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orge

Gang bang in treno


di ParisTrans
25.10.2022    |    2.559    |    9 9.9
"Non esistevano le parole gender, discriminazione, haters, esistevano i vhs spesso pirata, se volevi guardare un porno dovevi andare in edicola o chiedere ad..."
Correva l'anno 1999, i treni erano ancora a vagoni da 6 posti con le tendine svolazzanti i finestrini a metà e la porta scorrevole centrale con le tendine.
Non esistevano i cellulari e per comunicare dovevi arrivare a destinazione e usare la scheda telefonica con l'immagine della volpe per esempio che poi collezionavi perché ti ricordava quel periodo.
Non esistevano le parole gender, discriminazione,haters, esistevano i vhs spesso pirata, se volevi guardare un porno dovevi andare in edicola o chiedere ad un amico che ti prestava la cassetta del fratello grande che a sua volta aveva avuto dall'amico ecc.
Prendo il treno da Trieste, all'epoca esisteva un treno che partiva intorno alle 22 e arrivava a Roma alle 8 del mattino dopo. Una mia amica trans mi consiglia di Non prendere la cuccetta femminile perché spesso si trovano mamme con fogli rompiballe o ragazze schizzinose paurose che potrebbero fare problemi di avere una trans nel vagone. All'epoca si andava in giro con capelli lunghi tette abiti femminili però poi il documento era maschile quindi qualsiasi stronza poteva fare problemi e avere ragione. Io ero all'inizio proprio della mia transizione e non ho voluto credere alla mia amica.
Prenoto un posto in vagone femminile e salgo, porca miseria era proprio uguale a come lei mi aveva descritto, mi guardano malissimo e una ragazza va a chiamare l'addetto dei vagoni letto per farmi cacciare, la prima cosa che mi chiede il tipo del treno è il documento e quando legge il nome e il sesso maschile mi dice che mi sposta perché non posso stare tra le donne, con aria soddisfatta loro mentre io umiliata prendo la valigia e seguo l'addetto che per nulla imbarazzato mi dice mentre camminiamo nel corridoio "dai però anche tu, e se ti svegli con l'alzabandiera le spaventi , perché chissà che cazzo che avrai eh?" Mi apre un vagone e mi dice " vabbe dai qua stai da solo, visto che fortuna ? Hai pagato un posto e viaggi in un vagone tutto per te" io ringrazio e lui chiude a chiave e chiude le tende guardandomi tra le gambe " fammi vedere, non ho mai visto un trans dal vivo,a davvero hai il coso?" Era palese che era una scusa, così mi alzo la minigonna, abbasso calze e mutande e lui prima lo prende in mano e poi con passione lo prende tutto in bocca succhiando e pompando mentre si masturba e viene nei pantaloni.
Se ne va, io mi sistemo e sento un vociare fuori e accanto al mio vagone, sono quasi le 24, guardo dal vetro e vedo un via vai di ragazzi in divisa mimetica e questo mi fa ingolosire.
Per farmi notare inizio ad andare in bagno più volte indossando minigonna in pelle, calze colorate, camicetta con tette in vista. Uno di questi militari sta uscendo dal bagno chiudendosi la cerniera dei pantaloni con la sigaretta tra le labbra (all'epoca non era assurdo come adesso e la gente fumava spesso nei corridoi con il finestrino aperto) mi guarda e fa un ghigno, mentre sto per entrare in bagno sento che urla in dialetto "oh vuagliu" e capisco che sta facendo segno con la mano sull'orecchio per intendere ci sta un frocio. Quando esco ne vedo tre appostati fuori appoggiati alla parete con il bacino sporgente in avanti con atteggiamento provocante.
Mi sale un po la paura del branco quando andando verso il corridoio vedo che si sta spargendo la voce ed escono dai vagoni o restano sulle porte al mio passaggio, facendo battutine, urlando frasi di finte canzoni per fare gli scemi. Due di loro mi dicono "signorinA (sottolineando la A) un vagone tutto sola? Volete compagnia?" E mentre entro loro si affacciano e Ppena spno con il bacino verso il mio vagone fanno un gesto avanti e dietro con l'inguine come per mimare un amplesso. Si allungano da dietro altri militari e uno inizia a dire "siiii ma ci zuchi la minchia o nooo?non perdiamo tempo cumpaaa" insomma tra risatine e gesti provocanti mi ritrovo in ginocchio circondata da cazzi durissimi che escono da pantaloni e divise mimetiche tra i vari dialetti napoletani siciliani pugliesi mi dicono troia, zoccola, sento i cazzi nelle orecchie, palle che mi vengono appoggiate in testa in faccia uno scherzando me le fa pendolare in testa per poi far spostare un collega e infilarmi il cazzo in bocca fino a farmi uscire le lacrime. Iniziano ad arrivare spruzzi di sborra dolcissima, e continui a succhiare. Ad un certo punti si siedono in 6 in entrambi i lati mentre qualcuno in piedi si masturba in attesa del suo turno. A pecorina succhio 3 cazzi uno alla volta, mentre sento le mani sul culo, sulle chiappa da dietro, man mano che godono nella mia bocca e mi fanno bere tutta la sborra sucvhio altri cazzi e quando sento la sborra acida o amara la sputo. Un pugliese insiste per scoparmi e riesce a infilarsi quando incurante di sfiorare altri cazzi mi lecca orecchie e guancia mentre cerca di montarmi da dietro e dopo qualche minuto con le gambe spalancate da sopra mi monta con i colleghi che esultano perché ha dato il via a un vero sfondamento, alcuni di loro volevano proprio chiavare e io ero talmente eccitata dalla situazione che ho lasciato fare, mi sono sentita come la pornostar Selen nel film "adolescenza perversa" alcuni mi sborrano dentro e il mio culo sembra avere burro fuso al suo interno ormai i cazzi di tutte le misure entrano scopano e mi sborrano dentro ed escono per fare spazio ad un altro cazzo, ci sta un siciliano che per tutto il tempo mi da i bacetti sulle chiappa mentre con le mani me le tiene aperte per far entrare gli amici. Il godimento mio arriva dopo qualche ora quando contemporaneamente sento un cazzo bello largo venirmi dentro uno secco e lungo insieme ad un altro medio spruzzarmi in bocca e sulla lingua e altri due tra faccia e capelli, godo di nascosto senza toccarmi neanche.
La situazione si calma un po e scende il silenzio in una decina di minuti tutti distrutti addormentati nei vari vagoni. Esco per andare in bagno a lavarmi di tutta quella sborra e trovo due di loro a fumare vicino alla toilette appena mi vedono mi chiedono "ne vuoi ancora?" Io sono stanca ma penso che un occasione così non mi ricapiterà facilmente faccio cenno di sì con la testa e loro mi spingono dentro e iniziano a toccarmi le tette e baciarmi il collo, uno mi sussurra "inginocchiati cagna schifosa" io obbedisco mettono i cazzi fuori e inizio a succhiare quando uno dei due con il cazzo più largo bello venoso mi spinge la testa più distante dal cazzo con un braccio sulla spalla del suo amico i iniziano a ridere e mi pisciano addosso con un getto deciso liscio sulle mie tette, quando spalancò la bocca con la lingua fuori alzano il bersaglio e la fontanella dorata arriva dritta sulla lingua quando finiscono ridono e si impegnano per sborrarmi in bocca ma uno dei due si abbassa meglio i pantaloni fino a sotto le chiappe grosse sode si gira e mi mette il culone in faccia mi dice lecca e io ancora una volta obbedisco mentre l'amico da la stessa cosa è sono pronta a leccargli il culo l'amico si gira di scatto e spruzza tanta sborra che va sul muro sulla mia lingua in faccia così anche l'amico spruzza. Si chiudono i pantaloni ed escono. Resto da sola a pulirmi e sono praticamente nuda quando mi suonano alla porta "occupato?" Rispondo "un attimo" e sento bisbigliare " apri" appena apro vedo un uomo sui 30 anni con gli occhi profondi i capelli nerissimi un forte accento sardo mi spinge dentro mi prende la mano e se la mette sul pacco, mi gira si apre la cerniera mentre siamo ancora in piedi, mi spinge con una mano enorme la schiena un po riversa sul lavandino e la faccia schiacciata allo specchio, dall'alto da due forti sputi sul mio buco e me lo infila sicuro guardandomi allo specchio, inizia a scoparmi e masturba da dietro mi dice "vengo porca troia" e sento ancora una volta un fortissimo spruzzo tutto dentro al culo, resta ancora dentro a cazzo duro fino a quando non lo toglie e sento scivolare il seme tra le cosce, mi dice "riservata mi raccomando" esce e va verso una carrozza opposta a quella dove stanno i militari.
Ritorno nel mio vagone e vedo un ragazzo molto giovane sui 18 anni, sono stanchissima ma quando mi guarda gli faccio gesto di seguirmi.
Iniziamo subito a baciarci scambiandoci saliva e infilando le lingue nella bocca dell'altro in profondità mi apre le cosce e mi scopa a gambe aperte senza mai staccare la bocca dalla mia,il mio culo è ancora bagnato e anche il suo cazzo sembra entrare con il burro, questo lo fa sborrare dopo una 20ina di spinte e si sporca il lettino di sborra. Mi bacia ei fa gesto con il dito al naso per dire "zitta".
Distrutta ma soddisfatta prendo sonno.
P.s. storia vera 100%
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