Gay & Bisex
Al lavaggio auto

03.05.2025 |
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"Prende in mano il mio cazzo sempre duro ed inizia a farmi una sega mentre continua ad incularmi..."
All'età di circa 16 anni le mie esperienze bisex le avevo avute soltanto con il mio amico d'infanzia Marco. Ci vedevamo almeno tre volte alla settimana e il rapporto era sempre più soddisfacente e godurioso. Ma ci fu una breve parentesi in questo periodo, una serata, che a distanza di anni ricordo sicuramente con piacere ma anche con rimpianti, in quanto, ripensandoci ogni volta, mi rendo conto di avere sbagliato a fermarmi in quella fatidica sera. Avevo uno zio che era proprietario di un servizio di lavaggio auto. Non si pensi a quelli di oggi, all'aperto e con spazzoloni laterali, ma un grande ambiente chiuso dove la macchina entrava completamente e veniva lavata manualmente: prima insaponata e poi sciacquata con un tubo che a pressione emetteva un getto molto forte. Durante le vacanze estive scolastiche andavo a dare una mano saltuariamente, mi faceva comodo poi avere qualche soldo in più in tasca per uscire la sera con gli amici e non chiedere sovvenzioni in casa. Questo mio zio aveva un dipendente, Nicola, che era in effetti la forza lavorativa della piccola azienda, raramente veniva aiutato dal gestore, un ragazzo di 26 anni, statura media, fisico asciutto. Quando ero io a dargli una mano, notavo una esagerata gentilezza che in effetti mi sembrava troppo amichevole: ogni scusa era buona per mettermi una mano sulla spalla, stringermi verso di lui... insomma il comportamento mi appariva un bel po' strano. Un giorno, mentre stavamo svolgendo il lavoro di routine mi dice " sai ho chiesto a tuo zio se stasera posso venire a lavare la mia macchina, mi ha dato il permesso. Verresti a darmi una mano così facciamo presto?" . Concluse la frase facendomi l'occhiolino, ed io rimasi a guardarlo perplesso . Vista la mia reazione aggiunge " dai, ti prometto che ci divertiamo, ci sono delle cose che potremmo fare oltre a lavare la mia macchina. Sono sicuro che ti faranno piacere". La parola " piacere" la marcò molto con la voce mentre contemporaneamente avvicinò la sua mano al mio culo dandomi una piccola pacca. Avevo quindi capito che mirava a scoparmi e, figuriamoci, non è che la cosa mi dispiacesse, era che pensavo che forse per me era troppo grande...dieci anni circa di differenza non li reputavo pochi. Al termine della giornata ci salutiamo e mi fa " allora ci vediamo alle 21 al bar (specificando quale), ti aspetto, non darmi una fregatura eh?" Erano le 19 ed avevo due ore per pensarci, ero combattuto, non sapevo veramente cosa fare. Quello che mi frenava, ripeto, era la differenza di età. Tornato a casa dopo la doccia e la cena erano circa le 20,30 e non avevo ancora deciso cosa fare...o meglio volevo andare ma era sempre e soltanto il dubbio sui dieci anni di differenza che mi frenava. Comunque alle 20,45 esco pensando di schiarirmi le idee negli ultimi quindici minuti che mi separavano dall'appuntamento, ma mentre camminavo assorto nei miei pensieri mi sono reso conto di essere arrivato a poche decine di metri dal bar che Nicola mi aveva indicato: il mio inconscio aveva deciso che non dovevo perdere l'occasione. Mi siedo su una sedia fuori dal locale e dopo pochi minuti Nicola arriva, parcheggia, vedendomi lì sorride, entra nel bar, prende un caffè ed uscendo mi fa' " andiamoci a fare queste altre due ore dai! Se tuo zio domattina non trova messa in ordine la merce arrivata oggi chi se lo sente?". Entro in macchina e noto che è perfettamente pulita e profumata...lo guardo e mi dice sorridente " così abbiamo tutto il tempo per noi" . Mi vesto da ingenuo mentre mette in moto e parte e gli dico"ma scusa per fare cosa?" e lui con il solito sorriso"non dirmi che ancora non hai fatto sesso con i tuoi amici! Si sa benissimo che le prime esperienze da ragazzetto si fanno tra coetanei!" . Mi guarda negli occhi e mi sento in imbarazzo, abbasso lo sguardo...lui continua a sorridere e dice "sai, tra pochi mesi mi sposo, ma la mia futura moglie il sedere non vuole darmelo. Siccome a me piace molto scopare bei culetti, il tuo mi ha colpito e mi piacerebbe provarlo ". Non immaginavo certo una frase così diretta, mi mancavano le parole, non sapevo veramente cosa rispondere...e nel frattempo eravamo arrivati a destinazione. Lui scende dalla macchina, infila le chiavi nella serratura, apre le porte scorrevoli, entra con l'auto, scende e richiude. L'ambiente è ampio, non accende le luci ma i grandi finestroni alti fanno entrare la luce della luna: certo non c'è la visuale del giorno ma il profilo delle sagome è ben definito. Mi chiede di scendere, lo faccio, mi dice di togliere pantaloncini e maglietta e di rimanere solo in slip. Mi sto eccitando, eseguo le sue