La mia padrona

In un periodo di crisi, avevo accettato di fare lavori domestici e di cura del giardino per una donna, che era una consulente molto impegnata e fuori casa tutti i giorni. Fin dal primo colloquio mi aveva colpito per la sua eleganza, la cura personale e l'abbigliamento sempre molto femminile, con gonna, o abito affusolato, calze velate e scarpe o stivali con tacco deciso.
Durante i primi giorni di lavoro, in cui lei mi aspettava già pronta per uscire, mi diceva cosa avrei dovuto pulire, riordinare o sistemare in casa e giardino, con fare sempre molto deciso ed autoritario. Dentro di me ho pensato spesso che le mancasse il frustino e l'abito in pelle nera per essere la Padrona che ho sempre sognato.
Dopo i primi tempi, cominciava ad avere fiducia del mio operato e quindi capitava spesso che finiva di truccarsi e vestirsi mentre iniziavo il mio lavoro, senza preoccuparsi della mia presenza, girando per casa in intimo. Ebbi la conferma che i dettagli sotto i vestiti andavano oltre la mia immaginazione erotica e la mia ammirazione cresceva ogni giorno.
Una mattina era particolarmente in ritardo e mi disse di sistemare la camera da letto! Rimasi sorpreso perché era la prima volta che mi faceva entrare nella camera, ma lo stupore aumentò quando la vidi uscire dal bagno in perizoma ed autoreggenti, indossò un abito in pelle, stivali al ginocchio con tacco 12 o forse più. Scappa di corsa e mi dice di chiudere casa dopo i lavori. Cominciai a dare aria alla camera e riordinare il letto; raccolsi un paio di completi intimi, uno rosso e l'altro nero, di pizzo e molto belli e sexy entrambi. In fondo al letto trovai anche le calze ed un reggicalze....cominciavo a perdere il controllo. Ad un certo punto ho pensato di mettere in atto la mia passione privata e decisi di indossare il completino con il reggicalze nero, poi andai nel locale ripostiglio dove trovavo il materiale per le pulizie in quanto avevo visto un camice nero da domestica e delle scarpe che forse erano della mia misura. Li indossai e ritornai in camera da letto per finire i lavori. Da quel momento cominciai a sentirmi la donna di servizio della mia padrona ed andai in bagno per fare pipì, sedendomi sul water come una femmina e come faccio abitualmente quando sono sola a casa mia e mi travesto.
Persi il controllo del tempo e quando la camera era in perfetto ordine mi sentivo come in un sogno e mi chinai per raccogliere una foglia caduta da un vaso di fiori nell'ingresso, quando ebbi la sensazione di non essere più sola. Non feci in tempo ad alzarmi che la mia Padrona mi bloccò con una mano sulla schiena in modo deciso e mi chiese cosa cazzo stessi facendo! Il tono era severo ma non alterato e neppure sembrava arrabbiata. Ordinò di alzarmi e di girarmi, mi guardò dalla testa ai piedi, poi mi sollevò il camice e vide cosa avevo indossato. Comincio a sentirmi ridicola e penso che era finita, invece Lei continua ad interrogarmi per conoscere i miei vizi; mi ordinò di seguirla in camera e mi fece i complimenti per l'ordine e la pulizia. A questo punto mi diede una chiave e mi ordinò di aprire un armadio e rimasi bloccata quando vidi il contenuto: abiti sexy e giochi erotici di vario tipo, manette e frustini e tanto altro ancora.
A questo punto mi disse che doveva mettermi alla prova per decidere se tenermi come donna di servizio ed io non credevo alle mie orecchie accettando, anzi subendo l'ordine abbassando testa e sguardo verso di lei.
