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katia: il culo


di eroticoreale
17.09.2010    |    39.884    |    0 7.5
"-dai!- disse, e io con forza ma lentamente la penetrai..."
Piu' di una volta avevo avuto l'impressione che sfilasse passandomi davanti, mostrandomi le forme snelle appena accennate ma solide e ben definite. Si fece ricevere nel mio ufficio dicendomi che doveva parlarmi, voleva essere assunta come cassiera; con garbo le dissi che eravamo al completo e lei guardandomi in modo inequivocabile mi ribatte': "prima provami".
a cosa alludeva? Mi tolse subito il dubbio, si avvicino' e infilo'una mano nella camicia massagiandomi il petto e guardandomi da troia. Un attimo di smarrimento e le incollai le labbra sulle sue. l'abbracciai con forza massagiandole il piccolo seno eccitato, spostai la mano piu' giu' passandola sul vntre piatto infilandola direttamente nei pantaloni, cominciai a toccare quel tesoro meraviglioso che aveva tra le gambe, gemeva e si strineva a me ci baciavamo incrociando la lingua freneticamente mentre con la mano le strapazzavo la fica in fiamme. non riuscivo neanche a sbottonarle i pantaloni tanto era la foga, gemeva, si dimenava, dovevo mantenerla stetta tanto si dimenava. raggiunse un orgasmo violento, io avevo la mano in mezzo alle sue gambe, era indolenzita mentre godeva avevo avuto l'impressione che me la stritolasse. Un attimo di pausa,un bacio lunghissimo mentre si gustava le ultime contrazioni dell'orgasmo, le sbottonai il pantalone le tolsi la camicetta, il reggiseno volo' via la guardai cosi con le semplici mutande da ragazzina era molto bella. ricominciai ad accarezzarla tutta leccandole e succhiandole i capezzoli che avvano il sapore di fresco,era partita di nuovo vibrava tutta,le alzai le gambe, cominciai a leccarle la fica godeva continuamente io le entravo con la lingua lei impazziva, ormai non ne potevo piu' tirai fuori l'uccello durissimo e stavo per infilarla.
"nooo, sono vergine" mi urlo'; non ce la facevo veramente a fermarmi, a girai le leccai il buchino tra le chiappe.
lei mi disse che era vergine anche lì, e dissi di non preoccuparsi la preparai per bene e quando le affondai la lancia dell'amore nel culo, un urlo consacro' la sua iniziazione a donna capace di godere con tutto il corpo vedevo il mio cazzo diladarle orrendamente l'ano. lei urlava e si dimenava il dolore era assurdo ma dopo un po' capiì che stava per godere di nuovo e mugolava come una cagna in calore io non ce la facevo piu' a trattenermi decisi che le avrei allagato l'intestino cominciai a sbatterla piu'
forte la sentii lacerarsi sotto i colpi piu' forti. urlava di dolore misto a piacere, mantenendole i fianchi mi sembrava di romperla, sentivo montare un orgasmo assurdo, prepotente sentivo che stava partendo da dentro di me una cascata di nettare che ci avrebbe stordito, inensificai i colpi fino all'esplosione finale. godemmo insieme, rallentai i fendenti con entrate sempre piu' profonde e potenti quasi volessi far salire nell'intestino piu' alto la mia sborra poi il crollo. Non riuscivo a stare dentro di lei per gustarmi la fuoriuscita delle ultime gocce, dovetti sedermi lei si accascio' su di me e rimanemmo cosi molto a lungo. Quando ci riprendemmo lei era dolorante il culo le bruciava in modo atroce, la portai nel bagno per lavarla il buchino era spaccato la pulii l'aiutai a rivestirsi aveva problemi a camminare. -ciao- mi disse, -ciao- le risposi ostentavo energia, ma ero disrutto.
