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Lui & Lei

Vieni a prendermi


di Liberinsieme
17.10.2016    |    4.860    |    20 9.5
"Sorpresa! La ragazza bionda nostra vicina e il suo partner si sono avvicinati a te e vi trovo a conversare..."
La nostra passione,
il nostro amore.

La VITA.




Anna.

Vienimi a prendere dal lavoro, oggi. Ti vedo aspettarmi, bella e femmina come solo tu sai essere. È un lampo, ma è sufficiente per squadrarti dall'alto in basso.
Un trucco un po' più carico incornicia i tuoi occhi illuminati e la bocca sembra più carnosa ed accesa del solito. Un tubino corto mette in risalto le tue forme, a cominciare dalle spalle fino ai seni gonfi, dai capezzoli turgidi che sembrano volermi pungere quando mi abbraccerai fino al pancino piccolo e lievemente rotondo, per non parlare dei fianchi e del tuo sedere così rotondo da sembrare un cuore. Ed ecco i miei occhi posarsi sulle gambe scoperte fino a metà coscia e sui tuoi piedi sorretti da quei sandali così sexy, fanno venir voglia di una carezza bollente lì, seduta stante!
Ti spio un attimo, mentre passeggi lentamente; i tuoi fianchi ondeggiano quel tanto che basta per conferire al tuo portamento così fiero un ché di sensuale ed invitante; qualche auto accosta, qualche finestrino si abbassa, qualche parola ti viene rivolta, certamente più di un maschio ha riposto nella visione di te la sveglia ai propri sensi. Riconosco la loro espressione: stanno cercando di rimorchiarti, quasi come fossi una bella prostituta, uno strumento di autentico piacere. E riconosco nelle tue movenze il disagio imbarazzato che deriva dalla circostanza, ma al tempo stesso il sottile piacere di sentirti bella, femmina e voluta: quasi potresti vederli, quei pantaloni gonfi grazie a te.

Trovi tutta la situazione imbarazzante ma stuzzicante, e ti prepari ad incontrarmi.
Ed eccomi!
Mi vieni incontro emozionata come il primo giorno, mi avvicino a te a grandi passi e le nostre mani si uniscono, seguite dai nostri corpi stretti dalle braccia, mentre le labbra si sfiorano, si aprono per far posto a due lingue vogliose e mentre i cuori battono all'impazzata.
Intanto avverto nei tuoi respiri la stessa eccitazione che tu ritrovi in me nel contatto di noi e i nostri pensieri iniziano a vagare in cerca di una meta.

