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Gay & Bisex

Una visita specialistica


di prendilo1975
26.12.2012    |    15.115    |    9 9.5
"Prende la sedia e si mette seduto davanti le mie gambe..."
Questo è il secondo incontro. A lui piace fare pompini e a me piace farmeli fare. Ed è pure bravo.
La prima volta ci eravamo visti in un parcheggio, in macchina, di notte. Pompino memorabile, labbra morbide e nemmeno un filo di barba. Mi aveva impressionato perché sembrava che mi leggesse nel pensiero, usava la lingua come meglio non avrebbe potuto, cambiava ritmo quando era il momento giusto e poi lo mandava tutto giù, ho un bell'e affare, nulla di eccezionale ma comunque notevole e vedere che qualcuno, uomini donna che sia, lo fa sparire tutto in gola mi stupisce sempre. A volte ho anche il dubbio che non sia tanto grande quanto credo io!
Insomma quel pompino mi aveva fatto tremare le gambe. Mi ricordo chiaramente la fine "mi vai venire, sto venendo!" e mi aspettavo che lo prendesse in mano e finisse con una sega e una bella schizzata in faccia invece lui stringe di più le labbra, aumenta la velocità e appena sente il sapore dello sperma lo prende tutto in bocca, mi guarda mentre io gli vengo direttamente in gola.
Che pompino! Che macchina da pompini!
Dai contatti successivi mi dice che fa il medico specialista, ha uno studio di dermatologia e mi dice di raggiungerlo quando voglio.
L'appuntamento l'ho preso 10 giorni fa ed il messaggio che gli avevo mandato era anche abbastanza simpatico "caro dottore avrei bisogno di un esame molto accurato al pene" . La risposta non era stata meno ironica "le consiglio un periodo di astinenza prima dell'esame, lo studio chiude alle 16".
Confermo la mattina e alle 16:05 sono li.
Ha un paziente dentro e in sala d'attesa non c'è nessuno. Lo studio è un appartamento in un condominio con i vetri a specchio nel centro del paese, piano terra negozi poi sopra studi professionali e appartamenti.
Esce l'ultimo paziente lui mi guarda, mi saluta simulando professionalità. Mi viene quasi da sorridere.
Quando il paziente esce lui aspetta che prenda l'ascensore e poi chiude a chiave la porta di' ingresso. Ci sono altri studi ricavati nelle stanze dello pseudo appartamento e sono tutti vuoti, porte aperte e luci spente.
Entriamo nel suo studio, mi indica il lettino e mi dice di sedermi. Prende la sedia e si mette seduto davanti le mie gambe .
Inizia a massaggiarmi il pacco "qui non ci disturba nessuno"
Io già ho in mente tutti i giochi che sa fare con la lingua e con la bocca e sento il cazzo che inizia a spingere dentro i jeans. Guardo le tende aperte, per un attimo mi preoccupo poi penso ai vetri a specchio e mi rilasso. Mi appoggio indietro, sui gomiti e lui comincia a sbottonarmi i pantaloni, non ho messo l'intimo perché volevo fargli una sorpresa che lui sembra gradire. Lo sento sospirare "è tutto mio, è bellissimo". Io non ci giro troppo intorno e gli dico di darsi da fare perché sono 10 giorni che ho evitato di scoparmi anima viva e che non mi faccio neanche una sega. Gli faccio presente che io amo farmi una bella sega lenta e potente sotto la doccia e proprio mentre gli voglio far pesare il sacrificio che mi ha chiesto lo sento sputare sulla mia cappella. Alzo lo sguardo e lo vedo riprendersi in bocca tutta la sua saliva fino ad asciugarlo tutto succhiandolo. Io inizio a gemere lui mugugna. Mi rimetto seduto, gli prendo la testa e la spingo giù aspetto che lui mi dia qualche segno, che mi dica che è troppo ma continua da solo a pompare come se fosse l'ultimo pompino della sua vita. È eccitato e fuori controllo. Mi sfila i pantaloni di prepotenza mi mette le mani sotto le chiappe e mi fa sedere un po' più sul bordo.
Inizia a leccarmi le palle mentre mi fa una sega. "Hai le palle piene! Dammelo tutto!".
Sto facendo una fatica tremenda a trattenermi, mi verrebbe voglia di farmi una sega davanti la sua bocca aperta e sborrargli dentro ma mi fa godere troppo e non voglio smettere di farmi succhiare il cazzo. Ho voglia di mettermi in piedi di prenderlo per la testa e scopargli la bocca come un animale in calore, sto per scendere dal lettino ma lui mi blocca. Mi fa mettere le gambe in aria, divaricate e, sempre segandomi inizia a leccarmi il buco del culo, ci infila la lingua dentro, sento che c'è la vuole mettere tutta e mi piace sentirla scivolare dentro.
Ora a perdere il controllo sono io, mi giro alla pecorina e sempre mentre mi massaggia il cazzo lui continua a leccarmi il culo.
Lo fermo perché sento che sto per venire, lo faccio stare buono quel tanto che basta per far rientrare l'allarme. A questo punto decido che ho voglia di godere. Lo metto in ginocchio con le spalle contro il vetro della finestra, io in piedi davanti a lui con le mani contro il vetro. Guardo la gente di fuori, di sotto e penso che vedere e non essere visto è una figata. Comincio a scopargli la bocca, le sue mani mi stringono le chiappe. Gli dico che voglio venire, lo prende in mano e inizia a ciucciarlo, prima la cappella, poi tutto dentro, lo bagna ci sputa sopra e lo succhia ancora. Orami non mi trattengo più e sento lui parlare "riempimi la bocca! Dammi la tua sborra!"
Iniziano a tremarmi le gambe e sento partire i primi schizzi, lui lo sa che non è finita e continua a succhiare. Conti io a venire come fosse un flusso continuo, lo sento mugugnare come se urlasse con la bocca piena. Io tremo sempre di più e mi sembra di non finire mai di venire.
Sento che me lo pulisce per bene. Continua a tenerlo in bocca finché non è del tutto a riposo. Alla fine si siede, io mi allontano e prendo i pantaloni. Gli dico che ancora mi tremano le gambe , lui mi chiede se ne voglio un altro, gli dico che la prossima volta vorrei farlo con la gente che aspetta di la in sala d'attesa. Le sue uniche parole sono "quando vuoi, lo sai. Basta che ti presenti qui".
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