Racconti Erotici > tradimenti > La collega della moglie 4
tradimenti

La collega della moglie 4


di Luponeronotte
01.06.2017    |    25.951    |    1 9.3
"Lentamente si sdraia, apre le gambe mi guarda e si mette la mano sulla figa – me lo avevi promesso – mi dice ed inizia a toccarsi velocemente, le metto della..."
Il giorno dopo vedo un suo messaggio, vuole continuare. Al solo pensiero il cazzo mi diventa duro. Questa volta non dovrà essere una cosa veloce, ci sarà bisogno di tempo e del luogo adatto. Le rispondo che dovremo vederci in un motel e che dovrà avere a disposizione qualche ora perchè voglio farla godere tanto. Mi risponde che si organizza e mi fa sapere. Le scrivo che dovrà essere porca quanto io le chiederò, dovrà esserlo già da adesso - e come posso farlo - mi risponde lei – devi mandarmi due foto, in una dovrai allargarti la figa con le dita e nell'altra voglio vedere il tuo culo con il buchino che ti ho aperto ben in mostra - - ma sono a lavoro – risponde – fallo e basta -.
Dopo qualche minuto vedo la notifica dei messaggi, due foto allegate, l'indice ed il medio allargano le labbra della figa che sembra bagnata e nell'altra il culo aperto con la mano sinistra ed al centro il fiorellino. - Toccati fino a venire – l'ho già fatto – mi risponde – sei una porca come piace a me -.
Il giorno dopo fissiamo un appuntamento nel parcheggio di un centro commerciale e con la mia auto ci avviamo verso il motel. - hai voglia? - le chiedo – tanta – risponde lei. Le dico che deve dimostrarmi quanto é eccitata con la cosa più osè possa immaginare. Si sbottona i pantaloni allungandosi sul sedile, infila dentro una mano, sembra che si tocchi, poi la tira fuori e mi mette due dita sulle labbra – lecca – mi dice, sanno di buono; il pomeriggio si annuncia memorabile.
Entriamo nella stanza, la stringo a me ed inizio a baciarla, le nostre lingue si intrecciano e si sfiorano, mi prende la lingua tra le labbra ed inizia a succhiarla come stesse facendo un pompino ed io cerco di allungarla più che posso. Le sussurro in un orecchio che dovrà essere la mia puttanellla, che la scoperò e la farò godere in tutti i modi. Lei mi passa una mano sulla patta dei pantaloni e mi dice che ha tanta voglia di cazzo. E' entrata nella parte, non dubitavo. Voglio vederla nuda e la faccio spogliare. E' piccolina ma ben proporzionata, il seno da adolescente con i capezzoli turgidi che aspettano di essere succhiati, la figa quasi depilata con un solo piccolo ciuffetto in alto e poi il culo all'insù con quelle chiappe che mi piace tanto aprire. La faccio sdraiare sul letto con una gamba un po' ripiegata di lato e con la figa leggermente aperta. Mi spoglio anche io, lei mi guarda e poi guarda il mio cazzo che svetta all'insù. Le chiedo, avvicinandomi, se le piace, - è bellissimo ed è così lungo e grosso – allunga una mano e lo scappella lentamente. Allungo una mano verso la sua passera e la trovo bagnata, le infilo dentro l'indice ed il medio e lei sospira e si avvicina con la bocca al cazzo. Si fa scivolare in bocca la cappella, poi, lentamente, spinge in avanti la testa e ne prende la metà. Lo fa uscire e lo guarda da vicino. La faccio alzare e le avvicino la bocca ai miei capezzoli, inizia a succhiarli, prima uno e poi l'altro, lecca e succhia. Inizia a scendere con la lingua e poi si inginocchia, forse vorrebbe succhiarmi ancora il cazzo ma non voglio. Le metto le dita davanti la bocca e le dico di leccarle, passa la lingua lungo tutta la mano, prima il dorso e poi il palmo e mi guarda. - cosa sei adesso? - le chiedo – la tua cagna – mi risponde guardandomi e si infila due delle dita in bocca – sanno di me – dice. - Ti ecciti con le parole? - le chiedo. Mi risponde di si, che non lo aveva mai fatto ma da quando io ho iniziato a dirle di succhiarmi il cazzo, di farmi un pompino, che l'avrei inculata, le si è scatenata tanta eccitazione, ogni volta che le parlo o le mando un messaggio spera sempre che dica o scriva qualcosa di sconcio. E che adesso sente anche lei voglia di lasciarsi andare con le parole. - Sarai la mia vacca, la mia cagnetta – le dico – sarò la tua vacca, la tua cagna, la tua puttana e farò tutto ciò che vuoi – e riprende a leccarmi la mano. La spingo più in basso e le chiedo di leccarmi le gambe fino ai piedi. - Tutto quello che vuoi – e con la bocca si dirige subito sui piedi, inizia a leccarli poi ne prende uno tra le mani ed inizia a passare la lingua tra un dito e l'altro, poi inizia a succhiarli uno ad uno. -Posso toccarmi? - Mi chiede, può farlo ma le dico di non venire. La faccio sdraiare sul letto, le allargo le gambe poi con le dita le apro bene la figa, luccica da quanto é bagnata, si vedono le gocce, le passo la lingua sulle grandi labbra, poi la spingo nel buco quasi a scoparla e poi risalgo fino al clitoride, si inarca e mi spinge la testa verso la vulva aperta ed inizia a muoversi. - Voglio venire ti prego – mi sussurra. - Dovrai prima leccarmi le palle ed il culo – le dico – e dovrai venire da sola mentre ti guardo - - tutto quello che vuoi – risponde. Le vado sopra con le palle sulla bocca, lei prende con una mano il cazzo e inizia a leccare, prima una palla poi l'altra, poi le prende in bocca una alla volta, é bravissima, la guardo, ha il cazzo davanti agli occhi e lecca come una brava cagnolina. Mi inarco ed adesso il mio culo é sulla sua bocca, si fa strada con la lingua ed inizia a leccarmi il buco. Poi si sfila e si sposta più indietro, mi fa abbassare ed inarcare il culo, a pecorina, come quando l'ho inculata. Mi allarga ed inizia a leccare, cerca di penetrarmi con la lingua, ho il culo tutto bagnato dalla sua saliva, inizia a massaggiarmi vicino al forellino con un dito continuando a leccare ed allargandolo sempre di più. Adesso il suo polpastrello mi stà massaggiando il buco, sento che spinge – posso incularti un pochino anche io? - - Fallo - le dico. Inizia a spingere e poi ancora saliva, e spinge ancora, é bravissima. Il mio buco si allarga sotto le sue spinte, é delicatissima ed insieme decisa. Il mio cazzo sussulta dall'eccitazione. - Cosa mi farai oggi, mi scoperai anche nella figa? - certo - le rispondo e la sento spingere e muovere il dito – e poi ti inculerò ancora, voglio aprirtelo ben bene, ti farò venire anche con il culo, so che ti piace – Mi stà inculando con due dita adesso, il mio cazzo gocciola, esce e mi bacia. Lentamente si sdraia, apre le gambe mi guarda e si mette la mano sulla figa – me lo avevi promesso – mi dice ed inizia a toccarsi velocemente, le metto della saliva sulla rosellina del culo, le prendo la mano sinistra e gliela appoggio sul forellino. Capisce ed inizia a penetrarsi, ha due dita della mano sinistra ficcate nel culo e con la destra si sditalina come una pazza e mi guarda. - Sei una troia – le dico – si sono una troia e sto venendo come una troia - vedo il culo contrarsi sulle sue dita mentre le spinge ancora più dentro.
Continua......
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La collega della moglie 4:

Altri Racconti Erotici in tradimenti:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni