Gay & Bisex
Il nuovo manutentore - Capitolo 2


14.06.2025 |
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"Eccomi! Ho proprio sete e soprattutto voglia del tuo cazzone..."
Il giorno dopo a lavoro, oltre a essere felicissimo per la serata prima trascorsa con Giò, ero anche intrepido di vederlo.La mia collega Alice, vedendomi tutto contento e di buon umore, mi chiese ridendo se per caso avevo trombato con qualcuna.
“ Beh .. magari! Sono semplicemente di buon umore perché faccio il turno con la mia collega preferita, no? ahah “ le dissi con un sorrisone
“ Sì, come no ahah .. daiii se hai qualcuna potresti anche dirmelo eh “
Alice per me era una collega ma anche una grande amica. Avevamo fatto le medie e le superiori insieme e casualmente ci eravamo trovati lì dentro nella posizione di receptionist ed eravamo sempre andati un sacco d’accordo. Lei mi confidava spesso cose private e soprattutto mi parlava nel bene e nel male della sua relazione con Giacomo, un ragazzo di 30 anni circa che faceva l’operaio in una ditta della zona.
In realtà con Alice avevo una confidenza tale che spesso mi chiedevo se avrei potuto confidare a lei che in realtà mi piacevano i maschi e soprattutto gli uomini maturi e magari raccontarle anche delle mie avventure.
Ma quel mattino pensavo solamente a Giovanni, a vederlo e ad organizzare la nostra scopata promessa la sera prima.
Così, intorno alle 9:30 lo vidi arrivare.
Sarà che lo stavo immaginando nudo come la sera prima e con quel cazzone enorme e gustoso, ma mi sembrava ancora più bello di sempre.
Entrò nella porta vetrata della reception e ci salutò con il solito sorriso e con la sua gentilezza.
“ Ciao Giò, come va? Dopo ti faccio vedere un piccolo problema tecnico in una stanza .. nulla di che, il condizionatore fa capricci ma credo che tu riesca a ripararlo senza problemi “
“ Certo, nessun problema .. dimmi poi tu quando possiamo andare a vederlo “ - mi disse con un sorrisino sotto i baffi.
Così, dopo circa un’oretta e in un momento tranquillo dissi ad Alice che sarei salito nella camera con Giovanni per vedere di riparare insieme il condizionatore.
Giovanni stava bagnando alcune piante in una parte esterna della struttura.
“ Ei Giò, eccomi .. ti va se andiamo a vedere quel problema in quella stanza che ti dicevo? “
“ Certo Andre, andiamo pure .. “
Andammo nell’ascensore e appena la porta si chiuse mi girai verso di lui e iniziai a baciarlo duramente mettendo le mie braccia attorno al suo collo.
“ Ti è piaciuto ieri? Ho una voglia matta di te tesoro … “ dissi stampandogli una slinguazzata sulle labbra
“ mmmm che troia vogliosa che sei … qualcosa mi dice che non c’è nessun condizionatore da riparare, vero? “ mi disse ridacchiando
Senza dargli una risposta arrivammo al piano e gli dissi di seguirmi.
Aprii la stanza e lui si fiondò sotto il condizionatore.
“ Ahah quindi? Dicevi seriamente o era solo una tattica per stare soli? “
Mi avvicinai a lui e iniziai a palpargli il pacco guardandolo negli occhi e passandomi la lingua sulle labbra ..
“ Non resisto … ho voglia di pomparti il cazzo e di mangiarti la sborra .. sai, non ho nemmeno fatto colazione “ dissi in maniera sexy e con un sorriso misto ad eccitazione.
“ Beh .. allora direi che posso darti qualcosa per sfamarti ahah “
E così dopo qualche sguardo sexy e mugugni di piacere iniziai a togliergli i pantaloncini e le mutande.
“ Queste via … voglio vederti tutto il cazzone scoperto e le palle “
E iniziai a leccargli e a mettermi in bocca quei coglioni enormi, pesanti e pelosi.
Poi passai al cazzone .. prima slinguazzando la cappellona e poi mettendomi in bocca tutta l’asta.
