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Incontro con il capo di mio marito.........e socio!


di dolceveleno66
18.08.2015    |    12.400    |    15 9.9
"Il mio lavoro mi permette di stare fuori tutta la notte e rientrare il giorno dopo, così con la scusa di un cambio turno con una collega, dissi a mio marito..."
Dopo quella giornata con il capo di mio marito, tornai alla vita di tutti i giorni, anche se da quel momento fui tempestata di messaggi da parte di lui che non faceva altro che dirmi di quanto fossi stata porca e che ogni volta che ripensava a quello che avevamo fatto, doveva correre in bagno a segarsi. Per me alla fine era stata una scopata come tante, senza nessun coinvolgimento sentimentale, ma solo ed esclusivamente sesso e quella volta per giusta causa.............. Però continuava a tormentarmi la frase che mi disse quando ci lasciammo: " la prossima volta posso portare un amico?" Ero consapevole che ero entrata in una situazione nella quale era difficile uscirne, non mi preoccupava neanche il fatto di doverlo fare con 2 persone, ci ero abituata, però ero sempre io a scegliere. Una mattina mi chiamò e mi disse che il tutto era organizzato per la sera e che saremmo andati prima a cena in un ristorante e che avremmo fatto sicuramente tardi. Il mio lavoro mi permette di stare fuori tutta la notte e rientrare il giorno dopo, così con la scusa di un cambio turno con una collega, dissi a mio marito che andavo a lavorare. Uscii di casa vestita normalmente e mi recai nella nostra casa di campagna dove avevo già portato un abito da sera, mi truccai e mi preparai li. Mi venne a prendere poco dopo le 20,00 e per strada dettai subito le mie condizioni: qualora la persona e il posto non fossero stati di mio gradimento, me ne sarei subito andata. Qualora uno dei due avesse cercato di usare corde o altri oggetti, me ne sarei andata e comunque l'ultima parola sarebbe spettata a me. Mi disse che non c'erano problemi e che avrei potuto rinunciare in qualunque momento. Arrivammo in un ristorante isolato e ci accomodammo in un tavolo molto appartato e. Mentre aspettavamo, mi svelò il vero motivo di quella cena: doveva incontrare un'importante finanziatore che con il suo contributo avrebbe portato l'azienda ad alti livelli, io in quel contesto ero la sua segretaria e il mio compito sarebbe stato quello di sedurlo e convincerlo a firmare. Gli dissi che era un pezzo di merda e che mi stava usando come la peggiore delle puttane ................a costo zero! Mi ero quasi alzata per andarmene quando vidi arrivare verso di noi un signore di mezza età, molto distinto ed elegante nei modi, il "mio" capo gli andò incontro sommergendolo di complimenti e adulazioni. Mi presentò come la sua segretaria e lo invitò ad accomodarsi. A quel punto non potevo più tirarmi indietro e accettai il gioco. Si presentò e mi baciò la mano dicendomi che ero una persona incantevole e che era un vero piacere conoscermi, anche se inevitabilmente i suoi occhi puntarono sulla mia ampia scollatura, dal quale si vedevano i seni sodi. La serata trascorse serenamente e riuscii persino ad inserirmi in discorsi tecnici, sorprendendoli entrambi. Continuavo ad avere gli occhi del nostro ospite puntati su di me e traspariva chiaramente il desiderio di volermi scopare a tutti i costi. Visto che stavamo entrando nel vivo del contratto, si decise di spostarci in una stanza dell'albergo, precedentemente affittata, per poter esaminare i documenti in tutta tranquillità. Era una stanza confortevole e di gran lusso e la situazione mi stava intrigando. Ero tranquilla perchè eravamo in una struttura e non in una casa isolata, così mi rilassai!
Non mi piace perdere tempo quando in una situazione tutti sanno cosa vogliono, non mi piace perdere tempo in frasi allusive e discorsi lunghi, così anche questa volta con un gesto e senza parlare feci capire le mie intenzioni: lasciai scivolare il vestito a terra e restai con autoreggenti, perizoma e l'immancabile tacco 12. Il nostro ospite restò a bocca aperta, ma non diedi a nessuno il tempo di riflettere su quello che stava succedendo, mi avvicinai a loro due ed incominciai a toccargli la patta dei pantaloni. Sentivo i loro cazzi ingrossarsi sotto il tessuto e diventare sempre più duri. Se li tirarono fuori in un attimo e lii presi subito in mano andando su e giù con molta lentezza. Le loro mani erano ovunque sul mio corpo e le loro lingue sui miei capezzoli. Mi inginocchiai e incominciai con un pompino, alternando prima uno e poi l'altro, senza mai lasciare la mano. Poi li avvicinai entrambi alla mia bocca e con una lingua leccai due cappelle, si stavano eccitando davvero tanto! Mi spostai sulla poltrona e mi misi a gambe aperte, mentre uno mi leccava la fica, l'altro me lo mise di nuovo in bocca, Continuai con il pompino, aumentando la velocità mentre l'altro immergeva tutta la faccia nella mia passera fradicia di umori. Invertirono i ruoli ma non la posizione, poi mi fecero mettere alla pecorina e mentre uno mi scopava da dietro, l'altro continuava a mettermelo fino nella gola. Il nostro ospite smise di scoparmi ed iniziò a leccarmi il buco del culo, lo bagnò e lo allargò con la lingua, mi disse che voleva mettermelo dentro e che aveva desiderato il mio didietro dal momento stesso che mi aveva vista.. Mi misi a cavalcioni sul "mio" capo e lo presi tutto dentro, l'altro non era più in grado di resistere e piano piano, ma con decisione, me lo mise nel buco del mio culetto . Avevo dentro due bei cazzi e li sentivo muoversi all'unisono. Venni un paio di volte e anche loro all'improvviso esplosero dentro di me. Quando sfiancati tirarono fuori i loro uccelli, sentivo la sborra colarmi dai buchi. Facemmo una pausa, mi lavai, bevemmo qualcosa e restammo tutti nudi. Ripresero quasi subito a cercarmi e di nuovo me li ritrovai in bocca, ma fui brava a farglieli tornare subito duri. Alternammo diverse posizioni e continuammo a scopare senza sosta, però questa volta li feci venire in modo diverso: mi inginocchiai e mi feci sborrare addosso, sia in faccia che sui seni. Urlavano mentre venivano e mi dissero che ero una gran puttana e che mai avevano goduto così. Ero ancora in ginocchio e piena del loro liquido, quando uno alla volta glielo presi di nuovo in bocca, ripulendoli con la lingua. Era davvero la ciliegina sulla torta! Mi alzai e me ne andai in bagno, dove avevo visto una vasca idromassaggio. Prima di chiudere la porta dissi loro: " vi lascio ai vostri affari".
Ovviamente l'accordo fu firmato................senza neanche leggerlo! Rientrai a casa nella stessa ora che normalmente rientravo dal lavoro e mi infilai nel lettone.




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