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incesto

Poesia alla madre


di mirkos8
26.01.2017    |    26.170    |    4 4.8
"Il mio turgido sesso che, conficcato nel suo caldo corpo, pulsava come impazzito, sembrava essere l'unico segno di vita in quel momento che pareva sospeso o..."
Gli occhi di mia madre,profondi e dolorosi,penetravano come stiletti,le mie incredule pupille.

Le sue dita stringevano le mie mani in una morsa ferrea con incredibile,inaspettata energia.

Il suo respiro fermo,come sospeso e,sospesi,parevano i battiti del suo e del mio cuore.

Tutto era muto e immobile nella stanza ed anche i rumori della citta' che abitualmente foravano le pareti invadendo la nostra privacy domestica,sembravano addormentati.

Tutto in lei sembrava in attesa di un segnale per risorgere,come dopo una catalessi,a nuova vita.

I suoi grandi occhi trasparenti,benche' muti,mi trasmettevano liquidi segnali d'amore materno misti,a sensuali,coinvolgenti, richiami erotici.

Dalla mia postura,avrei potuto captarne ogni minima vibrazione del corpo,ogni piu' remoto anelito del suo profondo essere,avrei potuto reagire rispondendo ai suoi silenziosi stimoli.

Invece,come annichilito dalla circostanza,giacevo immobile e silenzioso sotto il suo sensuale,caldo e dominante corpo di femmina.

Giacevo passivamente sotto di lei...dentro di lei!

Vedevo le perfette rotondita' dei suoi seni in lontananza,come lontani mi apparivano,i capezzoli,scuri e gonfi come amarene.

Il mio turgido sesso che,conficcato nel suo caldo corpo,pulsava come impazzito,sembrava essere l'unico segno di vita in quel momento che pareva sospeso o definitivamente perduto nel tempo e nello spazio.

Mia madre mi aveva accompagnato tenendomi per mano sul suo grande letto nuziale,mi aveva spogliato con movimenti lenti e misurati e mi aveva fatto coricare nella postura supina che avevo mantenuto sino a quel languido momento.

Poi,con un gesto ampio ed elegante come quello di una grande diva,aveva allargato la frusciante vestaglia di seta offrendomi ancora,la visione del suo corpo pieno e meraviglioso,poi,con un movimento leggero come un battito d'ali,si e' aperta a me e posizionandosi,col busto eretto sul mio corpo,si e' lasciata penetrare dal mio membro,reso nuovamente turgido dalle sue umide labbra.

Io,suo figlio,mi ero introdotto,profanandolo,nel luogo piu' intimo di una madre;il luogo in cui,per una inspiegabile,diffusa convenzione,un figlio,mai dovrebbe entrare!...........
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Gli occhi di mia madre,profondi e dolorosi,penetravano come stiletti,le mie incredule pupille.

Le sue dita stringevano le mie mani in una morsa ferrea con incredibile,inaspettata energia.

Il suo respiro fermo,come sospeso e,sospesi,parevano i battiti del suo e del mio cuore.

Tutto era muto e immobile nella stanza ed anche i rumori della citta' che abitualmente foravano le pareti invadendo la nostra privacy domestica,sembravano addormentati.

Tutto in lei sembrava in attesa di un segnale per risorgere,come dopo una catalessi,a nuova vita.

I suoi grandi occhi trasparenti,benche' muti,mi trasmettevano liquidi segnali d'amore materno misti,a sensuali,coinvolgenti, richiami erotici.

Dalla mia postura,avrei potuto captarne ogni minima vibrazione del corpo,ogni piu' remoto anelito del suo profondo essere,avrei potuto reagire rispondendo ai suoi silenziosi stimoli.

Invece,come annichilito dalla circostanza,giacevo immobile e silenzioso sotto il suo sensuale,caldo e dominante corpo di femmina.

Giacevo passivamente sotto di lei...dentro di lei!

Vedevo le perfette rotondita' dei suoi seni in lontananza,come lontani mi apparivano,i capezzoli,scuri e gonfi come amarene.

Il mio turgido sesso che,conficcato nel suo caldo corpo,pulsava come impazzito,sembrava essere l'unico segno di vita in quel momento che pareva sospeso o definitivamente perduto nel tempo e nello spazio.

Mia madre mi aveva accompagnato tenendomi per mano sul suo grande letto nuziale,mi aveva spogliato con movimenti lenti e misurati e mi aveva fatto coricare nella postura supina che avevo mantenuto sino a quel languido momento.

Poi,con un gesto ampio ed elegante come quello di una grande diva,aveva allargato la frusciante vestaglia di seta offrendomi ancora,la visione del suo corpo pieno e meraviglioso,poi,con un movimento leggero come un battito d'ali,si e' aperta a me e posizionandosi,col busto eretto sul mio corpo,si e' lasciata penetrare dal mio membro,reso nuovamente turgido dalle sue umide labbra.

Io,suo figlio,mi ero introdotto,profanandolo,nel luogo piu' intimo di una madre;il luogo in cui,per una inspiegabile,diffusa convenzione,un figlio,mai dovrebbe entrare!...........
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