orge
Cornice perversa di un gioco a quattro

13.06.2018 |
1.216 |
2
"La osservo dall'alto oscenamente aperta, con le mie dita che giocano e la penatrano..."
L'avevo vista sciogliersi tocco dopo tocco. Lo sguardo perso di chi, anche se incerto e pudico, si lascia guidare passo dopo passo nel labirinto oscuro del desiderio.L'avevo osservata aprire pudica le gambe per permetterci di nutrirci di lei; aveva trattenuto i gemiti ,il suo miele comunque colare sulle mie dita. Un altro passo ancora, la volevo asservire fisicamente e mentalmente. Il suo sguardo dolcemente perso aveva bisogno di una guida. Il suo corpo era fatto per il peccato; l'avevo scelta per questo tra tante cameriere. Silenziosa mi aveva riconosciuta per quello che sono così, come io, l'avevo già immaginata in ginocchio ai miei piedi. La stavo conducendo pian piano in quello che qualcuno chiamava sesso perverso, ma che io amavo incondizionatamente.
Un'ultima carezza al suo dolce fiore; è così eccitata , anche se cerca di nasconderlo, che quattro Delle mie dita entrano in lei. Affondano implacabili nel suo dolce calore, sento le pareti cedere dolcemente al mio assalto, la osservo turgida e rossa una bellissima fragola matura e succulenta. La osservo incaricarsi sul tavolo, di fronte a gente che non ha mai visto completamente mia fisicamente e mentalmente.
Un altro passo per lei, la spingo.
"Ho voglia di musica tesoro. Prendi il violoncello e suona per noi." Mi guarda stupita , con una chiara domanda negli occhi.
"Si tesoro, così, suona per noi."
La osservo impassibile mentre si alza dal tavolino. I suo godimento scende tra le cosce, lei arrossisce imbarazzata e umiliata, per la sua ormai palese sudditanza al mi cospetto.
La aspettiamo comodi sul divano, la osserviamo silenziosi accomodarsi su di una sedia, spalancare le gambe per accogliere lo strumento. " Suona tesoro" i crini sfregano sulle corde, i suoni inondano la stanza mentre lei ci guarda. Osservo le sue dita scorrere leggere sulle corde a formare note su note, si perde nella musica mentre i miei compagni di avventura continuano a giocare fra loro. Mi dedico ai miei ospiti accarezzo e assaggio, lasciando che la piccola musicista ci osservi. Mi assicuro che lei veda la virilità scomparire tra le nostre labbra scarlatte. Ci dilettiamo tra noi per un po', l'odore della lussuria sale nella stanza. Mi lascio assaggiare , guardando Amelia negli occhi, sapendo che immagina il mio sapore sulle labbra. Lascio B. tra i due uomini, si diletta allegramente insieme a loro; mi avvicino ad Amelia,ancora una volta le infilo le dita tra le gambe
"Non sbagliare tesoro, continua a suonare. Hai visto come sono belli tutti insieme? Immaginati lì a pulire i loro umori... " Il suo fiore si irrigidisce sulle mie dita. " Ti eccita Amelia vero?" le sussurro all'orecchio mentre le sue dita corrono sulle corde e le mie scivolano dentro di lei. La guardo arrossire umiliata, le mie dita umide di lei; mi allontano e quelle stesse dita le infilo in bocca al primo uomo. " Assaggia quanto e buona la piccola Amelia" la lingua calda e leggermente ruvida fra le mie dita,osservo lei maliziosa. Amelia si irrigidisce mentre mi osserva avvicinarmi ancora alla sua sedia, continua a suonare ancora.
" Vediamo quanto sei brava piccola" sono alle sue spalle ora, la mia mano fra le sue cosce osserviamo i miei amici fare sesso sul divano. "Continua a suonare, accompagnali fino all'ultimo" le ordino. Le accarezzo decisa il bocciolo, la tintillo poi svogliata , sento il suo respiro cambiare mentre l'archetto continua la sua magia sulle corde del violoncello. Le dita diventano incerte " non venire Amelia! " le ordino "aspetta loro" La sento cercare di rimanere in equilibrio sul baratro del godimento. Mi diverte sentirla dibattersi per non cedere. I giochi sono finiti, osservo i miei ospiti sciogliersi uno dopo l'altra , il respiro di Amelia farsi più difficile le ultime note spegnersi nella stanza.
Il violoncello le viene tolto dalle mani, ma lei è persa a causa mia, non se ne accorge nemmeno. La osservo dall'alto oscenamente aperta, con le mie dita che giocano e la penatrano.
"Ti stanno guardando Amelia" le dico ,trattiene il respiro mentre focalizza la scena. Oramai è troppo tardi, le mie dita dentro di lei la strappano dalla realtà. La sento tremare sulle mie dita. Mi guarda ancora persa nel suo godimento,la assaporo lasciva attraverso le mie dita. " Brava piccola, adesso puoi andare. "
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Commenti per Cornice perversa di un gioco a quattro:
