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Prime Esperienze

La ragazza del Bar


di ParisTrans
02.12.2023    |    1.055    |    4 9.8
"Tornai per due mattine di seguito e aggiungendo una chiacchiera ad un altra riuscii a sapere il suo giorno libero e ad accordarci per vederci..."
Casal di Principe è un piccolo comune nel Casertano.
Ci sono pochi bar e quei pochi mettono soggezione perché hanno solo uomini fuori e dentro.
Decisi di spostarmi in un paese accanto ed entrai in un bar con due fratelli barbuti e massicci che scherzavano tra di loro fisicamente dandosi dei colpi tanto da non fare caso a me e urlarmi "siediti fuori che ti mando la ragazza". Io obbedii e già mi salí l'adrenalina a quel comando.
Vidi la ragazzina riccia mora senza un filo di trucco, le labbra gonfie e un po screpolate, il viso pienotto come il resto del corpo, sarà stata un metro e 55 al massimo, indossava dei leggins neri con le scarpe da ginnastica e si intravedevano i calzini colorati con la bionda di Frozen. Quel seno naturale cosi prosperoso che ballonzolava lo seguivo con lo sguardo da dietro i miei occhiali scuri.
Io indossavo un cappotto di un marchio importante con pelliccia vera, un cappello di pelliccia vera, le unghie naturali Rosse lunghe, un maxipull beige fino a sopra il ginocchio che lasciava le calze ricamate in pizzo in evidenza.
Quando lei si avvicinò e disse "signora buongiorno, cosa le porto?" Avvertii il suo disagio, quando poi mi portò il cappuccino disse timidamente "come siete elegante signora, mi piacerebbe pure a me" con tono sottomesso di chi si sente inferiore in quel momento.
Se mi inteneri? No !
Mi Arrapai da morire.
Gli dissi "amore mio che dolce che sei, ma tu sei giovanissima, avrai tempo vedrai, ma io ti posso far vedere come si fa e accelleru i tempi" lei annui come una bambina che dice si .
Tornai per due mattine di seguito e aggiungendo una chiacchiera ad un altra riuscii a sapere il suo giorno libero e ad accordarci per vederci.
La mattina dell'incontro mi venne un ansia pazzesca, sapevo di fare una cosa illegale e mi eccitava, lei aveva 18 anni e quando parlava ne dimostrava 14, ed io l'unica cosa che pensavo erano le posizioni in cui la volevo mettere e guardare.
Quando la vidi alla fermata dell'autobus con i leggins coloratissimi, i calzini con i pupazzi, la felpa extralarge e il piumino mi fece tenerezza la sua fanciulezza, ma solo per un istante, poi tornai a immaginarla a pecora.
Le mie amiche trans e quelli gay no riescono a capire e mi prendono in giro per questa mia cosa,cioè x loro è inconcepibile che una Trans vada a donne, si ecciti vedendo una ragazza. Questa parte maschile emerge senza la mia volontà, e siccome è una stranezza rara ho notato che alle donne e ai cuckold piace molto.A me ancor di più.
Torniamo alla barista, si chiama MariaRosaria ma io subito la soprannomino RoseMary e ridiamo insieme quando lei prova e non riesce a pronunciarlo.
Andiamo in una caffetteria a caserta centro e parliamo, mi dice che è single ha avuto solo due ragazzi ma erano stronzi con lei pensavano solo alle canne e alla playstation o a giocare a fantacalcio.
Io mi spinsi nel chiedergli se aveva mai goduto lei arrossii abbassando la testa, io incalzai chiedendo che esperienze avesse avuto "hai mai fatto un orgia? Hai fatto i pompini? Un esperienza Lesbica?"
A quest'ultima domanda lei si illuminò e mi disse "no, non ancora" allora capii che potevo spingermi "vuoi venire a vedere casa mia?" Lei fece Si con la testa, appena entrate in auto la guardai e gli dissi che era bellissima mi aveva colpito e altre cazzate mentre il cuore accellerava presi coraggio e gli palpai una coscia e mi avvicinai con il viso, notando che non si allontanava la Baciai focosamente infilandogli la lingua in bocca prima ai lati e poi in fondo stringendogli la testa con la mano gli afferai una tetta con l'altra e fece altrettanto per poi abbracciarmi, ci staccamo e mu disse "mammami signora che ci tenete" ed io "ma come signora? Ancora? Chiamami per nome, io per te sono Milly"
Andammo a casa mia a Casal di Principe, quando vide che aprivo il cancello con il telecomando e intravide il giardino con la fontana la carpa la panchina il gazebo sembrava una bambina alle giostre.
"Senti ma vogliamo fare una pazzia? Si campa solo una volta, ti va di provare più cazzi insieme?" E lei "fate voi signora per me è tutto così strano" non capivo se mi parlava con il voi per la differenza d'età o perché era una schiava.
Appena entrate in casa la portai in camera da letto e gli presi delle cose da indossare, lei era goffa, impacciata, non sapeva neanche quale fosse la sua taglia così la spogliai ammirando ogni centimentro di quel corpicino opulento che il maestro Botero avrebbe usato come musa x un dipinto.
Un mio feticcio e quando i seni ballano, gli feci indossare un reggiseno senza coppe un perizoma e un una guepiere tutto nero lucido.
Le calze a rete autoreggenti e gli palpai il culone, poi la girai verso lo specchio e da dietro mentre si specchiava gli afferrai i tettoni morbidissimi e gli strizzai i capezzoli con due dita facendola un po male, gli feci sentire la presenza dietro e lei si morse le labbra.
Gli sussurrai "vai giù in ginocchio" lei obbedii e se ne stava li in ginocchio sotto di me guardandomi
Gli appoggiai le palle e il cazzo duro in faccia e lei non fece niente, glielo strusciavo, gli appoggiai le palle sugli occhi e poi spinsi la cappella contro le labbra e gli dissi "apri" fece No con la testa e io spingevo, lei disse No ancora, io gli presi i capelli raccogliendoli in una coda di cavallo e gli dissi in dialetto napoletano "pigliammell mmocc" (prendimelo in bocca) lei aprii la bocca ed io glielo infilai poco poco, iniziai a dargli istruzioni e lei eseguiva: all'inizio mi feci leccare la cappella poi gli feci annusare i coglioni e mi feci leccare tutta l'asta, gli dissi di sputare la saliva sopra al cazzo e di metterlo in mezzo alle sue tettone.
Capii che era una schiava in cerca di padrone.
La feci alzare e salire su di me, mi ritrovai quella settima naturale di seno in faccia, il mio cazzo era di marmo e mi sembro che la sua figa lo risucchiasse, entrai dentro e la feci dondolare a spazzola su di me mentre gli mungevo le tette con mani e bocca. Mi dovetti fermare per chiavarla a più riprese, quando la misi a Pecora e vedevo quella fica pelosa da dietro insieme al buco del culo prima gli infilai naso e lingua e poi glu infilai il cazzo in figa tutto d'un colpo, gli sputai sul culo e stavo per infilarlo ma lei mi fermò, gli assicurai che avrei fatto con delicatezza aggiunsi del gel e la feci rilassare gli dicevo come respirare e in uno di quei respiri gli infilai la cappella e piano piano mi feci spazio.
La avvisai che iniziavo a chiavarla sul serio e lei respirava più forte
Gli afferravo le tette da dietro e la sgrillettavo con tre dita sentii i suoi umori sulla mano, gli morsi il collo ed esplosi dentro il suo culo con la cappella che ad ogni spruzzata pulsava.
Quando ci rilassammo gli chiesi "sei venuta?" Mi disse "no non sono riuscita" all'inizio pensai ok fatto finito poi mi si accese una lampadina nella testa e chiesi "senti ma tu vuoi provare a venire veramente? Ti affidi a me?" Lei disse "Si" stavolta a parole.
Alllora misi un Last su A69 e mentre aspettavo le risposte che non erano concrete ("ci siete sabato sera dopo le 23?"io posso solo il lunedi mattina"fatemi eccitare e ci penso" tutte risposte così) allora iniziai a messaggiare i miei contatti e sopratutto un uomo sui 60 con cui faccio delle bellissime scopate e con cui parliamo spesso di farci una donna insieme.
Come volevasi dimostrare fu l'unico concreto che colse l'attimo capendo che "quando la gatta è in calore bisogna montarla sennò si raffredda e chiude" saggio il mio amico che non solo si presentò in 10 minuti ma si fece accompagnare da due uomini grandi come lui.
Uno aveva la barba bianca ben piazzato con un po di pancia da birra, l'altro era un ciclista con un look da padre di famiglia del sud, e poi il mio amico che ha i capelli bianchi la barba da dandy con i baffi alla salvator dalí , il corpo peloso e questo cazzo largo non lungo ma con due palle gonfie che io amo leccare.
Si concentrarono a leccarci dappertutto mentre noi eravamo sdraiate a pancia in su a gambe aperte e ci baciavamo giocando con la lingua.
Il mio amico Salvatore è un Bull e dava gli ordini ma Roswmary guardava me prima di obbedire aspettava il mio di ordine e questo mi fece tornare il cazzo duro.
Salvatore si dovette arrendere e chiedere a me ciò che desiderava che lei facesse.
Lei era distesa a gambe aperte e il barbuto gli stava leccando la fica cosi potente che si sentiva il suono di chi mangia la minestra mentre io e Salvatore gli ci baciavamo e ci facevamo succhiare il cazzo da lei, il ciclista gli leccava una tetta palpandogli l'altra, sentii lei gemere abbandonò i nostri cazzi e gli veniva da chiudere le gambe ma i due gliele tenevano aperte mentre quello sotto stava lavorando di lingua e lei gli venne in bocca lui prendeva i suoi umori e stavano godendo insieme, Salvatore lo spinse via per infilargli il cazzo e la chiavava forte mentre io la baciai e lei guardandomi mi sussurro "mo siii come è bello venire signora" Salvatore si accascio sopra di lei mentre la riempiva, appena staccato, il ciclista iniziò a Fotterla e ad ogni spinta vedevo quei tettoni ballare, il barbuto sali a farsi leccare le palle e si masturbava fino a Spruzzare sulle tette sue che Salvatore mi ordino di leccare, il ciclista sborro fuori sui peli della sua fica,
Salvatore mi fece gesto di entrare, lui e il barbuto gli tenevano le gambe aperte quando il ciclista aveva appena goduto che entrai io la scopai forte, loro gli portarono le ginocchia vicino alle spalle e io affondai tutto il cazzo dentro con spinte decise , sentivo le palle che stavano esplodendo e gli sborrai dentro la fica tenendo il cazzo affondato dentro, mi sembro di sentire la sua figa pulsare e quando uscii e ul barbuto iniziò a masturbarla con la mano mentre Salvatore gli leccava bocca e lingua, il ciclista gli teneva le gambe aperte ed io ero accanto al barbuto che lei si rilasso e Squirto in maniera potente in faccia a me e al barbuto a bocca aperta a ricevere, lei diede un gemito di godimento totale e con le mani lasciò il materasso a cui si era afferrata quasi tutto il tempo.
Ci pulimmo, i maschi andarono via, e noi due facemmo la doccia insieme giocando, mentre ci asciugavamo mi chiamò un amico che si eccito appena seppe che stavo con una ragazza.
Chiesi a RoseMary se gli andava e lei rispose "decidete voi"
Dopo circa due ore, dopo aver mangiato bevuto e ascoltato la sua gioia dei primi due orgasmi arrivò il Branco .....
Continua
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