Ordinò di togliermi il camicie, mi girò intorno due o tre volte guardandomi e dicendo che avrei subito una punizione per aver indossato l'intimo di una sua amica, quindi prese un frustino dall' armadio e mi ordinò di aprire un cassetto del comodino molto basso di fianco al letto. Pensai che avrei ricevuto la prima frustata, mentre ero chinata con il culetto in bella vista (per mia fortuna ho un bel culo) ed invece non arrivò nulla sulle natiche di violento, ma comunque mi strisciava il frustino sulle natiche e mi ispezionava anche sotto lo slip.
Nel cassetto c'erano vari sex toys, lubrificanti e ...con mio stupore, ma anche ammirazione, uno strap on di medie dimensioni con una cintura in pelle molto fine; mi ordinò di prendere proprio lo strap on e di pulirlo con cura perché l'aveva usato durante la notte e fu a quel punto che mi diede la prima frustata. Mi stavo alzando per andare in bagno ma dopo la frustrata capii subito che dovevo pulirlo con la lingua e così feci; poi mi ordinò di togliermi lo slip e di sfilarle l'abito.
Poi mi fece inginocchiare e si mise con la sua fica davanti alla mia bocca e mi disse di pulirla ma mi bloccò dopo poco ed andò nel bagno a far pipì, quindi mi ordinò di ricominciare a pulire la fica con la lingua, cosa che feci senza esitazione. Dopo poche leccate il suo sapore salato divenne più dolciastro e quando lei capii che mi stavo eccitando, si spostò bruscamente e mi diede una frustata sulla schiena. A questo punto indossa lo strato on e comincia a strisciarlo sul mio corpo, quindi mi ordinò di leccarlo e succhiarlo; ubbidii e cominciai a fare un pompino mentre lei continuava a strisciare il frustino sul mio culo.
Ormai avevo capito cosa mi avrebbe fatto e la cosa non mi dispiaceva per nulla, ma avevo paura perché era la prima volta con una Padrona. Mi tolse il dildo dalla bocca e cominciò a lubrificarmi il buchetto, mi infilò uno, due o forse tre dita e poi mi puntò il suo cazzo sul buchetto mentre ero inginocchiata sul letto....passarono secondi interminabili e poi cominciai a spingermi verso di lei e mi diede una sculacciate decisa perché non potevo prendere il comando del gioco. Mi blocca ed in quel momento mi penetra con un colpo deciso e si ferma nuovamente. Procede con movimenti alternati a pause e penetrazioni sempre più profonde; il primo dolore scompare dopo i primi colpi ed anzi il piacere aumenta con i colpi più profondi. Dopo poco mi prende il cazzo in mano e con pochi colpi mi fa sborrare sul suo letto. Passato l'orgasmo sfila il suo strap on dal mio buchetto e mi lascia un momento di pausa poi mi ordina di leccare la mia sborra con la lingua e di ingoiare ogni goccia. Passano alcuni minuti interminabili, poi mi ordina di sistemare nuovamente la camera, pulire tutto e indossare nuovamente il vestito da cameriera, prima di raggiungerla nello studio perché mi doveva parlare. Sistemai la camera e rimisi lo strap on pulito al suo posto, quindi indossai camice e scarpe da donna e raggiunsi la mia Padrona nello studio.
Lei mi guardò in modo severo e cominciò a dirmi che avevo tradito la sua fiducia...Pensai nuovamente di aver perso il lavoro, ma mi consolavo ripensando all'orgasmo incredibile ed al sogno realizzato. Invece di licenziarmi, mi dice che ho un'ultima chance per restare al Suo servizio, anzi per essere la Sua donna di servizio. Ovviamente accetto dicendo che avrei esaudito ogni sua richiesta, così Lei dice che avrei dovuto essere disponibile anche di sera per essere al servizio durante i Suoi incontri privati, quindi mi ordina di andare a casa senza poter indossare i miei abiti maschili; per fortuna era venuta sera ed uscii dalla casa, presi la macchina e tornai a casa, pensando per tutta la notte a quanto accaduto ed a quello che mi dovevo aspettare in futuro, ma questa è un'altra storia. Forse mi aveva messo alla e mi aveva spiato per tutto il giorno?