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Glory hole e non solo


di Colpevole76
23.05.2018    |    12.156    |    9 9.6
"Quella vista moltiplicò la mia eccitazione, vedere le mie chiappe aperte, quel cazzo che entrava nel mio culo fino alle palle, poi usciva e il buco rimaneva..."
Quando ci ripenso mi sembra sia stato un sogno, fortunatamente per me è accaduto realmente.
Sono bisex passivo, conduco una vita etero e sono sposato ma ho una passione sfrenata per il cazzo e quando posso evado dalla solita routine.
Vivo all’estero e quando posso ritorno in Italia per trovare i miei familiari.
Qualche mese fa feci il biglietto, però trovai solo il diretto fino a Roma e non la coincidenza per arrivare fino alla mia città, non c’erano voli disponibili fino all’indomani, così prenotai in un b&b per passare la notte.
Arrivai a Roma verso le 10 di mattina, presi il pullman e mi diressi dove avevo prenotato, lasciai le valigie e cercai un posto per pranzare.
Durante il volo avevo già pensato a cosa fare nella mia lunga sosta, ero solo, in una città che non era la mia e con tanto tempo a disposizione, organizziamoci la serata…
Così mi collegai ad una app col mio telefono per cercare qualcuno interessante in zona.
Quasi non faccio in tempo a vedere i profili che iniziano ad arrivare messaggi, per lo più volgari, offensivi e di gente che è meglio perdere che trovare.
Capisco che in queste app e siti internet si cerca solo sesso, sono d’accordo e anche io li uso solo per quello scopo, però un po’ di educazione non guasta.
Finalmente arriva un messaggio interessante:
“ciao, mi chiamo Marco, non sono romano però lavoro a Roma, cerco qualcuno interessante con cui passare una bella serata ed eventualmente amicizia, non relazione”
Guardo la foto del profilo, bel tipo, distinto, brizzolato, con barba di qualche giorno, vestito con un semplice pantalone e una camicia, nelle informazioni leggo che ha 45 anni, single e attivo, perfetto per me perché io sono passivo.
Gli rispondo che sono qua solo di passaggio per una notte e mi risponde che avrebbe piacere di conoscermi, anche solo per una chiacchierata.
Scambiamo messaggi per circa una mezz’ora e ci diamo appuntamento per le 21.
Ritorno in camera, riposo un po’, faccio una doccia, lavaggio interno nel caso la serata si metta interessante e arriva l’ora dell’appuntamento.
Ho già avuto abbastanza esperienze, però, non so perché, ogni volta mi sento agitato.
Ci troviamo in una via lì vicino e lo riconosco subito, alto, bel fisico, meglio dal vivo che in foto, mi piace.
Andiamo in un bar a bere un caffè e conoscerci un po’, ci sediamo in un tavolo e parliamo del più e del meno, mi racconta qualcosa di lui e lo stesso faccio io, poi la conversazione si fa più piccante e parliamo dei nostri gusti, cosa ci piace e delle nostre fantasie.
Gli confesso che una mia fantasia sarebbe quella di andare in una glory hole, lui sorride e risponde che conosce il posto giusto dove potremo andare.
Mi salta il cuore in gola, era solo una fantasia e non so cosa rispondere, però la unica parola che mi esce dalla bocca è “andiamo”.
Andiamo con la sua macchina, Marco ha un buon profumo e mi eccita, vorrei già essere nel letto con lui.
Arriviamo ed entriamo, sembra un normalissimo locale, c’è un bar, tavolini e non tante persone.
Ordiniamo qualcosa, parliamo un po’, poi vado in bagno.
Seguo le indicazioni, entro in un corridoio e trovo il bagno, di fronte c’è anche un’indicazione con una freccia con scritto glory hole.
Entro un attimo in bagno e quando esco ho troppa curiosità, mi avvicino alla porta della glory hole, non c’è nessuno, decido di entrare e chiudo la porta.
È una stanza molto piccola, più stretta che lunga, c’è un divanetto, una sedia e un lavandino, nelle pareti laterali due buchi ovali di circa 20 centimetri.
Mi siedo e aspetto, tempo 2 minuti sento dei rumori e qualcuno infila il cazzo in uno dei buchi.
Che faccio? Ormai sono qui e la unica cosa giusta da fare è inginocchiarmi e prendere in mano quel cazzo, dimensioni normali però molto bello.
Inizio a leccarlo dalle palle fino alla cappella e diventa duro in un attimo, poggio le labbra sulla punta e senza aprirle spingo per farlo entrare di modo che dia la sensazione di una penetrazione, sento un gemito, gli piace e inizio ad andare su è giù, con una mano gli accarezzo le palle e con l’altra masturbo l’asta seguendo il ritmo della bocca.
Non mi sento più agitato e inizio a godermi quel cazzo, lo infilo tutto fino in gola, lo tiro fuori, lecco l’asta e mi soffermo sulla cappella facendo roteare la lingua alla sua base, poi nuovamente fino in gola e ad ogni mio movimento lo sento sempre più duro e vedo la cappella rossa e lucida finché inizia a muoversi anche lui, credo stia per venire, lo tengo in bocca, lo sento vibrare e un primo schizzo mi va direttamente in gola, poi un secondo, un terzo, ingoio tutto pero non mi fermo, sento che esce ancora qualcosa e lo ripulisco fino all’ultima goccia.
Intanto nell’altro buco c’era già qualcuno che aspettava il suo turno, piccolo, brutto a vedersi, folto pelo bianco e con le palle cadenti, credo sia un anziano e sinceramente non mi eccita per niente e lo lascio lì.
Dal primo buco vedo entrare un cazzo nero, sbarro gli occhi e rimango a bocca aperta, è enorme, già in tiro, non sembra vero, sembra una scultura, ha le forme perfette e provare un cazzo nero è un’altra delle mie fantasie.
L’anziano non demorde e rimane lì, gli do un colpetto con la mano per fargli capire che non m’interessa e mi fiondo su quel pezzo di marmo nero.
Inizio a leccarlo, ha un sapore diverso ma mi piace, lo affondo nella bocca fino alla gola ma è troppo grande e non ci sta tutto, ha le palle belle dure e grandi, belle piene.
Lo lecco dappertutto, cerco di fare del mio meglio per eccitarlo sempre di più, poi con la coda dell’occhio vedo che nell’altro buco qualcuno ha infilato il braccio e cerca di toccarmi, così mi alzo dalla mia posizione e mi metto a 90°.
Inizia a toccarmi le cosce, il culo e si sofferma in mezzo alle mie chiappe.
Senza mai lasciare quel cazzo nero, mi tolgo pantaloni e slip, mi bagno 2 dita con la saliva, le passo in mezzo alle mie chiappe, le infilo nel mio buco, inizio a fare dentro e fuori finché sento la mano dello sconosciuto che si avvicina, tolgo le mie dita, mi prende una chiappa a mano piena e infila il suo pollice tutto dentro.
Ha un dito abbastanza grosso, sono alle stelle e super eccitato, mi stimola il buco e dentro, ho un’erezione paurosa.
Mi sto godendo quel cazzo nero in bocca che non smetto di leccare e succhiare avidamente tanto sono eccitato, mi viene il pensiero di girarmi per farmi scopare ma non faccio in tempo a pensarlo che lo sento gemere, inizia a vibrare e una sborrata abbondante mi invade la bocca, è troppa, non riesco a contenerla, lo tiro fuori e continua a venirmi in faccia, lo riprendo in bocca per cercare di prendere gli ultimi schizzi che non sono gli ultimi.
Non so esattamente quanti fossero gli schizzi ma non la finiva più di venire e a parte il primo e due in faccia, gli altri sono riuscito a godermeli tutti.
Con la lingua lo ripulisco tutto e tra quel cazzo nero e la stimolazione anale sono talmente eccitato che non riesco a smettere finché, quasi si fossero messi d’accordo, sono loro due che si ritirano contemporaneamente.
Ecco però che il mio amico palpeggiatore mi presenta il suo cazzo, lunghezza normale ma abbastanza grosso come piace a me (preferisco la dilatazione) e con già il preservativo indosso.
Deduco che non vuole la mia bocca e io lo voglio accontentare.
Avvicino la sedia per cercare di mettermi in una posizione comoda, avvicino il mio culo, sfrego il suo cazzo in mezzo alle chiappe, lubrifico con un po’ di saliva, lo prendo in mano e lo punto nel mio buco.
Inizio a muovermi per farlo entrare però e davvero grosso, faccio fatica e mi fa un po’ male.
Sento che di botto entra la cappella e ho un brivido misto tra dolore e piacere, mi muovo un po’ finché entra tutto.
Mi sento dilatato ed è una sensazione magnifica, appoggio il culo contro la parete di modo che sia lui a scoparmi.
Da subito inizia a scoparmi duro e veloce, sento i suoi colpi sulle mie chiappe e ad ogni affondo sento un brivido di piacere che parte dalla schiena fino al buco dilatato.
Sono in estasi, vedo nell’altra parete che entra un nuovo cazzo, lo vorrei in bocca ma non ci arrivo però lo posso masturbare con la mano
Nella masturbazione seguo il ritmo del cazzo che mi sta scopando, ogni tanto esce completamente per rientrare di colpo tutto fino in fondo
Sto godendo come poche volte mi è capitato, lo sento vibrare dentro di me e sento gli ultimi colpi più lenti e più in fondo, credo che stia per venire, infatti sento un calore invadermi dentro.
Rimane fermo dentro qualche secondo poi esce, scendo dalla sedia e mi inginocchio davanti all’altro che stavo masturbando, credo di aver fatto un bel lavoro perché nel momento in cui lo metto in bocca viene subito.
Direi che è sufficiente anche perché il mio amico mi sta aspettando fuori è ho un programma anche con lui.
Mi do una pulita nel lavandino, guardo l’orologio, sembrava fossero passate ore invece è passata solo mezz’ora.
Ritorno al bar, c’è più gente rispetto a prima, cerco il mio amico, lo vedo in compagnia parlando con due persone, mi avvicino e mi presenta Stefano e Luca.
Scambiamo quattro chiacchere e io guardo le persone nel locale, non per capire a chi avessi fatto un pompino, sarebbe impossibile, ma perlomeno cercare il ragazzo di colore che non riesco a vedere.
Marco mi chiama in disparte e mi chiede se mi va di invitare anche i nostri due nuovi amici alla nostra serata.
Credo che abbiano parlato proprio di questo durante la mia assenza.
Non li conosco e non so i loro gusti, quindi gli ricordo che io sono solo passivo, ho provato già con due uomini, ma con tre mi sembrano troppi.
Vede la mia titubanza e mi assicura che tutte le attenzioni sarebbero state per me e di non preoccuparmi, se volevo potevamo andar via solo io e lui, altrimenti potevamo provare e nel caso poi decidessi di no ce ne saremo andati senza problemi.
Ero molto titubante e avevo paura di quella situazione, però Marco sembrava una persona per bene, i suoi modi gentili e le sue parole erano rassicuranti, così accettai.
Lasciammo il locale per andare a casa di Stefano e Luca, io e Marco con una macchina e gli altri due con la loro.
Durante il tragitto Marco mi spiega un po’ la situazione, Stefano ha 49 anni, Luca 37, sono una coppia, vivono insieme e qualche volta gli piace inserire qualcuno nei loro giochi, sono versatili e si adattano alla situazione, quella sera sarebbero stati entrambi attivi per il mio piacere e anche per loro quella era una situazione diversa dal normale ma molto eccitante.
Quando arrivammo in casa ci sedemmo nel divano del soggiorno, ci offrirono da bere e iniziammo a parlare del più e del meno
Stefano 49 era un uomo normale, più alto di me, viso pulito però un po’ provato forse dal lavoro duro, qualche chilo in più e mani enormi.
Luca 37 si vedeva che era un ragazzo sportivo, indossava una tuta aperta sul petto dove intravedevo i suoi pettorali, non esagerati però allenati, bel viso e modi di fare molto gentili, Stefano era un po’ più rozzo.
La situazione non si sbloccava, credo che stessero aspettando un mio gesto, infatti Marco si avvicino al mio orecchio e mi chiese: “quindi?
Volevo quella situazione, quindi presi coraggio e misi la mano sul pacco vistosamente gonfio di Marco.
Iniziai a toccarlo, gli sbottonai i pantaloni, lo tirai fuori e iniziai a masturbarlo.
Era veramente grande.
Marco si alzo in piedi davanti a me e tirò giù i pantaloni
Adesso potevo vederlo in tutta la sua bellezza e le reali dimensioni.
Aveva una cappella enorme, più grossa del tronco, il tronco era ugualmente grosso e abbastanza lungo, curvato verso l’alto, coperto di vene pulsanti e le palle belle sode e piene.
