Visita medica

Da quando sono entrato negli "anta", ho cominciato a fare la visita andrologica di controllo come fanno da sempre le donne con la visita ginecologica. Ho sempre cercato una dottoressa, dopo alcune esperienze poco piacevoli con un medico per alcuni modi sbrigativi e poco simpatici. La prima visita con una dottoressa avvenne d'estate e mi ero preparato con calma, facendo anche un clistere per essere pulito durante il controllo della prostata. La dottoressa arrivò con ritardo ma poi fu molto attenta, facendo un colloquio completo, anche sulla vita sessuale di coppia che, all'epoca era molto intensa. Era una donna molto elegante e curata con gonna beige e camicetta bianca, entrò in studio ed indossò il camice bianco, prima di iniziare la visita. Sicuramente ho avuto la fortuna di trovare una donna che mi ha risvegliato la passione per la penetrazione anale, provando il magico orgasmo prostatico, ma ero preoccupato che durante la visita, la dottoressa si potesse accorgere della facilità con cui il suo dito sarebbe entrato nel mio buchetto....cosa che avvenne in modo molto naturale fortunatamente e durante la fine della visita, mi consigliò di usare sempre il preservativo durante il gioco anale per non rischiare malattie ed infezioni.....
Dopo alcuni anni, la mia voglia di indossare intimo femminile è diventato talmente forte che ormai indosso abitualmente body e slip in microfibra e calze o collant velati anche tutti i giorni, mentre sono in ufficio, sotto i vestiti da maschietto e, quando sono a casa da solo, indosso abitini o gonne, calze velate e scarpe con tacco e vengo al dunque. Avevo prenotato la solita visita uro-andrologica presso uno studio privato con una dottoressa che non avevo ancora conosciuto, dopo il pensionamento di quella che mi seguiva da anni. Per la visita con la nuova dottoressa, mi ero vestita con slip neri e gambaletti 40 den sotto i jeans ed ero completamente depilata nelle parti intime dopo aver fatto il percorso con il laser. Arrivai verso le 17, in anticipo sul mio appuntamento e trovai una donna che stava entrando in ambulatorio quando entrai in sala d' attesa; non feci caso al fatto, anche perché durante la prenotazione via internet, avevo letto che presso lo studio si facevano sia visite ginecologiche ed urologiche, che andrologiche. Poi arrivò il mio turno, la dottoressa mi chiamò per cognome ed entrai nello studio. La dottoressa mi guardò con un filo di stupore e mi chiese conferma dell'appuntamento; mentre confermavo la mia prenotazione online, notai che non c'era un lettino, ma la classica poltrona ginecologica e rimasi un attimo in imbarazzo. Per fortuna lei mi disse che forse c'era stato un problema con un cambio turno con la collega per noi maschietti, ma se non avevo problemi, poteva visitarmi comunque. Accettai con grande eccitazione perché ho sempre desiderato sedermi sulla poltrona ginecologica, ma cercai di mostrare un certo imbarazzo, anche se non credo di aver nascosto la mia eccitazione.
La dottoressa ha iniziato il solito colloquio con le domande di routine e poi mi disse che per continuare la visita, avrei dovuto togliere i jeans e gli slip per accomodarsi sulla poltrona. Avrei voluto togliere una gonna ed indossare autoreggenti, ma sarebbe stato un sogno, cercai di essere imbranato a sedermi, seminudo sulla poltrona. Mentre ero seduto, mi accorsi che dai gambaletti si notava lo smalto rosso sulle unghie....ormai non potevo scendere con una scusa e rimettere le scarpe e sperai che lei non si accorgesse di nulla. Iniziò la visita con la palpazione dei testicoli e poi passò al pene con ripetute compressioni ed ispezione della cappella, dicendomi che era tutto a posto e mi fece i complimenti per la depilazione intima. Mi raccontò che durante la specializzazione decise di seguire la ginecologia dopo il corso di urologia perché noi maschietti eravamo troppo pelosi...ormai ero completamente a mio agio e lei mi spiegò che per errore la mia prenotazione era finita nel giorno della ginecologia e per questo motivo c'era la poltrona ginecologica nello studio al posto del lettino, ma comunque poteva fare la visita anche se in realtà non ero una donna. Diventò sempre più amichevole facendo anche domande sulla vita sessuale, chiedendomi se avessi problemi di erezione e cose del genere..ormai era pronta alla parte finale della visita, con il controllo della prostata. Mentre la dottoressa apre un cassetto per prendere il gel lubrificante, si gira guardandomi con un sorriso dicendomi che avrei provato La stessa sensazione delle donne quando vengono penetrate durante la visita sedute sulla poltrona, con le gambe aperte. Ero emozionatissima e balbettai qualcosa che non ricordo, ma non vedevo l'ora di ricevere un dito nel culetto. Fu in quel momento che mi resi conto che si era accorta dello smalto sulle unghie....anche dal sorriso che fece guardando i miei piedi e dalla mano carezzevole posata su una gamba; il suo sguardo era cambiato ed era un misto tra stupore e dominio. Mentre facevo le mie congetture, la dottoressa divenne seria e mi disse di rilassarmi per la visita della prostata, si mise il lubrificante sulle dita della mano destra e si avvicinò al mio buchetto, spalmando con due dita il lubrificante, quindi fece una leggera pressione con il dito medio e mi penetro' con facilità e con un mio breve gemito. Senza parlare, iniziò a massaggiare la prostata, prima in modo delicato, poi in modo più vigoroso. Ad un certo punto mi disse che per valutare meglio, mi doveva inserire un secondo dito ,per non avere dubbi; ovviamente feci finta di niente e dissi che poteva procedere, ma in realtà mi sarei fatta infilare3, 4 dite se non tutta la mano. Procedette con la penetrazione mentre feci finta di fare una smorfia, ma in realtà era puro piacere, massaggio' con due dite ed ero quasi sul punto di venire, che lei ritrasse delicatamente le dita, dicendomi che la prostata era perfetta. Dopo essermi ripresa per l'emozione, scesi dalla poltrona e mi sono rivestita per concludere la visita. La dottoressa mi prescrisse gli esami di routine e scrisse il referto dandomi alcuni consigli in modo molto cordiale, poi diventò seria e ordinò di prendere un nuovo appuntamento per portare l'esito degli esami....ovviamente accettai la nuova visita ma la sorpresa fu quando mi diede lei l'appuntamento e mi disse che mi avrebbe visitato soltanto se mi fossi recata in studio vestita come si deve, con gonna e calze, perché durante la visita aveva capito tutto di me....per mia fortuna la nuova visita è stata fissata nel giro di pochi giorni e non vedevo l'ora di tornare da lei....