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Spiaggia Naturista - Guardoni Segaioli intorno a me


di blackxxxmiamoglie
11.08.2018    |    20.714    |    11 9.6
"Presi il mio libro dalla borsa e iniziai a leggere senza più considerarli, senza nemmeno rinunciare, però, a sentire il calore del sole sulla mia ficona..."
Questo luglio, io e mio marito, siamo stati in una spiaggia veneta molto bella ed eravamo come sempre nella zona naturista. Per stare più tranquilli abbiamo preferito sistemarci un po' a distanza dal passeggio della gente sul bagnasciuga, cercando un posticino più intimo tra le dune di sabbia a ridosso della pineta, da li avremmo potuto goderci il panorama e la quiete della natura. Sistemati gli asciugamani mio marito decide di andare a farsi un giro per la spiaggia e, mentre io mi sto ancora spogliando, lo vedo sparire tra le dune tutto nudo con il costume in mano. Mio marito mi ha lasciata sola in spiaggia ed io mi godo quel momento di tranquillità in totale libertà. Sono rilassata, sdraiata sul mio asciugamano completamente nuda, con la schiena appoggiata ad un grosso tronco, l'inclinazione ideale come quella di un lettino per prendere il sole e guardare il panorama o leggere. Il sole è alto e forte, con il passare dei minuti sento la necessità della protezione della crema solare. Mentre mi spalmo tutto il corpo di crema, dai cespugli vedo spuntare alcuni individui, rigorosamente nudi. Li osservo, mi ronzano intorno con il ciondolo in bella vista, ne arrivano altri e dopo un paio di giri si appostano tra le dune intorno a me. A essere sincera alcuni esibivano cazzi di tutto rispetto, un paio dovevano essere mulatti o molto abbronzati, ma questo lo scoprirò solo più tardi. Quando sono al mare adoro sentirmi la fica baciata dal sole, amo percepire il calore sulle parti più sensibili del mio corpo, mi eccita e stimola la mia fantasia. La giornata è splendida, il mare calmo e il cielo di un azzurro intenso mi trasmettono un profondo senso di pace, mi sento particolarmente rilassata a tal punto da assopirmi lasciando andare le membra alla forza di gravità. Credo di essermi appisolata per una decina di minuti, al mio risveglio mi accorgo che ho le gambe aperte a coscia di pollo e la vulva bene aperta. Il mio sguardo scruta ciò che ho intorno e noto che la mia posizione non è passata inosservata. Cerco di ricompormi mantenendo però le gambe leggermente aperte per continuare ad abbronzarmi, sono assorta nei miei pensieri e istintivamente allargo ancora un po' le gambe per sentire meglio il calore del sole sulla mia fica nera per la tintarella presa nei giorni precedenti. Un po' per il calore del sole un po' perchè ero incuriosita e attratta dai due cazzoni scuri dei mulatti sento salire una certa eccitazione, mi rendo conto che aprendo e chiudendo le gambe provo piacere, avrei una pazza voglia di toccarmi i capezzoli, ne sfioro uno e il piacere cresce, mordicchio il labbbro inferiore per cercare di resistere, penso ad altro ma il mio stato di eccitazione si percepisce, si sollevano le prime teste dai cespugli, quegli uomini mi osservano con crescente interesse. Allo stesso tempo mi stavo chiedendo dove fosse finito mio marito perchè avrei voluto fargli allontanare da me i guardoni ma, visto che ero sola, come prima contromisura adottai la strategia del libro. Presi il mio libro dalla borsa e iniziai a leggere senza più considerarli, senza nemmeno rinunciare, però, a sentire il calore del sole sulla mia ficona nera depilata. Me ne frego di loro e continuo a leggere tenendo le gambe sempre leggermente aperte. I guardoni generalmente non li sopporto perchè sono invadenti e spesso soggetti squallidi, generalmente faccio in modo che si allontanino, non li sopporto proprio e mio marito ancor meno. Tra una riga e l'altra, tra un capitolo e l'altro do una occhiatina all'orizzonte per capire come si evolvono i movimenti tra le dune, quando con mio grande stupore dietro un cespuglio noto mio marito. Sì, era proprio lui, si era mescolato tra i guardoni e mi stava osservando da quella posizione seminascosta. Sul primo momento provai rabbia per avermi lasciata sola in quella condizione, osservandolo meglio però sentivo placarsi l'incazzatura e trasformare quel sentimento negativo in una sottile sensazione di piacere. Percepivo nascere nella mia testa pensieri osceni, inconfessabili fantasie perverse. Iniziai allora a meditare una sorta di piccola dolce vendetta! Erano fantasie che non avrei mai immaginato di poter avere, la mia mente lavorava, immaginava, fantasticava, visualizzavo immagini di situazioni altamente erotiche, con me al centro dell'attenzione di un notevole numero di maschi cazzuti. Questa evoluzione cambiava completamente la situazione, la cosa iniziava a provocarmi un certo stato di eccitazione. Di colpo sento salire una vampata di calore dalla pancia fino alla testa, accompagnata dalla tipica sensazioni di farfalle nella pancia, sento una piacevole contrazione al basso ventre e altre ancora, con i primi umori che mi inumidivano la fica. Sentire i miei umori vaginali colare dalla fica mentre qualcuno mi stava guardando in un luogo pubblico mi eccitava sempre di più. Provocazione per provocazione ho così deciso di ricambiare la provocazione di mio marito stando al suo gioco. Volevo vedere la sua reazione e fino a che punto sarebbe arrivato. Decido, allora, di divaricare ancora di più le gambe ed esibire bene la fica tutta aperta, avevo la fica così aperta che sentivo entrare l'aria nel cavo vaginale e credo che i guardoni potessero vedere il suo interno fino al collo dell'utero. Amo esibirmi, adoro farlo appena la situazione me lo consente, espormi eccita la mia mente, stimola il mio corpo e le mie fantasie, questo mio marito la sa molto bene, però sa anche che lo faccio solo in presenza di uomini negri e solo per loro. Come era prevedibile, poco dopo i due guardoni mulatti vedendomi a gambe così aperte prendono coraggio e mi esibiscono esplicitamente il loro cazzo. Avevano due gran bei cazzi scuri e di notevoli dimensioni, non mi lasciarono indifferente. Stavo osservando lo show che avevo di fronte facendo finta di continuare a leggere, li guardavo mentre cercavano di attirare a se la mia attenzione. Lentamente apro le gambe un po' di più, e ancora di più, fino ad arrivare a spalancarle di quasi 180° in qualche minuto, per me al limite del possibile. Sono a gambe completamente divaricate, i piedi con le dita inarcate rivolte verso l'alto, mobili, le aprivo e chiudevo a ventaglio ritmicamente. La fica bagnata, dilatata gonfia e pulsante con le labbra bene aperte, il buco del culo dilatato, sudato e pulsante sono bene in vista sotto la luce e il calore del sole. I due sconosciuti iniziano a scappellarsi dolcemente il cazzo, la mano gli scorre lungo l'asta nerboruta che diventa sempre più turgida, cresce, si allunga, osservo le loro cappelle gonfiarsi. Vedo alcune gocce foriuscire da una cappella, è viola lucida, umida e ben lubrificata dal suo stesso succo, sento aumentare la mia saliva, la ingurgito, ho l'acquolina in bocca. Mantengo lo sguardo estasiato fisso su di loro, il mio respiro si fa più profondo e ritmico, rapita dalla lussuria passo lentamente la punta della lingua turgida sul labbro superiore, poi tiro fuori tutta la lingua e la ruoto, la faccio vibrare, la ripasso più volte nuovamente sulle labbra. I due ragazzoni iniziano a segarsi con sempre più vigore, mentre roteo il bacino lentamente, delicatamente, lo muovo, lo ruoto e lo rivolgo leggermente verso l'alto più volte in segno di offerta del mio frutto succoso. Contemporaneamente i miei piedi da troia iniziano a muoversi spontaneamente, a roteare, sgrano e divarico le dita dei piedi a ventaglio, ho le unghie lunghe laccate di rosso. Amo portare le unghie lunghe dei piedi, mio marito ne va pazzo, i miei amanti negri anche ed io adoro provocare il maschio nero per poi farlo godere. Quando sgrano e divarico le dita dei piedi è segno che mi sto eccitando ed io mi stavo eccitando, molto. Il mio piacere partiva dalla pancia e arrivava al cervello, sentivo la fica aprirsi e pulsare, avevo la fica bagnata fradicia e si vedeva bene, tutti la vedevano molto bene, e più mi sentivo guardata più sentivo il succo colare in abbondanza. I due guardoni si stavano già segando forsennatamente e a quel punto anche tutti gli altri escono dai cespugli a mostrarsi con il cazzo in mano e giù a menarselo godendosi lo spettacolo che offrivo. Tra loro c'era anche mio marito, lo guardavo segarsi gioiosamente come se fosse uno sconosciuto e la cosa mi prendeva la testa, mi faceva eccitare da impazzire. Sono una femmina calda e adoro esibire la mia fica in pubblico, però di solito lo faccio solo in presenza di negri perché mi eccita moltissimo provocare la loro reazione e fargli tirare il cazzo nero. I maschi bianchi, a parte mio marito, sessualmente non mi interessano, non mi dicono e rappresentano nulla, mi sono del tutto indifferenti. Questa particolare situazione però, con mio marito che faceva il guardone tra i guardoni, mi stava eccitando sempre di più.