Iniziai a pompare come un ossesso con ritmo rapido e muovendo la testa, andando su e giu, come una troia assatanata.
Iniziò poi a scoparmi la bocca tenendomi la testa ferma.
Mi stava provocando un sacco di saliva e mi stava soffocando con il suo cazzone.
Così ad un certo punto mi staccai e gli sputai tutta la saliva che si era accumulata in bocca sulla sua cappellona, riprendendo poi a leccare e a rificcarmi in bocca tutto il cazzone.
“ Mmmmm, che toro che sei amore “ gli dissi in totale estasi e con lo sguardo quasi perso talmente stavo godendo.
“ Leccami il buco del culo, troia “ mi disse lui, mettendosi su un piccolo divanetto a pecora.
Aveva il buco del culo bello peloso.
Così, allargandogli un po’ le chiappe e passandomi la lingua sulle labbra da quanto mi attizzasse quel buco di culo peloso, iniziai a gemere e ad attaccarmi al suo ano slinguazzandolo e andando più in profondità che riuscissi.
“ Ooooooohhh mmmmmm sìììì, cazzo che slinguazzate che dai! Sei assurdo …oooooh continua dai “
Continuai per diversi secondi con la lingua che si muoveva come un vortice, poi mi staccai un attimo dal suo ano con la mia lingua e iniziai a baciargli il culo e a dargli delle leccate alle chiappe pelose.
“ Potrei stare tutto il giorno a leccarti il buco del culo e a pomparti il cazzone, porcone mio “ e gli schiaffeggiai leggermente le chiappe.
Poi lo invitai di nuovo a mettersi in piedi e dandogli un bacio passai nuovamente a spompinarlo con gusto.
Dopo circa una trentina di secondi mi disse che stava per sborrare.
“ Vaiii porcooo, dammela tutta “ gli dissi tirando poi fuori la lingua e guardandolo dritto negli occhi
“ Ooooooh, vengoooo, cazzoooo che figataaaa “
E in un attimo mi inondò la bocca e la lingua con un fiume di sborra calda e densa.
Iniziai a muovere la lingua sulla sua cappella per raccogliere ogni singola goccia e per pulirlo e poi in pochi secondi ingoiai tutto quel nettare di Dio.
“ Mmmmm che buona, cazzo “ gli dissi mentre raccoglievo qualche gocciolina che era colata sul mio mento e leccandomi con gusto le dita.
“ E stasera poi arriva la parte ancora più bella, lo sai vero? “ mi disse sbattendomi il suo cazzo mezzo moscio e mezzo duro ancora in faccia.”
“ Mmmmm non vedo l’ora! … Sah, andiamo prima che qualcuno venga a cercarci ahah “ Gli dissi alzandomi in piedi e stampandogli un bacio con tanto di lingua.
“ Beh, ci vuole un attimo per riparare il condizionatore ahah “
Così ridacchiando e pieni di goduria, andammo nell’ascensore.
“ Sei solo mio …. ti faccio impazzire tutti i giorni con la mia bocca e la mia lingua. Sei la mia droga, Papi “ gli dissi con faccia vogliosa e accarezzandogli il petto
“ Fai ciò che vuoi … sto vivendo un sogno con te “ mi disse sorridendo e stampandomi un ultimo bacio prima che arrivassimo al piano terra.
“ Eccoci, ci abbiamo messo un attimo ma almeno ora il condizionatore funziona da Dio “ dissi con in bocca e in pancia ancora il sapore di cazzo e di sborra di Giovanni che mi faceva continuare ad essere eccitata come una vacca.
Alice stava scrivendo un email e non mi cagò nemmeno più di tanto, per fortuna.
“ Io se vuoi stasera finisco un briciolo dopo che l’altro giorno hai fatto il turno più lungo così tu puoi andare un po’ prima .. che dici? “ mi disse Alice gentilmente
“ Sei sicura? Beh guarda a me farebbe comodo perché ho un mezzo impegno, ma se devo rimanere a darti una mano, lo sai, nessun problema. Non ho un orario fisso per il mio impegno “
“ Ahhhh … anche stasera mi sa che qualcuno tromba e non mi racconta niente eh, ahah “ mi disse ridacchiando e con fare interrogatorio
“ Ma vah, smettila ahaha semplicemente Luca e gli altri mi hanno chiesto se c’ero per bermi una birra alla sala giochi e visto che è da due settimane che non li vedo, pensavo di andare stasera “.
“ Ahah, massì, lo sai che scherzo … Comunque tranquillo, tanto non c’è molto ma così ne approfitto per fare un controllo delle prenotazioni per la prossima settimana anche “.
“ Va bene, grazie mille Ali … sei fantastica! “ le dissi sorridendo e pensando già al mio culo sbattuto per bene dal cazzone di Giovanni.
Scrissi un messaggio a Giò dicendogli che avrei finito per le 17:00 e che sarei passato un attimo da casa per potermi preparare e che sarei poi andato da lui.
Passò ad un certo punto dalla reception, in un attimo che Alice non c’era, e mi disse che era perfetto il piano per quella sera e mi ha invitato magari a passare a prendere una birra con lui al pub prima di andare a casa sua.
“ Certo, anzi ottima idea! Passo da casa per prepararmi e preparare soprattutto il mio buco del culo e poi ci schiaffiamo una o due birrette al pub prima di andare da te “
“ mmmm .. ottimo direi “ mi disse Giò con un ghigno voglioso.
Lavoravo ovviamente con la testa altrove, ma finalmente oltre ad essere felice vivevo anche il tempo a lavoro in maniera più spensierata e tranquilla e non solo monotona con la solita routine.
Arrivate le 17:00 mi avviai a timbrare il cartellino e mandai un messaggio a Giovanni dicendo che stavo andando a casa e non avrei tardato molto e che quindi dalle 18:00 ci saremmo magari visti al pub.
‘ PERFETTO, TROIA :-) ‘ mi scrisse Giò
E nel vedere quel messaggio mi misi a ridere e ad essere ancora più eccitato di prima.
Iniziavo a sentire il buco del culo che pulsava dalla voglia che avevo.
Salutai Alice e la ringraziai ancora per la gentilezza.
Così mi fiondai al volo a casa, mi feci una doccia, depilandomi per bene il buco del culo. Passai poi a fare una pulizia anale e prendendo tre dildi di differenti dimensioni iniziai a stimolarmi l’ano. Preferivo sempre arrivare agli incontri che facevo sicuro di essere pulito e con l’ano bello slabbrato e pronto a farmi scopare a lungo dai cazzoni che prendevo e con cui avevo appuntamento.
Così, una volta terminata la mia preparazione, scrissi a Giò che stavo arrivando al pub.
Mi misi un plug anale a forma di cuoricino e con l’ano elastico e pieno di eccitazione, mi avviai con la macchina per raggiungere il pub.
“ Ciao tesoro .. eccomi! Ho proprio sete e soprattutto voglia del tuo cazzone .. andiamo “
“ Qualcosa mi dice che hai già il buco del culo pronto e sbrodolante eh, ahah “
Mi misi a ridere e ci accomodammo al tavolo.
Passammo circa una ventina di minuti a parlare del più e del meno e a ripensare a quanto fosse stato eccitante la pompata di cazzo e la slinguazzata al buco del culo che gli avevo riservato al mattino.
Ad un certo punto lui guardò dietro di me, come stesse arrivando alle mie spalle qualcuno e in modo quasi timoroso ..
“ Andre? “
Mi girai di scatto e vidi Alice, con una faccia perplessa.
“ Ciao Ali … che sorpresa, come va? Mi stavo bevendo una birra con Giovanni che prima mi ha chiesto consigli per gestire la piscina della struttura e allora ne abbiamo approfittato per parlarne davanti ad una buona birra …. vuoi unirti? Che fai qua? “
“ Ciao Giò, scusa non ti ho nemmeno salutato .. beh sì, in realtà ero passata per farmi una coca cola alla spina al volo, ma mi avete fatto venire voglia di una bella birretta “.
