Gli orgasmi di mia Sorella

PASSIONE a IBIZA Capitolo 10 di 13

—Gaia—

Elena intercetta il suo sguardo e sorride maliziosamente. "Vieni," gli dice, tendendo una mano.

"Tua sorella ha bisogno di te ora."

I tre uomini si allontanano da me, lasciandomi vuota e tremante. Alessio si inginocchia accanto a me, esitante. Elena prende la sua mano e la guida sul mio corpo, facendogli sentire il calore della mia pelle.

“Sorellina, sei stupenda. Non ti facevo così porca e disponibile.”

I tremori dell'orgasmo ancora mi attraversano mentre osservo mio fratello con uno sguardo nuovo. Le due donne che erano con lui si avvicinano, sorridendo maliziosamente. La più matura, con i capelli neri e un corpo sinuoso, si china su di me.

"Lascia che ti pulisca, bellezza," sussurra con un accento straniero, la sua lingua che inizia a leccare delicatamente le tracce di piacere sulla mia pelle. La più giovane, bionda e snella, si unisce a lei, le sue labbra che trovano i miei seni sensibili.
Elena si volta verso Alessio con un sorriso provocante.

"Allora, vuoi prendermi davanti a tua sorella?" chiede, piegandosi in avanti e offrendo la sua perfetta figura. Le sue mani separano le natiche, invitandolo.

Alessio non esita. Si posiziona dietro di lei, il suo sesso duro preme contro il culo di Elena. Con un gemito profondo, la penetra lentamente, i suoi occhi fissi nei miei mentre affonda in lei.

"Guardami, Gaia," ordina con voce roca. "Guarda come la inculo."

Le due donne continuano a "purificarmi" con le loro lingue esperte. La matura succhia i miei capezzoli mentre la giovane scende tra le mie gambe, assaggiando il cocktail di umori che scorre dalle mie aperture. Gemo, ipersensibile, mentre osservo mio fratello che inizia a muoversi con spinte potenti dentro Elena.

"Ti è piaciuto essere riempita da quegli uomini?" mi chiede Alessio, aumentando il ritmo. "Ti è piaciuto essere la loro puttana?"

"Sì," ansimo, sorpresa dalla mia stessa risposta. "Mi è piaciuto... tantissimo."

Elena geme sotto le spinte di Alessio, il suo viso contorto dal piacere. "La tua sorellina è una cazzo di ninfomane," dice tra i gemiti. "Guardala come si concede alle due zoccole."

La donna più giovane solleva la testa dal mio sesso, le labbra lucide. "Potremmo farla godere ancora," suggerisce, guardando Alessio con occhi maliziosi.
La festa intorno a noi continua, corpi che si intrecciano nella luce morente del tramonto. Il suono del mare si mescola ai gemiti e ai respiri affannosi. Siamo tutti parte di questa danza primordiale, tutti persi in un vortice di piacere dove non esistono più regole, solo desiderio puro.

"Fallo," risponde Alessio alla giovane donna, senza rallentare il ritmo con cui possiede Elena. "Voglio vederla venire ancora."
La donna matura mi sorride, i suoi occhi scuri brillano di malizia. "Mi chiamo Sofia," sussurra al mio orecchio. "E lei è Martina. Ti faremo vedere le stelle, tesoro."

Martina torna tra le mie gambe, questa volta le sue dita si uniscono alla lingua in una danza esperta sul mio clitoride già ipersensibile. Sofia mi bacia profondamente, la sua lingua esplora la mia bocca mentre le sue mani accarezzano i miei seni. Il piacere ricomincia a costruirsi dentro di me, ondate che si intensificano ad ogni tocco.

"Che Troia," geme Elena, il corpo che si contorce sotto le spinte di Alessio. "Guardala come gode di nuovo."

Alessio non distoglie lo sguardo da me. C'è qualcosa di ipnotico nel modo in cui mi osserva mentre scopa Elena, come se stesse immaginando che sia io sotto di lui. Questo pensiero proibito mi eccita ancora di più.

"Alessio..." gemo, incapace di trattenere il suo nome.

"Dillo ancora," ringhia lui, aumentando la velocità delle sue spinte.

"Alessio... fratello..." ansimo mentre Martina affonda due dita dentro di me, facendomi vedere le stelle.