Lo accarezzavo con due mani e giocavo con la lingua tra l’asta e la cappella, nel frattempo anche Stefano e Luca si avvicinarono, uno a destra e l’altro a sinistra.
Mi inginocchiai in terra in mezzo ai tre, avevo la bocca completamente aperta e facevo fatica a tenere la grossa cappella di Marco in bocca, però mi piaceva, l’adoravo.
Con le mani libere iniziai a toccare il pacco degli altri due, li sentivo già duri e senza perdere tempo, anche loro si spogliarono completamente e in un attimo mi trovai anche le loro due mazze sul viso.
Stefano aveva una bella mazza, un po’ più corta di Marco però grossa e venosa e un condotto urinario fuori dimensione che la rendeva ancora più grossa e appetitosa
Luca era normale però duro come il marmo
Mi stavo eccitando da morire, con la bocca e con le mani alternavo i tre ma mi dedicavo maggiormente a Marco, mi piaceva di più e lui aveva la precedenza essendo l’organizzatore
Mi fecero mettere in piedi per spogliarmi, nudo in mezzo ai tre sentivo i loro corpi, le loro mani dappertutto, tenevo due cazzi in mano e uno che strusciava in mezzo alle chiappe facendomi vibrare il buco dal desiderio, li desideravo tutti e tre in bocca e nel mio culo.
Stefano mi prese la mano e mi portò nella camera da letto e gli altri due al seguito
Si sdraiò al centro del letto con le gambe aperte, voleva la mia bocca, mi misi a quattro zampe in mezzo alle sue e lo presi tutto in bocca, gemeva e gli piaceva e a me di più.
Lo lavoravo con le labbra e con la lingua, Stefano si muoveva per seguire il mio ritmo mentre tenevo il culo in alto pronto per chi volesse approfittarne e lo muovevo a ritmo.
Marco mi toccava, sentì la sua bocca e la sua lingua che mi leccava e lubrificava il buco, mi eccitava sempre di più, alternava la lingua con le dita, una due tre, non so quante, però ero pronto per ricevere qualcos’altro.
Luca si mise il preservativo e si posizionò dietro di me, poggio la sua cappella nel mio buco e io diedi un colpetto indietro per farla entrare, intanto ero già dilatato dalla glory hole, lui continuò la penetrazione lenta ma costante fino a che non entrò tutto e sentì il suo corpo contro il mio culo.
Iniziò a scoparmi prima lentamente poi sempre più veloce mentre Stefano continuava a scoparmi la bocca.
Stefano si sposto e si mise in ginocchio sul letto alla mia sinistra e Marco alla mia destra, adesso avevo i due all’altezza giusta della mia bocca, i due cazzi si toccavano e potevo leccarli in contemporanea.
Marco mi accarezzava la testa, Stefano la schiena e il culo e Luca uscì per un momento per dare spazio a due grosse dita di Stefano che entrarono nel mio buco e iniziarono a scoparmi.
Luca si avvicino nuovamente al mio buco e entro in un colpo senza che Stefano togliesse le sue dita, senti un leggero dolore e feci un sussulto però continuarono a scoparmi ugualmente in quel modo.
Mi rilassai, inarcai la schiena e mi piaceva, però pensavo alle loro intenzioni, volevano dilatarmi per una doppia penetrazione? Non l’avevo mai fatto e non mi sentivo pronto, non avrei accettato.
Sentì Luca ansimare e pulsare dentro di me, stava per venire, uscì, si tolse il preservativo, poggiò il suo cazzo in mezzo alle mie chiappe, lo sentivo pulsare sul mio buco e riversò tutto il suo seme sulla mia schiena fino alle spalle e al collo, quella sensazione di calore mi eccitò tantissimo però che spreco, leccai qualche goccia che colava dalla mia spalla.
Non so chi mi pulì la schiena mentre Marco si mise il preservativo e si sdraio nel letto
Adesso ero io a comandare il ritmo, mi misi sopra di lui, puntai quella grossa cappella nel mio buco e lentamente mi sedetti sopra, entrò senza resistenza forse grazie all’intervento che aveva fatto Stefano.
Ci muovevamo sincronizzati e la curvatura del cazzo di Marco mi stimolava provocandomi un eccitazione e una erezione incredibile, però evitavo di toccarmi perché sarei venuto subito.
