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Sara Cap. 4

12.05.2015 |
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"Sara gli dà ancora un bacio leggero e gli dice che và a prepararsi..."
...Sara si sveglia, ha dormito benissimo, dopo aver fatto l'amore con Marco ha fatto un lungo sonno abbracciata a lui...ma ora è sola nel letto...guarda sul comodino la sveglia digitale, sono le otto meno dieci. Passa la mano dove avrebbe dovuto esserci il suo ospite, il materasso è appena appena tiepido, segno che lui si è alzato già da un po'...peccato, le sarebbe piaciuto essere coccolata un po' al risveglio...decide di alzarsi, indossa la camicia da notte in seta, lascia a terra le ciabattine col tacco ed esce a piedi nudi nel salotto. Vede marco sul terrazzo con in mano un tablet e decide di uscire sul terrazzo ancora in ombra. Appena è fuori, viene investita dalla fresca brezza del mattino, cammina in punta di piedi sulle gelide piastrelle ancora bagnate dal temporale della notte. Marco si volta subito dandole il buongiorno, e lei gli si va a sedere sulle gambe a cercare un po'di calore. Gli passa un braccio dietro il collo e gli dà un leggero bacio sulle labbra. Marco le chiede se ha riposato bene, si scusa se non ha aspettato il suo risveglio per alzarsi, ma era desto già da prima delle sette, sentiva caldo e non voleva disturbarla muovendosi. Sara gli dà un'altro bacio, più lungo del primo, più intimo...quando stacca la suaabocca da quella dell'uomo, gli chiede se vuole andare a fare jogging, perché lei una corsetta l'avrebbe fatta volentieri... Marco le risponde che lui aspettava proprio quello, infatti indossa già pantaloncini e maglietta, ma si è coperto con una leggera felpa mentre guardava il sito di un notiziario. Sara gli dà ancora un bacio leggero e gli dice che và a prepararsi. Scompare dentro casa mentre marco riprende a guardare le ultime notizie. Lei ricompare dopo una decina di minuti, indossa un paio di fouseaux sotto il ginocchio grigi, maglietta Adidas rosa, felpa della stessa marca grigia. Il tutto le fascia il corpo in modo stupendo. Ai piedi un paio di Nike bianche e fucsia da running. Marco spegne il tablet, lo porta in casa, chiude la porta ed insieme si incamminano lungo il viottolo in discesa. Risalgono la strada, abbastanza ripida, dapprima al passo, poi accelerando un po, arrivati al lungo pianoro, iniziano a correre senza forzare l'andatura. Il fianco della montagna li protegge dal sole e mentre corre, Sara, ammira lo stupendo panorama inondato dalla luce trasparente del mattino. La strada riprende a salire ma ormai le loro gambe sono calde e procedendo con scioltezza. Marco si stupisce un po' di come Sara, così sottile e delicata, tenga tranquillamente il passo in salita, ne è ammirato, decisamente è una persona piena di sorprese. Non vuole comunque stancarla, e le chiede di dirgli quando avrebbe preferito tornare indietro. Sara invece gli risponde che aveva intenzione di arrivare almeno al paese che aveva notato la sera prima passando in auto. Dopo una decina di minuti la strada si stende nel paese in leggera discesa, Sara a quel punto dice a Marco che ora potevano tornare. Non tutti sanno che correre in discesa è quasi più faticoso che in salita e quando arrivano a casa, Sara ha un gran appetito. Marco gli chiede cosa preferisce per colazione e Sara risponde che avrebbe lasciato fare a lui. Prima di mangiare fanno una doccia, Marco si sbarba con cura, e si trovano sul terrazzo, ora scaldato dal primo sole con addosso, lei uno spesso accappatoio bianco che Marco le aveva fatto trovare appeso vicino al box doccia, lui in maglietta e pantaloncini tecnici. Sul tavolo pane fresco già affettato e leggermente tostato, un grosso barattolo di nutella, un vasetto di marmellata di albicocche, uno di miele, un bricco di latte, orzo solubile, una caffettiera appena fatta...Sara si siede con un sorriso dopo avergli dato un bacio e inizia a mangiare di gusto. Chiacchierano del più e del meno, poi Sara gli chiede cos'aveva pensato di fare quel giorno. Marco le risponde tra un boccone e l'altro che non sarebbe stato male andare sulla montagna a fare una passeggiata, mangiare in rifugio per poi tornare nel pomeriggio. Un po'di relax e poi a cena in un locale piuttosto chic dove si sarebbe mangiato in maniera stupenda. A Sara piace il programma, non le capita spesso di fare escursioni nella natura, e pensa che se già da lì il panorama è stupendo, chissà come sarebbe stato da più in alto...consumano con gusto la colazione, poi Sara lo aiuta a sistemare le cose. Dandogli to bacio a fior di labbra, gli dice che si va a preparare... quando ritorna in terrazzo, Marco la sta aspettando guardando una cartina topografica della zona, si volta verso di lei e...mio Dio quant'è bella...indossa un paio di shorts beige, non esageratamente corti ma a vita molto bassa, una canotta verde militare che lascia intravedere un lembo del suo piatto ma morbido ventre, ai piedi un paio di scarponcini Timberland ocra chiari. In mano una camicia a quadretti verdi e beige e una leggera giacca antivento tinta panna. Occhiali da sole ray-ban wayfarer, e cappellino con ala verde militare...mamma mia esclama Marco...sei elegantissima...! Prende uno zainetto e le dice di mettere dentro la k-way. Mentre Sara pone la giacca nello zaino, gli passa una mano dietro la nuca e l attira per un veloce ma intenso bacio, poi esclama : dai, andiamo pigrone...!!! Salgono in auto e percorrono la stessa strada che hanno fatto correndo un'oretta prima, solo che giunti al paesino, Marco prende una strada che continua a salire sul monte. Percorrono ancora qualche chilometro fino ad arrivare ad un gruppo di case sparse su di un piccolo altopiano. Marco parcheggia l'auto nello spiazzo antistante la stazionene di partenza di una vecchia funivia. Scendono, e si dirigono verso l'edificio. Marco paga due biglietti di andata e ritorno ed entrano nella stazione. Quando si trovano a dover salire, Sara ha un momento di paura, in quanto al posto delle cabine, ci sono dei cesti metallici nei quali si sta in piedi. Comunque si fa coraggio e sale prima di Marco, questi la tranquillizza dicendole che non corre molto lontana da terra e Sara si lascia abbracciare da dietro godendosi oltre quel contatto così intimo, anche lo stupendo panorama che si fa sempre più ampio man mano che salgono. Dopo una decina di minuti, arrivano ad una stazione intermedia, scendono e risalgono questa volta su una seggiovia a due posti. Qui Sara si sente più sicura e questa volta è lei ad abbracciare Marco. I due si scambiano qualche bacio, inframezzato da battute, risate...insomma, si divertono...arrivati alla stazione d'arrivo, scendono, escono all'aperto, e iniziano a camminare. In brevissimo tempo arrivano ad un rifugio bellissimo proprio sulla cresta della montagna, si concedono un caffè e prenotano per il pranzo alle 13. Ora sono appena le 10...marco guida Sara lungo una stradina a mezzacosta sui pascoli del monte, poi deviano per un sentiero più erto che li porta sulla cresta che separa il lago di Garda dalla valle dell'Adige. Il percorso è più sassoso ma mai arduo, semmai a Sara in certi momenti sembra quasi di essere su un aereo, da tanto che sono alti sulle valli. Dopo circa un'ora e mezzo, arrivano finalmente in vetta. Sara è estasiata dalla vista che si gode dall'essere così in alto, il suo sguardo riesce a spingersi fino ad intravedere Venezia...si abbracciano come avessero raggiunto la vetta dell'Everest e si baciano a lungo, con tenerezza e dolcezza...poi Marco porge a Sara una barretta energetica e la borraccia dell'acqua, Sara si ristora e riposa un po', si fa fare qualche foto, poi si volta verso una ragazza olandese giunta lì con il suo uomo e le chiede se può farle una foto insieme a Marco. Fatte le foto, Marco le dice che è ora di rientrare per andare a pranzo. Sara un po'a malincuore lascia la vetta e inizia a scendere davanti a Marco. In un po'meno di un'ora arrivano al rifugio e siedono al tavolo che avevano prenotato, per fortuna proprio vicino ad una vetrata. Mentre Sara fa una telefonata, Marco si reca alla toilette. Quando torna, Sara sempre al telefono, parla e ride, si alza e va anche lei alla toilette. Quando torna, Marco si sorprende un po' quando lei, al posto di sedersi di fronte a lui, gli si siede vicino... arrivano gustose pietanze e mangiano di gusto, poi scelgono di andare a rilassarsi un po'sulla terrazza. Marco paga il conto ed escono, scelgono un paio di sdraio e si mettono tranquilli a prendere il sole. Sara si addormenta quasi subito. Passa circa un'ora quando viene svegliata con dolcezza da Marco...nell'ora in cui hanno riposato, il tempo è cambiato...dalla pianura salgono dense colonne di nubi che oltre ad oscurare il sole a tratti, non hanno certo un aspetto bonario...salutano i gestori e si avviano alla seggiovia. Quando sono a metà del tragitto, seduti sui seggiolini, iniziano a sentire le prime gocce...salgono poi sui cestelli per l'ultimo tratto e un primo acquazzone li investe. Sara si stringe un po'a Marco, ora inizia a sentire freddo pur con la giacca addosso. Inizia a tremare, d'altronde le sue lunghe gambe sono nude, allora Marco si toglie il suo goretex e lo avvolge attorno alle gambe di Sara che lo ringrazia con un bacio...quando finalmente arrivano alla stazione, Marco è fradicio ma non sembra patire più di tanto Sara, invece, grazie al suo scafandro improvvisato ha riacquistato il buonumore, scherza anche un po' canzonando Marco sul fatto che è tutto bagnato e le inumidirà la sua macchina...ridono abbracciati sotto quello che ormai è un diluvio...arrivati alla macchina, Marco stende due grandi asciugamani sui sedili e partono come schegge verso casa...ridono ancora come due ragazzini della cosa, e quando arrivanoaalla villetta, si precipitano in casa...vanno a cambiarsi e a fare una doccia calda, poi si ritrovano in salotto, hanno addosso ambedue solo accappatoio e le infradito. Marco chiede a Sara se gradisce qualcosa, un the, to caffè...senza rispondere, lei gli si fa vicino, gli passa le braccia attorno al collo e lo bacia a lungo, con trasporto e passione...sente che il suo membro inizia a spingere contro di lei attraverso il tessuto...stacca la bocca dalla sua, lo guarda con malizia e gli dice : piano, piano bel maschietto...l'attesa rende più piccante la pietanza...! E gli dà un veloce bacio scappando sul balcone con una cristallina risata, poi mette di nuovo la testa dentro casa e gli chiede un thè...Marco ridendo mette a scaldare l'acqua, prepara un vassoio con due tazze e una scelta di miscele. Mette anche in un piattino alcuni dolcetti molto leggeri, riempie una teiera d'acqua calda e porta fuori il tutto, nel frattempo ha infatti smesso di piovere e il cielo si sta aprendo...prendono il thè chiacchierando e scherzando. Sara gli dice che quella giornata l'ha stimolata molto, non le capita mai di essere in piacevole compagnia ma che possa godere di questa in modo...diciamo normale, un po' da fidanzatini, ecco. Gli racconta un paio di avventure abbastanza spiacevoli che le sono accadute da non molto, da queste, il suo comportamento un po'freddo inizialmente. Poi, entusiasta della salita alla vetta, si fa raccontare da lui le sue avventure alpinistiche. Vuole sapere qualche particolare, di come si vive durante una spedizione, cosa si mangia, le sensazioni che si provano...passa il tempo e si avvicina l'ora di cena. Marco le propone una passeggiata nel paesino dove avevano cenato la sera precedente, magari un' aperitivo per poi tornare a casa a farsi belli, tanto il tavolo era prenotato per le 22... Sara scompare di nuovo nella sua stanza. Ne esce dopo poco...zero trucco, giusto un velo di lucidalabbra, fuseaux bianchi, tronchetti a tacco basso scamosciati, maglia molto leggera a stampa floreale, giubbotto di ecopelle panna... trova marco in terrazzo che aspetta, e tra sé pensa quanto è veloce a prepararsi...con una risata lo prende in giro per quanto è rapido e sempre disposto ad un bicchierino...!! Per fortuna i sedili dell'auto sono asciutti, Sara temeva un po per la mise che aveva in mente per la sera, si dirigono al paesino sulla riva, parcheggiano, e si avviano mano nella mano verso un localino molto simpatico. Un po' di musica live, qualche stuzzichino, un calice di spettacolare Lugana freschissimo. Marco chiacchera un po'con il titolare che evidentemente conosce e gli presenta Sara. Insomma, un'oretta molto piacevole e distesa, molto easy...poi Marco paga il conto e si riavviano verso la casa sul monte. Si fermano un'attimo sul terrazzo, Sara spinge Marco contro la ringhiera e gli si poggia contro, gli passa le braccia dietro la testa, lo bacia profondamente, con un calore dettato dal suo stato d'animo estremamente disteso e felice...ecco, Sara oggi è davvero felice...si stacca, guarda marco negli occhi e gli sussurra...: vado a farmi bella...jeans e maglietta...? Ahahah...! E scappa dandogli un rapido bacio sulla guancia...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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