Vederlo eccitato vedendomi fare la troia davanti ad altri uomini sconosciuti eccitava anche me, però fantasticavo anche che era li a segarsi guardando un'altra donna che si stava esibendo facendo la troia per lui, così come io mi stavo esibendo per altri maschi. Fantasticavo che stava godendo per un'altra donna e anche questo mi eccitava molto. In quel preciso momento ho avuto la consapevolezza che godevo anch'io a vederlo provare piacere per una partner che non fossi io, proprio come a lui piace vedermi fare l'amore con uno o più negri. Qui ho capito di essere una Cuckquean. Stordita da tante emozioni le mie dita andavano alla ricerca dei capezzoli cercando di stimolarli, ho capezzoli sensibilissimi, sfiorarli mi fa salire il piacere alle stelle. Li accarezzavo, li strizzavo leggermente tra le dita, li torturavo, godevo, era bellissimo. Era bellissimo esibirmi in quel modo osceno di fronte a tanti cazzi che si segavano, mi piaceva fare la troia e mostrarmi così, tutta aperta e così eccitata. Questo faceva impazzire di piacere anche mio marito Lucas, mi sentivo una porca, una vera troia e a lui piaceva vedermi così. Anche per questo amo mio marito, sa come far emergere le mie perversioni ed ogni lato nascosto della mia sessualità regalandomi la libertà di poter trasgredire secondo i miei desideri più perversi. Stavamo vivendo forti emozioni, sentivo i brividi correre lungo la schiena, arrivare fino in pancia e poi sul clitoride scappucciato, dritto in erezione, ben visibile, gonfio e umido che si muoveva andando in tiro a seconda delle contrazioni del perineo e delle pulsazioni della fica. Aprivo e chiudevo ritmicamente le gambe dandomi un piacere infinito, un piacere profondo e intenso, sempre più intenso. Mi stavo masturbando anch'io senza nemmeno toccarmi la fica con le dita, godevo con la sola pressione che le cosce esercitavano sulle grandi e sulle piccole labbra. Intanto i porci si erano avvicinati inginocchiandosi a semicerchio intorno a me, a meno di due metri di distanza, tanto vicini da poter percepire l'odore di cazzo dei guardoni. Percepivo l'odore di tutti quei cazzi umidi e succosi, un odore mescolato a quello intenso della mia fica, quel meraviglioso odore di cazzo mi penetrava il cervello prima di arrivare alla fica e infradiciarla ancora di più. L'odore di cazzo è un odore che adoro, mi eccitava tantissimo, tanto da farmi spalancare sempre di più le gambe, volevo mostrare la fica tutta aperta con il sugo che mi colava sul buco del culo e poi sull'asciugamano. Avevo la fica fradicia ed ero sempre più eccitata davanti ad 8 o 9 cazzi che si stavano segando per me. Mentre ero in quella posizione oscena circondata da una decina di uomini che si stavano masturbando è passata una coppia di mezza età, arrivavano di fronte a me e passando al mio fianco l'uomo dice a voce alta: "Ma guarda te sta gran zoccola cosa fa, te ga visto cara? La donna guarda stupita quella scena, rallenta, si sofferma guardandomi dritto negli occhi, ingolosita, con uno sgurdo che tradisce una sana invidia e tutto il suo piacere per la visione di quella situazione. Aspira l'aria dalla bocca arricciando il labbro inferiore verso il basso provocando un sospiro. Tira fuori mezzo metro di lingua e se la passa sulle labbra, poco a poco la sua mano scivola dal fianco sul monte di venere, si ferma qualche istante, poi socchiude gli occhi, allarga leggermente le gambe e con due dita si accarezza il clitoride, dalla fica le scende sulle cosce un po di sugo, qualche goccia cade ai suoi piedi sulla sabbia. Il marito rimane prima inebetito dalla reazione della moglie, poi reagisce e la strattona leggermente, lei lo guarda con un gran sorriso sornione e gli dice in dialetto veneto:"Eeee caro mio ma xe tutta natura anca questa, guarda quanti bei cassi , non go mai visto tanti cassi tutti in una volta mi ....tonto! Te son un cojon, andemo via mona, andemo via và ...." Quella scenetta di vita coniugale durata il tempo di un flash, ci fa sorridere e diverte un po' tutti, li guardiamo allontanarsi mentre continuano a brontolare tra di loro.
La tensione erotica era alle stelle e l'attenzione ritorna su di me, i commenti dei guardoni si sprecano, alcuni mi eccitano proprio, mi piace sentire darmi della troia mentre mi comporto da troia. Sì, quella che ho vissuto è stata una forte emozione che mi ha portato a godere intensamente, ho raggiunto l'orgasmo sborrando copiosamente dalla fica, sono venuta mentre guardavo la supersborrata di mio marito e tutte le sborrate degli altri. Ricordo come se fosse ora che, mentre sentivo salire l'orgasmo e stavo per raggiungere l'apice del piacere, con la voce roca, rotta dall'eccitazione, dissi queste parole: " Ragazzi vi piace la mia fica? Vi piace guardarla così aperta e bagnata??? Lo sentite l'odere di fica Siii?? ....Sii? Davvero? ...Vi piace? Vi fa tirare il cazzo il mio odore? Siii? Daiii ragazzi allora guartemi la fica e sborrate ....siiii sborrate che sto per sborrare anch'io ....daiiii siiiii sborriamo tutti insiemeee ......siiiiiiiiii fatemi sborrare daiii ....menatevelo bene, fatemi vedere le vostre cappelle hummm siii ....ecco siii così ....ohh sii che bei cazzi ...siiiiii che belle sborrate ...siii sborrate ...sborrate mmmm siiiii vengooo ....siiiiii mi fate godereeee siiii ....guardate come godo e come sborro dalla fica anch'ioooo ...oohhhh siiiiiiiiiii ". 
Vedendo sborrare tutti quei cazzi contemporaneamente non ho resistito, ho goduto ripetutamente, un orgasmo infinito, porfondo.

Non sto a raccontarvi i commenti dei guardoni mentre si segavano e sborravano, anzi si, ve ne dico solo alcuni, quelli che dicevano a ripetizione e che mi hanno eccitata maggiormente: “Che vacca che sei...” - “Hai una fica spettacolare e che piedi da troia che hai, fammeli annusare...” - “Fatti leccare la fica, ti preeego...” - “Daii impalati sul mio cazzo che ti sborro in fica…” - “Che bel buco del culo aperto che hai, così mi fai sborrare subito...” - "Sentite che odore di fica che si sente, mi fa tirare il cazzo, posso avvicinarmi e sborrarti sulla fica?..." - “Daii fatti inculare a cazzo nudo, che troia che sei, su prendi questo cazzo, una troia come te no l'ho mai vista...”. A quest'ultimo però gli ho risposto: “ Non posso sono una signora sposata e sono una moglie fedele.” II tipo allora mi risponde: “ Se ti vedesse tuo marito fare la porca così cosa direbbe, si sparerebbe? “ E io ridendo sotto i baffi gli ho risposto: “ Sì sì, si sparerebbe anche lui una sega! “.
In effetti mi sentivo una gran troia, e mi piaceva esserlo e sentirmelo dire, mi sentivo una troia felice, appagata, mi sentivo donna, profondamente donna. Amo condurre il gioco, a volte amo dominare, piaceva anche a mio marito vedere quanto sono troia, ma sono e sarò sempre la sua troia e la troia dei miei amanti negri. Tutto il resto passa e va. Cari maschietti pallidi non vi illudete dopo aver letto il mio racconto, continuate a non rientrare nella cerchia dei miei desideri, quindi alla larga da me, grazie.

