Coppia indecisa

Ne avevamo parlato diverse volte, e naturalmente ero stato sempre io ad introdurre questo tema. Lei, Kat, la mia fidanzata, era restia a parlarne.
Io ero già stato diverse volte in un Club Prive, sia come single che anche insieme ad una mia vecchia amica, e la cosa mi era sempre piaciuta molto. Ho sempre ritenuto che il Club Prive fosse la più erotica delle esperienze sessuali.
Fin dalla prima volta che incontrai Kat mi innamorai subito di leri: è una ragazza molto più giovane di me, molto bella, e di una simpatia straordinaria.
Anche dal punto di vista sessuale la nostra intesa è sempre stata fantastica, ho sempre pensato che fosse incredibile come una ragazza così dolce, solare e quasi angelica, potesse essere tanto sensuale ed erotica a letto …….
Nonostante questa nostra intesa perfetta, però, la mia natura di porcellino mi ha presto portato a pensare quanto erotico sarebbe stato portare Kat in un Club Prive.
Così che cominciai ad introdurre con lei questo tema di conversazione, ma sempre in maniera scherzosa, molto alla lontana, ipotetica …….. anche perché notavo una certa resistenza a parlarne, da parte sua.
E si che su altre fantasie sessuali ci siamo trovato d’accordo, e Kat non ha avuto problemi nel realizzarle insieme a me: sesso in macchina in luoghi dove potevamo essere visti, orgasmi al ristorante grazie ad un vibratore che lei inseriva nella topina ed io azionavo tramite telecomando, una bella sega in piedi che Kat mi fece in un disco-bar dove c’era tanta gente che eravamo tutti schiacciati uno contro l’altra, e perfino vere commedie dove lei recitava la parte della ragazza che, bevendo un drink da sola, vestita sexy e seduta sullo sgabello alto al bancone di un bar, attirava le attenzioni degli uomini presenti e con sguardi ammiccanti li incoraggiava a farsi avanti. E quando l’uomo si faceva avanti e intavolava discorso con Kat, lei si mostrava molto amichevole, molto aperta …… facendo fantasticare l’uomo che avrebbe potuto farla diventare aperta ….. anche di gambe. E a quel punto apparivo io, che le dicevo “ciao amore” la baciavo sulla bocca e me la portavo via toccandole il culo !!!!
Per dire che ci siamo sempre divertiti molto insieme con questi giochetti voyeuristici, ma il Club Prive era un tabù. Da un lato lei non ne parlava volentieri, dall’atro lato io stesso, se pur eccitatissimo a quell’idea, avevo delle remore: tenevo troppo alla nostra relazione per rischiarla spingendo forte in quella direzione.
E poi, devo confessarlo, io avevo nel recondito del mio cervello anche un’altra remora: e se una volta lì Kat avesse voluto portare l’esperienza fino in fondo? Voglio dire fare sesso penetrativo con qualche bel ragazzo giovane e muscoloso?
Io so bene che l’atmosfera erotica che si crea all’interno di un Club Prive può condurre chiunque a fare cose che a mente fredda non si sognerebbe mai !!
Ed io stesso, come mi sarei comportato? Magari l’idea di partenza sarebbe stata solo quella di guardare gli altri fare sesso in una bella orgia, o accettare qualche bella palpata sul culo di Kat camminando nei corridoi bui, o magari soffermarci in quei corridoi per stuzzicarci e masturbarci l’un l’altro, o magari perfino fare sesso essendo osservati da altri od anche nello stesso letto con un’altra coppia, ma ovviamente senza scambio. Ma poi, nella pratica, io mi sarei fermato a quel punto? Forse io si, ma se lei no ?????
Insomma, se solo uno di noi avesse deciso di andare avanti fino in fondo, come l’avrebbe preso l’altro? Moooolto pericoloso ……. !!!
Ma pensando al Prive, la mia fantasia volava …… mi è capitato più volte, facendo l’amore con Kat, di immaginarmi che in quel momento Kat fosse sotto un bel ragazzo di colore, muscolosissimo, che col suo grande corpo la copriva completamente, la schiacciava sul letto e la scuoteva violentemente a colpi di un cazzo gigantesco. Così che io la scopavo sempre più forte, come vedevo (nella mia fantasia) fare da quel ragazzone di colore, ed i suoi gemiti di piacere con me, era come se li ascoltassi da seduto sul letto, guardando “loro” che scopavano selvaggiamente.
E altre volte, prendendo Kat da dietro, a capretta, vedevo nella mia fantasia avvicinarsi a noi una folla di single che nudi e a cazzo duro si avvicinavano a lei, che, dopo essersi girata per regalarmi un bel sorriso, non esitava a masturbare vigorosamente il cazzo più lungo che le veniva offerto, e contemporaneamente prendeva in bocca il cazzo più grosso che aveva vicino al viso, spompinandolo fino a ricevere in bocca una sborata di liquido bianco dall’odore fortissimo, ma che lei inghiottiva avidamente, leccandosi tutto quello che era fuoriuscito.
Ma il fatto che lei, pur non dicendo esplicitamente di no, si mostrasse in grande imbarazzo tutte le volte che io parlavo di Club Prive, mi spingeva sempre più a fare il maschio dominante, e col desiderio di vederla arrossire ed emozionarsi di fronte all’ambiente di un Prive, una sera, finalmente, la condussi alla porta di un Prive di Firenze senza che lei se ne rendesse conto, ed ……. entrammo !!!!!!!
Nel prossimo racconto, se qualcuno si mostra interessato, vi dirò che cosa è successo la dentro.