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Gay & Bisex

A TEATRO CON LO ZIO


di porc8
07.09.2016    |    28.719    |    12 9.4
"Iniziò la musica e dopo tre o quattro canzoni dei Rokes, improvvisamente sento un leggero solletico al bassoventre..."
Avevo circa 16 anni e al teatro della mia città ci sarebbe stato un concerto di Rita Pavone, Lucio Dalla e i Rokes … non so come mio zio Maurizio, bel uomo di circa 45 anni, ebbe i biglietti e mi invitò al concerto.
Eravamo in un palchetto quasi frontale al palco, io e lui soli. Iniziò la musica e dopo tre o quattro canzoni dei Rokes, improvvisamente sento un leggero solletico al bassoventre. Istintivamente porto la mano per grattarmi e …. incappo nella mano di mio zio che delicatamente mi stava accarezzando i genitali.
Entrambi ritraiamo le mani, come se nulla fosse successo.
Ancora un paio di canzoni e il prurito riprende. Non so cosa fare, come comportarmi, ma la sensazione è piacevole ed eccitante e io non reagisco. Lo zio si fa più audace ed ora palpa alla grande.
Sono giovane, mi piacciono le ragazze ma da loro a parte qualche bacetto e qualche furtiva palpatina alle tette, non avevo ricevuto nulla. Mi sto eccitando e l’eccitazione mi paralizza, o per lo meno mi porta a lasciar fare.
Lascio fare e zio Maurizio mi slaccia piano piano la zip dei pantaloni ed estrae il mio membro che è quasi duro.
Inizia cosi a massaggiarlo, stringerlo, accarezzarlo e menarlo …. Io sto godendo e la cosa mi porta molto piacere. Lascio fare sempre più fingendo di essere preso dall’atmosfera del concerto. Con la coda dell’occhio vedo che mentre accarezza il mio uccello, lo zio ha estratto il suo e si sta facendo una sega.
Lascio fare e piano piano sposta un poco indietro la mia seggiola, poi mi slaccia completamente i pantaloni e me li cala. Io praticamente mezzo nudo e seduto sulla seggiola sono eccitatissimo e col cazzo che mi esplode, ma faccio di tutto per dare la parvenza di essere tutto dedito al concerto.
All’improvviso la situazione cambia, sento un calore ed una morbidezza diversa sul mio cazzo….. controllo con la coda dell’occhio, cercando di non farmi scoprire e mi accorgo che zio Maurizio mi sta lavorando il cazzo con la bocca.
La nuova situazione e le nuove sensazioni (era il mio primo pompino) mi fanno durare poco. Alcuni secondi e alcuni colpetti di lingua ben assestati e scarico tutta la mia gioventù in bocca allo zio, che non ci pensa proprio a fermarsi e continua a succhiare.
Wow neppure nelle seghe fatte fra amici dietro l’oratorio avevo goduto così tanto. Alcuni secondi dopo, mentre lo zio continuava a succhiare il mio cazzo, noto che inizia ad ansimare e che si sta facendo una sega col mio cazzo in bocca. Alcuni secondi ancora ed esplode sulla moquette del palchetto.
Arriva giusto l’intervallo e ci ricomponiamo per andare a bere una cosa. Come se nulla fosse successo fra noi scendiamo al bar, io prendo un aranciata e lui un caffè, poi mi chiede di seguirlo vicino ai posacenere perché vuole fumare. Siamo in un angolo del grosso ingresso del teatro, soli in disparte quando a bruciapelo sento che mi dice: “è il primo pompino che ti fanno, vero? Le tue amichette non fanno cose del genere!!!” io arrossisco ad una domanda così diretta e non riesco che a sbiascicare qualche monosillabo.
Per fortuna suona la campanella che ci richiama per la seconda parte. Torniamo nel nostro palchetto ed il concerto riprende. Poche canzoni di Lucio Dalla e la sua mano riprende a palparmi il cazzo. Reazione quasi immediata, mi diventa duro di nuovo, ma questa volta sono più partecipe, in pochi istanti pantaloni e mutande me li faccio scendere alle caviglie. Ricomincia il pompino e questa volta me lo godo in pieno allungandomi sulla seggiola ed allargando bene le gambe. Ancora duro poco, eccitato esplodo nella bocca di zio Maurizio che continua a succhiare fino alla fine ed oltre.
Terminato tutto lui ritorna alla sua sedia, io mi ricompongo, ma lui rimane con la patta dei pantaloni aperta e il suo cazzo duro che ne esce. Si avvicina e all’orecchio mi sussurra: “ora sta a te ricambiare !!! “ . Rimango allibito, io fare un pompino a lui, prendere un cazzo in bocca? Noooo !! gli rispondo che non ci sarei riuscito a fargli un pompino e lui di rimando: “fammi almeno una sega e fammi godere … “. Con riluttanza allungo la mano verso il suo membro. Fra noi ragazzi capitava alle volte che nel boschetto dietro l’oratorio ci si facesse seghe reciproche, ma i nostri erano membri di ragazzi non ancora sviluppati, quello di zio Maurizio sembrava il manico di un badile, non lungo ma abbastanza largo, tanto che la mia mano non riusciva a chiudersi attorno.
Vinco la riluttanza e lo afferro, sensazione non spiacevole, anzi. Cominci a menarlo cercando di mantenere un buon ritmo costante. Alcuni minuti e il suo respiro aumenta. Slaccia i pantaloni e li abbassa per essere più comodo ed io continuo a menare, poi sento quasi un rantolo e subito dopo parte uno schizzo che supera la balaustra e vola in platea. A questo ne seguono altri meno forti e sento il suo sperma caldo che mi cade sulla mano. Continuo piano piano a menare rallentando il ritmo, fino a che lo zio fa un lungo sospiro …. “finito” esclama. Sto per togliere la mano, ma lui l’afferra e se la porta alla bocca, con la lingua lecca tutto quello che ci era caduto sopra, ci guardiamo e all’unisono scoppiamo a ridere pensando al primo schizzo finito in platea.
Terminata la manifestazione mi riaccompagna a casa e prima di scendere dall’auto mi dice che quando voglio divertirmi ancora ci si poteva organizzare con la scusa di andare al cinema, a mangiare una pizza o quant’altro.
Quella fu la prima volta con zio Maurizio e vista la poca facilità con cui le ragazze all’epoca accettavano di combinare solo qualche cosetta, potete ben capire che fu la prima di tante altre occasioni cercate per sfogarmi.
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