arsenale della mia, sia pure un pò preoccupata curiosità, perchè capisco che ciò che lui adesso desidera, è sentirsi dire da me tutto, tranne che un bombardamento di domande fatte di se, di ma e di però. Non è più un bambino; tanto meno un ragazzo senza testa sulle spalle. Ha quasi trent'anni ed è un affermato libero professionista. I rapporti tra noi, specie durante la sua adolescenza, hanno conosciuto alti e bassi, più bassi che alti a dire il vero, per poi diventare burrascosi sino ad interrompersi quasi del tutto dopo la separazione da mia moglie. Ma ho cercato di stargli sempre vicino, nonostante la sua ritrosia (alimentata dai giudizi della mia ex) per la mia comagnia, sino a quando, finalmente, mi ha restituito la sua fiducia finendo con il raccontarmi tutto della sua vita lavorativa ed affettiva. Anche, ad esempio, i particolari più intimi con le donne con le quali ha intrattenuto fugaci, quanto deludenti relazioni sentimentali. Non faccio in tempo a ripercorrere tutti i flashback che ogni genitore evoca alla presenza di un figlio, che getto lì una qualche considerazione che vuol avere l'intento di allentare la tensione che mi è sembrato di avvertire nel tono della sua voce e gli dico: " a giudicare dalla foto tutto avrei detto fuorchè non fosse tua coetanea;non dimostra proprio più anni di te. Certe donne sono talmente belle, e la tua Luisa non fa eccezione, che conservano la freschezza degli anni migliori anche a cent' anni; quanto alla fede che indossa al dito, mi era sfuggita, ma sono sicuro che, metaforicamente parlando, quando ti accarezza se la toglie". Mi guarda, sorride un pò tra il beffardo ed il malizioso, e dopo aver sorseggiato anche lui un pò di birra, prende a raccontare di Luisa con l'entusiasmo che da sempre accompagna l'amore e con la veemenza di un fiume in piena. " Altrochè se se lo toglie l'anello nuziale; mi pratica del sesso orale e manuale come nessuna mai è riuscita a fare; diamo corso a dei preliminari che durano ore e quando poi,insieme, raggiungiamo la meta, l'appagamento è totale. Ecco, aggiunge al suo racconto:"è solo dopo aver fatto l'amore che ho l'impressione che rimetta l'anello al suo posto. La vedo pensierosa; triste? No, non direi triste, forse malinconica. Non riesco a spiegarlo e nemmeno lei riesce a spiegarmelo quando le chiedo il perchè di quella metamorfosi. Che sia il riservato pudore di una donna più grande di me e per giunta impegnata, ad impedirle di farlo? Sicuramente però ha una sensibilità d'animo che affiora sulla pelle, ma io, papà, della sua pelle profumata non riesco più a fare a meno". Lo vedo parlare, anzi decantare le virtù di questa Luisa, più di quanto le mie orecchie ne ascoltino i racconti. Ragione vorrebbe di ricondurlo alla realtà, ma sono riluttante all'idea di attenuare quella sua enfasi ed impetuoso entusiasmo che non a caso è stato definito lo stato di grazia nel quale si cade durante l'innamoramento. Coerentemente con questo mio pensiero lo interrompo e gli dico: " se ti aspetti da me un consiglio che tu stesso pur conoscendolo non ti dai, hai sbagliato persona e lo sai. Lo sai anche a tue spese, quando per un'altra donna ho lasciato la mamma facendovi soffrire entrambi, pur rispettando i miei doveri stabiliti dal giudice e conservando un infinito affetto per te. Lo sai perchè in fondo ci somigliamo e pare proprio che per le cose complicate abbiamo una predilezione: calamitosa capacità di attirarle e viverle con più intensità. Proprio come ti sta accadendo adesso con Luisa. Ma dimmi! Vedi o senti o vivi un rovescio della medaglia quando sei con lei? A me non pare proprio, a parte quel piccolo dettaglio di malinconia che ti capita di osservare nei suoi occhi dopo averci fatto l'amore. Quando succede, tu prendila e stringila a te; parlale, ma sono sicuro che già lo fai tutto questo! E allora godetevi, ripeto, GO DE TE VI questi attimi che sono di una magia irripetibile". La sua espressione adesso rilassata, soddifatta e per certi versi infantile del viso, mi indica di aver azzeccato il commento e rimaniamo fissi a gurdarci negli occhi senza aggiungere altro. Poi, serio, mi dice che resto sempre il suo mentore e infine ridendo mi promette: "Al più presto papà voglio fartela conoscere, a patto che mi dai la tua parola che non ci proverai". "Ma sai che un fugace pensierino ce l'ho fatto?" replico io aggiungendo sornione: "ha 10 anni più di te e poco più di 10 anni meno di me. Una perfetta equidistanza anagrafica, che solo la mia prostata non più tanto ruggente m'impedirebbe di duellare ad armi pari con te. Però ho dalla mia più esperienza se mi consenti" e gli strizzo l'occhio in segno di scherzosa battuta. "Avrai anche più esperienza" replica lui "però ti assicuro che con Luisa il vigore fisico ci vuole tutto e certe volte mi mette letteralmente KO. Proprio qualche notte fa, quando sono andato a casa sua approfittando dell'assenza del marito per lavoro, si è lasciata prendere in tutte le posizioni. A cominciare dal momento che ho varcato la soglia della porta d'ingresso. Mi ha accolto con un intimo bianco ricamatissimo. Era stupenda papà, credimi! Mi ha gettato le braccia al collo ed io l'ho sollevata mentre sentivo le sue cosce stringersi intorno al mio bacino. M'è venuto duro come una pietra e dopo averla messa con le spalle al muro abbiamo trombato alla grande sempre tenendola in braccio. E' stata un amplesso selvaggio, improvviso... anche se in lei deve esserci stata della premeditazione visto ciò che indossava. Poi sul divano con lei china con l'addome sul bracciolo, si è fatta penetrare analmente e mi ha pregato di venirle sulla schiena e sul culo. Ha un culetto che rasenta la perfezione papà... sembra disegnato dalla mano di Giotto quando descrisse la sua famosa circonferenza. Il mattino seguente ero lì che ancora dormivo che ha ripreso a smanettarmelo dicendomi sottovoce che desiderava fare colazione bevendomi l'anima e poi aggiungendo una domanda: mi ami anche così, quando mi fai diventare una maialina?"

Le margherite nel piatto sono quasi ancora intatte; la soddisfazione che però può dare un figlio quando ti chiama e ti considera suo mentore, trasforma quelle pizze ormai fredde ed immangiabili in una pietanza dall'unico sapore che con presunzione mi viene di chiamare orgoglio.

Dedico il racconto a tutti i genitori...per il mestiere più difficile che è toccato loro.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.9
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per UNA PIZZA CON MIO FIGLIO:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni