tradimenti
Una seconda chance "Giacobbe epilogo"


27.06.2025 |
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"A mamma non si obietta, meglio lasciarle un po' da sole, nella speranza che tutto vada bene..."
A sera si pone il problema di dove dormire, non voglio certo forzare Elvira ma neanche sorbirmi Isa, l'idea è di andare a casa due o tre volte a settimana e cercare di chiacchierare coi vicini per evitare che qualche collega possa tentare la via dell'abbandono del tetto coniugale. Rimedio ricorrendo a un alberghetto decoroso, il padrone mi deve dei favori perché l'ho tolto dai guai e ottengo un bello sconto.
Inizia una strana routine, Elvira sul lavoro si dimostra più efficiente di quanto pensassi, a turno portiamo Mirella a scuola è un compito che faccio volentieri, quando rientro a casa Isa c'è sempre sembra aver messo radici oppure si illude che mi passi, in compenso tra i piedi c'è sempre la sorella un'oca giuliva di prima categoria, naturalmente non mi azzardo neanche a toccarla, le carte della separazione sono sempre lì dove le ho lasciate, prima di rincasare vado a mangiarmi qualcosa in trattoria tranne un paio di volte alla settimana che mi invita Elvira.
Un giorno una visita inaspettata, Elvira vede un nuovo cliente, uno che non ha mai visto:"scusi il dottore è occupato se vuole prendo un appuntamento a meno che voglia aspettare in anticamera dovrebbe liberarsi tra massimo un'oretta”.
Il tipo a lei sconosciuto ha un viso simpatico e bonario:"dica a quel mascalzone di mio figlio, che non si fa aspettare il padre!",con quel vocione l'ho sentito dall'ufficio :"ciao papà, quale buon vento ti porta a Pescara, non dirmi che ti sei ricordato di avere un figlio”,”ma senti chi parla , non mi presenti questa bella signorina”,”Elvira ti presento Giovanni, Giovanni ti presento Elvira,presentazioni fatte, lei diciamo che è la mia nuova segretaria e tu il mio vecchio padre”.
“Vecchio! Sono ancora in grado di metterti sulle ginocchia e farti venire le chiappe rosse, che ti credi”, finiti i soliti battibecchi esce il vero motivo della visita.
“Adesso fammi parlare senza interrompere, sono stufo di vedere tua madre col muso lungo, è ora che tu e tua madre ci date un taglio, anche perché…,si insomma a quanto pare tua madre non aveva tutti i torti ,vero?”, “sentvo proprio la necessità che mi dicevi quanto sono stato stupido”,”stupido? No semplicemente innamorato, ma non sempre le persone sono quello che sembrano e qui ritorniamo a tua madre, signorina lei ha dei figli?”,”si una”,”e scommetto che farebbe di tutto per tenerla al sicuro,anche a costo di impicciarsi ,vero?”,”OK, OK,capito l'antifona, non sai quante volte avrei voluto telefonargli ma sono una testa dura ”,”Certo come i tuoi genitori, ma che ne diresti oggi di portarmi a vedere un po' la città avrei intenzione di fermarmi almeno per una settimana ,sai la novità? Ora lo studio è in mano a tua madre, io sono in pensione, felicemente in pensione “.
“Papà lo farei volentieri ma ho promesso alla figlia di Elvira di portarla a mangiare un gelato”, Elvira capisce l'enpass:”signor Giacobbe non si preoccupi quando chiudo lo studio la porterò io”.
“Bene e allora non hai altri impedimenti andiamo!”
Naturalmente era tutto una scusa, papà non è mai stato uno a cui piace girare a zonzo, mamma è preoccupata, ha saputo dai suoi scagnozzi che il matrimonio sta andato rotoli e vorrebbe aiutare.
“Hai sentito la tua segretaria una madre non può farne a meno, vuoi dire al tuo vecchio come pensi di chiudere con Isa?”.
Spiego la mia tattica, lui si dice d'accordo e che bisogna farle perdere le staffe, mi ha dato un'idea questa sera lo inviterò a cena e a dormire.
C'è dell'altro che vuole dirmi ma non si decide, glielo leggo in faccia, poi improvvisamente sbotta :”allora Giò, prima o poi devo dirlo, mamma ha comprato qui un piccolo appartamento sul mare, naturalmente non è solo per passare le ferie è anche un modo per starti vicino, sabato viene a vederlo e a ritirare le chiavi, sarebbe l'occasione giusta….”,hanno ragione è normale che non ha madre si preoccupi, le mie reazioni sono state troppo esagerate appena la vedrò le chiederò scusa :”dai papà non era così difficile,credimi tante volte ho pensato di venire a trovarvi e chiedere scusa a mamma, sono contento che avrò l'occasione per vederci più spesso, adesso che ne dici di mangiare un gelato”,”gelato, sicuro che non è per la tipa, la segretaria, ti dirò mi piace ma come sempre sentirò il parere di tua madre, credimi se ricomincia con le sue indagini questa volta mi metto di mezzo, comunque un gelato è quello che ci vuole”.
A due passi dalla gelateria Mirella ci vede e mi corre incontro:”zio, zio, allora sei venuto, mamma diceva che non potevi, chi è il signore?” Sorrido solo vederla mi mette di buonumore :”questo omaccione è mio papà”,”ma allora è il nonno,che bello ho un nonno, ciao nonno mi chiamo Mirella, mi accompagni a scegliere i gusti?” Nel frattempo arriva Elvira trafelata vede la scena e arrossisce come un peperone, cerca di dire qualcosa ma papà la stoppa.
“Cara, scegliere i gusti del gelato è un lavoro da nonni voi giovani aspettateci fuori, magari avete di meglio per passare il tempo”, strizza l'occhio prende per mano la bambina e entra in gelateria.
“Ecco Elvira, questo è mio padre, li aspettiamo qui fuori, tanto conosce i miei gusti a quanto pare anche in fatto di donne”, non le do il tempo di ribattere mi incollo alle sue labbra, tenta di ritrarsi ma cede immediatamente, un bacio carico di passione purtroppo interrotto troppo presto:”ma bravi,e tu Mirella che ne dici”,”bho, non so cosa ci trovano a baciarsi con la lingua in bocca, però sono contenta, voglio bene a zio Giò,lo sai che mi ha promesso che alla fine della scuola mi fa fare tutto il percorso del cammino degli dei? Viene lui e la mamma però se vuoi puoi venire anche tu,mi sei simpatico”.
“Vedremo piccola, vedremo, sono più cose da nonna Genoveffa se qualcuno riesce a trascinarmi a camminare per ore farebbe salti di gioia, adesso che si fa?'”,”andiamo a tirare i sassi nello stagno, zio Giò riesce a fargli fare cinque salti”.
Adoro questa bambina per non parlare della mamma, questa volta voglio subito mettere le cose in chiaro, ci sediamo su una panchina, appena la bimba va a giocare con degli amichetti, stringo la mano ad Elvira e mi rivolgo a mio padre.
“A quanto pare per te sono un libro aperto è inutile negarlo io provo sentimento per Elvira e spero ardentemente di essere corrisposto in egual maniera, però voglio dirti chi è e come l'ho conosciuta ,una strana storia ma lasciami finire”.
Racconto tutto nei minimi particolari, ogni tanto Elvira si irrigidisce ,io le stringo la mano per trasmettergli amore e sicurezza, papà ci guarda con sguardo bonario, ascolta tutto attentamente e poi il suo volto si apre in un sorriso.
“Giò, sono io che devo confessarti una cosa, lo conosci il segugio? Genoveffa ti ha sempre fatto seguire e quando ha saputo chi frequentavi apriti cielo ma questa volta l'ho fatta ragionare e mi ha mandato in avanscoperta, comunque per quanto riguarda l'appartamento è tutto vero, Genoveffa aspetta solo una mia telefonata.
Elvira te lo dico sinceramente,tu mi piaci, mi piaci un sacco e sarei felice se ti metti con mio figlio e poi tua figlia è adorabile “.
Elvira finalmente si rilassa, la capisco forse non avrei dovuto prima di parlargli ,temo una sua reazione,nel frattempo arriva Mirella a chiedermi di andare a tirare i sassi nello stagno, mio padre mi anticipa e restiamo soli.
“Scusami,lo so sono stato avventato ma…,”,per tutta risposta mi bacia,un bacio che parla di amore, papà è sveglio ci lascia tutto il tempo per pomiciare in tranquillità.
“Giò, sei sicuro? Io sento di amarti ed è la prima volta che mi capita, non l'ho mai detto a nessuno ,Mirella è nata da una violenza ma è la cosa più bella che mi sia capitata, ho fatto sesso con migliaia di persone ma non provavo nulla, con tè è diverso mi sento coinvolta credo.., anzi sono certa di amarti ma la cosa mi fa paura”.
“Vita mia ,affronteremo tutto insieme, ora però voglio telefonare a mia madre, questa volta voglio il suo appoggio incondizionato,quanto ti conoscerà non potrà farne a meno di volerti bene”.
“Pronto mamma! Ti prego quando poi raggiungimi, voglio condividere con te la mia felicità, hai sempre avuto ragione, mi sono fatto accalappiare da Isa come uno stupido, è stata la mia prima donna e non capivo più nulla, Elvira è diversa, voglio che la conosci sono sicuro che ti piacerà”, la sento per la prima volta in vita mia singhiozzare,poi si riprende :”bene adorabile mascalzone, adesso passami papà!”,”ehm,sarà dura è preso con la nipotina, vedrai è un amore”,”ne sono certa, non vedo l'ora di conoscere lei e la madre anzi questa sera prendo il primo diretto, lo sai oddio guidare e poi sono troppo eccitata, domani quando arrivo in stazione ti chiamo”.
Finita la telefonata mi sento come rinato, sono motivato a liberarmi di Isa, se c'è una puttana e lei che ha giocato con i miei sentimenti.
Spiego a Elvira il piano questa notte Io e mio padre dormiremo a casa mia, Elvira è preoccupata di una mia reazione emotiva, papà la rincuora :”tranquilla cara, ci penso io a tenerlo calmo”.
A sera con la mia auto andiamo verso casa:”senti Giò la controlli spesso la videosorveglianza, sembra strano che una ninfomane come lei riesca a resistere tanto”,”papà c'è chi la
segue costantemente in ogni suo spostamento”,”ma allora non hai imparato niente, mi stupisco di te, a volte le serpi si annidano in casa, mi hai detto che abiti in una palazzina, conosci tutti gli inquilini?”
Mi sorge il dubbio, come ho fatto ad essere così stupido, già gli altri appartamenti, cerco di fare mente locale ma non conosco tutti.
Abito all'attico, prendiamo l'ascensore ed apro la porta, normalmente a quest'ora lavoro ancora,subito sento strani guaiti provenire dalla camera da letto, la porta è semi aperta, sembra che stiano girando un porno,le attrici sono lei e la sorella alle prese con quattro uomini,uno lo conosce mio padre,la visto in foto,pare sia l'amante ufficiale da ben prima del matrimonio.
Le due appaiate a quattro zampe si stanno godendo l'amplesso, dalla visuale, non vedo la nerchia che la fotte ma quella che spompina è enorme.
Non mi faccio prendere dalla rabbia in fondo di lei non mi importa più niente, con calma apro completamente la porta.
“Ciao puttana,puoi chiedere ai tuoi amici di sloggiare,io e mio padre ci fermiamo a dormire e per favore cambia le lenzuola non vorrei beccarmi qualche malattia”.
I quattro sorpresi si rivestono velocemente e tolgono il disturbo.
“Con quello che mi sei costata puoi anche preparare cena, già l'ultima cena almeno credo,a tè la scelta,la casa o i €50.000 euro,non credo che potrai continuare la manfrina della ninfomane innamorata e adesso sbrigati abbiamo fame”.
Mi vede deciso,la sorella cerca di intervenire ma lei la blocca.
“Ok sembra che sei proprio deciso a liberarti di me',direi che a questo punto si può trattare”.
Interviene papà :”sicura? Penso che ti sbagli, tradire non è reato ma l'inganno si è su di tè abbiamo un lungo dossier che questa sera si è arricchito di un altro tassello, ho le prove che Luigi uno di quei signori che ti stava sollazzando era già il tuo amante e complice ben prima di conoscere mio figlio e non parliamo di quanti altri hai ingannato insieme al tuo complice e alla tua degna sorella,se vuoi ho la lista ,completa ,mariti ricattati,altri ingenui che hanno creduto in tè e che ti hanno prestato soldi prima che sparissi, Giò se vuoi darle un regalo di commiato €20.000 sono già troppi,in alternativa può sempre provare ad opporsi alla separazione ma sarà dura trovare un avvocato disposto a fare brutte figure”.
La sua freddezza scema, adesso è lei a fare la scena madre.
“Ma che cazzo,pensavi veramente che una come me si accontentava di un povero debosciato con un cazzetto come il tuo,io i soldi me li sono sudati anche solo a sopportare i tuoi atteggiamenti da stupido innamorato che perdeva le bave,ok bastano €50000 e firmo tutte le carte che vuoi e libero l'appartamento,mi hai rotto i coglioni “.
“Wow, grazie tesoro, adesso facci due bistecche,poi tu e quell'altra puttana fate le valigie e togliete il disturbo, comunque ha ragione mio padre 50.000 sono troppi, 30.000 prendere o lasciare, magari potresti essere tu a dover restituire qualcosa”.
Bestemmiando, cucina le bistecche, intanto la sorella fa le valigie e poi tocca a lei, quando sono pronte e stanno per uscire:”dimenticavo,non gradisco averti come vicina,vi conviene trovare un'altra sistemazione , magari in un'altra città , bye bye“.
“Visto figlio mio, insieme siamo una forza, adesso molla la bistecca e chiama Elvira, si và a mangiare pesce, offre il tuo vecchio”.
Bella serata in famiglia, perché ormai la considero tale, papà mi fa da ruffiano:”Mirella che ne dici di andare a vedere la nuova casa,e provare il letto della tua nuova cameretta?”,”veramente avrò una camera tutta mia?” “Certo cara, passiamo a prendere il pigiamino,se non hai paura a dormire da sola possiamo giocare a carte,poi domattina,la mamma e lo zio ci raggiungono!”
Adoro l'atteggiamento di mio padre, non l'ho mai visto comportarsi così, mi sa che il ruolo di nonno gli piace, spero lo stesso per mia madre,si prospetta una notte tutta per noi.
È come fare l'amore per la prima volta,la passione di Elvira è incontenibile, sento le farfalle nello stomaco, finalmente mi sento desiderato e amato :”ti prego prendimi,ti voglio, voglio sentire la passera inondata dal tuo sperma”,questa volta non usiamo il guanto ,sentirla a pelle è un’altra cosa, è anni che non lo fa più,il mestiere non lo permetteva,se chiudo gli occhi vedo l'interno firmamento,credo sia questo l'amore.
A letto mi concede tutto, anzi ci concediamo,il caldo della tana è il massimo degli stimoli è come se i suoi muscoli interni mi mungono anche l'anima, impossibile resistere molto,scarico getti della mia essenza nel profondo della tana, una meravigliosa sensazione di appartenenza.
Il desiderio di lei è tanto, l'artiglieria è della stessa opinione, la verga rimane dura come pietra,non smetterei mai di possederla,la sento completamente mia.
Il tempo sembra fermarsi,nulla entra nella bolla che ci siamo creati,non ci sono limiti, continuiamo ad amarci per ore,anche il tenero pertugio pretende le attenzioni,quando ormai siamo senza fiato,guardo l'ora,sono le cinque del mattino,ci siamo amati per sei ore filate,ora sopraggiunge la stanchezza ma addormentarsi abbracciati è un'altra forma d’orgasmo, qualcosa di mentale ma infinitamente piacevole.
Alle nove sobbalza :”tranquilla Mirella è in buone mani e perdere un giorno di scuola non ha mai fatto male a nessuno “,” no,di tuo padre mi fido,ma se non sbaglio alle dieci arriva il treno da Roma”,ora sono io in agitazione,ci fiondiamo insieme sotto la doccia,mancano tre quarti d'ora, c'è solo il tempo necessario per una sveltina,poi il tempo di vestirci e siamo fuori dalla stazione centrale.
La vediamo sbracciarsi da lontano,questa volta forse per evitare parole sbagliate ci salutiamo abbracciandoci, non occorre parlare sappiamo entrambi che pace è fatta.
Normalmente mamma Genoveffa ascolta, spesso riesce a leggere nell'animo delle persone, resto stupito dall'enfasi nei confronti di Elvira .
“Ciao cara,sono felice di conoscerti, finalmente mio figlio si è messo con una a posto”, Elvira impallidisce :”signora io ho fatto la prostituta per anni,non la biasimo se dirà a suo figlio che….”,”che la vita ha segnato una brava e bella persona? Che Giacobbe in un momento di disperazione ha avuto la fortuna di incontrarti? Oppure vogliamo parlare di che splendida mamma sei? Non hai niente di cui vergognarti e ora quando vi decidete ad andare, non ho certo voglia di passare l'intera giornata in stazione,ho un mucchio di cose da fare, non ultimo conoscere quella che per mio marito è già una nipotina,su abbracciami”.
Sono ammutolito, certo non me l'aspettavo, anche sul lavoro ottenere la benedizione di mia madre era un'impresa,avrei mille domande da fare ma non mi sembra il momento né il luogo.
Andiamo a casa mia, papà Giovanni e Mirella ci aspettano pronti per uscire, programma visionare la casetta che hanno acquistato i miei e sfruttare la bella giornata di primavera per goderci un po' la spiaggia.
L'appartamentino è ubicato in un tipico caseggiato per turisti, niente di che ma gode di una splendida vista sul mare, Mirella freme non vede l'ora di andare in spiaggia.
“Mamma, finalmente al mare insieme,non era tanto divertente con la colonia,ma oggi vado con la mia mamma,lo zio Gio’ e i nonni,sono felice!”,restiamo sbalorditi a fissare Elvira,lei che è così attenta alle necessità della figlia non l'ha mai portata al mare.
“Vi sembrerà strano, non ho mai imparato a nuotare e andare in spiaggia con il rischio di essere riconosciuta da qualcuno in presenza di mia figlia, proprio non me la sentivo”,”Elvira spero che con me si aprirà un altro capitolo della vita, se ti va ti insegnerò io a nuotare,da ora in poi non hai nulla di che vergognarti,dai andiamo a mettere i costumi e vediamo com'è la temperatura dell'acqua”.
Mamma e papà hanno tutto in valigia,io devo passare da casa e poi da Elvira e già penso al trasloco:”Giò, prima devo andare a cercare un costume in qualche bancarella o al centro commerciale”,”tesoro,sono vecchia ma tu non provare a dirlo, però più o meno dovremmo portare la stessa taglia, Giò tu vai con Mirella e impara a fare il padre,noi ti aspettiamo in spiaggia!”.
A mamma non si obietta,meglio lasciarle un po' da sole,nella speranza che tutto vada bene.
Arrivati all'appartamentino annesso all'ufficio, Mirella cerca i costumi,ne trova tre e vuole che sia io a scegliere quale indossare, le indico il giallo :”è proprio il mio preferito”,”Ok cambiati ti aspetto di là”,”no ,ti prego resta,non riesco ad allacciarlo dietro è difficile e poi…”,”dimmi tesoro “, è bloccata,cerca le parole giuste,l'accarezzo per metterla a suo agio,di solito non è una ragazzina timida, qualcosa le frulla in mente.
“Ho sentito cosa ha detto nonna, veramente diventerai il mio papà?” Dfficile trattenere le lacrime,le parole escono dal cuore, Elvira non farebbe mai nulla che possa dispiacere a Mirella.
“Mi piacerebbe diventarlo tesoro ma solo se tu e la mamma lo vorrete”,’sai non ho mai visto mamma sorridere tanto e anch'io ti voglio bene,se diventi il mio papà cercherò di fare la brava e ubbidirti sempre “.
Per forza di cose la scena è struggente, l'abbraccio quasi a soffocarla,trattengo a stento le lacrime,lei può permettersi di versare lacrime di felicità.
Passiamo una splendida giornata, l'acqua è freddina ma permette di bagnarsi, tutti ridiamo ai goffi tentativi di Elvira che vorrebbe imparare a nuotare in un sol giorno.
Ci sarà tempo, è solo l'inizio della nostra storia,una vera storia d'amore che durerà tutta la vita, dopo il divorzio è mamma Genoveffa che spinge per convincerci a sposarci, certo ci saranno momenti di attrito ma li superiamo con il rispetto e il desiderio di condividere la vita.
Oggi compio 50 anni, papà è scomparso da poco, mamma a 70 anni non ha ancora intenzione di mollare, lo studio di Roma è avviato, si trasferisce in studio da noi e abbiamo anche una preziosa collaboratrice un avvocato veramente in gamba, è nostra figlia Mirella, Silvano il maschio nato dal nostro amore studia ancora ma ha altri interessi, Elvira sembra non sfiorire mai, ringrazio la vita per avermela fatta conoscere.
Spero di invecchiare insieme e vivere serenamente il tempo che ci rimane.
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