incesto
il coraggio di ricominciare "3"


19.05.2025 |
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"Spero di non esserci rimasta, sono contraria all’aborto ma non posso pretendere di darti un figlio non desiderato”..."
Ragazzi non fatemi sentire di troppo, Emanuele mi ha detto che cerchi lavoro,se vuoi provare mi serve una segreteria,ah già non l'ho detto sono un avvocata divorzista, naturalmente per il mio fratellone ti assisto gratis, però per il lavoro un mese di prova e poi vedremo,ti và?”.E come rifiutare è manna piovuta dal cielo,forse per le troppe bollicine l'abbraccio, l'intento è baciarla sulla guancia ma lei lesta si sposta e mi trovo un palmo di lingua in gola,tento di divincolarmi ma senza troppa convinzione ,non ho mai lontanamente pensato di baciare una donna,ma forse l'alcool,il desiderio di sesso represso,mi lascio completamente andare e rispondo,un profondo interminabile bacio alla francese,sotto sono un lago,in questo momento mi farei fare di tutto da chiunque:”ehi ragazze, pronto ,sono qui,non sono fatto di ferro o la smettete o intervengono anch'io”.
Dio che figura e proprio con la sorella di Emanuele,vorrei sprofondare sparire dal mondo,resto impalata con lo sguardo da pesce lesso, Alice ride divertita.
“Scusala, Alice è un amica e la migliore delle sorelle, ma a differenza di me è per l'amore libero ed è bisex, almeno così dice anche se comincio a pensare che le piacciono solo le donne”.
Mi guardo intorno spaesata, vorrei andarmene da quella casa, mi ripeto che quanto successo è sbagliato ma mi rendo conto che mi è piaciuto.
“Scusami non ho saputo resistere ma prima o poi sarebbe capitato,ti giuro che non ricapiterà più almeno che tu non lo voglia.
Ha ragione mio fratello,dopo il divorzio sono diventata quasi completamente lesbica,non gettare il bambino con l'acqua sporca, Emanuele ci tiene a tè ,se non ti vedesse più per colpa mia non me lo perdonerei mai,forse è il caso che me ne vada”.
“No resta, è anche colpa mia dovevo respingerti e invece mi sono lasciata andare e non riesco a spiegarmelo ,ma adesso è tardi,se non rientro i miei si preoccupano “.
Emanuele ha una faccia da funerale,ora ne sono certa ci tiene a me,e la cosa mi fa immenso piacere, credo di non essere pronta per una storia ma mi piace tutto di lui, faccio qualcosa per me di impensabile lo guardo fisso negli occhi appoggio le labbra sulle sue e mi abbandono tra le sue braccia.
Un bacio passionale carico di desiderio,se seguissi l'istinto non me ne andrei più,le sensazioni che mi trasmette il bacio non le ho mai provate neanche nei primi tempi con Andrea,pomiciamo come ragazzini ,sono assetata delle sue labbra,le lingue danzano ,trasmettono il desiderio di possesso ,la mazza preme sul ventre,la passerotta piange lacrime,mi muovo simulando l'amplesso ma stasera no ,ancora non me sento , Emanuele sembra leggermi nel pensiero.
“Vanessa, rispetterò i tuoi tempi,ti aspetterò fino al momento che ti sarai decisa,credimi provo qualcosa di nuovo di unico,non so se questo è amore ma non voglio perderti,ti prego non sparire dal mio orizzonte”,”anch'io provo amo..,scusami non sono pronta a pronunciare questa parola,ti voglio nella mia vita ma per favore non farmi del male non sopporterei un'altra delusione”.
Emanuele a malincuore si stacca dalle mie labbra, immediatamente ne sento la mancanza, Alice commossa ha gli occhi rigati di lacrime, preparo Melania arrivo alla porta ma un impulso irresistibile mi spinge ancora tra le sue braccia.
“Su andate in camera,questa sera ci fermiamo a dormire,ci penso io alla bimba,voi pensate solo ad amarvi,cara nei tuoi occhi ho visto la stessa scintilla che vedo nello sguardo di mio fratello,avvisa i tuoi e segui l'istinto,a volte il cuore è più importante della ragione”.
Le lascio il telefono,aperto sul l'indirizzo whatsapp dei miei,ora sono io a baciarla sulle labbra,ho un solo pensiero, fare l'amore con Emanuele,sono in fregola lo voglio a costo di sbagliare un altra volta.
Lui mi prende per mano,varcata la soglia della sua camera mi getto sul letto,il desiderio è troppo,non penso nemmeno a spogliarmi,arrotolo la gonna in vita e scosto con le dita il perizoma mostrandogli il mio scrigno luccicante di umori.
Emanuele si getta tra le mie cosce,ne aspira il profumo e inizia un cunnilingio che mi manda in un altra dimensione dove esiste solo il piacere.
Vengo come una fontana,ho una miriade di piccoli orgasmi che lui beve goloso,la sua mazza è una barra d'acciaio non posso più aspettare lo desidero come l'aria voglio sentire la verga sprofondare in me'.
Gli urlo di prendermi di farmi sua, finalmente sento appoggiarsi la nerchia alle grandi labbra,lo imploro di impalarmi senza pietà,un raptus erotico per me' impensabile, desidero godere, godere fino allo stremo,nella vita ho sempre fatto l'amore in silenzio come se ne avessi vergogna ma stasera no quando il pitone urta contro il collo dell'utero urlo il mio piacere come una lupa alla luna.
Emanuele mi monta instancabile raggiungo più orgasmi prima di sentire la mazza pulsare nel profondo della tana,stiamo facendo sesso a pelle, Emanuele è al limite non può più trattenersi,cerca di uscire ma io incrocio le gambe sulla sua schiena e gli urlo che voglio la sua essenza dentro di me',due forti affondi e sento distintamente gli schizzi invadermi il pancino,ad ogni schizzo un orgasmo,mi sento una troia affamata di cazzo e la cosa mi fa’ sentire bene, è la prima volta che mi capita ,di lui non sono mai sazia.
Resto stupita,la verga non si affloscia,sento lo sciacquettio del pistone che scorre lubrificato dagli umori,non è da me',non mi è mai piaciuto molto ma con lui è diverso, voglio sentirlo anche dietro,non so cosa possa pensare di me' forse sbaglio ma urlo con tutto il fiato rimasto che lo voglio anche nel pertugio.
La mazza di Emanuele al solo pensiero di profanare il buchetto sembra crescere,un pitone palpitante di desiderio,un lavoretto di lingua fregandosene di leccare anche il suo sperma che fuoriesce abbondante dalla micia,e poi sento la verga farsi strada,lo sfintere cede il dolore dura un attimo subito sostituito da vampate di calore che arrivano dritte al cervello.
Non e mai stato così piacevole prenderlo nel buchetto non avrei mai pensato di chiedere io di farlo,forse è il grande desiderio oppure è lui a saperci fare,mi ha messo sotto un cuscino ,mi prende guardandomi negli occhi,ogni centimetro che avanza è puro piacere,ansimo come non mi era mai capitato,il budello sembra assorbire la mazza , voglio che mi sfondi che mi riempia l'intestino,sono assatanata,il fallo scorre agevolmente nel budello, aziono i muscoli interni come a mungerlo,non credo possa resistere oltre ma il mio desidero non finisca mai, improvvisamente qualcosa di impensabile senza toccarmi raggiungo l'orgasmo anale,non pensavo fosse possibile,
Emanuele sbuffa,sul viso smorfie di piacere,fa di tutto per trattenersi,il suo sudore mi gocciola sul viso,con la lingua ne raccolgo dalle labbra, tutto di lui mi dà piacere, continuerei in eterno ma mi rendo conto che per lui trattenersi è un enorme sforzo,urlo :”vieni, svuotati dentro,farciscimi l'intestino,sono la tua troia,la tua puttana,ti voglio,ti desidero,ti amoooo”.
È il corpo e il cuore che parla,non mi importa di correre il rischio di sbattere ancora la faccia al muro, Emanuele potrebbe non essere come sembra ma lui mi fa sentire le farfalle nello stomaco .
Grugnisce parole incomprensibili ,mi stringe i polsi e viene a fiotti,urlando ti amo e poi crolla sul mio corpo,non è stato solo sesso,mi ha fatto sentire amata,in questo momento non vorrei essere da nessun'altra parte che non al suo fianco.
Sono presa dal languore,vorrei stringermi al suo corpo e addormentarmi beata ma lui sorride :”Vanessa direi di fare insieme una doccia e cambiare le lenzuola, abbiamo fatto un disastro ma lo rifarei mille volte”.
Esco dal dolce torpore, guardo il lenzuolo e innoridisco,non pensavo di fare sesso e tantomeno farmi fare il culo,le lenzuola sono un disastro,sporche di sperma e escrementi,mi vergogno,dio che figura, chiedo scusa ma lui mi tappa la bocca con un bacio, mi prende per mano e andiamo in doccia.
La fiamma arde ancora,ci passiamo la spugna col bagnoschiuma,palpare i nostri corpi risveglia i sensi non del tutto assopiti,le sue labbra si impossessano di un capezzolo lo lecca lo succhia fino a berne il latte, godo, la mano scende a stringe il bastone ancora eretto,vorrei lo stesso trattamento e vengo accontentata,si mette a poppare l'altro, improvvisamente mi ricordo che devo allattare Melania ma prima mi inginocchio sotto i getti tiepidi e prendo in bocca l'artefice di tanto piacere, nonostante le venute ci mette poco a donarmi le poche goccia di sborra che gli rimangono.
Una sciacquata e usciamo dalla doccia,guardo l'orologio a muro e momenti mi prende un colpo devo assolutamente allattare la bambina,senza pensarci entro in sala nuda come mamma mi ha fatto.
Alice nel vedermi nuda sgrana gli occhi,mi guarda con cupidigia,se al momento non fossi sazia non so come finirebbe, ha in braccio Melania ,la sta facendo giocare facendogli le boccacce, povera bimba sono in ritardo di un'ora per la poppata .
“Scusa,scusa,sono un imbecille non mi sono accorta dell'ora”,”normale a giudicare dalle urla che si sentivano eravate mooolto occupati, per fortuna i bambini erano già nel mondo dei sogni,ora li raggiungo,su dai ,vai da lui è bravo con i bambini,digli che nello sgabuzzino c'è un lettino da campeggio con tanto di materassino e cuscino, così la piccola può dormire accanto a voi”.
Adoro questa donna, imbarazzo è sparito,un bacio questa volta a fior di labbra e torno in camera con Melania attaccata al seno,mi siedo sul letto , Emanuele mi guarda con tenerezza,poi la classica battuta scontata indica l'altro seno ;”è libero,posso?”,questa volta sono io a spiazzarlo:”certo con piacere se vuoi favorire”.
Non credo sia capitato a tante donne di avere un orgasmo mentre allattano.
È quasi l'alba mi sveglio con la gola secca la piccola e Emanuele dormono beati raggiungo la cucina,e mi siedo a bere un bicchiere d'acqua:”ciao”, è Alice,indossa un baby doll veramente carino io sono ancora nuda :”ciao, mattiniera?”,”devo prepararmi prima di svegliare le creature e allora com'è andata?”,”è stato fantastico,forse troppo “, Alice per sdrammatizzare:”ti riferisci alla cena o al nostro bacio?”.