“ Perfetto! Accomodati, allora! “
Guardai Giovanni ed entrambi probabilmente dentro la nostra testa stavamo solo pensando al momento in cui Alice se ne sarebbe andata e ci avrebbe lasciato passare ai nostri piani zozzi e pieni di erotismo.
“ Ma dopo tu vai con gli altri, quindi? “ mi chiese Alice
“ Boh ora vedo .. non so, non sono tanto nel mood .. vedo, perché? “
“ Così, perché a sto punto potevamo fare cena qua tutti assieme, che ne dite? “
“ Ehm … boh, vediamo … sai, sto spendendo un sacco ultimamente e già ieri ho mangiato fuori “ dissi con espressioni perplesse con l’intento di fare capire che preferivo solamente bermi una birra.
“ Sì anche io, preferisco mangiare poi a casa che devo dare anche da mangiare al mio gatto ahah “
“ Va bene, tranquilli, nessun problema .. “ disse Alice quasi mezza infastidita e rassegnata.
Passammo circa una 40ina di minuti a tavola a parlare del più e del meno.
“ Sah, Ali .. io mi sa che è meglio che vado .. sono le 19:00 ed è meglio che torno a casa a mangiare “
“ Sì, anche io vi saluto mi sa .. “ disse Giovanni iniziando ad alzarsi.
“ Va bene, ragazzi .. ci sta! “
Così, dopo aver pagato, ci salutammo nel parcheggio.
Misi la macchina in moto e mi fiondai a casa di Giovanni, parcheggiando in uno spiazzo di fronte a casa sua e subito dopo arrivò anche lui.
“ Finalmente possiamo divertirci, papiii … “ gli dissi pieno di eccitazione
“ Alice è stra carina ma stavo per scoppiare a parlare ancora di lavoro mentre il mio cazzo pensava già al tuo buco del culo “
“ Beh, allora entriamo direi … “
Così, pieni di voglia e intrepidi, entrammo dentro.
“ Vuoi qualcosa da bere? “ mi chiese Giò
“ Massì dai .. magari un bel Gin Tonic come quello di ieri che ci ha dato la carica giusta per le nostre porcate ahah “
“ Ok, perfetto. Te lo preparo “
Mi misi sul divano e iniziai a spogliarmi completamente nudo … andai in cucina da Giò e senza dirgli nulla mi misi di schiena di fronte a lui, leggermente piegato.
“ Guarda, amore … ti piace vero? “ Gli dissi allargando le chiappe e mostrandogli il plug anale a forma di cuore infilato nel mio buco del culo voglioso.
“ Mmmmm .. che troia che sei! Siamo stati al pub finora a parlare con Alice e tu avevi quello infilato nel culo ahahah che cagna che sei, ti adoro, cazzo “
“ Ahahah hai visto? Madonna mi pulsava dalla voglia e quella continuava a smenarla su cose di lavoro. La volevo strozzare ahah “
Poi, con la faccia e la camminata da troia, tornai sul divano mentre iniziavo a toccarmi lentamente il cazzo in tiro.
Ero completamente eccitato e voglioso, fino a quando mi arrivò un messaggio su Whatsapp.
‘ Che ci fai da Giovanni? ‘ con tanto di foto della mia macchina parcheggiata.
Era Alice.
Mi si gelò in un attimo il sangue e iniziai a pensare a qualche scusa …
“ Eccomi, un bel Gin Tonic per la mia cagna vogliosa “ mi disse Giò passandomi il bicchiere.
Lo ringraziai e gli dissi che forse avevamo un piccolo problema da risolvere e gli mostrai il messaggio di Alice.
Ci guardammo dubbiosi e con il timore che non solo la nostra serata saltasse, ma anche che con molta probabilità Alice iniziasse ad avere qualche dubbio su di noi e che potesse pensare che ci fosse qualcosa che noi due stavamo nascondendo …
Fine del capitolo 2.
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Spero che il racconto vi stia piacendo. Continuerà e sarà una bella storia lunga, ve lo assicuro. Grazie a tutti. Bacioni, porconi miei :-)
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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