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Lady Passiva 2


di Ba52passivo
26.06.2022    |    217    |    0 6.0
"Ci ricomponiamo e prima di salutarci mi dice, quando il tuo culetto vuole sai dove trovarmi, ci salutammo come due amanti..."
Dopo quell'incontro quell'uomo per me è diventato un desiderio continuo di averlo mio, per giorni il mio Culetto e rimasto dolorante, sentivo il buco ancora dilatato quando lo toccavo, ma io lo desideravo e lo volevo riaperto da quel mostro di cazzo dentro di me prima che il buco si restringe sapevo il bar dove poterlo trovare, lui era sempre li, finalmente una mattina lo vedo seduto con altre persone, rallento con la macchina per farmi notare, dallo specchietto controllavo e vidi che continuava a guardare dove mi fermavo, rifaccio il giro, lui capì e si sposta dai suoi amici, mi viene incontro salutandomi e mi chiede come va, gli guardo la patta e sorridendo dico il tuo come sta, il mio culetto brucia ancora, sorridendo mi dice vogliamo spegnere questo bruciore, gli dico si subito non c'è la faccio più, dalla tasca tira fuori le chiavi del posto e mi dice, vai preparati che mezz'ora arrivo. Arrivo li subito mi rinfresco il culetto e mi preparo da vera troia, dopo poco lo vedo arrivare, appena dentro mi guarda e dice sei veramente una troia,mi sei mancata, quel giorno non sapevo come comportarmi con te per paura di spaventarti, quando dopo sei andato via mi sono fatto anche una sega pensando a te, ora sei qui e sarai la mia troia, gli dissi quel giorno o voluto gestire io tutta la situazione perché come ti vidi scatenato avevo paura di come mi avresti trattata specie per la dimensione del tuo cazzo, in queste cose per me ci deve essere piacere sessuale e non sofferenza, tu avresti solo pensato a violentarmi per sfogarti, ma non è così che va, oggi so come sei e conosco il tuo bestione, quindi oggi fai di me quello che vuoi la gestisci tu fammi sentire porca, mi fa girare mi bacia il collo e mi fa piegare in avanti, mi scopre il culetto gia libero dal perizoma e inaspettatamente sento le sue labbra sulle chiappe , le allarga con le mani e sento la lingua sul buco, mi fa sussultare appena sento la lingua sul buco, la sapeva usare molto bene, entrava quando più poteva dentro, poi gli dissi ora fatti baciare tu, mi giro e noto che il bestione era già bello grosso, lo guardo e gli dico mi sei mancato e ora ti voglio mio, prendo la cappella fra le labbra e piano la faccio scivolare dentro la mia bocca incominciando un dolce pompino, lo vedevo impazzire dal piacere, poi gli dissi ora ti voglio dentro tutto, lui mi guarda e dice, non mettiamo la vasellina, basta già la saliva che ci siamo scambiati, gli sorrido e dico che la vasellina e sempre diverso, ma ti voglio lo stesso anche se sarà più penosa la penetrazione , gli dico come mi vuoi? Lui dice voltati ti voglio con le chiappe bene aperte, mi posiziono a pecora e con le mani mi allargo le chiappe, lui mi dice ora urlerai ma qui non ci sentono, sento che appoggia il bestione sulle chiappe e da dei colpi di frustate, sentivo il cazzone battere forte, poi lo guida al buco sputandoci sopra della saliva, gli dico non fermarti se te lo dico, vai fino in fondo, lo sento premere sul buco e sentivo già il buco che incomincia a cedere,incomincio a delirare e a sentirmi più porca, lo chiamo amore mi fai male, lui senza ascoltarmi va più affondo fino a quando sento il buco cedere al passaggio della cappella, sapevo che ormai ero suo e lo desideravo, di colpo affonda dentro il mio stomaco tutto il suo bestione fino a farmi urlare, era stupendo, sentivo le palle urtare sulle chiappe, con la mano lo tocco e sento che era tutto dentro, rimase fermo solo un po', poi incomincia con un lento dentro e fuori fino fare arrivare la cappella quasi fuori dal buco e poi nuovamente dentro fino in fondo, mi disse questa volta voglio riempirti la pancia di sborra, lo lasciai continuare, sentivo che era pronto a sborrare e gli dissi amore vai riempirmi tutta di sborra,lui lo tira fuori mi fa sdraiare sul letto e mi viene sopra come se fossi una donna da scopare, mi solleva le gambe, io guido la cappella al buco e gli dico vai fammi sentire troia, lui con un affondo deciso lo sento arrivare nello stomaco, mi guarda e mi dice come ti senti, da porca dissi, la tua porca, lo sento aumentare il ritmo e mi afferra forte dalle chiappe e sento un urlo disumano sento dentro getti violenti di sborra, poi si sfila dal buco e si sdraia sul letto sfinito, io mi inginocchio sul cazzone e con la lingua raccolgo le ultime gocce di sborra che venivano fuori dalla cappella. Ci ricomponiamo e prima di salutarci mi dice, quando il tuo culetto vuole sai dove trovarmi, ci salutammo come due amanti.
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