Lui & Lei

Sul bus


di Sirio91
29.03.2019    |    6.093    |    0 8.8
"E fu in quel momento che mi accorsi che il signore a cui chiesi se voleva sedersi, era praticamente schiacciato contro il mio braccio..."
Racconto di pura fantasia


Mi chiamo Sara e ho 17 anni
Quello che sto per raccontarvi, è stata la mia prima volta, anche se non abbiamo fatto subito sesso, con un uomo più grande di me... Molto più grande.
Sono una ragazza che le categorie dei porno cataloga come "curvy", ovvero con le curve al punto giusto, un bel sedere tondo, una bella 4°, devo tutto alla mia mamma, e un po' di pancetta, che non guasta mai. 1.70 di altezza, capelli rossi e un po' di lentiggini sul naso e sulle guance.
Ho iniziato abbastanza presto con il mondo del sesso... Ho iniziato con la masturbazione, ogni tanto guardavo qualche video e furono proprio i video a spingermi a fare le prime seghe e pompino ai miei compagni di scuola... Sesso ancora poco, ma anche lì qualche esperienza l'avevo già fatta, ma per la maggiore andavano le mie seghe e i miei pompini. Il mio sogno, da quando avevo scoperto il mondo del sesso, era un bukkake, ovvero un numero indefinito di uominiche si masturbavano e poi mi venivano addosso. Fantasia che prima o poi avrei realizzato. Ma non era questo il momento,...

Tutto è successo un pomeriggio, erano quasi le 19.30, mentre rientravo da scuola, dopo il rientro pomeridiano. Il pullman era affollatissimo e il mio tragitto era ancora lungo, praticamente dovevo fare da capolinea a capolinea. Partimmo. Io ero seduta in uno dei posti singoli, quando ad un certo punto mi accorsi che accanto a me c'erano 2 signori più grandi, un uomo e una donna.
"signora, vuole sedersi?"
"no grazie signorina, molto gentile, ma devo scendere la prossima, grazie davvero"
"vuole sedersi per caso lei, invece?"
Il signore non sembro sentirmi... Provai a fargli di nuovo la stessa domanda, ma niente. ~avrà su le cuffiette~ pensai tra me e me, così mi girai verso il finestrino, aspettando la mia fermata.
Man mano che le fermate passavano, alcuni passeggeri scendevano, ma molti ne salivano e così il pullman andava man mano riempirsi sempre più. Le persone in piedi sembravano sardine in un barattolo e molti erano addosso anche a quelli seduti. E fu in quel momento che mi accorsi che il signore a cui chiesi se voleva sedersi, era praticamente schiacciato contro il mio braccio. In un primo momento non ci feci molto caso, ma ben presto mi accorsi di un rigonfiamento nei suoi pantaloni, che premeva contro il mio braccio.
~o mio dio, questo signore sta avendo un'erezione~
La mia fantasia schizzo subito a quei video dove il classico pervertito si avvicina alla ragazza, gli si struscia contro e poi inizia a toccarle il seno, poi il culo e per finire, se la scopa, senza che nessuno se ne accorga. Nel video. ~è già Sara, quelli sono video. Nella realtà, mica succede così. Nella realtà le ragazze urlano e il maniaco scappa~ mi scappò un sorriso ~magari neanche se ne è accorto ed è così attaccato perché lo stanno spingendo~
Guardai verso il signore. Ricambio il mio sguardo e mi sorrise. Sorrisi anche io. Avrà avuto sulla sessantina, barbetta corta, brizzolato, vestito classico, un po' robustino. ~visto Sara, è un bravo signore, sicuramente neanche si è accorto che ti sta appoggiato~
Passarono altre 2 fermate. Il pene di quell'uomo era ancora bello duretto e puntava ancora contro il mio braccio. Non so se era il movimento del pullman o il signore, ma sembrava come se si stesse scusciando.
Ennesima fermata, vedo il signore che si sposta leggermente, quasi a coprirmi la visuale ed eccolo lì... Il suo pene era contro il mio seno destro... ~o mio dio, è come nei porno... Questo signore si sta struscia do contro di te, Sara ~
Ero tra l'eccitata e lo spaventata...
Sobbalzai.
"mi scusi signorina, non volevo spaventarla" una vecchietta mi guardava da dietro il mio molestatore. "mi stavo chiedendo se potevi credermi il posto, visto che scendo tra 5 fermate"
"ma certo signora, anzi, mi scusi se non gliel'ho chiesto, non lho proprio vista"
Mi alzai e per far sedere la signora, mi dovetti appoggiare contro il signore. ~cavolo, c'è l'ha davvero duro~ ora era dietro di me e si strusciava contro il mio sedere. Ad un certo punto lo sentii strusciare la mano sul sedere... Non mi mossi... Ero pietrificata. Iniziò a palparlo a dovere, fino a che non alzò la gonna e infilò la mano sotto la gonna... Ero eccitatissima... Quello di solito succede solo nei porno, adesso stava succedendo. E stava succedendo a me. Non so come mi disse il cervello, so solo che divaricai leggermente le gambe, in modo che potesse toccarmi meglio. Sentii le sue dita spostarti dalle mie natiche alla mia figa... Iniziò a strusciare un dito contro la mia figa. Le mutandine erano fradice. Mi scostò le mutandine. Ora il suo dito era a diretto contatto con la mia pelle. Con la mia figa. Era leggermente dentro le grandi labbra. Sentivo il dito scivolare in mezzo alle mie gambe talmente era bagnato. Smise. Senti la sua mano risalire il mio sedere e infilare la mano nelle mutandine. Con il dito fradicio aveva iniziato a massaggiare il mio buchino... Spinse con un minimo sforzo e il dito entrò... Non so quanto fosse dentro, ma ero talmente eccitata che mi sembrava di averlo tutto su fino allo stomaco. Ormai ero eccitatissima. La cosa mi stava piacendo. Guardai fuori dal finestrino, eravamo vicino ad un parco, a 2 fermate da casa. Il pullman si fermò, sfilai la mano dalle mutandine e lo trascinai giù dal pullman. Senza guardarlo, mi diressi in direzione parco, dove, a qualche metro, tra dei cespugli, c'era un vecchio gabbiotto che veniva usato dai giardinieri per tenere la roba per la manutenzione, ormai in disuso, da quando avevano tagliato i fondi per la pulizia periodica dei giardini. Aprii la porta, lo trascinai dentro e chiusi la parta dietro di noi. Lo guardai in faccia. Era sbalordito, ancora più incredulo di me per quello che stava succedendo.
"tu sul pullman ti sei divertito, ora tocca a me" e nel mentre iniziai a slacciargli i pantaloni... Non si muoveva, anzi, inizio ad aiutarmi. Rimasto in mutande, se lho tirò fuori da solo. Era bello grosso per un signore sulla 60ina. Quel coso, fino a 5 minuti era contro il mio seno. Lo presi in mano ed iniziai a segarlo. Lui invece mi prese il seno nelle sue grosse mani e iniziò a massaggiarle a dovere. Lo guardavo negli occhi e poi guardavo il suo cazzo.
"ti andrebbe di dargli dei baci?"
"vuoi un pompino? Basta chiamarlo con il suo nome, non c'è bisogno di nomignoli"
"ok, allora ti andrebbe di farmi un bel pompino?"
"certo che mi andrebbe"
Mi inginocchiai davanti all'uomo e mentre lo segavo, iniziai a leccargli la cappella. Gli iniziai a ciucciare anche le palle.
"mmmm come sei brava"
Iniziai a ciucciargli la cappella, per iniziare ad infilarlo sempre più in fondo... Segavo e leccavo ...
"mio dio che pompino da favola... Sento che durerò davvero poco"
"vuoi sborrarmi in bocca o vuoi che ti faccia venire sulle mie tette?"
"sei seria?"
"certo, dove vuoi sborrare?"
"be, mi piacerebbe sborrarmi sulle tette"
"perfetto"
Mi sfilai la maglia e mi slacciai il reggiseno, presi il suo cazzo e me lo infilai in mezzo al seno.
"come sono soffici e enormi"
Iniziai a fargli una spagnola e a leccargli la cappella
"mmmmm si, continua cosi"
Iniziai a velocizzare i movimenti del seno. Sentivo il suo cazzo pulsare in mezzo alle mie tette.
"oh si, continua che sto per venire"
Presi il suo cazzo in mano e iniziai a segarlo sempre più veloce
"ahhhhhhh"
Iniziò a sborrare. Puntai il suo cazzo contro il mio seno, ma gli schizzi erano talmente abbondanti e forti, che mi spruzzò tutto in faccia e sul seno.
"sei stata davvero fantastica. Come ti chiami?"
"Sara e tu?"
"Fabio"
"pensavo che ti saresti messa ad urlare sul pullman"
"se avessi avuto un preservativo, avrei urlato qui nel capanno"
"cosa?"
Mi rialzai e mi pulii il viso con le dita, per poi leccarle a dovere. Raccolsi il reggiseno e me lo infilai così, senza pulirmi il seno.
"hai capito bene, avrei fatto sesso molto volentieri. Se prendi questo pullman può essere che ci vedremo qualche volta e magari riusciamo a combinare qualcosa, se ti va, Fabio"
"certo che mi va... Mi sono appena trasferito in città, abito qui in zona, sarei dovuto scendere la prossima"
"be, io tra 2, quindi siamo anche abbastanza vicini"
"e come ci incontriamo?"
"come è successo oggi, sul pullman, magari ti inizi a strusciare di nuovo, così capisco che sei tu"
Gli diedi un bacio e uscii, lasciandolo a rivestirsi, per tornare a casa, pensando a quando l'avrei rivisto, ma l'incontro non tardò ad arrivare.


Il mattino seguente, in classe continuavo a ripensare, come per tutta la notte a quello che era successo il giorno prima.
"ehi Sara, il supplente ti sta chiamando"
"signorina Bianchi, la disturbo per Cas..."
Fabio era lì alla cattedra. Mi fissava sbalordito. Si prospettava un bel periodo a scuola.



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