I due mulatti presenti nella gang che si era formata spontaneamente, invece, hanno molto apprezzato con i loro commenti anche i miei piedi odorosi. Sì, ora ve lo posso confermare, i due ragazzi che erano tra i guardoni erano proprio mulatti, avevano due gran pali, belli grossi e scuri, ero molto tentata di fargli cenno di avvicinarsi per prenderli in bocca e succhiarli ma c'erano troppi bianchi presenti, sarebbe nato il finimondo, dopo mi hanno detto che erano marocchini. Se fossero stati solo loro due senza bianchi gli avrei succhiati volentieri e se fossero stati tutti 9 negri avrei succhiato tutti i loro cazzi neri, insieme, e mi sarei fatta montare e sborrare addosso dappertutto. Ora dovrò anche approfondire il mio lato Cuckquean che ho scoperto in questa nuova avventura in spiaggia. Cercherò una donna matura per mio marito, vorrei guardarlo e masturbarmi mentre fa l'amore con lei. Il solo pensiero mi fa bagnare, buon segno, no?

Rimasti soli ci godevamo un po' di pace, avevamo campo libero per stare solo tra di noi. Mio marito si era messo a gironzolare intorno a me per contrallare che tutti se ne fossero andati via. A me però era rimasta una voglia insaziabile di cazzo, ho dovuto infilarmi tre o quattro dita nella fica e pomparmi per farmi un mega ditalino ripensando a quello che avevamo appena vissuto. Mentre mi masturbavo energicamente ho intravisto in lontananza uno dei due marocchini che ripassava di la, poi vedo anche l'altro, mi vedono, il cuore inizia a battermi più forte, spero che vengano verso di me. Li vedo sparire tra le dune provando una certa delusione ma inaspettatamente, poco dopo sento alle miei spalle la presenza di qualcuno, mio marito poi mi disse che gli aveva fatto cenno di avvicinarsi a noi. Ho avuto un sobbalzo interno, ai miei fianchi vedo sfilare due gran cazzi neri, gli occhi mi si illuminano, la fica torna a pulsare. I due mi si siedono a fianco, uno a destra l'altro a sinistra. Afferro i loro cazzi con le mani e li stringo forte, sono veramente grossi, li sego e vedo mio marito con il volto radioso che si gustava la scena poi, a turno, uno alla volta li prendo in bocca e li succhio, li divoro, lecco quelle meravigliose cappelle gonfie, finalmente un bel cazzo in bocca!. Me li gusto a lungo, erano saporitissimi proprio come piace il cazzo a me, duri con grosse vene in rilievo, resistenti. Uno dei due vedo che fissa il suo sguardo sempre sui miei piedi, io lo provoco giocando con le dita, aprendole. Poco dopo, con le bave alla bocca (metaforico), si alza e si inginocchia davanti a me, mi afferra le caviglie e mi solleva le gambe, inizia ad annusarmi i piedi, gli sniffa, li bacia, allora mio marito con grande tempismo prende la bottiglia d'aqcua per pulirmi i piedi dalla sabbia. Il ragazzo sorride, fa il cenno di "ok" per rigraziare e inizia una poderosa leccata. Mi sniffa i piedi, il suo cazzo saltella verso l'alto, va in tiro, mentre mi annusa i piedi, è evidente che apprezza il loro intenso odore, un odore invitante, odore di salamino. Me li lecca, li lecca bene, infila la lingua tra le dita, me li succhia, sento passare la punta della lingua sotto le unghie sporgenti. Si capisce che è un estimatore dei piedi femminili, sembra mio marito, lo vedo molto appasionato ed eccitato, ogni tanto sussurra qualcosa, percepisco la parola " mmm buono", usa la lingua sapientemente. Sempre più eccitata gli apro le gambe e gli faccio cenno di leccarmi anche la fica, mentre il suo amico che sto spompinando inizia a leccami i piedi al posto suo, lui si tuffa tra le gambe, sento le sue vigorose lappate, prende il clitoride tra le labbra e lo succhia, lo spompina, beve tutto il mio sugo, usa la lingua come se fosse un cazzo, mi penetra la fica e la fa roteare, è una vera goduria, un vero maestro. Che lingua ragazzi, lunga e guizzante, a tratti morbida e succosa a tratti turgida e penetrante. Io godevo, godevo, gemevo e godevo trattendo il volume dei miei gemiti per non rivelare ad altri cosa stava accadendo tra le dune. Quel ragazzo marocchino mi stava facendo impazzire di piacere. Io continuo a segare e a succhiare il cazzo del suo amico, desideravo sentire i loro cazzi dentro di me ma nessuno aveva preservativi, quindi, a malincuore, ho dovuto rinunciare a prenderli in pancia. Mi viene voglia di sentire il suo cazzo sui piedi, alzo leggermente le gambe e gli prendo il cazzo tra le piante dei piedi, faccio scorrere le dita facendogli sentire la punta delle mie unghie feline, ansima, lo accarezzo, il cazzo va in tiro, lo sego, su e giù, su e giù, lo scappello e con gli alluci gli stimolo la cappella e il frenulo, fuoriescono alcune gocce di succo. Si avvicina mio marito, appoggia la sua cappella sui miei piedi, li struscia e si sega, struscia il suo cazzo anche sulla cappella del ragazzo, lui apprezza.siamo tutti molto eccitati, sento il cazzo che ho in bocca pronto ad esplodere, anche gli altri due li sento belli carichi e pronti per godere. La tensione erotica sale, io mi sto menando la fica con la mano libera, il piacere è intenso, non faccio a tempo a dire al marocchino di sborrarmi sui piedi che sento la bocca riempirsi di caldo nettare. Mi piace è buonissimo, tolgo il cazzo dalla bocca e mi faccio sborrare in faccia, quanta roba ragazzi. Mio marito vedendo tutta la mia faccia sborrata incita i ragazzi dicendo:" Daii siii sborttatemela tutta, sii la sborro anch'io sborratela tutta". E parte una gran sborrata dal cazzo che segavo con i piedi, una sborrata con un fiotto altissimo che ricade sui miei piedi, poi ancora fiotti, e ancora, è una sensazione meravigliosa, muovo le dita, le sgrano, mio marito non resiste si china e mi lecca i piedi appena sborrati dal marocchino. Slurpa e lappa tra le dita, golosamente, voracemente, mi succhia i piedi, mi spompina gli alluci, li ripulisce, li lustra, ingoia tutto sborrando a sua volta. Caualmente i fiotti di sborra di Lucas arrivano sul cazzo del ragazzo, mio marito si scusa, il ragazzo sorride e dice "no problema", allora Lucas gli prende in mano il cazzo ricoperto dalla loro sborra e glielo succhia, il ragazzo sorride e apprezza, il cazzo torna ad inturgidirsi, lui continua a spompinarlo. Adoro vedere mio marito quando succhia un bel cazzo nero, allora mi allungo anch'io per succhiarlo insieme a lui, le nostre lingue si incontrano, si intrecciano, limoniamo e succhiamo, lecchiamo la cappella e ci lecchiamo tra di noi fino a svuotargli i coglioni con una nuova poderosa sborrata che la scarica sulla faccia di entrambi. Come cagnolini ci ripuliamo con la lingua reciprocamente, con tenerezza, con amore, continuando a baciarci e a limonare assaporando la sborra del maroccchino. Soddisfatti e grati, i due ragazzi marocchini, dopo qualche chiacchera e lo scambio dei nostri numeri di telefono si alzano beati, contenti e svuotati, e si allontanano allegramente.

A quel punto ci rilassiamo un po', mio marito Lucas si è sdraiato al mio fianco, mi baciava, mi coccolava, mi accarezzava amorevolmente guardandomi negli occhi. Io nei suoi leggevo tutto il suo amore per me. Con sguardo intenso mi dice che oggi sono stata meravigliosa, che era felice di aver sposato una donna come me, calda e capace di vivere liberamente la prorpia sessualità facendo la troia in calore e fare felice il marito. Gli dissi che mi era venuto spontaneo comportarmi così e mi era piaciuto molto esibirmi ed espormi in quel modo di fronte a tutti quei cazzi, ero felice di essere la sua troia e la sua amata moglie. Lui allora mi tocca la fica con la mano, la struscia e raccoglie un po di sugo rimasto tra le labbra. Lo assapora, se lo gusta, sospira, mi bacia e limoniamo per un po', poi scende con la bocca sul mio basso ventre a ripulirmi gli umori che avevo ancora intorno e dentro la fica, sull'orifizio anale. Mi ha leccato la fica a lungo gustandosi tutto quel sugo che si stava addensando, ma con quelle lappate mi eccitava e faceva colare altro sugo fresco. Eravamo venuti tutti e due godendo intensamente più volte, ma a me era rimasta ancora una gran voglia di cazzo da prendere dentro di me. Speravo passasse qualche negro in spiaggia, magari dotato di preservativi, ne avevo veramente bisogno.
Più tardi, verso il tramonto tra le dune, io e Lucas abbiamo fatto l'amore. Lucas mi ha montata in modo selvaggio come non faceva da tempo, facendomi godere più volte riempiendomi la fica e il culo con le sue super sborrate, è stato bellissimo. Lo amo!
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