Racconti Erotici > Prime Esperienze > THE GLORY HOLE: ovvero la democrazia del cazzo
Prime Esperienze

THE GLORY HOLE: ovvero la democrazia del cazzo


di Membro VIP di Annunci69.it Shoganai65
06.12.2021    |    6.441    |    11 9.8
"Avrei voluto ringraziare chi mi aveva regalato quella splendida sensazione ma dall'altra parte della parete non c'era già più nessuno..."
Non sono mai stato bello, anzi. Sono proprio bruttino, brutto forte. E anche un po' storto, e gobbo. Ho sempre avuto pochi capelli e tanti brufoli, il naso adunco, i denti sporgenti, e un occhio strabico. Però ho un uccello bellissimo, lungo lungo, 28 cm; e largo, XXXL, con una cappella viola, splendida, come una mela matura.

Sin da ragazzo il cazzo era la cosa di cui andavo più fiero ma i miei amici, negli spogliatoi, mi prendevano sempre in giro dicendo che sembravo un cavallo, mentre le ragazze a me non si avvicinavano neppure, pertanto non glielo potevo nemmeno mostrare. Se lo avessero visto, pensavo a quei tempi, sicuramente si sarebbero innamorate tutte quante, se non di me almeno di lui.
E invece ho avuto un'adolescenza ed una giovinezza molto triste, fatta di seghe solitarie sui giornali porno che comprava mio padre e che io trovavo poi nascoste in cantina, dietro una bottiglia di Refosco.
Crescendo le cose non sono andate meglio: anche quando andavo a cercare di fare sesso con qualche puttana in giro per la città più vicina, molte mi scartavano a priori; le altre, quelle che all'inizio accettavano di appartarsi con me per il doppio della tariffa normale, non appena vedevano il mio cazzo in tiro si spaventavano e mi tornavano i soldi.
"Se ci passa il tuo me la allarghi troppo e i clienti successivi si lamentano" si giustificavano.
Così finiva che tornavo in camera mia e me lo accarezzavo da solo, piano piano. Lo guardavo con un misto di odio e amore, perchè sapevo che era bellissimo ma purtroppo non era accettato. Bisognava saper aspettare, mi dicevo, ci sarà nel mondo qualcuna che ci vorrà del bene, che ci saprà accogliere. E allora iniziavo a fantasticare donne bellissime, a sognare ragazze esotiche, tette enormi, culi giganti, fighe bagnate in cui entravo facilmente e che mi desideravano per com'ero, ed anzi erano entusiaste del mio uccellone. E finivo immancabilmente per tirarmi una sega allucinante con schizzi di sperma che arrivavano fin sulla parete di fronte o sul soffitto.

Un giorno che non dimenticherò mai, mi trovavo ad Amsterdam per lavoro e, spinto dalla curiosità e dal desiderio, andai a visitare il Red District, il famoso quartiere a luci rosse della città. C'erano tante ragazze in vetrina ma come vedevano la mia brutta faccia e il mio corpo sbilenco tiravano la tendina e si rifiutavano di aprirmi.
Andai a vedere anche qualche spettacolo dal vivo, con uomini e donne che si accoppiavano sul palco, o anche su una rete sospesa sul pubblico maschile, che si masturbava in piedi o sulle poltroncine. Ma non era quello che cercavo: volevo anch'io accoppiarmi, o quanto meno provare l'ebbrezza di un rapporto orale con una donna. Invece, tanto per cambiare, ricevevo solo rifiuti.

Alla fine del mio tour, stavo quasi per tornarmene sconsolato in albergo, decisi di entrare in quello che mi sembrava un sexy club. Era la prima volta. C'erano stanze di tutti i tipi che io non avevo mai visto prima: attrezzate con manette, fruste, inginocchiatoi, specchi, corde, toys di ogni misura. Singoli e coppie si aggiravano da una stanza all'altra e si accoppiavano tra di loro in tre, quattro, cinque o più. Provai a inserirmi in una di queste ammucchiate ma sia le donne che gli uomini mi allontanarono piuttosto malamente.

Finchè entrai in una stanza dove sulle pareti laterali c'erano tanti buchi da cui, volendo, si poteva spiare cosa succedeva nella stanza dall'altra parte. Una camera per guardoni pensai avvicinandomi e iniziando a guardare due uomini che si stavano scopando allegramente una ragazza bionda e molto carina. Uno la inculava mentre lei si stava ciucciando l'altro cazzo. La scena era eccitante ma avrei voluto partecipare anch'io.

