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I 5 Sensi: L'Udito

08.05.2018 |
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"Da quel momento sento solamente sospiri, mugolii, ansimi..."
Odio questa stanza...Ma d'altronde dove potrei vivere? La mia professione non rende milionari e per di più ci sono anche gli alimenti ad alleggerirmi...
Così, su consiglio di un amico, sono venuto in questo pseudo residence in periferia.
Un palazzone di 8 piani, 60 mini appartamenti uso cucina, una popolazione di umanità mista con poca voglia di socializzare e tanta voglia di farsi i fatti propri.
Alla reception una specie di bulldog che dice di essere donna ma poco ha di femminile quando ti abbaia dietro che hai della posta da ritirare o da pagare l'affitto...
L'unica cosa positiva è che il mio cubicolo - avete presente 1984 di Orwell?!? - è all'ultimo piano per cui nessuno mi passeggia in testa, ma le pareti offrono la stessa privacy di un mercato in piazza.
Tant'è vero che all'inizio mi imbarazzava anche andare in bagno...
Qualche giorno fa sento che il mio vicino sta facendo i bagagli per andarsene e mi auguro che quello nuovo non sia un rompi...
Ieri rientro tardi, ho passato la giornata coi miei figli, e appena mi butto sul letto sento provenire dal cubicolo vicino dei rumori assolutamente inconfondibili... cavoli!, mi dico, sono eoni che non pratico ed ora ci voleva anche un sonoro da film porno...
Le voci sono due una calda e piacevole, inconfondibilmente femminile, l'altra più profonda, ma con delle variazioni di timbro insolite, difficile da identificare.
La prima è una voce a cui darei un nome come... Moana, la mia attrice porno preferita, l'altra non saprei, forse Andrea, tanto per mantenere l'ambiguità.
Sento Moana dire semplicemente 'Spogliati', poi il silenzio e dopo un attimo il lieve cigolio di un corpo che si adagia su un letto già occupato.
Da quel momento sento solamente sospiri, mugolii, ansimi. La situazione mi imbarazza ma innegabilmente mi eccita, come testimonia la mia erezione.
L'intensità dei movimenti aumenta, i respiri si fanno veloci, intensi e profondi, e la mia mano comincia quasi con volontà propria a masturbarmi sempre concentrato ad ascoltare fino a quando la voce di Moana sospira un 'Vengooo' cosi caldo e profondo che non riesco a trattenermi e vengo anch'io, un orgasmo intenso e liberatorio.
Il mattino dopo, è sabato, esco per fare la spesa e mentre aspetto l'ascensore la porta alle mie spalle si apre.
Mi volto e le vedo, le saluto con un malcelato imbarazzo. Moana (la riconosco dalla voce) è una splendida 45enne alta e ben fatta, elegante e raffinata.
Andrea (per esclusione visto che non dice una parola) è molto giovane, sui 25 anni, quasi androgina come aspetto, ma con un viso d'angelo che incanta.
Ci presentiamo mentre l'ascensore arriva e Moana (mi piace continuarle a chiamare così) mi dice con un sorriso malizioso che sperano di non avermi disturbato la sera prima, io divento porpora e bofonchio un ridicolo 'no certo'. Le due si scambiano uno sguardo e poi Moana con non chalance mi invita a cena da loro per la sera stessa. Io trascoloro dal porpora al ciano, sono evidentemente in difficoltà respiratoria, ma riesco a sibilare un si.
Una decina di ore dopo busso alla loro porta con in mano una bottiglia di vino rosso e dei dolci. Mi apre Andrea che indossa una specie di lunga canotta ed evidentemente null'altro. Moana è alle prese con la cucina, meglio l'angolo cottura, visto che il loro cubicolo è dominato dalla presenza di un letto centrale con un paio di poltrone ai lati, lei è impeccabile in un abito di seta molto scollato dietro che ne enfatizza la bellezza e la sensualità.
Sul letto sono già deposti una serie di vassoi con diversi stuzzichini e Moana sorridendo dice che lo spazio è così poco che dovremo mangiare sul letto.
Iniziamo a mangiare chiacchierando piacevolmente e innaffiando abbondantemente il tutto con un ottimo rosso, quindi Andrea mise tutto nel lavello e Moana molto semplicemente mi prese per un braccio e mi fece alzare in piedi, Andrea con mia sorpres mi bendò ed entrambe senza una parola iniziarono a spogliarmi.
Mi sentivo sorpreso ed eccitato ma quando fui completamente nudo mi fecero sedere su una poltroncina e prima che me nerendessi conto ero legato mani e piedi alla poltrona.
A quel punto cominciai a sentire le due donne che si spogliavano a vicenda e dai sospiri e i rumori che percepivo nel farlo si accarzzavano e baciavano a vicenda.
La situazione mi stava innegabilmente eccitando, come dimostrava la mia erezione, ma cosi immobilizzato ero del tutto impotente.
Le due nel frattempo si sdraiarono sul letto e cominciarono ad accarezzarsi e baciarsi ovunque anche se io continuavo solo a percepire la colonna sonora di quell'eccitante situazione, i loro gemiti e le loro parole mi torturavano piacevolmente. Riconoscevo ormai le voci e cosi mi resi conto che a condurre i giochi era Andrea. Improvvisamente sentii una mano scorrere lungo le mie cosce e raggiungere il mio membro e la voce di Andrea ordinare 'Masturbalo!', nel contempo sentii un ronzio e intuii che un vibratore era comparso sulla scena. Il gemito che seguì mi confermò che Andrea stava penetrando Moana la quale smise di accarezzare il mio pene e cominciò a stringerlo con forza gemendo e muovendosi sempre più frenetica sospirando dei 'siii' inequivocabili. Dai movimenti che intuii capii che Andrea si era messa sopra Moana e, continuando a penetrarla col vibro, si stava facendo leccare da Moana che ora gemeva sempre più forte stringendo il mio pene. Il contemporaneo grido di piacere delle due donne mi confermò i loro orgasmi che causarono, senza alcuna stimolazione ulteriore, la mia eiaculazione accompagnata da un piacere quasi insopportabile. Mentre ero ancora stordito dall'intensità delle sensazioni, percepii la voce di Andrea ordinare 'Puliscilo!' e l'attimo successivo una bocca cominciava a succhiarmi e leccarmi per asportare con perizia ogni singola goccia del mio sperma. La sensazione era così intensa che ebbi un secondo orgasmo ma mi resi conto che questa volta era la bocca di Andrea ad accogliere il mio seme mentre Moana proseguiva la sua opera di pulizia.
Al termine, sempre nudo e bendato, le due donne mi hanno accompagnato nel mio appartamento, seduto sul letto e con un bacio su ciascuna guancia mi hanno salutato con un semplice 'Quando vuoi sai dove siamo...'.
Da allora questa stanza non mi sembra più così terribilmente solitaria.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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