Iniziamo a camminare, mano nella mano, e sento quella vibrazione che solo noi riusciamo a scambiarci. Le gambe autonomamente conoscono la strada che ci porta in un locale nei paraggi. Luci soffuse, musica e alcuni tavolini appartati, discreti ci accolgono mentre gli sguardi degli avventori, in principio distratti e persi, ora pian piano si catalizzano su di noi; alcune donne squadrano me, alcuni uomini osservano te e viceversa, senza un evidente motivo se non la sensualità che trasmettiamo; anche dai tavoli adiacenti partono sguardi che sembrano saette e persino quella bionda seduta lì accanto osserva, anzi ho quasi l'impressione che rivolga il suo sorriso a te. Facciamo finta di nulla anche se quell'attenzione non può non lusingarci, in fondo.
Ora ordiniamo il tuo gin tonic e il mio cuba libre: in questa serata così particolare, qualcosa di forte è quel che ci vuole; nell'attesa, mi reco nella toilette, pochi istanti mi bastano per rinfrescare il viso e ravviare capelli e pensieri, pronto a gustare il sapore di quel rhum e il profumo della mia donna ma, al mio ritorno... Sorpresa! La ragazza bionda nostra vicina e il suo partner si sono avvicinati a te e vi trovo a conversare. Sapevo che sarebbe potuto accadere ma non immaginavo così in fretta, ad ogni modo non mi dispiace avere delle persone con cui stare un po', anzi la circostanza ci fa essere ancor più stretti e vicini, quindi torno al mio posto accanto a te e inizio a partecipare a quella conversazione così cordiale, leggera e forse un po' vuota, almeno in apparenza.
Le presentazioni di rito, qualche stretta di mano, poche parole scambiate e tanti incroci di sguardi iniziano a disegnare il quadro dei desideri, intanto il gin inizia a fare il suo effetto: il tuo sorriso è ancora più aperto e luminoso di sempre, i tuoi movimenti si fanno via via più magnetici e so che la femmina che stabilmente alberga in te sta per esplodere, così come il maschio che vive in me. Abbiamo voglia di noi e il rimanere lì, in quel luogo, è solo una dolce tortura che ci infliggiamo per alimentare ulteriormente il bisogno di averci. I loro sguardi sono puntati su di te e aspettano la tua reazione quando lei distrattamente si mette a giocherellare con le sue dita sulla tua mano; sulle prime, non ci badi e continui a sorridere e parlare nei brevi intervalli tra i nostri lunghi e frequenti baci, ma poi realizzi che in quel lieve contatto c'è qualcosa di particolare. Per una frazione di attimo cerchi il mio sguardo per dedurne il mio parere: sai che la mia reazione potrebbe essere dura ma capisci che non ci sarà, dunque lasci che ai nostri baci si accompagni quella che adesso sta diventando una carezza. Ti sento eccitata, me ne accorgo dal tuo respiro caldo e accelerato.
Intanto la mia mano incontra dapprima il tuo viso, poi il tuo seno e il tuo respiro dà uno stacco al suo ritmo per poi accendersi nel suo ansimare. Ecco, la femmina sta per esplodere in tutta la sua avvenente maestosità, è talmente evidente da non potersi nascondere, quasi se ne sente il dolce profumo che dal punto più caldo di te sale e si diffonde nell'aria incendiandomi.
Anche lei è accesa, desidera il privilegio di toccarti come ti tocco io, mentre lui osserva quel che sta accadendo toccando con aria indifferente la propria eccitazione.
Lei ti vuole. Lui ti vuole. Io ti voglio. In pochi istanti sei diventata il centro delle nostre attenzioni, siamo tutti molto eccitati ma solamente uno potrà averti. Intanto però il tuo gioco crudele ha inizio. Un gioco fatto di sguardi che non lasciano dubbi, di una lingua - la tua - che accarezza lascivamente le tue labbra, mentre il tuo piedino quasi per caso sfiora lui: è stata molto eloquente la sua reazione, troppo per passare inosservata! Sai, guardandoti la mia voglia di te non fa che crescere e anche lei se ne è resa conto: vorrebbe toccarmi e per un attimo accosta la sua mano alla parte più alta della mia coscia, dove sa di poter trovare ampia e piacevole conferma del mio coinvolgimento. Non aspettavo altro!
Mi piace, in fondo, sapere che il tuo essere femmina è apprezzato; ancor di più mi è gradito ritrovarti accecata di gelosia e immediatamente pronta a dimostrare il tuo possesso e il tuo dominio su di me.
In un attimo il tuo sguardo languido si trasforma, diventa cattivo, è intollerabile per te che qualcun altro goda della mia eccitazione; quello strale incendia e mortifica lei e nel contempo mi esalta: mi fai sentire tuo e solamente tuo, è quello che voglio! La tigre però è nient'affatto paga: con un rapido balzo sei seduta su di me, a costringere tra i tuoi glutei il mio granitico desiderio di te mentre le mie mani serrano il tuo caldo corpicino di ragazza in amore. Mani calde le mie, che sanno perfettamente quali corde sfiorare per potenziare e quasi rendere insostenibile la tua eccitazione; guance, ascelle, seni... I tuoi capezzoli sono così turgidi e duri da poter fare scoppiare quel tuo abitino, li sento sotto le dita e con fare indifferente inizio a morderli con i polpastrelli, a procurarti quella leggera ma pungente fitta che, attraversando il tuo pancino, giunge direttamente al tuo tesoro.
Lo raggiungo con le dita, lievemente lo tocco; il tuo bottoncino è gonfio, lo si avverte distintamente da su quel piccolo perizoma ormai fradicio. Lei...
Lei è uno strumento del tuo piacere, è quello che vuole essere, accontentandosi ora di sfiorare le tue braccia, ora di poggiare la sua bocca sul tuo collo, ora di sfiorarti i seni, il tutto mentre la tua danza innamorata e animale si fa via via sempre più appassionata. Lui intanto guarda la sua compagna, vorrebbe guardare te, amore, ma sa che potrei uccidere chi si azzarda ad avvicinarsi; guarda lei e si tocca in modo indecente.
Conosco il tuo corpo e so come fare per far scorrere in su il tuo tubino e per scostare la pattina del perizoma; preferisco tuttavia lasciarlo scivolare giù, lungo le tue gambe: lui capisce al volo e, scivolando sotto il tavolino, corre ad appropriarsi della tua biancheria, rubando una fugace occhiata alla nostra intimità ormai nuda. Ma ora devi essere mia.
È questione di un istante: sei accogliente e scivolosa, non vuoi altro che lasciarti invadere dal mio essere maschio. La tua danza infernale deve continuare, certo, ma ora danziamo insieme, io dentro di te a cercare di raggiungere la tua anima, il tuo cuore lo voglio toccare, trapanarlo per arrivare a lambire la sede dei tuoi pensieri; spegnere la tua mente, lasciar liberi il tuo amore e la tua femminilità mentre lei continua a sfiorarti e azzarda un bacio sulla tua bocca socchiusa.
È adesso che non devi dimenticare a chi appartieni; la gelosia non è mai del tutto sopita, e quindi i movimenti si fanno più serrati, la stretta delle mie mani sui tuoi fianchi quasi non lascia respiro e tu, ubriaca di passione, lasci che i gemiti sostituiscano i sospiri. Sempre più forti, sempre meno discreti, sempre più imbarazzanti... E sempre più eccitanti ed eccitati!
Una danza interminabile, mentre il mio desiderio scoppia dentro di te, è burrasca nel tuo caldo corpicino, il nostro volo sale come magma da un vulcano, pronto a bruciare qualsiasi cosa incontri lungo il suo cammino. Persino la sensazione della mano di lei poggiata tra di noi si carbonizza, e sale, sale ancora, tra i nostri gemiti convulsi sono appena percepibili le parole "SI AMORE ... SI ... NON TI FERMARE ... TI AMO ...". Vola amore, vola con me, sì amore, più in alto che si può, lontano da tutto e da tutti!!

Di colpo, come per magia, ci sembra di essere soli, tu ed io. Baciami amore, baciami con la freschezza della prima volta ma anche con la passione disperata dell'ultima! Abbracciamoci, stretti l'una nell'altro!

"Giovanotto, portaci ancora da bere!"...

"TI AMO"
"Io no. TI ADORO!"

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