Sofia cattura i miei gemiti con un altro bacio appassionato. Le sue mani scivolano sotto di me, sollevandomi leggermente per permettere a Martina un accesso più profondo. Il mio corpo risponde con una sensibilità che non sapevo di possedere, ogni nervo è vivo e pulsante.

"Sei la nostra puttana," mi sussurra Sofia all'orecchio. "Guarda come ti piace essere usata dalle nostre lingue, il tuo corpo non mente, ti piace davvero."

Elena si volta a guardarmi, il viso arrossato dal piacere. "Ti piacerebbe sentirlo dentro di te, vero?" mi provoca. "Ti piacerebbe sentire tuo fratello che ti scopa come sta scopando me?"

Queste parole mi spingono pericolosamente vicino all’ orgasmo. Martina aggiunge un terzo dito, stirandomi deliziosamente mentre la sua lingua continua a torturare il mio clitoride. Sofia morde delicatamente il mio collo.

"Sì," confesso in un sussurro roco, incapace di trattenere la verità che esplode dalle mie labbra. "Lo voglio... dentro di me."

Gli occhi di Alessio si dilatano, un fuoco selvaggio brucia nelle sue pupille. Con un movimento fluido, si ritira da Elena e si avvicina a me, il suo corpo lucido di sudore, il suo sesso pulsante. Sofia e Martina si spostano ai lati, come sacerdotesse che preparano un sacrificio.

"È questo che vuoi, sorellina?" La sua voce è bassa, pericolosa.

Alessio si posiziona tra le mie gambe aperte, il suo calore che irradia contro la mia pelle. C'è un momento di esitazione, un battito in cui il mondo sembra trattenere il respiro. Poi le sue mani afferrano i miei fianchi e con un movimento deciso mi penetra, unendo i nostri corpi in un modo che mai avrei immaginato possibile.

"Dio," gemo, sopraffatta dalla sensazione. È diverso da tutti gli altri uomini che ho avuto stasera. C'è una familiarità nel suo corpo, come se una parte di me lo riconoscesse a un livello primordiale.

Sofia accarezza i miei capelli mentre Martina bacia Alessio, le loro lingue giocano perversamente mentre lui continua a spingere dentro di me. Elena osserva, gli occhi lucidi di eccitazione, le dita scivolano sul proprio sesso.
Elena chiama a raccolta tutti gli uomini liberi e li fa avvicinare. Noto che anche alcune donne si avvicinano, poi sento tante mani sul mio corpo. Il cazzo di mio fratello entra con vigore fino a quando non esplode dentro al mio culo. Esce e sento colare la sua sborra lungo le chiappe. Subito il mio buchetto viene riempito da un altro cazzo.

Elena si abbassa e guardandomi negli occhi: “Ora ti scoperanno tutti, resisterai?”

"Ho resistito a tutto finora, no?" rispondo con un sorriso malizioso, sentendo il nuovo intruso che mi riempie. È più grosso di Alessio, e il mio corpo protesta per un attimo prima di adattarsi alla sua presenza.
Elena sorride, la lingua che traccia i contorni delle mie labbra.

"Che troia che sei, tesoro."

Alzo lo sguardo e vedo un cerchio di uomini intorno a me, tutti con il cazzo eretto, gli occhi pieni di bramosia. Alessio è tra loro, il suo sguardo non mi abbandona mentre un altro uomo prende possesso del mio corpo. Le sue mani accarezzano il mio viso, spingendo delicatamente le dita nella mia bocca.

"Succhia," mi ordina dolcemente, e io obbedisco, assaporando il sapore salato della sua pelle.

L'uomo dentro di me aumenta il ritmo, le sue mani affondano nella carne morbida dei miei fianchi. Una donna dai capelli corvini si abbassa sul mio viso, posizionando il suo sesso sopra la mia bocca. "Fammi godere con la lingua," sussurra, abbassandosi fino a quando non sento il suo sapore sulla mia lingua.
Corpi si muovono, si scambiano, si sostituiscono in una coreografia di piacere. Perdo il conto degli uomini che mi penetrano, delle donne che gemono sulla mia bocca, delle mani che mi accarezzano, mi pizzicano, mi schiaffeggiano. Il tempo perde significato in questo vortice di sensazioni.
Un uomo massiccio mi solleva, posizionandomi a cavalcioni su di lui. Sento il suo cazzo premere contro la il mio culo, già allargato e lubrificato dai precedenti amanti. Lentamente mi abbasso su di lui, sentendolo scivolare dentro con un gemito profondo. La sua cappella entra senza difficoltà. Percepisco le vene gonfie de cazzo che lentamente accarezza le mie pareti anali e godo del momento di estasi.

