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io, ely e sua sorella sara


di Sirio91
21.12.2011    |    36.410    |    1 9.2
"-Cos’è stato???- -Non lo so- -Non avevi detto che a casa tua non c’era nessuno???- -Vai a vedere cos’è stato???- Mi alzai e andai a vedere cosa fosse..."

-mio dio, ely, aspetta almeno quando saremo entrati in casa!!!-
-no, non ce la faccio più. Ho voglia del tuo cazzo e lo voglio subito-
Questa non è sicuramente la presentazione che vi aspetterete, però questo è quello che succede da un paio di giorni a questa parte, con una mia compagna di classe, Elisa. Scusate la mia mancanza di buone maniere, io sono Matteo, 19 anni, mentre Elisa è la capo classe che ogni ragazzo non vorrebbe avere.
Ci siamo conosciuti in 4° superiore (io ho un anno in più di lei, perché ripetente) e all’inizio sembrava una persona simpatica e affidabile, ma così non fu. Tutti in classe la odiavano, si comportava veramente male, pensando solo ai suoi interessi e non a quelli della classe. Persino io la odiavo, eppure adesso ero nell’ascensore di casa sua, con il cazzo fuori dai pantaloni e nella sua bocca.
Il tutto ha avuto inizio una settimana fa, quando, al compleanno di una nostra compagna di classe, entrai nel bagno degli uomini e la sorpresi a masturbarsi; da allora, appena abbiamo una giornata libera, la passiamo a scopare. Ma torniamo all’ascensore …
Era un vero portento, succhiava con avidità il mio grosso cazzo, come se non ne avesse mai visto uno e invece la staccai quasi con forza, non potevamo rischiare di essere beccati. -Ely, ma sei sicura che i tuoi non siano in casa???-
-Stai tranquillo, mio padre è fuori per lavoro e mia madre non ritorna prima delle 20-
-E i tuoi fratelli???-
-Mia sorella è a scuola e mio fratello si è arruolato. Stai tranquillo, non ci vedrà nessuno-
-E cosa mi dici di Antonio??? Ti sei dimenticata che hai un fidanzato???
-Ora come ora, di Antonio, non me ne frega niente. Voglio solo te-
-Va bene, ma non potresti aspettare che ci siamo chiusi la porta di casa alle spalle, invece di iniziare qui nell’ascensore???-
--No. È tutta la mattina che ne ho voglia. Voglio la tua sborra tutta sulla faccia- e nel dirlo inizia a sfilarsi le mutandine da sotto la gonna. –Tieni, visto che questo fine settimana non ci vediamo, voglio che pensi comunque a me-
Mi prende per il cazzo (come una mamma prenderebbe per mano il figlio) e mi fa uscire sul pianerottolo, davanti la porta di casa. –Meno male che il tuo palazzo ha un appartamento per ogni piano, altrimenti mi sentirei a disagio ad andare con il cazzo di fuori in un condominio-
-Se allora vuoi, possiamo anche farlo qui sul pianerottolo- mentre si inginocchia, pronta a succhiarmi, di nuovo e avidamente, il cazzo, sempre più in tiro.
-No, grazie, preferisco entrare e metterci su divano o sul letto dei tuoi e farti urlare di piacere-. Lei si rialzò e ci scambiammo il lungo bacio. Sentii la sua mano scorrere sull’asta pulsante, fin giù ad accarezzare le palle e poi di nuovo su, fino alla cappella. Non potevo far divertire solo lei, così partii al contrattacco. Le infilai la mano sotto la gonna. Sentii i suoi umori lungo l’interno coscia. Iniziai a risalire, fino alla sua figa grondante. Arrivato, trovai i peli della figa tutti impastati dai suoi umori. –Hai visto??? Non mi sono depilata apporta per te- (ndr: non sono il tipo da figone peloso anni 80, ma un po’ di pelo non guasta mai) –Allora lascia che ti guardi- le sfilai la gonna, incurante del fatto che fossimo ancora fuori sul pianerottolo, e rimasi un attimo a guardarla. –Sei stupenda-
Entrammo in casa e buttammo le tracolle in un angolo, per dirigerci spediti al divano in salone. Mi scaraventò sul divano e si sedette a cavalcioni su di me. Riprendemmo a baciarci, ma questa volta con più foga e mentre ci baciavamo, Elisa strusciava la sua figa contro il mio cazzo. -Ely, smettila di muoverti, o giuro su dio che sborro immediatamente-
-Non ti azzardare a sborrare ora. La voglio tutta dentro. La voglio sentire mentre me la spari nell’intestino, voglio sentirmi riempire tutta. E prima di andartene devi farmi un altro pieno, questa volta in bocca. Voglio sentirla che mi spruzzi tutto in bocca e sulla faccia. È tutta la mattina che ci penso-
-E allora iniziamo subito-
-Non pensarci nemmeno. Voglio farti impazzire- e nel dirlo rinizia a baciarmi. La sento che si sistema con il corpo. “Ecco, ci siamo, finalmente si scopa” è la prima frase che mi viene in mente, un pensiero che si fortifica, quando la sento che punta il mio cazzo contro la sua figa fradicia. “Vai così Ely, infilalo tutto dentro”, ormai sono al settimo cielo, la mia cappella ha passato la prima frontiera, le grandi labbra, sto per passare nella terra del piacere … quando lo sento uscire. -Ely, ma che stai facendo???-
-Te l’ho detto che prima ti avrei fatto impazzire, no???-
-Sei veramente una troia, Ely. Adesso ti sistemo io-
Con un gesto fulmineo, ribalto la situazione, lei sotto e io sopra. –Ora sarò io a torturare te-. Inizio a baciarla sulla bocca, per scendere fino al collo, passando sui seni, ancora coperti da una maglietta leggera, -Sei veramente una troia a venire a scuola senza reggiseno-, arrivo al bacino, l’odore della sua figa grondante di umori è sempre più intenso, e mi soffermo a farle il solletico con la lingua. Mentre la bacio sulla pancia, inizio a giocherellare con il suo clitoride.
.Mmmmmmmmmmmmmhhhhhhhh, sei fantastico Matteo-
-Aspetta, che il meglio deve ancora venire-
Così dicendo, le allargo le grandi labbra con 2 dita e mi immergo in quel fantastico mondo che è la sua figa. –Mio dio, Ely, la tua figa è stupenda-
Inizio a leccare le grandi labbra per poi passare al clito. –Oh mio dio, mi fai impazzire-
-E il meglio arriva ora- le puntai un dito contro la figa e iniziai a spingere. Le avevo infilato solo la parte del dito con l’unghia e poi l’ho ritirato fuori.
-No, Matteo, non fermarti, mettilo più a fondo. Voglio essere penetrata dalle tue dita-
-Ti ho detto che ti avrei fatto soffrire io e adesso niente dita-
-No, ti prego. Smettiamola con questi giochetti e passiamo subito al sesso-
-Brava Elisa, finalmente hai capito-
-Aspettami qui, torno subito. Ho qualcosa per te-
Sparì in direzione della sua camera, in fondo al corridoio che c’era alle spalle del salone. Rimasi 10 minuti da solo sul divano con il cazzo ancora in tiro, che non dava segno di volersi arrendere.
-Allora, cosa mi dici???-
Elisa era lì, dietro il divano con della lingerie nera, della bellissima lingerie sexy. Un corpetto nero aderentissimo alle sue curve pericolose, una terza di seno, un perizoma che faceva risaltare il suo culo perfetto e una giarrettiera con calze a rete.
-Da come pulsa il tuo cazzo, direi che ti piace-
-Ely, sei stupenda. Vieni, non ce la faccio più ad aspettare-
Elisa, si avvicinò, mi diede le spalle e si preparò ad infilarsi il mio cazzo nella figa. Eravamo pronti tutti e 2, quando venimmo interrotti da un rumore proveniente dalla stanza accanto al salotto.
-Cos’è stato???-
-Non lo so-
-Non avevi detto che a casa tua non c’era nessuno???-
-Vai a vedere cos’è stato???-
Mi alzai e andai a vedere cosa fosse. Presi un bastone da passeggio appoggiato al muro e mi avvicinai alla porta, la aprii e… … una ragazzina, credo di 16 anni, era sdraiata a terra, vicino ad un comodino rovesciato.
-E tu chi sei???-
La ragazzina non parlava, mi sembrava imbambolata, solo dopo mi accorsi che ero con il cazzo di fuori e ancora in tiro.
-Fermo Matteo. Quella è mia sorella Sara-
-Come tua sorella?!?!?! Mi avevi detto che tua sorella era a scuola?!?!?!-
-E infatti è quello che credevo!!! Sara che ci fai a casa??? Non dovresti essere a scuola???-
-Oooggi non avevo vvvoglia di andarci-, era sull’orlo delle lacrime, eppure non staccava gli occhi dal mio cazzo. Elisa le si avvicinò per aiutarla ad alzarsi e solo allora ci accorgemmo che aveva i pantaloni e le mutandine leggermente abbassati.
-Sara, ma che diavolo stavi facendo??? Ci stavi spiando??? Ti sembra normale che una ragazzina di 14 anni si masturbi e che spii la gente???-
Cazzo, ero arrapatissimo. Elisa aveva quel completino sexy che si era messa per la scopata e sua sorella con le mutandine abbassate e la figa con quella leggera peluria che hanno le ragazzine in pieno sviluppo.
“Cazzo, è una ragazzina di 14 anni, non puoi pensare di fartela e poi Elisa non te lo permetterebbe mai”. -Me ne torno in salone, vedi se riesci a tranquillizzarla. Se vuoi mi prendo la mia roba e vado a casa-
-No, resta li e aspettami, risolvo tutto io e poi finiamo ciò che avevamo iniziato-, si alzò, mi diede un bacio e mi accompagnò al divano, per poi tornare dalla sorella. Restai una buona mezz’ora ad aspettare e poi, eccola lì, uscire dalla stanza.
-Ho una piccola sorpresa per te- e spalancò la porta. Sua sorella era lì, in reggiseno e mutandine.
-Ely, che cazzo vuol dire???-
-Come sarebbe “cosa vuol dire”. Ti ho visto prima come guardavi la fighetta di mia sorella e soprattutto di come mia sorella guardasse il tuo cazzo e ho pensato che avrebbe potuto unirsi a noi- mi guardava con un sorrisino malizioso.
-Ely non scherziamo. Ha solo 14 anni!!! Come puoi pensare di fargli fare del sesso con noi?!?!?!
-Su, avanti, non vorrai lasciarla andare in camera sua tutta eccitata a sentire i miei cemiti di piacere mentre mi scopi con quel cazzo enorme che ti ritrovi-
-Dai,non scherziamo. È solo una bambina-
-Si, una bambina cha ha tanta voglia di scopare e di perdere la sua verginità. Avanti, lo so che lo vuoi- e così dicendo mi si avvicinò e si sedette accanto a me e iniziò a masturbarmi. Ero eccitatissimo e avevo una gran voglia di scoparmele tutte e 2, eppure continuavo a dissentire. –No Ely, smettila, è sbagliato. Non puoi voler scopare con tua sorella-
-Bé, allora la chiameremo per nome, fingendo che sia una ragazza qualsiasi, così niente sensi di colpa-
Non sapevo cosa dire e francamente non avevo molta voglia di dire nulla. Elisa approfittò della mia titubanza e iniziò a baciarmi, mentre vidi, con la coda dell’occhio, sua sorella Sara avvicinarsi a noi. Mentre Elisa mi baciava sentii altre 2 mani appoggiarsi al mio cazzo. Sara, ora, era proprio davanti a me con il mio cazzo tra le sue mani.
-Brava Sara, prendi questo bel pezzo di carne e inizia a fargli una sega, proprio come stavo facendo io-
Dopo un attimo di esitazione, Sara iniziò a segarmi e guardando quella ragazzina negli occhi che si stava eccitando, non resistetti e le sborrai tutto sul viso. Era bellissima con il volto coperto dal mio sperma. Elisa si stacco da me e inizio a leccarle la sborra dalla faccia e poi gliela passò con un bacio intenso. –Brava Sara, ora ingoiala tutta- e così fece. Non resistevo più. La presi e la feci sedere sul divano. Le sfilai le mutandine e iniziai a leccare avidamente, mentre Elisa si faceva succhiare i capezzoli da Sara.
-Sara, non resisto più, voglio fotterti adesso-, allora Elisa la fece mettere a pecora e le disse di rilassarsi. Io ero preso dalla foga, era uno spettacolo stupendo, ma cercai di trattenermi il più possibile. La presi per i fianchi e puntai la sua figa. Le appoggiai la cappella contro la figa e inizia a spingere. Ad ogni centimetro che entrava, la sentivo gemere. La voglia di infilarglielo tutto di botto era grande, ma non volevo farle male, così, appena si muoveva, mi arrestavo chiedendo se andava tutto bene.
Ormai mancavano pochi centimetri e decisi di infilarlo tutto e subito. Fu una sensazione bellissima, ma non per la povera Sara, che iniziò a piangere per il dolore.
-Sara, ti prego, perdonami, ma non ho proprio resistito, sei bellissima-
-Nnnon importa- mi disse tra le lacrime –passerà. Ti prego anch’io voglio che mi scopi, ti prego-
Non aspettavo altro. Iniziai a scoparla con foga e ad ogni colpo era una goduria. Non mi ero neanche accordo di aver rotto il suo imene, se non fosse stato per le tracce di sangue presenti sul mio cazzo.
-Oh cazzo, sto per sborrare di nuovo!!!-
-No, non toglierlo, voglio che tu mi venga dentro. Voglio sentire la tua sborra, proprio come diceva mia sorella-
L’accontentai. Le venni tutto dentro e per chiudere in bellezza, Elisa ci ripulì da tutta la sborra. Era fantastico vederla leccare via tutta la sborra dalla figa di sua sorella.
-Ragazze, ormai è tardi, me ne vado a casa, anche perché vostra madre potrebbe tornare da un momento all’altro. Mi raccomando Ely, per lunedì, vorrei che anche tua sorella indossasse qualcosa di veramente sexy-
-Non preoccuparti, ci troverai agghindate da vere troie-



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