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Hai capito l'amica della collega


di trufolo
23.07.2016    |    1.785    |    1 8.5
"Ciao mi dice, eccomi!! Cazzo, ECCOLA, dissi tra me e me, mi alzai dalla poltrona andandole incontro la strinsi in vita verso me e le diedi i soliti..."
Questa che vi racconto è fresca fresca di qualche giorno fa.
Premesso che da un anno circa lavoro a stretto contatto con una collega più giovane Elena, ha circa 38 anni,io dieci di più. Brava ragazza, single, ottima cultura e le piace fare un pò di tutto, ma per quanto ho capito poi non cura stabilmente e nel tempo ciò che con intraprendenza inizia.
Si è instaurato un bel rapporto, un buon feeling sul lavoro e nei momenti di tranquillità parliamo tanto delle rispettive cose, io un pò per compostezza professionale un pò perchè in effetti non mi attizza, non ho mai tentato alcun approccio, mi limito ad osservarla; è un pò corpulenta, alta, avrebbe belle tette che talvolta sbircio quanto sfoggia una scollatura che lo permette, e poi ha una bella bocca, labbra carnose che inviterebbero a fantasie bocchinesche, ma niente da fare nun mi prende!!
Sta di fatto che nel corso di quest'anno, sono passate in ufficio a trovarla delle amiche che nel tempo ho conosciuto, tutte della sua età, tutte single, con le quali lei esce facendo un pò questo ed un pò quello; con tutte queste si è instaurato un rapporto di confidenza tale che poi tra social e wapp ho alimentato e fatto crescere discretamente di mio, tanto che alle volte anche quando Elena non c'è, passano a trovarmi per sorbire un caffè.
Elena,come dicevo, mi racconta un pò tutto ciò che fanno, ed essendo lei una abbastanza intellettuale e profonda spesso mi chiede pareri che con con molta serenità esprimo.
Ebbene, nel tempo, è stato abbattuto il muro del tabù inerente l'argomento sesso, mi raccontò che una volta lei e Letizia, una delle amiche che frequenta, tra quelle che conosco, sono state invitate ad una serata privata dove una venditrice di prodotti per sexy shop voleva mostrare loro in particolare dei vibratori. Cazzo L'argomento si faceva interessante!!
Orbene, mi disse che entrambe avevano ricevuto un divertente vibratore a nove velocità (azz un martello pneumatico ho pensato) e poi si erano raccontate le sensazioni in ogni modalità di funzionamento, si perchè pare che non sia solo questione di velocità della vibrazione. Mi confidò che si erano riferite reciprocamente dei piaceri ricevuti dall'utilizzo del vibratore con dovizia di particolare. Dico: mi sta mettendo alla prova!?
Tuttavia ho mantenuto la mia compostezza dicendo la mia ed argomentando quasi con disinvoltura sulla cosa. Verso Letizia, invece, con la quale già avevo una certa confidenza, iniziai a maturare certe fantasie arrapanti, Elena mi aveva chiesto ovviamente di essere riservato sull'argomento, ed io mantenni ciò che mi aveva chiesto ma.......mi mise il tarlo in testa!
Letizia, bella mora, altezza media, fisico palestrato, culo tondo pronunciato e belle tette - una terza piena, aveva suscitato la mia libido pensando che lei facesse uso di quel vibratore!!
Iniziai a mostrare interesse nei suoi confronti sempre sotto gli occhi di Elena, che un pò era mia complice, aveva capito che tra noi non sarebbe successo mai nulla.
Si presentò l'occasione che Elena mancava una settimana, invitai Letizia a passare per un caffè in quei giorni e lei mi lasciò in sospeso per impegni. Dopo qualche giorno, quando ormai avevo quasi messo da parte questo pensiero, suona il campanello, apriporta elettrico si presenta Letizia, un vestitino leggero corto, abbronzatura caraibica, una scollatura notevole lasciava vedere due belle bocce strette da push up ......Ciao mi dice, eccomi!!
Cazzo, ECCOLA, dissi tra me e me, mi alzai dalla poltrona andandole incontro la strinsi in vita verso me e le diedi i soliti bacetti sulla guancia, quella stretta fu molto intima e lei lo capii e l'accettò di buon grado permettendomi di prolungare un istante quel momento, provai un primo eccitamento smorzato dai necessari convenevoli di circostanza. Superato questo momento la invitai per la colazione ed andammo al bar prendendo posto in un angolo appartato, si sedette accanto a me , era scattata qualcosa d'inebriante ed eccitante. Seduta mi mostrava le cosce toniche, ed io allungai un braccio nella sua spalliera come per agevolarla verso me. Abbiamo ordinato la colazione ed iniziato a parlare, mi venne spontaneo nella chiacchera tastarle il ginocchio prossimo alla coscia più verso me....dissi "che pelle morbida" fu la prima cosa che mi venne da dire, ed allungai ulteriormente la mano verso l'interno coscia e dando un stretta leggera verso la metà della stessa, lei sobbalzo un attimo e non parve dispiaciuta od imbarazzata. Eravamo abbastanza in sintonia in quel momento, ero eccitato e lei se ne accorse compiaciuta. Volevo rientrare per tentare un approccio e lei eseguì il mio invito, innanzi la porta che io aprì le cedetti il passo ed entrando la chiusi dientro di me, lei si girò sentendo il tonfo. Eravamo soli, di fronte, in un attimo le cinsi la vita con un braccio ed andai per baciarla in bocca, lei mi lasciò fare, le buttai la lingua dentro ed abbiamo così iniziato una bella slinguazzata anche a lingue fuori. La mia mano iniziò a scendere fino al quel bel sedere che potei tastare nella sua rotondità, quant'era soda!
Lei più bassa, mi calai verso il collo per baciarlo e passare la punta della lingua dientro l'orecchio, mossa azzeccatissima, si squaglio iniziando a gemere, mi chinai ancora sollevando il vestito misi la mano sotto, passai dal retrocoscia ai glutei accarezzandola e saggiando ogni centimetro di quella pelle liscia. La agevolai verso me e nel frattempo avevamo raggiunto la poltrona, mi sedetti e lei di fronte a me in piedi tra le mie gambe, le passai le mani da dietro e sotto il vestito per poi alzarlo e far scoprire cosi un perizoma minimale, attraverso il quale si intravedeva una fica ben depilata, lei appoggio le mani sulle mi spalle e divaricò un pò le gambe. Afferrai i laccetti degli slip e li abbassai mettendo a nudo la fica umida già esternamente. Baciai la pancia dolcemente, scendendo rapidamente verso il pube inizia a leccarle il clitoride e lei lamentava piacere, mi stringeva con le mani le spalle dove si appoggiava. Era bagnatissima, giocai col dito tra le labbra e poi misi un dito dentro, sobbalzò alla penetrazione e dentro era fradicia di piacere.
Mi alzai e le cedetti il posto in poltrona, mi misi innanzi a lei che capii che volevo lo prendesse in bocca, mi sbottono i pantaloni, la cintura, abbassati i quali vide il "mostro" che stava scoppiando dentro gli slip, lo tirò fuori che era tutto percolante, lo guardò un istante e poi con la lingua prese ad assaggiare il mio liquido sulla cappella, un giro intorno e poi tutto dentro quella bocca incantevole e prosegui con un grandioso pompino, leccava le palle risaliva dal pene e cappella in bocca succhiandola vigorosamente, non era giusto godere anche se avrei con piacere riempito la sua bocca di sborra, ma volevo di più. La fermai e facemmo cambio di posto, le tolsi vestito e reggiseno, mostrando le belle tette che immaginavo, capezzoli turgidi. Mi sedetti pronto per farmi cavalcare, lei si accomodò sul mio uccello infilandoselo beatamente nella fica io presi a succhirle i capezzoli strizzandole i seni. Si muoveva sinuosamente fino a godere come una troia! Anch'io stavo esplodendo, ma volevo provare la pecorina e vedere quel bel culo a novanta gradi davanti al mio uccello, la trombai ancora e ancora a pecorina fino a goderle sulla schiena con una schizzata impetuosa ed abbondante, le strusciai la cappella nelle natiche, le massaggiai l'ano con un pò di sperma entrando il pollice fino ad un certo punto.........il resto lo entrerò la prossima volta!!
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