Racconti Erotici > trans > Il gusto del caffè
trans

Il gusto del caffè


di Membro VIP di Annunci69.it Robybo
01.10.2022    |    543    |    0 10.0
"Mi guarda, mi studia, accoglie con un sorriso il mio interloquire e mi racconta che il suo oroscopo le ha annunciato un incontro e quale migliore occasione..."
Era una mattina di primavera con l’aria ancora frizzante e il sole che compensava il vento pungente con il confortante tepore dei suoi raggi. Mi ero seduto per questo sui gradini della chiesa gremiti da persone che come me stavano appollaiati al riverbero della luce come tanti pinguini assembrati sul pack. Nel girare lo sguardo su quella moltitudine di persone, lo sguardo si posa su due occhi che, come fanali abbaglianti in una notte limpida, obnubilano ogni altra immagine depositata sulla retina e diventano l’irresistibile attrattiva del mio interesse. Sono sempre gli occhi che mi fregano, poi segue il tono della voce e infine le curvature che delineano il corpo. E queste apparivano estremamente ardite, esaltate dalla fasciatura di jeans indossati come una seconda pelle e un giubbetto di pelle che si spalancava mostrando un balconcino che lasciava intendere la presenza di succosi e floridi pomi. I nostri bulbi si agganciano, la sua occhiata è un misto di interesse, sorpresa e malcelata curiosità, mentre io sarei già pronto a manifestarle il richiamo primitivo della bestia che reclama il godimento. Mentre mi avvicino non posso fare a meno di notare il trucco sul viso che abbonda particolarmente nelle zone in cui il rasoio, ogni mattina, miete la peluria. Gli occhi sono ancora più assassini quando, fissandola da vicino, mi procurano una leggera incrinatura della voce, come se un’improvvisa emozione avesse intimidito la consapevolezza di non esserle indifferente. Le chiedo se anche lei è lì per gustare l’aria di un cambiamento stagionale oppure è la semplice pausa di una gradevole camminata. Mi guarda, mi studia, accoglie con un sorriso il mio interloquire e mi racconta che il suo oroscopo le ha annunciato un incontro e quale migliore occasione per favorirlo di un posto popolato come quello. A questo punto succede a chi si incontra per la prima volta di banalizzare le solite domande: come ti chiami, dove vivi, cosa fai nella vita. No, capisco subito che siamo in una dimensione differente, siamo due entità che mirano alla fusione, senza contaminazioni convenzionali, alla ricerca del puro e avvincente piacere che deve trovare lo sfogo nel corpo. Si alza, la seguo, l’affianco e inalo il suo profumo che trovo incredibilmente abbinato a quel vento che reca il desiderio di nuove avventure. Entriamo in un bar e ordina due caffè come se fossimo soliti sorseggiarli abitudinariamente. Mentre siamo seduti al tavolino e sembra rapita dall’aroma del nero nettare, mi confessa che non sa resistere al bacio di un uomo che sa di caffè, si alza, si dirige verso la toilette e prima di aprire la porta si volta indirizzandomi uno sguardo che non lascia scampo. La raggiungo, in un bagnetto per fortuna molto pulito e profumato. Lei subito poggia la mano dove il mio membro sta già raggiungendo il picco dell’eccitazione, le mie mani slacciano il bottone che la imprigiona e poi avvolgono la pelle di un culo che sembra marmo anche per la scorrevole lisciatura che ricopre i due emisferi. Le dita risalgono per saggiare la veridicità dei due meloni che immaginavo essere collocati sul delizioso balconcino e i capezzoli come bottoni metallici confermano che non mi ero ingannato. La rigiro, mi abbasso all’altezza del culo e la flagranza del suo odore intimo mi induce a spingere la lingua dentro ad un buchetto che sembra resistere al mio impeto ma poi concede la sensazione di pareti innervate che si lubrificano e godono al contatto di avide papille. La insalivo come più non posso e poi dirigo l’asta verso il pertugio che è voglioso di accogliermi. Ansimiamo entrambi avvolti nella nuvola di libidine che ci rende soli al mondo, corpi febbricitanti di passione, menti svuotate di ogni pensiero che non sia quello di un piacere che libera da ogni affanno. Un gemito soffocato accompagna il glande che supera la porta e si alloggia nel bollente pertugio che, avido, reclama il palo intero e il suo stantuffare senza pietà. Il ritmo si eleva, i respiri diventano sempre più corti, i freni sono saltati e l’orgasmo è liberatorio. Mi rivesto mentre mi chiedo se, uscendo da quella porta, quell’incontro diventerà un ricordo indelebile da proiettare nel film che racchiude il senso dell’esistenza oppure sarà un inizio, come il caffè che apre ogni giorno la mia vita.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 10.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il gusto del caffè:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni