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Gay & Bisex

Trio al chiaro di luna


di girodiboa75
07.04.2018    |    5.246    |    11 9.1
"Io rimasi affianco a gustarmi la scena..."
Salve a tutti questo è il mio primo racconto erotico. I nomi sono di fantasia. Le situazioni sono reali… magari un po’ romanzate.

Mi chiamo Luigi ho 40 anni sono alto 171cm e peso 70 kg. Non sono un adone ma cerco di tenermi in forma praticando corsa ed esercizi di fitness a casa. Adoro il sesso, sono bisex, passionale, romantico, coccolone, deciso e anche dominante quando serve. Il sesso nasce nella testa e poi arriva al pisello.
Andiamo al racconto.

Ero appena ritornato dal mare insieme a mia sorella, in spiaggia avevo visto dei bei maschioni ed ero naturalmente ingrifato al massimo. Avevo voglia di un bel cazzo in bocca. Adoro fare pompini, la sensazione del membro duro e umido in bocca è qualcosa di fenomenale.
Mi collego su A69 e leggo i last. Ne vedo uno interessante e mando subito un messaggio ad Antonio, il mio compagno di avventure.

Ho conosciuto Antonio in una pineta. Un bell’orsetto di 36 anni, alto, robusto con un cazzo lungo grosso e duro il quale produce delle sborrate a fontana da fare invidia ai giochi d’acqua della fontana di Piazza di Spagna a Barcellona. L’unica differenza è che le sue sborrate non sono colorate.
Gli mando subito un Whatsapp
- Antonio hai letto i last?
- Di chi?
- Ce n’è uno interessante stasera… mi piacerebbe conoscerlo di persona, le foto sono molto interessanti
- Aspetta forse ho già messaggiato con lui (mi dice Antonio). Gli mando un messaggio.
- Ok fammi sapere.

Nel frattempo mi faccio una bella doccia e immagino di assaporare quel bell’uccellone nella mia bocca. Mi preparo la cena ed arriva un messaggio.
- Ok mi ha detto che sarà nel parcheggio e che gli va bene salutarci e scambiare due chiacchiere.
La premessa non era delle migliori ma va bene anche cosi. A volte anche una bella conoscenza risulta essere piacevole.

Mi preparo e vado nel luogo designato all’incontro, lascio la mia macchina e aspetto Antonio. Una volta arrivato entro in macchina e ci dirigiamo verso questa nuova conoscenza.
Arriviamo, scendiamo dall’auto e ci presentiamo.
Lui si chiama Leonardo, ha quasi 30 anni, alto 175, piazzato, un viso simpatico e dal suo modo di parlare traspare una persona tranquilla un po’ timida. Quella timidezza che però affascina e conquista quando sei accanto a lui.

Dopo un po’ di convenevoli e blablabla il mio amico Antonio inizia ad allungare le mani. Leonardo è un po’ impacciato, un po’ rigido. Non riesco a capire se vuole giocare o se lo stiamo importunando. Mi faccio coraggio ed incomincio anche io ad accarezzargli il pacco. Beh… sono rimasto sbalordito. A riposo aveva un paccone di tutto rispetto. Lo accarezzavo dolcemente e notavo il principio di un’erezione.
Antonio gli dice
- Beh almeno faccelo vedere, al massimo ci facciamo gli occhi.
Sul posto erano presenti altre due auto e Leonardo ci chiede di spostarci e di andare in un luogo più tranquillo. Saliamo tutti e tre in auto e ci dirigiamo lontani da occhi indiscreti.

Arrivati scendiamo dall’auto e continuiamo a chiacchierare fin quando Antonio gli chiede di mostrarcelo. Leonardo era ancora un po’ rigido però decise di abbassarsi i pantaloni. Io rimasi affianco a gustarmi la scena. Antonio che gli accarezzava quel serpente dormiente e Leonardo con i pantaloni fino alle ginocchia e la maglietta leggermente tirata in su. Aveva delle cosce bellissime, pelose, anche il torace era peloso. Io mi abbasso i pantaloni e inizio a menarmelo eccitato e rapito da questa scena.

Antonio si inginocchia ed incomincia a fargli un bel pompino. Il cazzo di Leonardo ha raggiunto il massimo della sua erezione. Un cazzo bellissimo, uno come pochi ti capitano. Grosso, nerboruto, leggermente ricurvo all’insù con una cappella ben delineata e due coglioni grandi e pieni di un bel pelo folto.
Non resisto, mi inginocchio ed aiuto il mio compagno di giochi a succhiare questa delizia.

Lo desidero, lo desideravo da tanto e finalmente questo desiderio si è avverato. Lo prendo in bocca, lo assaporo, lo gusto, lo voglio. La sensazione in bocca è splendida. Duro, caldo pulsante. Un cazzo con la C maiuscola, un signor cazzo, un cazzo che succhierei ogni giorno.
Inginocchiato sono queste le parole che ho detto a Leonardo
- Hai un cazzo fantastico, l’ho desiderato da tanto un cazzo cosi, sono disposto a succhiartelo ogni giorno e più volte al giorno.

Lui si ritorceva dal piacere mentre, in piedi, il mio amico Antonio gli succhiava i capezzoli e lo baciava sul collo.
Leonardo si trasforma. Il ragazzo timido non c’è più. Adesso entra in gioco un uomo desideroso di sesso e piacere. Un uomo che vuole godere. Mi afferra la testa con le mani ed inizia a scoparmi la bocca. Sento questo mostro di cazzo che vuole farsi strada nella mia gola, lo sento fino alle tonsille, fino allo stomaco. Sento il suo desiderio di me, sento Leonardo che trasuda passione e libidine.

Mi abbandono e mi lascio andare. Lo lascio fare, lo lascio scoparmi la bocca. I conati di vomito sono dietro l’angolo ma cerco di controllarmi. Voglio farlo godere, voglio che per lui sia un’esperienza indimenticabile.
Mi sorreggo sulle sue gambe. No…non sono gambe, sono tronchi d’albero. Leonardo è sodo, duro, nerboruto. Come il suo cazzo.

Continuo a leccarlo baciarlo succhiarlo, masturbarlo con le mie mani. Lui aumenta gli amplessi, sento il suo cazzo gonfiarsi. Alzo la testa e con gli occhi lo imploro di riempirmi la bocca con la sua sborra. Come a capire le mie intenzioni mi guarda e con un gemito si svuota dentro la mia bocca.

La sua sborra è calda e dolce, il suo cazzo continua a pulsare. Io nel frattempo mi ero tolto la maglietta e mi spalmo questa delizia sul mio petto e sul mio cazzo continuando a masturbarmi e a tenere questo gioiello in bocca, sentendolo perdere vigore.
Adesso è il turno di Antonio
- Sei pronto a ricevermi Luigi?

Lui conosce già la risposta. Sette getti di sborra calda escono dal suo cazzone. Il primo lo ricevo in bocca, gli altri sul mio petto. La sensazione è stupenda, umida, porca, eccitante.

Leonardo mi guarda con aria esterrefatta e noto che il suo cazzo ha preso di nuovo vigore. Lo riprendo in bocca. Il sapore adesso è diverso. Sa di piacere, sesso, sborra, sudore. Sa di maschio. Questo maschio che mi poggia una mano dietro la testa e riprende a scoparmi la bocca nuovamente.

Io mi abbandono ancora una volta. Lo lascio fare. Con le mani gli accarezzo i polpacci, le cosce dure come il marmo, la sua pancia pelosa, i suoi capezzoli e un culo da favola che vorrei baciare, leccare, esplorare, possedere. Vorrei mettermi in piedi e baciarlo appassionatamente ma so che è ancora presto per questo genere di cose.

Dopo altri dieci minuti mi riempie nuovamente la bocca. Altra sborra calda e dolce per la mia lingua vogliosa. Prendo questo nettare delizioso e lo uso per masturbarmi. Cosi in ginocchio con il suo cazzo ormai stanco e moscio nella mia bocca raggiungo un orgasmo lungo e intenso.
Ci puliamo, ci rivestiamo, ci salutiamo.

Grazie Leonardo per questa esperienza meravigliosa. Spero ce ne siano molte altre ancora. E grazie Antonio per accompagnarmi in questi viaggi del piacere.
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