Mi addormentai sul divano dell'ufficio risvgliato molte ore dopo da qualcuno che entro' nella stanza, era ancora lei con un mini abito che lasciava vedere le cosce meravigliosamente tornite, quellla visione mi riaccese il desiderio, e prima che potessi pensare qualsiasi cosa mi salto' letteralmente addosso schiacciandomi sul divano. era bella e sensuale, incollo' le sue labbra alle mie in
un bacio lughissimo, interminabile, durante il quale le tolsi quel poco che indossava. mi alzai prendendola di peso, la feci allontanare qualche metro, volevo guardarla, volevo ammirarla, volevo gustarmi la visione del suo corpo stupendo sovrastato da una faccia d'angelo con degli occhi vivaci di colore blu intenso. Fui attratto ancora una volta da quel culo meraviglioso, la feci inginocchiare sulla mia scrivania e cominciai a leccarle da dietro la fica e il culo, che era tornato come nuovo. la leccavo e lei gemeva, le ispezionavo il forellino con un dito, era bello stretto, le contrazioni con le quali accarezzava il mio dito mi facevano impazzire, ma il mio pensiero era fulminato da quella fighetta vergine che guardavo e leccavo e emanava profumi e sapori indescrivibili. avevo deciso, l'avrei rotta!
la feci eccitare facendola goere piu'volte, poi le dissi: "ora sarai totalmente mia"; lei mi guardo' con lo sguardo tra l'impaurita e l'impaziente. la strinsi a me la baciai ,era seduta sull'orlo della scrivania ,le puntai l'ccello tra le labbra muovendolo
velocemente senza entrare piu' di un centimetro ,godette ancora come una forsennata, fu allora che mi tiro' a se implorandomi di squarciarla. -dai!- disse, e io con forza ma lentamente la penetrai. urlo' ma fu un brevissimo secondo, poi comincio' a muoversi sotto di me costringendomi ad un ritmo estremamente impegnativo. non resistevo piu', senza cambiare posizione le alzai le gambe e le penetrai il culo, era il paradiso. le riempii l'intestino del mio seme con colpi fortissimi che la scuotevano, lei ormai non distingueva piu'la fine di un orgasmo dall'inizio di un altro era un godere continuo l'accompagnai ancora anche dopo aver goduto poi entrambi esnausti ci accasciammo l'uno sull'altra senza parlare. nessuna parola avrebbe avuto senso, andammo verso il divano nudi stanchi ma sapevamo che c'era ancora qualcosa da fare. un poco di torpore poi ci si alza per bere qualcosa,ci guardiamo ,mentre lei versava da bere. le andai da dietro, le baciai il collo, le acarezzai le tette turgide, le strizzai i capezzoli; quasi per caso mi resi conto che la cosa la eccitava, lo feci ancora con piu' forza, con piu' decisione sentii lei che mi si avvinghiava, per il dolore forse, ma la sua non fu solo una smorfia di dolore era piacere! la feci inginocchiare trattandola male dicendole che era una schiava di merda,la presi per i capelli e la scopai in bocca non dandole tregua. ogni tanto sentivo che aveva difficolta' a deglutire ma gemeva di godimento. dopo averle squassato la bocca per un bel po' la girai e le presi di nuovo il culo, le diedi i colpi piu' forti che potei sferrare, sentivo che le facevo male, il mio peso e i miei colpi le stavano facendo male, si sentiva umiliata e impotente sotto di me, non poteva fare nulla, era in balia dei miei desideri. la ripresi per i capelli e le infilai in bocca il cazzo durissimo e dopo pochi colpi fortissimi le riempii la bocca obbligandola ad ingoiare tutto, poi la portai nel bagno la misi a quattro zampe nella vasca e cominciai a lavarla come fosse un cane. la insaponai dappertutto, masturbandole la fica e il culo, la feci godere ancora mentre la risciacquavo con l'acqua fredda, l'asciugai e poi un abbraccio e un bacio, sussurrandole: -sei mia!
e lei: - mi hai fatto male ma e' stato meraviglioso... padrone.
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