Penso a quanto accaduto ieri,se me l'avessero detto non ci avrei mai creduto, certo il bacio saffico mi ha scombussolata ma ciò che più conta che ho passato ore meravigliose con un uomo fantastico arrivando al punto di pronunciare quella parola che avevo giurato di cancellare dalla mia vita, Alice mi vede pensierosa.
“Non temere, Emanuele è cotto come una pera non l'ho mai visto comportarsi così con una donna,ora sono io a chiedertelo , quando era alle superiori mi parlava spesso di tè,eri la sua ossessione, circondato da ragazze di cui non gli importava niente e l'unica a cui teneva sembrava ignorarlo, che tu mi creda o meno è arrivato al punto di fotografati di nascosto,quelle foto sono ancora in bellavista nel suo studio,per lui sei un sogno che si realizza.
Puoi esserne certa di quello che prova per tè e mi sembra che tu corrisponda ma ti avviso se gli fai del male ti cavo gli occhi ”.
Lo dice seria,si vede che ci tiene al fratello :”Alice non so come finirà tra noi ma capisci,ho una figlia sono spiantata senza un lavoro,vivo a casa dei miei genitori e legalmente sono ancora sposata, cosa ho da offrirgli”,”l'unica cosa che conta,il tuo amore,e ora vado a lavarmi,di solito pretendo la puntualità ma dato la situazione prenditi la mattinata libera ci vediamo alle quattordici in ufficio “, non mi dà il tempo di ribattere e poi cosa potrei dire se non grazie.
Quando entro in camera sono tutte e due svegli,non ho mai visto ridere tanto Melania, Emanuele ci sa fare coi bambini sarebbe un padre fantastico ma basta fantasticare ora è tempo di allattare e tornare a casa.
Finita la poppata vado sotto la doccia, Emanuele mi raggiunge,la prima sveltina della giornata,il miglior risveglio per iniziare al meglio la giornata.
Devo per forza andare,non è un addio ma è difficile per tutte e due lasciarci nonostante ci rivedremo in serata.
Per fortuna i miei non erano per niente allarmati,a mamma quell'uomo è piaciuto da subito,ma naturalmente mi subbissa di domande una mi mette in agitazione:”tesoro hai ripreso la pillola”,sono una cretina e adesso che faccio, l'unica è passare in farmacia dopo il lavoro per comprare la pillola del giorno dopo,ma evito di dirlo a mamma non voglio farla agitare.
Il primo giorno di lavoro,gli studi sono un lontano ricordo, spero di essere in grado ma ci metterò il massimo dell'impegno,suono, la porta si apre in automatico,prendo l'ascensore l'ufficio è al terzo piano,resto per un attimo impalata dietro la porta poi mi decido e entro.
Lo studio è molto grande,in una sala ci sono cinque impiegati indaffarati ai computer,mi rivolgo a una ragazza, è gentile mi dice di aspettare un attimo Alice è con un cliente.
Dopo una decina di minuti la porta si apre,esce una signora ingioiellata incazzatissima, Alice sorride e mi invita a entrare.
Sul lavoro è un altra persona,gentile ma intransigente,mi spiega a sommi capi il lavoro, sarò la sua segretaria personale.
Sto sistemando un archivio,sono le diciotto in punto:”bene il lavoro termina qua ora possiamo chiacchierare come buone amiche,senti tra poco arriva Emanuele,deve parlarti del tuo ex,in qualità di tuo avvocato e amica vorrei essere presente,sei d'accordo?”,le rispondo di sì,ormai fuori dal lavoro la considero amica.
Come è strana la vita,ho accettato l'invito a cena per sapere qualcosa di Andrea ora non mi importa più nulla di lui, può avere tutte le donne del mondo basta che esca definitivamente dalla mia vita.
Emanuele arriva ,saluta Alice e mi bacia ,un bacio di un uomo innamorato alla sua donna,mi rendo conto di essere persa per quest'uomo.
“Vanessa ti và se parliamo del tuo ex?”,”vorrei lo fosse,maledetto il giorno in cui mi sono innamorata di lui ma purtroppo è ancora legalmente mio marito.
Era sempre via diceva per lavoro,ero convinta che lo faceva per me' per comprare una casa tutta nostra, poi ho scoperto nel peggiore dei modi che mi mentiva ma perché illudermi? Se aveva altre donne perché mi ha chiesto di spostarlo “.
“Cara, lavorando qui ne vedrai di tutti i colori,non sempre la gente si sposa per amore ,ci sono uomini che in una donna cercano la stabilità,una persona con cui mettere al mondo figli e un porto sicuro dove rientrare,la mogliettina bella e cretina che sa stare al suo posto e non crea problemi “.
Mi sento umiliata,possibile che ero così accecata da non accorgermene?
“Amore mio perché è quello che provo per tè, purtroppo a volte le cose non sono come appaiono,tante volte mi sono trovato in situazioni analoghe,per fortuna ho Alice,lei ha come un radar per capire le vere intenzioni delle persone“,”ma anche lei è divorziata “,”certo cara,io e mio marito ci siamo lasciati ma non ci siamo mai traditi semplicemente ad un certo punto della vita volevamo obiettivi diversi,ma siamo sempre amici e ogni tanto quando ci và amanti”.
Sono confusa, possibile che per l'uomo che diceva di amarmi rappresentavo solo la sicurezza ,chi era l'uomo che mi ha sposata?
“Come ti dicevo con lui non ho nulla a che fare,i tipi come lui sono lontani mille miglia dal mio modo di essere,sei proprio sicura di voler sapere chi è quell'uomo?”
“Parla, niente può ferirmi, neanche sapere quanto ero stupida”,”Vanessa amare è un sentimento profondo che ti appartiene, è chi inganna che deve vergognarsi.
Come ben saprai siamo una famiglia benestante,i nostri genitori si sono ritirati a Saint Moritz in Svizzera,e a occuparsi delle loro molteplici attività hanno delegato noi figli,Alice avvocato affermato,specializzata in diritto di famiglia ma anche in diritto civile e io commercialista,ho mollato lo studio per occuparmi a tempo pieno delle attività di famiglia.
Non abbiamo solo catene di negozi, papà ha quote di partecipazione in diverse aziende e esercizi commerciali ricreativi,per intenderci,pub,birrerie,discoteche e un paio di locali particolari,locali per adulti dove si pratica lo scambio di coppie “.
“È lì che hai conosciuto Andrea? Non sapevo fosse cliente di posti del genere,non sono un educanda,ognuno ha il diritto di divertirsi come meglio gli pare ma perché non cercare di coinvolgermi,certo non è nelle mie corde ma una donna che ama potrebbe accettare di tutto per salvare il matrimonio “.
Emanuele e Alice sorridono:”non ti ci vedo fare sesso con sconosciuti per compiacere tuo marito,ma Andrea non è un semplice cliente, l'ho conosciuto come gigolò, allora era la sua attività principale,poi si è messo con Jessica la titolare,da tempo gestiscono insieme il locale “.
Ammutolisco,come ho fatto a non accorgermi di nulla,a pensarci bene non mi sono mai interessata del suo lavoro,diceva di fare l'agente di commercio ma non l'ho mai visto con campionari o documenti,mi rendo sempre più conto di essere un'irrimediabile sciocca ingenua,per la rabbia il viso si riga di lacrime “.
Immediatamente Emanuele asciuga le mie lacrime:”mi dispiace ma non ti meritava”,”non piango per lui,mi vergogno di me' stessa,come ho fatto a non capire, neanche quando dà un momento all'altro dovevo partorire e lui non rispondeva non mi è passato per la testa che stesse con un altra donna”.
Emanuele fa l'unica cosa che può consolarmi,mi avvolge in un tenero bacio,in questo momento il miglior rimedio per i cattivi pensieri, Alice si siede in poltrona aspettando che finiamo di limonare.
Ci stacchiamo con difficoltà,non sono mai sazia dei suoi baci :”bene e adesso che vuoi fare,direi che è ora di pensare al divorzio ,che né dici, sarà il primo di cui ti occupi.”
Squilla lo smartphone, è mamma che vuole sapere com'è andato il primo giorno di lavoro e mi chiede di invitare Emanuele a cena,sono perplessa forse è presto ma conosco mia madre quando si intestardisce niente può fargli cambiare idea :”Emanuele se non hai impegni ti andrebbe di cenare con i miei?”, risponde senza esitare :”con immenso piacere,e poi ogni occasione è buona per starti accanto”, probabilmente mamma ha sentito,tutta felice mi dà l'orario.
“Bene ragazzi, preparo l'istanza di separazione,da mandare all'indirizzo dove abitavi,vedrai che il galletto si farà sentire presto, sicuramente sa che sei dai tuoi,se conosco il tipo è convinto di averti in pugno e fare di tè quello che vuole,domattina dai un'occhiata , ovviamente prima del lavoro, perciò non fate tardi”,lo dice con mezzo sorriso,non si capisce se è l'amica o il capo a parlare.
“Tesoro che dici, pasticceria o fiorista?” Piccole cose ma importanti mi convinco sempre più che è l'uomo con cui vorrei passare l'intera vita.
Andiamo dal fioraio,ha scelto un mazzo di Iris non le solite rose,manca poco alle otto arriviamo puntuali, papà ci accoglie gli stringe forte la mano con un largo sorriso,mamma lo vede già come il mio compagno e l'abbraccia calorosamente.
Ci sediamo a tavola non prima di aver piazzato il seggiolone di Melania tra noi due,la bambina è vispa e allegra,per fortuna beve anche il latte artificiale che mi permette di assentarmi, Melania è attratta da Emanuele le sorride in continuazione, mamma è al settimo cielo per la svolta che sta prendendo la mia vita.
Dopo cena una chiacchierata,il tempo vola,si avvicina l'ora del comitato.
“Vanessa, metto a dormire la bambina,non preoccuparti è in buone mani, domattina arriva Giuliana a trovare la nipotina, è tardi e tu devi ancora fare la valigia “.
Il messaggio è chiaro mamma Elvira ha deciso di farmi da ruffiana,guardo Emanuele che mi sorride:”ti aiuto tesoro, signora vi ringrazio per la fiducia tengo molto a vostra figlia”,mamma risponde abbracciandolo ,tutto corre a pazza velocità.
Riempio una valigia con l'indispensabile, Emanuele mi aiuta,mi sento felice non sembra vero, nonostante le poche cose ci mettiamo più del dovuto, è più il tempo che ci baciamo che quello che impiego a scegliere gli abiti,tempo di un ultimo saluto e partiamo,sono colma di gioia,mi aspetta una nuova vita,una vita insieme.
Entrati in casa c'è da sistemare la mia roba, incomincio dal bagno ma lì mi fermo,ci sarà tempo ora voglio altro,fare l'amore col mio uomo.
“Vanessa,scegli la parte del letto che preferisci”,sono le ultime parole ,quasi gli salto addosso,sono arrapata,da quel momento la bocca la usa in modo diverso.
Non resisto al suo cunnilingio,per un attimo mi passa per la mente che è da questa mattina che non lavo la passera ma lui a sembra gradire,gli ci vuole poco a portarmi a toccare il paradiso,sbrodolo un primo forte orgasmo il primo della nottata.
Con lui mi sento troia e amata non ci sono parole per descrivere l'apice di lussuria che provo quando mi bacia, col viso, le labbra e la lingua intrisi dei miei umori,leccare il succo della mia passera mi fa perdere ogni pudore, esiste solo il piacere e voglio abbuffarmi.
Mi giro di scatto ,afferrò la mazza dura all'inverosimile,con le dita tengo divaricate le grandi labbra offrendogli la vista della topina che non smette di grondare umori.
Dare e ricevere piacere allacciati a sessantanove,lecco la grossa cappella gustando le gocce di precum,non sono mai stata brava nel fellatio ma il desiderio supplisce l'esperienza,i suoi ansimi sono dolce melodia,con difficoltà riesco a fare scivolare l'intero bastone in gola fino a toccare i peli pubici,resisto ai conati e inizio a pompare con vigore la verga amata.
Emanuele mi porta più volte all'orgasmo,sembra non venire mai ma voglio il mio premio saziarmi del suo sperma,lecco succhio e pompo,la mazza vibra, le vene si ingrossano ma lui non cede,ho le mani piene di saliva che cola dal totem,faccio una cosa fino a oggi impensabile,pompo come un ossessa massaggiandogli le labbra del ano,grugnisce per lo sforzo di trattenersi ma non è quello che voglio,a tradimento gli infilo due dita nel culo probabilmente vergine mentre affondo la mazza fino in gola.
Un urlo soffocato,dalla mazza partono schizzi che mi arrivano direttamente in gola,lo sperma esce a fiotti, mi riempio la bocca e ne bevo a golate,sembra non smettere mai,ne gusto il sapore fiera del mio lavoro,le due dita piantate saldamente del suo orifizio mi fanno sentire porca oltre ogni misura.
Non ho mai pensato a un ruolo attivo ma ho scoperto che mi piace,lo scopo con le dita prima con lenti affondi e quando le sento scorrere agevolmente accelero la velocità,fino a quando scarica mi scarica in bocca ultime gocce, poi non contenta mi giro lo bacio facendo colare la sborra nella sua bocca.
Temevo si ritraesse schifato o persino che mi mollasse uno schiaffo, niente di più sbagliato,ci scambiamo i fluidi incollati nel più perverso dei baci.
“Dio Vanessa mi fai morire,non ho mai goduto così tanto, ma temo che per stasera sono offside”,”amore scusa ho esagerato ma tu non ti decidevi a venire e allora….”,”non hai niente di cui scusarti, è stata la prima volta ma ho goduto come un porco,con tè perdo ogni limite,sei la mia droga”.
È tardi,mi raggomitolo al suo corpo sporca dei nostri umori e mi addormento felice.
Per fortuna ho messo la sveglia alle sette,ci guardiamo e subito monta il desiderio,siamo inzaccherati dei nostri umori ,scoppiamo a ridere e entriamo in doccia.
Dolce risveglio,sotto i getti tiepidi mi appoggio alle piastrelle offrendogli lo spettacolo delle mie chiappe, sento la verga gonfia a dismisura scivolare nella topa,voglio farmi perdonare per ieri sera, mentre mi scopa con un dito forzo il buchetto un chiaro invito a approfittarne,vengo subito accontentata,un dito si unisce al mio,poi diventano due,una cosa mai provata, è bellissimo , sento sul dito scorrevole la verga separata solo dal sottile strato di pelle ,la cosa mi fa impazzire , Emanuele mi scopa la fichetta con la mazza e il culetto con due dita più il mio,non serve incitarlo siamo presi dalla frenesia e l'orgasmo esplode in contemporanea.mi farcisce bene la passera poi si inginocchia,beve acqua e il seme che fuoriesce e mi restituisce il favore della sera prima.
Calmati i sensi finiamo di lavarci,ha il lavandino a doppia vasca,ci laviamo i denti in contemporanea stringendoci per mano,mi sento a casa.
Mentre mi preparo,si sa le donne sono più lunghe,lui scongela le brioche e prepara il cappuccino, mai nessuno mi ha viziata, mi sento una regina ma da domani voglio pensarci io.
Penso ai due giorni trascorsi pieni di gioia e sesso,la mia passerotta non ha mai ricevuto così tante attenzioni,la cosa mi fa sorridere ma poi….
“Ho cazzo no”,”Vanessa cosa succede”,sono sbiancata,quasi non ho la forza di parlare,mi metto a piangere disperata, Emanuele mi abbraccia forte per consolandomi cercando di capire che cosa successo :”tesoro, perché piangi,parlami qualsiasi problema lo affronteremo insieme”,facile dirlo magari non è successo ma se resto incinta cosa faccio,potrebbe pensare che l'ho fatto apposta,ma tra le sue braccia mi sento coccolata e sicura non è giusto tacere,singhiozzando prendo fiato e le parole escono come un torrente in piena.
“Ho fatto un'enorme cazzata,erano mesi che ho sospeso la pillola,certo non mi serviva ma poi è successo,con tè non potevo resistere non me ne rendevo conto ma ti ho amato da quando ti ho rivisto, l'altra sera quando abbiamo fatto l'amore la prima volta tu volevi uscire ma io non capivo più nulla,volevo sentire il tuo seme dentro di me',non ho capito più nulla volevo solo godere tra le tue braccia.
Quando più tardi mi sono resa conto non mi sono preoccupata più di tanto, pensavo dopo il lavoro di passare in farmacia per prendere la pillola del giorno dopo ma poi è successo di tutto e fino a ora non ci ho pensato più.
Spero di non esserci rimasta,sono contraria all’aborto ma non posso pretendere di darti un figlio non desiderato”.
Mi stringe quasi a soffocarmi:”non dirlo neanche per scherzo,un figlio sarebbe una benedizione e una compagnia per Melania,io ne sarei felice ma ricordati mi basti tu e l'amore che già sento per la tua piccola”.
Restiamo abbracciati con le guance umide,mi merito quest'uomo? Ringrazio Dio per averlo messo sui miei passi.
Ma il lavoro chiama e voglio che Alice sia soddisfatta di avermi dato questa possibilità,lascio il macinino parcheggiato sotto casa,lui mi accompagna in ufficio,deve fare qualche commissione per uffici e poi si è offerto di andare a prendere Melania .
Quando Alice mi vede la mia espressione parla per me', fa' uno strappo alle regole, mi stringe le mani e si congratula.
A metà mattina mi fa' leggere l'istanza di separazione e poi con soddisfazione chiama una segretaria per fare la raccomandata.
È come vivere in un sogno da cui non ho nessuna intenzione di svegliarmi, più passano i giorni e più m'innamoro,non sono rimasta incinta ma ormai è chiaro che lui vuole un figlio da me,apriamo il cantiere non risparmiandoci,ormai la piccina le è affezionata,le prime pappe le imbocca lui,del resto io passo ore in ufficio e lui quando non è occupato al computer la coccola.
Una mattina mentre disbrigo delle pratiche il telefonino squilla,sbiaco in volto,Alice mi guarda interrogativa,le mostro il display, è Andrea non ho il coraggio di rispondere.
“Rispondi allo stronzo e metti in vivavoce”, Alice mi fa forza e rispondo.
“Cosa vuoi da me',ti sei stancato delle altre”,”sei impazzita, cos'è questa storia che vuoi divorziare,mia madre mi ha detto che hai trovato un pollo ma non credere di liberarti così facilmente di me',tu sei mia moglie e devi ubbidire”,mi monta la rabbia:”tua moglie? Vorrai dire la tua sguattera obbediente ma le cose sono cambiate voglio che sparisci dalla mia vita”,si mette a ridere,una risata malvagia :”scema forse non hai capito, a casa comando io ,tu vedi di tornare se no vengo a prenderti dal tuo ganzo e ti riempio di botte”guardo Alice che mi fa cenno di continuare ,sta registrando la chiamata,:”provaci e troverai pane per i tuoi denti,chiederò al magistrato di impedirti di avvicinarti”,”ooh,la stupida gallinella ha messo gli artigli,tremo di paura,sei sempre stata una stupida che si beveva tutto “,”non ero una cretina,ti amavo e pensavo di essere corrisposta”,”ma sentila,scopi come un pezzo di legno,credevi veramente che rinunciavo a del buon sesso,sei solo capace a procreare e momenti neanche a quello,ti conviene tornare con la coda in mezzo alle gambe se no rovino tè e la tua famiglia e non vedrai più Melania “,”solo adesso ti ricordi di avere una figlia, vai all'inferno stronzo non provare a telefonarmi più il tuo numero è in lista nera”,non gli lascio il tempo di ribattere e chiudo la telefonata.
“Brava Vanessa mi sei piaciuta,sarai la migliore delle cognate,facciamo finta di non essere al lavoro,mi dai un bacetto,ho voglia delle tue labbra “.
Come dirle di no,vuole solo un piccolo bacio e io le devo molto e mi piace.
Dovevo aspettarmelo,quello che doveva essere un semplice bacio a fior di labbra si trasforma in un bacio passionale,doveva essere l'ultima volta ma nessuno di noi lo credeva,limoniamo come amanti,sotto sono un lago e sento nelle narici il profumo pungente della sua passera,se non ci fosse la possibilità che qualcuno entrasse all'improvviso sappiamo per certo come andrebbe a finire ma staccarci e difficile.
Bussano alla porta,ci sistemiamo alla bene meglio,devo parlare con Emanuele,dirgli quello che provo per sua sorella,non voglio mentirgli,non tradirei mai il mio uomo ma forse lo sto facendo,il nostro rapporto deve basarsi sulla sincerità,ho sbagliato e devo confessarlo.
Riprendiamo il lavoro come se nulla fosse successo,un turbine di pensieri,forse è meglio che me ne vada ma in ogni caso spiegherei al mio uomo perché ho lasciato il lavoro.
Questa sera Alice si ferma a casa nostra,ci concede una serata libera,lei tiene i bambini e noi andremo a cena e teatro,tutto bene ,cena perfetta a base di pesce e spettacolo esilarante,quello che mi ci vuole per tirarmi su il morale, Emanuele sa tutto della telefonata,non mi assilla di domande,conosce i miei tempi,quando sarò pronta affronteremo l'argomento separazione insieme ma nota il velo di tristezza nei miei occhi,aspetta che parli.
Siamo in auto,dopo un po' mi accorgo che ci mettiamo troppo tempo a rientrare,stiamo girando a vuoto per la città.
Lo guardo,lui sorride e svolta in un parcheggio pieno di auto, probabilmente coppiette appartate.
“Vanessa , cos'è che ti tormenta? “,”volevo parlartene con calma non è facile dirlo:”,adesso è lui a agitarsi”,”è qualcosa che riguarda noi? Se è così parliamone ti prego,se ho sbagliato qualcosa dimmelo cercherò di rimediare “.
“Emanuele starti accanto è la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, non c'è nulla di sbagliato in tè, è pochi mesi che ci frequentiamo ma non riuscirei a fare a meno di averti accanto “,”e allora parla,non puoi tenerti tutto dentro”.
“Riguarda il lavoro “,”Alice ti tratta male ,mi sembra impossibile “,”no,no,ho sbagliato a parlare,mi trovo benissimo ma…”,”ci siamo,non dirmi che ci ha provato ancora”.
Abbasso lo sguardo:”si oggi e se non eravamo in ufficio ti avrei tradito,sono attirata da lei come una mosca dal miele, quando mi bacia mi sciolgo non so cosa fare, vorrei resistere ma non riesco”.
“Embè, tutto qui il problema, l'importante è saperlo non ho niente in contrario,non rubi niente al nostro amore, è un sentimento diverso o forse è solo libidine,sei attratta da lei e ne soffri, c'è solo un rimedio andiamo a casa,siete le persone più importanti della mia vita,sarei uno sciocco a impedirti di provare l'amore di una donna e dico amore,conosco mia sorella vedo come ti guarda,il suo non è solo desiderio “.
Riparte,non ho il coraggio di dire nulla,entrati in casa Alice ci viene incontro sorridente,indossa un baby doll che la rende ancora di più desiderabile,mi vergogno di me' stessa ma sento l'impulso di farci sesso.
“Alice,vieni in camera con noi”,lei la mette sul ridere:”wow,che programmino ma non credo di essere pronta per l'incesto,anche se a dirla tutta da ragazzina ti spiavo quando eri in bagno,mi sono consumata le dita a furia di ditalini guardando il tuo pendaglio “.
“Vieni e per una volta stai zitta “,lo vede deciso,ha capito che ho svuotato il sacco,assume un espressione preoccupata e ci segue a occhi bassi.
“Spogliati !”,”sei impazzito”,”ti ho detto di spogliarti,o lo fai o taglio i ponti”, resasi conto che Emanuele parla sul serio si spoglia timorosa,e bellissima,alta poco meno del fratello,due tettine con dei capezzoli turgidi e lunghi,e sulla passera un ciuffetto di peli, è così bella da farmi girare la testa, :”Vanessa spogliati anche tu e sdraiatevi sul letto",obbedisco ipotizzata,tolgo l'abitino, sgancio il reggiseno e mi sfilo il perizoma,resto solo con le autoreggenti,Alice sgrana gli occhi mi guarda estasiata,ormai è chiaro Emanuele è deciso vuole che facciamo l'amore,la prendo per mano e ci sdraiamo sul letto .
“Bene ragazze,adesso seguite il vostro istinto e non badare a me,me ne sto qui seduti in poltrona a godere lo spettacolo e a masturbarmi”.
La situazione è imbarazzante ma tutte e due ci desideriamo,le labbra si uniscono,le mani corrono sui corpi,sono pervasa da strani brividi mai provati,mi attacco a un capezzolo mentre sento sciogliermi il basso ventre,lecco, quella meraviglia,mi attacco come a socchiarle la vita,Alice ansima completamente persa,non pensavo ma sono io a condurre il gioco voglio godermi tutto il suo corpo pregustando il momento di leccarci gli umori dalle passere.
Bacio e lecco la pelle partendo dal collo e poi sempre più giù,ascelle,solco tra i seni,ventre piatto,la lingua si insinua nel ombelico,Alice geme forte,sono a un passo dalla tana odorosa di sesso e bagnata ma continuo i percorso fino ai piedini, succhio dito per dito per poi dedicarmi all'altro e risalire, Alice freme,si agita, anch'io non resisto,vogliamo la stessa cosa,la lingua si insinua in profondità nella passera un grido strozzato e viene squirtando sul mio viso.
Bevo golate di brodino di umori misto a urina ,non riconosco me stessa da quanto sono ingrifata,ma ora voglio la mia parte, godere della sua lingua.
Ci mettiamo a 69,le lingue e le dita rovistano le passere e i pertugio,gli orgasmi non si trattengono,presto la camera è satura di odore di sesso.
Tra un orgasmo e l'altro guardo Emanuele, è estasiato ci guarda masturbandosi lentamente,la cosa mi carica oltre misura, bruco ogni stilla di umore che fuoriesce dalla tana di Alice ma ora voglio di più, voglio la mazza del mio maschio,lo guardo supplichevole,lui si alza indeciso sul da farsi, scoparmi nel letto accanto alla sorella gli sembra una provocazione nei suoi confronti,rischia una via senza ritorno, è tentato si vede dal suo sguardo,quello che ha di fronte risveglierebbe un morto ma non osa tanto.
“Alice vattene voglio fare l'amore con la mia donna”, Alice lo guarda speranzosa poi capisce,si alza con le gambe tremanti, raccoglie le sue cose e mestamente esce dalla camera.
Sono infoiata le salto in groppa e mi impalo,oggi sono io a comandare i giochi,lo cavalco come un'ossessa fine a raggiungere insieme un orgasmo che ci lascia ansanti e spossati.
“Emanuele perché l'hai ferita?”,”lo so mi dispiace ma stava esagerando,mi sono fatto l'idea che tramite te voglia arrivare a condividere il letto e questa sera ne ho avuto la conferma,quando le ho detto di andarsene era a pezzi,sai quando raccontava di spiarmi,non era uno scherzo non perde occasione per farlo anche ora”.
Rifletto sulle implicazioni,certo la chiesa e la società bolla l'incesto, è considerato un abominio ma se c'è amore da entrambi le parti lo ritengo lecito.
“Caro tu ami Alice ?”,”certo è mia sorella e mi è sempre stata vicina”,”non provi desiderio nei suoi confronti”,”mentirei se ti dicessi di no ma ti rendi conto delle implicazioni”.
“Se davo retta a ciò che mi diceva il cervello non sarei qui ora,ho rotto i miei tabù,ho fatto sesso sotto il vincolo di matrimonio ho persino goduto nel possederti attivamente e fatto l'amore con Alice una donna ,cosa per me impensabile, eppure non sono pentita e non mi sento sporca,non sarò io a dirti di fare il grande salto ma credimi non ho nulla in contrario,sarei ipocrita se ti dicessi che hai fatto bene, l'idea di fare l'amore insieme mi affascina ma ora eviterò anche di toccarla “.
“Perché non devi,siete libere di fare sesso insieme anche in questo letto “,”non capisci non posso,certo ho infranto dei tabù ma non riesco a fare sesso senza sentimento e quindi non la toccherò mai più,tu pensala come vuoi ma per me' è tradire ed è l'ultima cosa che voglio”.
Ho detto quello che penso,un bacio mi giro e cerco di prendere sonno,di solito mi addormento tra le sue braccia ma stasera non mi va ma non per cattiveria, semplicemente voglio che abbia il tempo per pensare prima di addormentarsi.
Alle due vengo svegliata da leggeri baci :”Vanessa forse ho sbagliato,le tue parole mi hanno fatto riflettere,da sempre desidero Alice ma ho avuto paura anche ad ammetterlo a me' stesso”,mi giro e gli copro il volto di baci :”amo tutto di tè,sei troppo sensibile per ferirmi ma sei convinto di quello che dici”,”guarda, solo a pensiero di fare l'amore con voi due è così duro da farmi male “,”oh povero,vieni a tè ci pensa la boccuccia di Vanessa”.
Dice la verità è eccitatissimo,lo scroto è duro e gonfio, mentre lavoro la cappella penso a come sarebbe bello farlo in due,abbandono per un attimo la nerchia e glielo dico.
“Anche a me' ma non posso certo andare a svegliarla per dirgli che tuo fratello vuole scoparti”,”amore le persone non cambiano,siamo noi che non vogliono capire”,mi metto in posizione da vedere l'ingresso e spalancò oscenamente le gambe,solo all'idea di ciò che potrebbe succedere, la passera è un laghetto profumato:”leccami la patata ,fammi godere e vedrai che il sogno si avvera “.
Raggiungo un primo orgasmo, urlo il mio piacere mentre con le cosce le stringo la testa per impedirgli di smettere,lui si attacca a suchiare il clitoride come fosse il ciuccio di Melania,sto per perdere il senso della realtà quando sulla porta vedo un'ombra furtiva,lo incito :”continua,continua, voglio che bevi tutto,porco, maiale,fammi impazzire “.
La sagoma si fa più chiara, è alice che con una mano si stropiccia un capezzolo e l'altra infilata tra le gambe, è il momento.
Con voce roca dal piacere “amore ti piacerebbe se al mio posto ci fosse la tua dolce sorellina,sei un adorabile porcellino ma ti capisco, Alice è stupenda, sarebbe bello se fosse qui tra noi”, Emanuele mangia la foglia e descrive cosa le farebbe,vedo la mano di Alice accelerare il ditalino a pochi metri dal letto.
Le faccio cenno con la mano di raggiungerci,vistasi scoperta,tentenna indecisa se andarsene o gettarsi nella mischia.
“Chiudi gli occhi amore sarai esaudito, continua a leccare e goditi il pompino di tua sorella “, Alice fa un balzo in avanti si insinua sotto le gambe di Emanuele e finalmente realizza un sogno,la verga sparisce tra le sue fauci.
È la scintilla che innesca l'incendio,per ore sono solo ansimi, Emanuele si comporta da vero stallone,perduto ogni ritegno la scopa alla missionaria mentre Alice mi lecca la passera, è l'inizio di una girandola di posizioni,quando la prende a pecorina, lei forse per restituirmi il favore mi lecca la patata come solo una femmina in calore sa fare,sbrodolo come una vacca imbrattandole il viso,la sua lingua è un serpentello abituato a dare piacere,una notte di fuochi d'artificio,per fortuna la prole non si sveglia.
Durante la kermesse Emanuela mi farcisce la tana e il culetto subito puliti dalla linguetta di Alice che non ne perde una goccia ,povero Emanuele costretto a piacevoli straordinari,non e facile domare due furie come noi ma si dimostra all'altezza,credo che da ora in poi a colazione non mancherà lo zabaione.
Si sente cantare un gallo mentre si appresta a infrangere l'ultimo tabù,con la lingua e le dita ho lavorato il buchetto di Alice rendendolo morbido e cedevole,le mie mani accompagnano la mazza a imboccare la via e dare il via alla monta,poi mi metto davanti a lei,il culetto non è certo vergine ma inizialmente la penetrazione le procura dolore che soffoca tra le mie labbra.
Sicuramente non aveva bisogno di protezioni,ci penseremo domani,ma tra quelle chiappe Emanuele può spruzzare le ultime gocce, Alice mentre mi bacia e si gode l’inculata ha il viso rigato di lacrime, saprò più tardi che erano lacrime di gioia, finalmente ha realizzato il suo sogno.
Stanchi e soddisfatti ci godiamo un breve sonno ristoratore,non credo che andremo al lavoro,non questa mattina ma tra al massimo un ora la prole ci reclamerà.
Un anno è passato,sono una donna libera in dolce attesa da cinque mesi, Andrea a cercato in tutti i modi di mettere il bastone tra le ruote ma non ha trovato nessuno legale in grado di affrontare un osso duro come Alice, Melania cresce felice coi suoi due nuovi fratellini,ci sposeremo a dicembre,una cerimonia intima, l'idea è di invitare, Giuliana,i miei e i suoi genitori , Alice con cui condividiamo ogni momento della vita e pochi amici.
Sono una donna fortunata circondata da tanto amore.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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