Sulla parete opposta invece i buchi erano posizionati più in basso, all'altezza dei fianchi e servivano, mi spiegò il proprietario del club, per infilarci l'uccello: si chiamavano GLORY HOLE.
Io ero cresciuto in un piccolo paese di periferia e all'epoca non ne avevo mai sentito parlare. Incuriosito, tirai fuori il mio cazzone già bello duro e provai ad infilarlo in uno di questi buchi per vedere cosa sarebbe successo. Nessuno in vita mia, tranne me (e mia madre quando ero piccolo), lo aveva mai toccato o preso in mano, tanto meno in bocca.
Per questo fui particolarmente sorpreso ed emozionato quando, due minuti dopo averlo infilato nel buco, sentii una mano calda ed avvolgente afferrarlo con vigore. Una sensazione mai provata prima. Lo accarezzava come ero solito fare io, gli massaggiava le palle, lo scappellava con dolcezza: era fantastico. Non sapevo chi ci fosse dall'altra parte ma per la prima volta nella mia vita qualcuno si prendeva cura del mio uccello, sembrava lo apprezzasse.

Un attimo dopo provai una sensazione ancor più incredibile: le dita avevano lasciato spazio e campo ad una lingua ruvida che stava risalendo lungo il pene ed ogni tanto si soffermava a leccare la cappella provocandomi dei brividi intensi. Lo leccava come fosse un cono di gelato al limone in una calda serata d'estate: erano leccate lunghe, intense, profonde. Un qualcosa di unico, mai provato prima. Il mio cazzo era eccitato, duro più del solito: un tronco infilato in un buco oltre il quale c'era il paradiso.

"E adesso, cosa sta facendo?" mi chiesi. Lo voleva prendere con la bocca, immaginai. Non era facile viste le dimensioni. Prima lo passò e lo ripassò con le labbra e la saliva per farlo scorrere meglio e poi un po' alla volta riuscì a farsi entrare la cappella. Sentivo che faceva fatica ma non lo voleva mollare, anzi, voleva tenerlo così tra la lingua, il palato e la gola. Probabilmente non ne aveva mai preso uno così grosso, pensai orgoglioso.
Iniziò a spompinarmi aiutandosi con la mano, alternando succhiate profonde e risucchi prolungati con un effetto ventosa che mi faceva impazzire. Era eccezionale.

Inizai a viaggiare con la mente nel tempo e nello spazio. Immaginai che dall'altra parte della parete ci fosse Monica Bellucci, Sharon Stone, Naomi Campbell, tutte quelle donne che vedevo sulle copertine patinate e su cui mi ero masturbato da giovane.
Poi la mente si concentrò su figure femminili a me più vicine: la prof di matematica del liceo, Elisabetta la figlia del fornaio, Gloria quella troia di vicina di cosa che sentivo scopare ogni notte col marito o l'amante e che mi sarei sbattuto anch'io volentieri…
Alla fine mi concentrai proprio su di lei. Pensavo alle sue labbra carnose, alle sue tette prorompenti, a quel culo magnifico che avevo intravisto una volta che, pensando non ci fosse nessuno, era uscita nuda sul terrazzo per raccogliere i panni stesi.
Ecco, era lei che adesso mi stava spompinando alla grande, sempre più veloce, sempre più intensamente. Le stavo per venire in bocca a Gloria, la volevo avvisare, volevo dirle che stavo per raggiungere il colmo del piacere…
"Oddio, vengoooo...!" non riuscii a trattenermi. Dall'altra parte la mano amica continuò ad agitare il mio uccello finchè non terminai di schizzare tutto lo sperma che avevo in corpo. Alla fine lo strizzò come una spugna per fare uscire un'ultima goccia. La leccò con la punta della lingua, diede un bacio sulla punta della cappella e mollò la presa.

Restai in piedi col cazzo in quel buco magico per un tempo indefinito. Avevo vissuto un'esperienza unica, estraniante, che mai nella mia vita triste e solitaria avevo potuto provare. Avrei voluto ringraziare chi mi aveva regalato quella splendida sensazione ma dall'altra parte della parete non c'era già più nessuno.
Chissà cos'avrà pensato, mi chiesi. Forse come me avrà immaginato di avere tra le mani il cazzo di Richard Gere, o Brad Pitt, o Leonardo di Caprio, o magari del professore di latino o del vicino di casa…
Mi venne anche il dubbio che invece di una Lei fosse stato un Lui.
Che importa.
La bellezza del Glory Hole è proprio questa, la sua democraticità: dà a chiunque, anche ai brutti e storti come me, la possibilità di avere un rapporto sessuale coinvolgente, lasciandoti la possibilità di fantasticare, di immaginare, che dall'altra parte del muro, da qualsiasi lato tu lo guardi, ci sia il/la partner dei tuoi sogni. Non è bello? 😉


P.S. Se vi è piaciuto mettete un LIKE e lasciatemi il vostro commento. Grazie 😉
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per THE GLORY HOLE: ovvero la democrazia del cazzo:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni