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Sara Cap. 3


di marcoheel
04.05.2015    |    666    |    1 8.5
"E quando avviene, si sente veramente riempire del caldo orgasmo del maschio..."
...Sara esce sul terrazzo, il rumore richiama l'attenzione di Marco, si, questo è il nome dell'uomo, che si volta verso di lei. Il suo volto si apre in un caldo sorriso quando la vede nella sua sobria ma pur tuttavia folgorante bellezza...le dice quasi sottovoce che è stupenda. Sara sorride anche lei per il complimento e gli regala un primo bacio a fior di labbra...poi lo esorta ad accompagnarla a cena perché ha molto appetito...Marco si scuote da quel bacio inatteso e le consiglia di prendersi qualcosa da coprirsi, in quanto più tardi farà sicuramente più fresco. Lei entra di nuovo in casa, tornando dopo pochissimo con una giacca nera sul braccio e gli dice: io sono pronta. Marco chiude casa, salgono in macchina e scendono la ripida strada che li conduce al paesino sottostante. Una volta parcheggiata l'auto, si dirigono verso il ristorante. Lei si guarda in giro assaporando la bellezza del luogo e, finalmente, scioglie un po'il ghiaccio prendendo la mano di Marco. La trova calda, rassicurante...arrivano al locale ed entrano. Marco dice al cameriere che ha prenotato un'oretta prima. Vengonoacondotti ad un tavolino un po'in disparte, con una stupenda vista sul lago. Sara è felice di quella sistemazione tranquilla, un po'romantica, pur essendo molto sicura della sua bellezza, è sempre un po'a disagio nei locali che non conosce. Né le sfugge lo sguardo furtivo ed ammirato che le volge il cameriere, ma anche gli altri avventori mentre viene guidata al loro tavolo. La cena si svolge tranquillamente. Si chiacchera, si gustano in tranquillità le ottime portate, una bottiglia di custoza ottima, un leggero dessert...Sara è ormai completamente a suo agio con Marco, apprezza tantissimo la sua capacità di saperla ascoltare, e si trova a poggiargli una sua sottile e curata mano su quella di lui, chiedendogli scusa se fino ad allora si è mostrata a tratti un po'distaccata, ma purtroppo, molto spesso, gli uomini l'hanno trattata come una bambola da sesso, e non c'è nulla che lei odi di più. Quando Marco chiede il conto, lei ne approfitta per andare alla toilette per rinnovare il make-up, quando torna al tavolo, vede il cameriere ritirare lo scontrino firmato e restituire la carta di credito a Marco. Lei guarda l'ora e gli chiede cosa intendesse fare dopo cena, sperando non le proponesse il classico drink a casa. Marco invece le propone di andare in una cittadina al fondo del lago dove c'è un bellissimo locale inserito in una galleria d'arte. Sara accetta con entusiasmo. Si alzano ed escono dal locale. Lei prende per mano Marco e, giunti alla macchina, gli regala il secondo bacio della serata, più lungo del primo, più caldo...poi, con la sua risata cristallina, prende un fazzoletto e gli pulisce le labbra dal leggero rossetto che gli ha lasciato. Partono e dopo una mezzoretta raggiungono Torbole. Parcheggiano con qualche difficoltà, e si incamminano sul lungolago. Sara si fa prendere volentieri sottobraccio, apprezza i duri muscoli di Marco, non grossi ed inutilmente gonfi, ma nervosi e caldi...quando arrivano al locale, Sara si trova immersa in una piacevole umanità eterogenea. Tedeschi, olandesi, francesi...quasi tutti molto giovani. Mentre si aggirano per la galleria d'arte, Sara riceve parecchi sorrisi dai ragazzi che incrocia, che vedono una bellissima ragazza, molto elegante, che cammina lentamente osservando e commentando tenendo però sempre sottobraccio l'uomo che la accompagna, quasi a proteggersi. Marco e Sara scelgono un drink e si accomodano ad un tavolino,ascoltando la musica jazz dal vivo che una piccola e bravissima band suona dal vivo. Sara si sta veramente divertendo e rilassando. Chiacchierano anche un po' con una coppia di francesi al tavolino vicino. Finito il drink, lei però inizia a sentirsi un po'stanca, la lunga settimana di lavoro, il viaggio...insomma, comunica a Marco che le farebbe piacere tornare a casa... i due escono salutando i francesi ed escono dal locale. Fuori, nel frattempo, il tempo è cambiato. Si sta preparando un minaccioso temporale. L'aria che prima era piacevole, è ora molto più fresca. Marco l'aiuta ad infilarsi la giacca e si avviano verso la macchina. All'inizio, Sara prende di nuovo Marco sottobraccio, poi, quasi subito, gli prende il braccio e se lo fa passare sulla spalla, assaporando il calore del suo corpo. Arrivati all'auto, entrano veloci, i primi goccioloni ticchetano sul tetto e sul parabrezza. Partono veloci mentre un violento temporale si scatena. Quando arrivano a casa, lo precedendo di qualche minuto, il tempo di entrare e li raggiunge. Marco chiede se ha freddo e se desidera che accenda il riscaldamento. Sara ai pensa un'attimo e poi lo ringrazia ma forse non ce n'è bisogno... Marco le dice che avrebbe acceso almeno il caminetto. In pochi minuti le fiamme crepitano e e spandono un piacevole calore. Marco le chiede se va tutto bene, alla risposta affermativa di Sara, le dice che l'indomani sarebbe andato a fare un'oretta di jogging, se lei avesse avuto piacere...Sara accetta e si danno appuntamento per l'indomani alle 8. Marco le dà un bacio buonanotte e la ringrazia...Sara entra nella sua camera, si spoglia, fa una doccia calda mentre sente che anche Marco sta facendo la stessa cosa nel suo bagno. Si asciuga e si strucca, si cosparge di olio profumato, e nuda, si mette nel caldo letto... non passano dieci minuti che Sara sente dei rumori nel salotto del camino. Le sembra di sentire una vetrinetta che viene aperta, tintinnio delicato di vetri, il rumore dei ferri dell'attizzatoio che vengono usati per ravvivare il fuoco, un paio di tonfi le suggeriscono che sono stati aggiunti un paio di ceppi nel camino...presa da femminea curiosità, si alza, si infila un perizoma di lycra e pizzo, prende una camicia da notte molto lunga, in seta nera, calza un paio di ciabattine da camera in raso nero con il tacco di una decina di centimetri che quando ha acquistato s'è chiesta quando mai le avrebbe usate e, con delicatezza, esce in salotto. Trova Marco in boxer, seduto sul divano davanti al camino, con in una mano un libro, e nell'altra, un calice di ambrato cognac. Richiamato dal rumore dei tacchi sul pavimento, alza lo sguardo e con un sorriso, quasi si aspettasse, o più facilmente sperasse dell'arrivo di Sara, le chiede se gradisce un po'di cognac e cioccolato fondente...Sara, con uno splendido sorriso, risponde di si e si siede accanto a lui, mentre Marco le versa del cognac nel suo calice, lei accavalla le gambe e fatalmente la vestaglia si apre scoprendole...Marco le sorride nel porgerle il calice ed un piattino in cui ci sono pezzetti di cioccolato molto scuro. Sara ne prende uno, beve un sorso di cognac che scopre eccellente, poi infila in bocca un pezzo di cioccolato...Marco posa il piattino e le chiede cosa ne pensi...dopo qualche secondo in cui l'aroma del cioccolato si lega con quello del cognac, Sara sorride portando la mano libera davanti alla bocca e deglutendo, poi risponde in modo entusiastico, trova che il matrimonio dei due sapori sia fantastico...armonioso...sensuale... Marco e Sara chiacchierano ancora a lungo, della cena, della serata...e il cioccolato finisce insieme al cognac nei calici. Marco ha passato un braccio sulla spalliera del divano e carezza delicatamente ora il viso, ora il collo sotto l'orecchio di Sara, ora la sua sottile nuca. Sara ha invece le gambe accavallate totalmente scoperte, sono lunghissime, lisce, compatte...terminano in piedini sottili, curatissimi, dalle unghie smaltate trasparente leggermente brillante, che fanno mostra di sé dalla spuntatura delle ciabattine molto scollate...nelle loro bocche, i piacevoli aromi del cognac e del cioccolato...manca solo un sapore alle loro lingue: il loro...ormai i visi sono molto vicini...molto...non c'è pressione dalla mano di Marco posta dietro la nuca di Sara, accompagna semplicemente il movimento della sua testa verso Marco, accompagna il movimento di quei pochi centimetri che dividono le loro labbra...quando la distanza si è annullata, le labbra sono finalmente a contatto, gli occhi si chiudono, le bocche si aprono, le lingue si incontrano, dapprima timide, poi con più veemenza, Sara poggia una mano sulla coscia di lui è si lascia attirare verso il suo corpo...lo sente caldo, forte...e parte per la tangente...si alza, si slaccia la cintura che tiene chiusa la camicia da notte e la lascia cadere a terra, poi porta le ginocchia a lato delle cosce di Marco e gli si siede in grembo, gli strappa quasi la maglietta di dosso e tuffa la sua bocca sulla sua carezzandogli il petto e premendo il suo perineo contro il bozzo nei boxer che sta acquistando volume e turgore, anzi, molto volume e molto turgore...quando la bocca di marco si stacca dalla sua solo per andarsi ad incollare ad un suo capezzolo, Sara è curiosa di vedere ciò che la delizierà da lì a poco...una sua mano corre all'inguine di Marco, si sforza leggermente in modo da non far smettere a Marco di abusare del suo capezzolo, ma contemporaneamente, solleva il bordo dei boxer di microfibra e libera dalla sua prigione il membro...curiosa di vedere con gli occhi ciò che il suo tatto trova molto voluminoso, Sara abbassa lo sguardo e vede il pezzo di carne ancora non completamente eretto...incrocia lo sguardo di Marco, gli sorride maliziosa, poi si toglie da inbraccio a lui e si mette distesa su un fianco, non prima di avergli tolto i boxer. Da quella posizione, può disporre del suo amante nel modo che lei preferisce, con una mano tiene l'asta pulsante e calda, e la porta vicino alle labbra, con l'altra mano, va a stuzzicare i capezzoli di lui, mentre con la lingua, inizia a solleticare il glande insistendo sul frenulo è sul meato...Marco comincia ad ansimare lievemente, negli occhi di Sara, un ghigno malizioso, poi la bocca si apre e fa scomparire il pene. Sara comincia una sapiente fellatio, il gusto di quel cazzo pulito, grosso, durissimo, la inebria, le mani di Marco si muovono sul suo corpo impegnato nell'arte in cui solo le vere femmine eccellono...una mano del maschio si intrufola tra le gambe di Sara, ne spostano il perizoma scoprendo un pene sottile ma non corto, che ora libero dal perizoma, si sta indurendo ed incurvando all'insù, ma marco cerca più sotto, e le sue dita trovano finalmente il fiore segreto di Sara... lo carezzano sentendolo morbido ma chiuso, cedevole ed umido, bollente...un dito entra delicatamente per qualche centimetro provocando un gemito in Saraache continua il suo lavoro con la bocca che è ormai diventata bollente, le sue labbra scorrono per tutta la lunghezza del palo, inondandolo di luccicante saliva...ma anche marco vuole sentire il sapore di Sara. Così le alza la testa per baciarla, la fa sollevare e la pone a pecorina con il busto sullo schienale del divano, le cala il perizoma, e aprendole gli stupendi glutei, passa la lingua lungo il solco, per fermarsi sulla rosellina già un po'umida, e prende a leccarla lì, dove lei sognava...lei sente la sua lingua infilarsi all'interno come un piccolo e umido pene e perde il controllo della sua voce...quelli che fino ad allora erano sommessi gridolini, ora si fanno più alti, con una mano gli preme la testa contro il suo sedere, affinché lo penetri più in profondità con quella lingua che la fa morire...poi gli urla quasi: PRENDIMI...! Marco si alza dietro di lei. Sara pensa che ci andrà un po'prima che il cazzo di Marco le entri dentro, è quasi sicura che quel giochino orale gli abbia fatto perdere la durezza...e invece si sente subito il grosso glande duro premere sul bottoncino che gronda. Una leggera pressione e la cappella sparisce, Sara è ormai fuori di sé e stringendo i denti, arretra lei verso il bacino dell'uomo, facendosi entrare tutta la mazza nel ventre e urlando un luogo SIIII....! Si trova inpalata, godendo del primo orgasmo della serata...poi si volta e dice a Marco con voce rotta dal piacere di farla morire... lui poggiando le mani sulla sua schiena, la fa inarcare un po', poi inizia con lentezza a far andare il pene in quel perfetto e bollente corpo, lo sente aderire stupendamente, il suo cazzo acquistase possibile ancor più durezza...ogni tanto lascia colare con precisione un filo di saliva, quando esce quasi del tutto, per annullare l'attrito e godere di un senso di viscido calore che lo fa impazzire. Poi lui si ferma, estrae il dardo dal suo ventre, la gira con dolce autorità nella più classica posizione della missionaria... le apre le bellissime cosce, punta di nuovo il grosso arnese al culo rimasto dilatato e le entra con una sola, lunga, unica spinta. La copre col suo corpo e i due iniziano a limonare molto intensamente. Sara sente il suo ventre piacevolmente invaso, gli poggia le mani sulle natiche quasi pilotare i suoi movimenti...passa il tempo, il suo ventre è ormai incandescente, ha già raggiunto due orgasmi anali...ed ora arriva il terzo...fatale per tutti e due...Sara lo sente arrivare da distante inizia ad incitare Marco a venire anche lui, ad invadere il suo ventre col suo orgasmo bollente...e arriva per primo il suo. O meglio il primo dei due...dal suo durissimo cazzo costretto tra i due corpi, schizzano 3 getti di sperma caldo che rimangono imprigionati tra loro, poi arriva quello anale, più intenso ancora dei precedenti...ansima all'orecchio di Marco di riempirla...e quando avviene, si sente veramente riempire del caldo orgasmo del maschio...non crede alle sue viscere quando se le sente invadere da una quantità notevole di seme...guardandosi negli occhi, si placano...senza che il pene esca dal ventre di Sara, Marco la gira in modo da averla sopra, la stringe a se baciandola...e così, nudi davanti al camino, uno nel corpo dell'altra, si addormentano....vengono svegliati da un forte tuono...si guardano, un bacio lungo, tenero, caldo di amore...finalmente Marco esce dal suo corpo, Sara calza le sue altissime ciabattine per non sentire il gelo del pavimento, entrano insieme nella doccia, si lavano a vicenda, con tenerezza, si asciugano e senza una parola si infilano sotto il leggero piumino nel letto di marco...e vengono travolti, abbracciati, da un piacevole sonno ristoratore...
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