Marco sotto di me che mi teneva fermo per i polsi e mi scopava duro, Stefano in piedi davanti a me che mi teneva la testa e mi scopava la bocca, mi stavano possedendo e non potevo fare niente se non godermi entrambi.
Decisero di cambiare posizione e mi misero a pecora, Marco davanti e Stefano dietro, era il suo turno.
Presi subito in bocca il cazzo di Marco, in quella strana ed eccitante situazione non riuscivo a rimanere senza.
Stefano mi prese le chiappe con le sue enorme mani, infilo dentro entrambi i pollici e allargo il buco, poi senza tanti complimenti infilò anche il suo enorme cazzo senza togliere le dita, non sentì dolore però sentivo la pelle talmente tirata che quasi si rompeva e sentivo il buco dilatato come non mai.
Mi scopava come un animale, tolse le dita e mi prese bene per i fianchi per tirarmi più forte verso di se ad ogni colpo, lo sentivo fino all’intestino e sentivo il culo veramente pieno
Ormai mi bruciava il buco per la frizione ma quella sensazione mi faceva godere sempre più e Stefano l’animale non accennava a smettere
Marco era pronto per venire e con fiotti caldi, potenti e abbondanti mi riversò tutto il suo seme in bocca, era caldo, dolce e denso, ingoiai tutto e pulii perfettamente il suo cazzo.
Anche Luca aveva ripreso vigore e si segava già da un po’, si avvicinò, girai la faccia verso di lui, aprì la bocca e mi venne in faccia e la maggior parte in bocca.
Mi stava scoppiando il cazzo, non resistevo e senza neanche toccarmi venni sulle lenzuola
Le contrazioni del mio ano mentre stavo venendo eccitarono ancora di più Stefano che uscì dal mio culo, sfilò rapidamente il preservativo, me lo infilo in bocca fino in gola e tenendomi la testa iniziò a venire.
Lo sentì scendere nella gola, non riuscivo a respirare e mi venivano i conati.
Lo sfilò fino a tenere solo la cappella tra le labbra ma continuava a venire, non terminava e già non mi ci stava in bocca
Finalmente terminò, sfilò anche la cappella e mi tappo la bocca, voleva che ingoiassi e dovetti deglutire 3 volte per buttare giù tutto
Rimanemmo sdraiati io Marco e Luca, stanchi, io stremato, mi facevano male gambe, bocca e culo, però ero soddisfatto come non mai.
Stefano invece bello tranquillo come se non avesse fatto niente.
Mi concessero una doccia, dopo di me entrò Marco e rimasi solo con i padroni di casa che mi fecero i complimenti, bocca e culo fantastici e sai come usarli per fare godere appieno le persone.
Mi dicono che gli piacerebbe replicare e gli spiego che sono lì solo di passaggio, però se dovessi ripassare e fermarmi a Roma avrei piacere anch’io a replicare.
Arriva anche Marco, salutiamo e ce ne andiamo.
Sono stanco morto, voglio solo un letto ma questa volta per dormire.
Marco mi accompagna fino al mio alloggio e mi chiede se può entrare un momento per usare il mio bagno.
Certo che si, parcheggiamo entriamo e andiamo nella mia camera, lui entra in bagno e io inizio a prepararmi per dormire.
Quando esce io sono seduto sul letto in slip e maglietta, si avvicina difronte a me, mi da una carezza dalla testa fino alla guancia e mi dice:
“Ti vorrei tutto per me almeno per una volta, che dici? O sei troppo stanco?”
Ci penso qualche secondo, al diavolo la stanchezza, quando ritorno a casa posso riposarmi quanto voglio, una notte così quando mi ricapita?
Senza neanche rispondergli gli sbottono i pantaloni e lo tiro fuori.
Ancora non è completamente duro, lo bacio sulla punta, prendo la cappella tra le mie labbra, scendo con la lingua lungo tutta l’asta.
Lui si sdraia sul letto e io sopra come in un 69, mi afferra le chiappe e le apre, sento la sua lingua e la sua leggera barba, la passa tutta intorno al mio buco, lo apre leggermente e la infila dentro.
Sono in estasi, prendo il suo cazzo tutto in bocca, in quella posizione entra meglio fino in gola fino a sentire le palle con le labbra.
È veramente grosso e duro e la cappella mi chiude completamente la gola, alterno leccate con succhiate
Mi siedo sopra quel palo dandole le spalle, sento nuovamente che si dilata il buco e lo accoglie fino in fondo, mi sdraio sopra Marco e metto i piedi sopra le sue gambe, mi abbraccia per non farmi cadere ed iniziamo a muoverci sincronizzati.
Sono veramente eccitato, mi sento come una puttana e mi muovo come tale, voglio compiacerlo in tutto.
Cambiamo varie posizioni, di lato, a 90°, io pancia sopra e lui che mi alzava le caviglie e mi penetrava, sdraiato a pancia sotto e lui sopra di me, ma quella più strana che mi faceva godere maggiormente era io sdraiato sul lato sinistro, con la gamba sinistra lunga e la destra piegata sul mio petto, lui a cavallo della mia gamba sinistra che riusciva ad infilarlo fino alle palle, mi mandava alle stelle.
Ma che resistenza ha? Mi scopava da più di un’ora e non dava nessun cenno di cedimento, avevamo già cambiato due preservativi per paura che si seccassero e si rompessero e per alternare anche la bocca.
Ci spostammo sul divanetto, lui seduto e io sopra di lui, con le mani mi allargava le chiappe e mi aiutava a muovermi meglio.
In quella posizione la curvatura del suo cazzo mi stimolava meglio la prostata e mi faceva godere.
Mi resi conto in quel momento che lo specchio alto risultava dietro di me e potevo vedere tutto.
Quella vista moltiplicò la mia eccitazione, vedere le mie chiappe aperte, quel cazzo che entrava nel mio culo fino alle palle, poi usciva e il buco rimaneva aperto e dilatato e rientrava senza sforzo, non resistevo, sentì un brivido dal buco fino alle palle e su fino alla punta del mio cazzo, le venni abbondantemente sulla pancia, sentì come un nodo alla gola e mi mancò il respiro da tanto stavo godendo.
Forse quella vista o le contrazioni del mio ano quando stavo venendo eccitarono ancora di più Marco e mi avvisò che stava per venire.
Mi alzai e mi inginocchiai davanti a lui per terminare con la bocca, gli tolsi il preservativo e lo presi tutto, volevo sentirlo godere e sentire il suo sapore mentre lui guardava nello specchio il mio buco ancora aperto
Lo sentì fremere e gemere e un fiume di caldo e denso sperma si riverso nella mia bocca, deglutì una volta per fare spazio a quello che continuava ad uscire, avevo la bocca piena, ingoio tutto e pulisco fino all’ultima goccia.
Mi siedo affianco a lui e mi dice che è stremato, che è stata la più bella scopata della sua vita e che non aveva mai goduto così, io sorrido e gli dico che il merito è suo se stanotte mi sono trasformato nella puttana che nascondo dentro e lo ringrazio per quella serata, soprattutto per il finale solo con lui che è stata la parte migliore.
Vado un attimo in bagno, mi metto nel letto e in pochi secondi sto già dormendo.
La mattina mi sveglia il rumore della doccia, mi giro e vedo i vestiti di Marco sul pavimento, aveva dormito lì e non me n’ero neanche reso conto.
Mi siedo sul letto e aspetto che finisca, esce nudo dal bagno, mi vede, mi saluta con un sorriso, io ricambio e gli dico di avvicinarsi, voglio ringraziarlo ancora una volta prima di partire.
Lui sorride, capisce e il suo cazzo inizia a ingrossarsi.
Lo prendo con entrambe le mani, lo accarezzo, me lo passo delicatamente sul viso e inizio un lento pompino, vado avanti circa 10 minuti finché viene nuovamente nella mia bocca.
Mi faccio la doccia, mi preparo e andiamo via.
Insiste per volermi accompagnare in aeroporto e accetto volentieri.
Prendiamo un caffè insieme, mi lascia il suo numero di telefono senza chiedere il mio, mi dice di chiamarlo se passo nuovamente a Roma e che magari un giorno sarebbe venuto in vacanza dalle mie parti e ci saremo rivisti, ci salutiamo e se ne va.
Purtroppo quando sono ripartito per l’estero ho fatto solo scalo a Roma e non ho avuto tempo.
È passato qualche mese però ho intenzione di scrivergli o chiamarlo per tenere i contatti, magari un giorno riusciremo a rivederci e passare una serata insieme.
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