"Ancora, di più!" ansimo, e un secondo uomo si posiziona davanti a me, penetrandomi nella vagina già sensibile e pulsante.

La doppia penetrazione mi riempie completamente, facendomi tremare di piacere. Una donna si avvicina, offrendomi i suoi seni da succhiare mentre gli uomini trovano un ritmo sincronizzato dentro di me.

Alessio osserva tutto la scena, i suoi occhi non mi lasciano mai. Vedo il suo sesso che si indurisce nuovamente mentre mi osserva essere posseduta da questi sconosciuti. C'è qualcosa di primordiale nel suo sguardo, un misto di gelosia e desiderio che mi eccita ancora di più.

"Ti piace guardarmi?" gli chiedo tra i gemiti, mentre i due uomini aumentano il ritmo delle loro spinte.

"Mi piace vederti perderti nella lussuria," risponde, la voce roca. "Più tu godi e più godo io!"

Elena ride, avvicinandosi a lui. "La tua sorellina è insaziabile," commenta, accarezzandogli il petto. “E anche tu da quello che vedo.”

I due uomini raggiungono l'orgasmo quasi simultaneamente, riempiendomi dei loro umori caldi. Appena si ritirano, esausta ma ancora bramosa, vedo Elena sussurrare qualcosa all'orecchio di Alessio. Lui annuisce, un sorriso pericoloso sulle labbra.

“Ragazzi venite qui!” dice Elena, con tono autoritario. “Voglio che copriate il corpo di Gaia con il vostro piacere. Non un millimetro del suo corpo deve essere asciutto, il fratello desidera vedere quanto la sua anima puttana può superare ogni inibizione.”

Le sue parole mi colpiscono come una scarica elettrica. Il cuore mi batte forte, un misto di imbarazzo e desiderio mi fa tremare. Sono al centro di tutto, nuda e vulnerabile, ma il pensiero di ciò che sta per succedere mi eccita in un modo che non riesco a spiegare.

La folla si anima attorno a noi, eccitata dall'ordine di Elena. Gli uomini si avvicinano, formando un cerchio stretto intorno al mio corpo esausto ma tremante di desiderio. Alessio si posiziona alla mia testa, accarezzandomi i capelli con un'intimità che fa contrarre qualcosa nel mio ventre.

"E’ il tuo momento, sorellina, sei pronta?" sussurra, chinandosi per baciarmi la fronte.

Annuisco, incapace di parlare, il corpo una massa pulsante di nervi ipersensibili. Sento le mani di Elena che mi allargano ancora di più le gambe, esponendomi completamente agli sguardi affamati che mi circondano.

"Guardate quanto è bella," dice Elena, le dita che scivolano tra le mie pieghe gonfie. "Tutta aperta e bagnata, pronta per ricevere il vostro tributo, il vostro piacere."

Il primo uomo si avvicina, il suo cazzo eretto nella mano mentre si masturba vigorosamente. Con un gemito gutturale, rilascia il suo caldo liquido sul mio ventre. La sensazione è elettrizzante: calda, proibita, degradante e allo stesso tempo incredibilmente erotica.
Un secondo uomo prende il suo posto, mirando ai miei seni. Gocce bianche e dense ricadono sui miei capezzoli eretti, facendomi gemere. Un terzo, quarto, quinto uomo si avvicinano in rapida successione, decorando ogni centimetro della mia pelle con la loro essenza.

"Guarda come brillano i suoi occhi," commenta Sofia, inginocchiata accanto a me. "Le piace essere trattata così."

Ha ragione. C'è qualcosa di profondamente liberatorio nell'abbandonarmi completamente, nel diventare un recipiente per il piacere altrui. Sento rivoli caldi scivolare lungo i miei fianchi, tra le cosce, sul viso. L'odore muschiato del sesso riempie l'aria intorno a me.
Alessio osserva tutto con occhi affamati, la mano accarezza lentamente il suo sesso mentre guarda il mio corpo che viene marcato da decine di uomini. Quando l'ultimo uomo ha finito, sono completamente ricoperta, lucida sotto la luce delle torce, un'opera d'arte erotica vivente.
Penso che ora sia tutto terminato, ma non è così. Le donne si avvicinano come una marea silenziosa, i loro occhi lucidi di desiderio. Sofia è la prima, la sua lingua calda che inizia a leccare delicatamente il mio addome, raccogliendo le gocce bianche con evidente piacere. Martina si unisce a lei, concentrandosi sui miei seni, la sua bocca che succhia avidamente i miei capezzoli ricoperti di sperma.

"Guarda come si prendono cura di te," mormora Alessio, accarezzandomi i capelli mentre osserva la scena. "Come piccole gatte affamate."

Una donna dai capelli rossi si china tra le mie gambe, la sua lingua esplora le mie pieghe sensibili, assaporando il cocktail di umori che scorre da me. Un'altra si occupa del mio viso, leccando delicatamente ogni traccia dai miei zigomi, dalle mie labbra, dal mio collo.
Apro gli occhi che ho tenuto chiusi per non essere accecata dagli schizzi e vedo che ogni donna che mi sta pulendo viene scopata e gode alla grande.


Sono completamente sopraffatta dalle sensazioni. Ogni centimetro della mia pelle viene lambito da lingue morbide e calde, ogni traccia di piacere maschile viene meticolosamente rimossa dai corpi femminili che mi circondano. È come essere al centro di un rituale pagano, un'offerta sacrificale agli dei della lussuria.

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Il mio amico(utente di A69) che rimarrà sconosciuto a voi, visto che desidera rimanere anonimo mi ha chiesto di scrivere una nuova storia incentrata sulla relazione che ha con la sorella. Mi ha raccontato brevemente di una loro vacanza ad Ibiza e io ho iniziato a tessere una ragnatela di immagini e situazioni che sono diventate alla fine un romanzo. Troppo lungo per essere rinchiuso in una sola storia. Quindi ho deciso di pubblicare ogni settimana 3 capitoli per rendere la lettura più piacevole e scorrevole. Vi ricordo che esistono altre due storie con Alessio e Gaia: Un gioco Proibito e il Segreto di Alessio e Gaia. Ho impiegato quasi un mese a scrivere questa storia e spero che vi possa piacere e soprattutto eccitare. Se poi riceverò tanti commenti positivi e tante letture, come normalmente accade, trasformerò questa storia in un romanzo vero e proprio che verrà pubblicato. Dimenticavo di dirvi che tutto quello che leggerete è tutto frutto della mia fantasia, che ha attinto a qualche mia esperienza reale del passato. Spero possa piacervi ed eccitarvi così tanto da scrivermi e propormi un’avventura tra di noi …

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Eccoci qua: tocca a voi decidere se sono un genio incompreso o solo un tizio che si illude di saper scrivere. Dai, un votino non me lo potete negare, non siate tirchi! E se vi va, buttate lì un commento: anche uno di quelli che strappa una risata, che male non fa.

Scrivo queste storie perché mi piace farvi viaggiare con la fantasia, ma, lo ammetto, anche per mettermi un po’ in vetrina. Sono tipo un venditore di sogni proibiti, di quelli che piazzano la bancarella all’angolo della strada. E sì, ho un debole per le donne, non lo nego, ma non ho un “tipo” fisso. Mi piace variare, sperimentare, buttarmi nel caos delle possibilità.

Se vi va di entrare nel mio club di fan (o meglio, di complici), fatevi avanti. Chissà, magari insieme possiamo inventare , o vivere, ancora meglio, una storia ancora più folle. Io sono un maestro della pubblicità subliminale, mi vendo tra le righe, ma il modo migliore per capirmi è conoscermi di persona. Poi si vedrà dove ci porta la corrente!

Potete contattarmi qui su A69 o su Te. le. gr. am, stesso nick: giorgal73. Proposte, idee, commenti, o magari un invito a una serata o un club per scrivere insieme il prossimo capitolo – sono tutto orecchi. P.S.: se preferite la vecchia cara email, parte con giorgal73, poi la chiocciolina, e chiude con gmail.com. Facile, no?