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Lui & Lei

Una mogliettina devota


di Amotuttodime
31.03.2020    |    11.675    |    2 9.7
"Ora rivestiamoci o faremo tardi per la messa!" puntualizzo' lui..."
Negli ultimi tempi Giacomo ed io cercavamo situazioni nuove per trovare qualche stimolo diverso. Siamo insieme da quindici anni e la passione se non è rinvigorita, scompare!
Mi chiamo Erika, persona apparentemente semplice, gran lavoratrice, che però ha una grande passione, il sesso!! Noi due ci siamo conosciuti tramite amici e sin da subito le nostre carni si sono attratte. Non c'era posto in cui non facessimo grandi chiavate. Ma come per ogni cosa, i tempi cambiano, le voglie cambiano, pur restando gli stessi attori. Io sono sempre stata molto franca con Giacomo, e un giorno ci siamo confrontati su questo, cercando di dare una nuova carica, una nuova spinta al nostro rapporto. Iniziai io indossando lingerie molto sexy, e cercando di praticare nuove forme di sesso, quelle che più piacciono al mio lui, e a dire il vero le cose ripresero ad andare bene. L'intensita' dei rapporti era maggiore, lui mi portava di nuovo ad essere multiorgasmica, come piace a me.

Era arrivato quel giorno, successivo ad una magnifica pecorina in camera e dopo la notte trascorsa a scopare, eravamo ospiti ad un matrimonio. Dopo la gravidanza ero tornata in splendida forma ed era la prima volta che ci allontanavamo da casa senza i bambini e volevo essere bella e provocante. Scelsi con cura un bell'abito bianco, che mi lasciava le spalle scoperte e le gambe in bella vista. Era una giornata molto calda di giugno e dopo un po' di indecisione decisi di non indossare la biancheria sotto il vestito, volevo sentirmi libera ed eccitante. Mio marito mi aiutò a salire premurosamente in macchina e mettendomi una mano sotto la gonna, mi disse toccandomi la fica: " sei molto bella! Immaginavo non indossasse le mutandine!!" e mi baciò con passione. Sfiorandogli il membro lo sentii già duro, era di nuovo desideroso di me, e questo mi fece eccitare tantissimo.
Lungo il tragitto che portava in Chiesa non feci che provocarlo con frasi e gesti da vera sgualdrina. Mi sistemai un paio di volte il vestito scoprendomi il seno e aprii le gambe con fare distratto mettendo in mostra la mia fica rasata. Volevo il suo uccello, lo desideravo, ed ero conscia che non sarei riuscita ad aspettare fino a sera per averlo.
Come se mi avesse letto nel pensiero lui allungò la mano ed iniziò a stuzzicarmi il clitoride. Ero già molto bagnata e non trovò nessun ostacolo ad entrare prima con una, poi con due dita nella mia fessura. Mi piaceva essere toccata così. Dopo qualche minuto i miei sospiri divennero gemiti finché lui non decise di accostare la macchina e liberare il suo bel cazzo dai pantaloni. Accostò l'auto in una piazzola isolata e disse: "Ora succhialo troia !". Io ovviamente non me lo feci ripetere due volte e subito mi fiondai sul suo uccello duro e gustoso. Dopo averlo baciato tutto iniziai a passare la lingua su ogni più piccolo centimetro di pelle, leccandolo lentamente e ritmicamente, senza dimenticare di succhiargli anche le palle. So che a lui piace molto e non volevo trascurarle. Le leccavo proprio bene, come solo una cagnolina sa fare, ma quando vidi il suo uccello in tiro non resistetti e mi infilai tutto il suo bastone in bocca, succhiandolo e stringendo con le labbra la grossa cappella. Lui ansimava e mi spingeva la testa sempre più affondo finché io sentii che stava per venire. A quel punto smisi di pompare e aprii la bocca, mettendo la sua cappella sulla mia lingua:" Bevilo mogliettina!! bevilo tutto il mio succo" mi disse. Il suo sperma caldo mi schizzo' in gola, era una goduria. Ho sempre adorato fare pompini ed ingoiarne il latte, un po' come ottenere la giusta ricompensa per le mie fatiche.

"Questo è solo l'antipasto!! stasera avrai il resto. Ora rivestiamoci o faremo tardi per la messa!" puntualizzo' lui. Arrivammo infatti un po' in ritardo ma ci giustificammo con il troppo traffico. Dopo la cerimonia in chiesa, ci dirigemmo in una villa sul mare per festeggiare con un sontuoso banchetto le nozze: duecento invitati fra amici e parenti animavano il giardino fiorito in una cornice da sogno. Bevemmo e ballammo per ore finché al momento dello scatto della foto avvertii una mano posarsi sul mio allettante sedere e dare un energica palpata alla natiche . Girandomi vidi mio marito che mi fissava il culo con fare insistente. Non era sazio di me, lo capivo dallo sguardo e dalla sua evidente erezione. Tornammo al tavolo ed io, prendendogli la mano, me la infilai sotto il vestito. Notai anche che un suo amico si era accorto della scena e ci stava spiando con fare divertito. La cosa mi eccitò ancora di più.
"Ho voglia di te, ora! " mi sussurrò in un orecchio "Vai in bagno ed aspettami lì!" Lo avevo provocato per tutto il giorno ed ora stavo per ricevere la giusta punizione. Mi recai nel bagno delle donne e prima di potermi chiudere dentro, lui era già entrato. Mi spinse a sedere sul water e mi infilò il suo uccello in bocca con forza, fino in gola."Adesso devi finire il tuo lavoro" mi disse, " mi devi far scopare, e voglio fotterti il culo qui. Prima però mi gusterò la tua fica!" Con l’uccello che vibrava di tensione, lo tolse dalla mia bocca e senza tante parole gentili, mi girò, mi tirò su la gonna e mi penetrò violentemente come un toro facendomi urlare di dolore. Avevo le mani posate sul water mentre lui mi teneva ferma a novantagradi. Mi stava impalando in piedi contro il muro come fossi una prostituta rimorchiata per strada. Le tette mi sobbalzavano ad ogni colpo inferto, e mentre godevo lui continuava a scoparmi con forza ed ardore, facendomi sentire la fica piena del suo cazzo.

Ero in estasi. I suoi colpi risuonavano in me, il suo ardore mi eccitava e soprattutto mi eccitava il fatto di poter essere scoperti!
Dopo alcuni minuti mi allargò le natiche, si chinò e cominciò a leccarmi l'ano. Provavo una sensazione divina ed ero trepidante per l'attesa. " Mettimelo dentro, dammelo!!" dissi per farlo impazzire. Lui che ormai non capiva più nulla, sputandoci una quantità abbondante di saliva per lubrificarmelo a fondo, iniziò a sodomizzarmi prima con il dito indice e poi anche con quello medio. Io, intanto, mi masturbavo il clitoride in fiamme.
Sfilò il cazzo dalla mia fica, ben lubrificato dai miei umori e me lo sbatté nel culo...sempre tutto in un colpo...facendomi mancare il respiro ed iniziando a trapanarmi anche dietro.
“Te lo voglio rompere questo tuo culo da puttana!" E così dicendo lo spinse dentro fino alle palle. Stavo davvero godendo come una troia. Credo che ogni donna sogni un uomo che la scopi così, ancor più se quell'uomo è suo marito.
“Guardati, troia! Guarda come ti fai inculare e guarda come ti piace. Sei una puttana, una grandissima vacca!" Stavo godendo come una pazza ad essere insultata.
"Siiiiii! Sono una zoccola, amore! Inculami, fammi sentire porca! Puniscimi ancora!" e per tutta risposta mi arrivarono quattro ceffoni sul culo! Mi teneva ferma per i fianchi, costringendomi a muovermi in sintonia con il suo andirivieni.
Mi sentivo davvero a mio agio con il suo grosso uccello nel culo e continuai a godere.
" Se solo tutti sapessero quanto sei zoccola, brutta bagascia!" Così dicendo mi prese con forza per i capelli fino a sollevarmi la testa.
"Sì,amore!Voglio essere una zoccola e voglio annegare nello sperma! Sbattimi come una troia! Dai! Scopa la tua vacca in calore!"
A sentire quelle mie parole, insieme con lo sbrodolamento del mio culo, arrivò alla soglia del piacere. Di corsa uscì dal mio sfintere, mi girò e si mise davanti al mio viso. Si smanetto' per pochi secondi e schizzo' finalmente una gran quantità di sperma che mi ricoprì per bene il viso. Rimasi immobile mentre lui si ripuliva su di me, poi mi disse: " ricomponiti troia!! ti aspetto di là!"
La mia faccia era completamente cosparsa di sperma e ci misi un po' a rendermi presentabile ed a tornare in sala. Mio marito mi stava aspettando per l'ennesima foto e fu premuroso per tutta la sera. Quello che era accaduto era il frutto della mia voglia di sesso, per quanto avessi provocato Giacomo in queste ultime settimane. Infondo ero stata davvero una brava mogliettina devota.
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