tradimenti

Suite 309


di Membro VIP di Annunci69.it ilragazzodelletto
21.03.2025    |    41    |    1 8.7
"— Direi che il servizio in camera è stato impeccabile, — disse con un sorrisetto complice..."


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Check-in Proibito

L’hotel Luxor aveva quell’atmosfera elegante e intima, fatta di luci soffuse e profumi raffinati. Ero dietro il bancone della reception quando li vidi entrare: Laura e Marco, una coppia affiatata ma con qualcosa di diverso nello sguardo, qualcosa di elettrico.

Lei si avvicinò con passo sicuro, il vestito corto che scivolava sulla pelle con una grazia innaturale. Gli occhi verdi brillavano di malizia mentre le sue dita si posavano con leggerezza sul marmo del bancone. Marco rimase qualche passo indietro, osservandomi con un sorriso complice.

— Benvenuti all’Hotel Luxor. Avete una prenotazione? — chiesi con il tono professionale di sempre, ma dentro di me sentivo già l’aria caricarsi di una tensione diversa.

— Suite 309, vero? — rispose Laura, inclinando leggermente la testa, un gesto studiato che la rendeva ancora più irresistibile.

Digitai velocemente sul computer, poi sollevai lo sguardo.

— Esatto. Volete il servizio in camera… o un’accoglienza speciale? — lasciai cadere la frase con un tono appena più basso, cercando la loro reazione.

Marco fece un passo avanti, posando una mano leggera sulla schiena di Laura. Si scambiarono un’occhiata carica di sottintesi prima che lui rispondesse:

— Dipende da cosa offre l’hotel.

Presi la chiave magnetica e la lasciai scivolare lentamente sul bancone. I miei occhi si spostarono da Marco a Laura, soffermandosi per qualche istante sul suo sorriso che si allargava sempre di più.

— Se desiderate un’esperienza esclusiva… posso portarvi personalmente il prosecco di benvenuto.

Laura si morse il labbro, il suo sguardo agganciato al mio.

— Ci piacerebbe, — sussurrò.

Feci un piccolo cenno con la testa.

— Datemi dieci minuti.


Quando aprii la porta della suite, Marco e Laura erano già lì, il prosecco versato nei calici. Chiusi dietro di me con un clic discreto, sentendo il calore della stanza avvolgermi.

Laura si avvicinò lentamente, poggiando il bicchiere su un tavolino senza distogliere gli occhi dai miei. Marco rimase in piedi accanto al divano, sorseggiando il suo drink con un’espressione rilassata, quasi divertita.

— Salute, — dissi, alzando il bicchiere.

— Salute, — rispose Laura, ma non bevve. Invece, fece un passo verso di me, sollevando le mani per sfiorare il nodo della mia cravatta. Con movimenti lenti e sicuri, iniziò a scioglierla, senza mai smettere di guardarmi negli occhi.

Marco le posò una mano sulla schiena, abbassando il viso fino al suo orecchio.

— Ti piace stuzzicarlo, eh? — le sussurrò, mentre il suo sguardo si incrociava con il mio.

Un brivido mi attraversò la schiena mentre Laura faceva scivolare la mia cravatta a terra, le sue unghie che tracciavano linee leggere lungo la mia camicia, slacciandone lentamente i bottoni. Quando finalmente la fece scivolare via dalle mie spalle, Marco si spostò dietro di lei, accarezzandole i fianchi attraverso il vestito sottile.

Mi abbassai, lasciando che le mie mani scivolassero lungo le sue cosce, sollevando con calma il tessuto. Il suo respiro si fece più profondo quando le sfiorai la pelle nuda. Marco, dietro di lei, prese a baciarle il collo, facendola rabbrividire di piacere.

La portammo sul letto, i suoi occhi colmi di desiderio. Le lenzuola si attorcigliavano sotto di noi mentre il ritmo si faceva più intenso, le nostre mani e bocche esploravano, il suo corpo vibrava di piacere tra noi. Alternava gemiti soffocati a sospiri più audaci, completamente persa nella passione del momento.

Marco la teneva stretta mentre le sussurrava parole eccitanti all’orecchio, io la sentivo tremare sotto le mie carezze, il suo corpo rispondendo con una devozione assoluta. Il piacere cresceva, si intrecciava tra noi, diventava qualcosa di più grande, più profondo.

Quando finalmente raggiunse il culmine, il suo corpo si inarcò, un ultimo gemito soffocato contro le mie labbra. Marco la strinse a sé, il respiro ancora pesante, mentre io mi lasciavo cadere accanto a loro, il cuore che batteva all’unisono con il loro.

Il silenzio nella stanza era rotto solo dai nostri respiri affannati. Laura si voltò verso di me, un sorriso stanco ma soddisfatto sulle labbra. Marco la baciò dolcemente sulla spalla, prima di sollevare lo sguardo su di me.

— Direi che il servizio in camera è stato impeccabile, — disse con un sorrisetto complice.

Sorrisi a mia volta, spostando una ciocca di capelli dal viso di Laura.

— E la notte è appena iniziata.

Racconto di una storia successa.
Coppia del sito.










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