Il primo appuntamento

Era da tempo che ci scambiavamo messaggi, consigli e apprezzamenti in quella famosa chatt di incontri, io non mi ero mai deciso ad invitarli e tanto meno ad approfondire per un incontro in quanto si era instaurato fin da subito un rapporto di amicizia tra me (Luca) e la coppia Giovanna e Gianluca, fino a quando un giorno piovoso primaverile sentendoci per messaggio con Gianluca gli confessai che sarei andato a breve a fare un giro in moto dalle parti di Brisighella e che avrei soggiornato tutto il giorno in una spa.
Fu in quel momento che decidemmo di dare luogo al nostro primo incontro.
Prenotai per l’occasione una stanza all’ acqua vivendi, posto riservato con piscina con accesso direttamente dalla camera.
Raggiunsi con la mia moto la spa e presi posizione in camera portando con me del prosecco, la tensione nell’attesa del loro arrivo era altissima, non sapevo bene cosa sarebbe accaduto e cosa sarebbe successo, mi ero fatto in testa tutte le ipotesi possibili immaginabili, fino a quando seduto a bordo piscina e fronte camera vidi arrivare la loro auto nel parcheggio, la tensione era alta e l’imbarazzo misto a eccitazione era ancora più spiccato.
Anche se non ci eravamo mai visti prima era da tempo che ci messaggiavamo e loro erano proprio come nel profilo…
Li feci entrare nella mia camera, la quale aveva l’accesso sia dalla recepion che dalla piscina, il cuore mi rimbalzava in gola, lei era agitata si notava ed era tesa come una corda di violino, cosa che la rendeva ancora più sensuale ed intrigante.
Nella stanza avevo preparato sul tavolino una bottiglia di vino, che versai interamente nei tre calici, brindammo al nostro incontro, chiaccherare con loro era una cosa naturale, parlando scivolò via letteralmente quasi un ora e tutta la bottiglia la quale aveva messo giovialità e spensieratezza in quel momento che da li a poco si sarebbe trasformato in un turbinio di sensualità e lussuria.
Infatti mentre sorseggiavo il mio prosecco, mi avvicinai a Giovanna per sentire il profumo buono che emanava, dolce e intenso, gli dissi che mi piaceva tanto quel profumo, lei con naturalezza e provocazione per rompere un pò il ghiaccio alzò i capelli dal collo e me lo porse per farmi avvicinare e sentire da vicino il buono odore, in quell’attimo io annusai la fragranza e la baciai sul collo, mentre lo feci notai subito un sorriso da parte sua e un cenno di annuizione da parte di Gianluca.
Quel bacio aveva sciolto qualsiasi inibizione, barriera e pregiudizio e fu l’inizio di un turbinio di emozioni da li a poco.
Infatti con il mio corpo premuto verso quello di Giovanna gli feci sentire che dentro di me c’era piena eccitazione….infatti la sua mano non tardo ad accarezzare da sopra i pantaloni il mio arnese, mentre la mia mano scivolò sopra i sui glutei accarezzandoli e palpandoli delicatamente, in quell’istante Gianluca si avvicinò a noi e sussurrò qualcosa a Giovanna, che non tardò molto a reagire, appoggiandosi sul letto e toccando la mia patta, slacciandola e facendo uscire il pene duro e pulsante….la mia mano scivolò dentro al suo vestito toccando le sue tette che erano sode e morbide, avvicinò il volto al mio cazzo e lo prese in bocca succhiando e bagnandolo tutto.
La sua saliva colava anche sulle mie palle, mentre la mia mano ferma e decisa afferrò la sua nuca accompagnandola nel movimento, di tanto intanto emetteva dei suoni flotti, la sua bocca calda cullava letteralmente il mio membro, in quell’istante Gianluca si avvicinò a noi e diede il suo pene in mano a Giovanna che lo smantettava.
A quel punto Giovanna fece sdraiare Gianluca sul letto, mostrando a me il suo formoso sedere, tondo e sodo alzando il vestito.
Mentre succhiava il suo cazzo, mi avvicinai scostando i suoi slip e portandoli sulla chiappa, ed iniziai a sfregare la mia cappella sulla sua figa calda e piena di umori. La stavo sditalinando con il mio cazzo, strusciandolo con un pò di pressione sul suo clitoride. Abbassai il volto e iniziai a leccargli la figa mentre con un dito la massaggiavo, il suo sapore era buono e la sua figa super bagnata, i suoi umori mi colavano sulla barba e sul mento lei era presa dal succhiare il cazzo a di Gianluca.
Io mi fermai per togliermi di dosso i vestiti e dopo iniziai a spogliare anche lei, lasciandola solamente con gli slip, piegata a pecorina in ginocchio mostrando il suo rotondo culo a me, mi avvicinai e (con le dovute precauzioni) appoggiai il mio pene sulla sua bagnatissima figa, puntai la mia cappella li contro e piano piano lentamente con un movimento costante lo feci entrare tutto scorrendole dentro, la sua figa bagnata e pulsante si allargava sotto la pressione e l’ingresso della mia verga dentro di lei allargandogli le pareti, mentre scorrevo sentivo i suoi gemiti distorti dal rumore della pompa che stava facendo a suo marito Gianluca, inizio cosi per me una danza di piacere, sbattendo con colpi di reni decisi e costanti la stavo fottendo pienamente dandole un immenso piacere e ritmo alla sua bocca che succhiava.
E’ in quel momento che non so cosa mi sia passato per la mente…. ma si …mi fermo e infilo un dito nel suo sedere che sento strettissimo, lei si ferma un istante e si gira sorridendomi come a darmi il suo consenso….
Giovanna salta in groppa al suo Gianluca e fa sentire a lui la sua figa dilatata dal mio cazzo mentre mi mostra le sue natiche sode è in quel preciso istante che infilo a fatica la mia cappella in quel buco stretto che da li a poco divenne sfondato dal mio piacere….
Pompo dietro di lei con decisione la Giovanna era riempita nei suo buchi…. Io sto per esplodere, ed e li che lo tiro fuori e la innaffio con la mia sborra sulle sue natiche gemendo di piacere….