UNA SARTA D'ECCEZIONE

Due giorni fa' ho acquistato un abito completo di giacca e pantaloni in un negozio.
E’ un bel negozio e la commessa è molto carina, una morettina piccolina ma con tue belle tettone ed un bellissimo sorriso, oltre ad essere molto brava professionalmente è veramente simpatica e credo che tra noi ci sia un po' di simpatia, quando ci vado mi fermo sempre a parlare un po' con lei dopo avere fatto le mie compere, prima o poi ci provo e vediamo che succede….
Ma a parte questo, torniamo nel merito del racconto.
Il vestito mi stava un po' grandino e necessitava di alcune modifiche, lei è brava a prendere le misure e di solito me le prende e poi manda i vestiti alla sarta e me li fa' ritrovare pronti in negozio, invece questa volta mi ha detto:
“Senti perché non vai direttamente dalla sarta così te lo mette a puntino e ti fa un abito perfettamente su misura? Ti do' il suo numero”.
“ok, perfetto” – ho risposto.
Così mi ha dato il suo numero, sono rimasto un pochino a corteggiarla e poi l’ho salutata e me ne sono andato.
Così oggi ho telefonato alla sarta, mi ha risposto con una bella voce, le ho spigato che mi aveva dato il suo numero la commessa del negozio e che sarei andato da lei a farmi sistemare l’abito, mi ha detto che ci potevo passare anche subito, così ci sono andato.
Lavora in casa, un bell’appartamentino al piano terra molto riservato, appena ha aperto la porta ho trovato davanti a me una bella donna sui 45/50 anni con due occhi stupendi, capelli lunghi neri leggermente mossi ed un viso meraviglioso.
Mi ha fatto accomodare nella stanza in cui lavora ed ha iniziato a prendere le misure, prima alla giacca, maniche e spalle e poi ai pantaloni.
La tentazione è stata subito quella di provarci, era vestita normale “da casa” come si dice ma aveva un modo di fare molto intrigante, è una donna di grande sensualità, ma non volevo passare dal solito marpione che ci prova e poi mi serve una brava sarta e non voglio rischiare che mi mandi a quel paese.
Il problema è sorto quando è arrivata a prendere le misure al cavallo che mi ha detto “ qui mi sembra che ti tirano un po' i pantaloni” toccandomi proprio lì … al cavallo e guardandomi con quegli occhioni un po' birichini.
Improvvisamente il cazzo si è ingrossato ed ha iniziato a gonfiarsi dentro ai pantaloni, lei lo ha visto subito ed è diventata rossa in viso, così le ho detto: “ scusa! Ma lui ha vita propria, quando vede una bella donna come te si rizza”.
La sarta è rimasta imbarazzata ed io a quel punto mi son detto – ci provo!
Così le ho preso la mano e gliel’ ho appoggiata direttamente sul cazzo dicendole: “lo senti come stà diventando duro per te?”
“Si lo sento” – ha risposto lei.
Così, mi sono aperto la potta e l’ho tirato fuori.
Quando l’ha visto, ha sgranato gli occhi e si è fiondata a succhiarmelo senza indugio.
Mi ha detto: “scusa se sono poco professionale”.
Ho risposto: “scusa se sono un porco”.
“Mi piacciono i porci” – Lei.
A proseguito a succhiarlo, pompando sempre di più, si staccava ogni tanto solo per andare a leccarmi le palle e poi riprendeva con il pompaggio.
Poi l’ho presa e l’ho alzata di peso mettendola seduta sul banchino della macchina da cucire, le ho sfilato i pantaloni ed ho iniziato a leccarle la fica, scansando le mutandine ma senza toglierle, aveva un buon sapore, era pulita e profumata depilata sotto e con un piccolo triangolino di pelo sul pube, proprio come piace a me.
Ho ricambiato il bel lavoretto che mi aveva appena fatto lei con una leccata di fica spettacolare che l’ha portata al primo orgasmo.
Da buon trivellatore, porto sempre con me i profilattici per qualsiasi evenienza, infatti oggi mi hanno fatto comodo, ne ho indossato uno e l’ho penetrata.
L’ho scopata alla grande, con gusto e passione, baciandola instancabilmente in quella bocca meravigliosa e morbida che chiamava la mia con immenso desiderio.
Così è arrivato il suo secondo orgasmo.
A quel punto è arrivato il momento di girarla a pecorina e così ho fatto, si è appoggiata con i gomiti sull’asse da stiro e le ho tolto le mutandine che indossava ancora e l’ho trivellata da dietro facendole avere l’orgasmo numero 3.
“Ma tu non vieni” - mi ha detto.
“Certo”- ho risposto – “ma solo dopo averti fatto anche il culo”.
“Mmmmhhhh, che porco che sei” - mi ha detto.
Così sono entrato piano piano nel buchetto posteriore, l’ho sentito morbido ed accogliente anche se un po' stretto.
“Fai piano”- lei.
“Certo” – io.
Così sono entrato e piano piano ho iniziato a fare scorrere il mio arnese dentro il suo buchino….
Poi sempre più forte, lei reggeva i miei colpi ed io glieli assestavo bene.
“Dai, sfondami!”- mi implorava.
“Si ti sfondo” – rispondevo arrapato.
Poi arrivato all’apice del piacere, ho detto: “Ci sono”.
“Si vieni”- Lei.
“Si ti vengo in bocca”, le ho risposto, sfilandomi da lei e togliendo il profilattico, lei si è inginocchiata davanti a me a bocca aperta, uno spruzzo mega galattico è partito innaffiandole la bocca e tutta la faccia.
Poi me lo ha ripreso in bocca e me lo ha ripulito tutto….
Che goduria…
Così ho esclamato: “come sarta non so' ancora se sei brava ma a trombare sei eccezionale!”
Un sorrisetto di soddisfazione si è configurato sul suo volto ed è rimasta silente.
Mi sono rivestito e le ho detto: “grazie di tutto…”
Lei mi ha risposto: “Prego, tra qualche giorno ti chiamo per ritirare l’abito….” e mi ha strizzato l’occhio.