direttive e mi accorgo che un po' tremo, vedo che anche lui si libera dai vestiti e rimane, come me solo in slip. Si avvicina, mi tasta il culo, ci dà uno schiaffetto, lo carezza senza scendermi l'intimo. Mi dice soltanto "hai un culo fantastico, dovevi nascere donna!", delicatamente mi gira, mi fa appoggiare con le mani al cofano della sua auto, si mette dietro di me ed inizia a strusciarsi con tutto il corpo. Sento il suo cazzo durissimo che cerca il solco delle mie natiche, strusciandosi si insinua leggermente all'interno...il suo respiro si fa più affannoso, mi bacia il collo, ci passa la lingua si toglie gli slip, con il cazzo libero punta il mio culo ancora coperto dagli slip e questa volta lo sento che è proprio all'ingresso del buco...se non avessi ancora le mutande con un colpo sarebbe dentro. Si stacca, me le abbassa , mi dice di toglierle completamente mentre si dirige verso il lavandino. Pensavo si stesse semplicemente lavando le mani, anche se non ne capivo il motivo, invece le stava insaponando. Mi viene di di nuovo vicino, mi fa girare ancora appoggiato al cofano, e con le mani inizia ad insaponare il buchetto...ora il suo dito ci entra dentro delicatamente, poi sono due dita...mi sta lubrificando in maniera proprio artigianale. Si ferma, passa le sue mani sul cazzo e mi dice: "sei pronto? Dai tranquillo, farò piano, promesso. Ora girati" . Eseguo e con una mano cerco di allargare una natica, e lui " fermo, ci penso io. Poggiati e stai rilassato". Con le mani mi allarga le natiche e sento la sua cappella appoggiarsi all'ingresso del buchino. Un colpetto, due..la cappella è dentro...mi scopa lentamente e con dolcezza...mi sta piacendo tantissimo, sono veramente eccitato ed il mio cazzo anche è durissimo. Mentre mi incula me lo tocca..lo sente così duro e mi dice in un orecchio " ne ero certo che ti sarebbe piaciuto...il tuo culo è da scopare per bene, lo sai, vero?" Io non rispondo, allora lui spinge ancora, entra qualche altro centimetro..."lo sai vero?" ripete con voce libidinosa...io riesco soltanto a dire "si, lo so... anche un altro amico me lo ha detto"...lui non sembra sorpreso ed aggiunge"tu con l'uomo devi sempre fare la donna, sei perfetto " dà un ultimo colpo...il cazzo ormai è ben piantato all'interno del mio intestino e lo sento fare avanti e indietro, ma senza foga. Mentre va avanti così, mi fa inginocchiare sul sedile posteriore dell'auto e lui da in piedi continua ad incularmi alla pecorina...aumenta il ritmo, il respiro si fa più profondo... Sento solo un " Aaaaaaaahhhhh " e un fiume di godimento che mi riempie...si accascia su di me soddisfatto....mi bacia più volte sul collo mentre mi passa della carta per asciugarmi. Asciugatomi mi giro e vedo la sua ombra, anche lui si sta pulendo, ma noto con stupore che il suo cazzo non ha perso vigore, è di profilo e vedo la sua erezione ancora completa. Faccio per prendere gli slip per rivestirmi, e lui mi fa' "guarda che non abbiamo finito...non hai ancora voglia?. Io si" ... Sinceramente non me l'aspettavo, sarei voluto andare via, mi era piaciuto e tanto, ma mi sentivo a disagio... rispondo che dovrei andare, che ho un appuntamento con un amico...lui mi dice che questo amico dovrà aspettare ancora un po'. È di fronte a me, siamo in piedi...mi spinge delicatamente ancora verso il sedile posteriore dell'auto...mi fa stendere supino...lui mentre si inginocchia mi fa mettere le gambe sulle sue spalle e con un solo colpo entra. Stavolta non a tappe, entra fino alle palle che sento sbattere sulle natiche...mi scopa per molto tempo, il buco inizia a bruciare e lui non viene...gli dico basta...che non ce la faccio più, che mi brucia...ma lui si eccita ancora di più... aumenta il ritmo ma non viene...mi bacia sul collo... ecco in questo momento mi sto quasi sentendo violentato... vorrei che finisse come ho chiesto ma lui continua a scoparmi con foga... forte...il rumore che il suo ventre provoca sbattendo contro il mio culo è sordo, ritmico...mi sta scopando ormai da un tempo che non so definire... chiudo gli occhi perché ho capito che finché non sborra di nuovo non potrò andare via... ecco il suo ritmo aumenta... penso che a breve verrà...prende in mano il mio cazzo sempre duro ed inizia a farmi una sega mentre continua ad incularmi... veniamo insieme..io sulla mia pancia e lui di nuovo dentro. Ci puliamo...ci laviamo...mi bacia di nuovo ed andiamo via...lui mi dice "alla prossima".Due cose vorrei precisare: all'epoca (anni 70) non c'erano le malattie di oggi...tra amici si faceva anche senza preservativo...oggi è diverso. La seconda è che il grosso rimpianto di cui parlavo ad inizio racconto è che non ho più accettato i suoi inviti. Oggi ne sono amaramente pentito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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