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Mio Fratello ed Elena, una proposta indecente


02.06.2025 |
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""E' meraviglioso ammirare il cazzo di tuo fratello che ti apre il culetto e ti fa sentire piena, ti piace vero?" mormora Elena, abbassandosi per..."
PASSIONE a IBIZA Capitolo 13 di 13—Gaia—
Alessio si solleva leggermente, le labbra lucide. "Girati," ordina con voce ferma ma gentile.
Obbedisco, ruotando sul tavolo fino a trovarmi a quattro zampe. Elena si sposta dietro di me, le sue mani accarezzano il mio sedere mentre lo separa delicatamente. La sento chinare il viso e poi la sua lingua calda trova la mia apertura posteriore, circondandola con movimenti lenti e deliberati.
"Sei ancora gonfia qui," mormora, facendo scivolare un dito dentro di me con cautela. "Ti piace quando il tuo culetto viene riempito, vero?"
Annuisco, incapace di formare parole coerenti mentre la sua lingua riprende a torturarmi dolcemente. Alessio si posiziona davanti a me, il suo cazzo rigido all'altezza del mio viso. Lo prendo tra le labbra senza esitazione, assaporando il gusto salato della sua pelle mescolato con i miei umori e il suo stesso seme. È un sapore proibito che mi eccita ancora di più.
"Succhialo," mi incoraggia, affondando le dita nei miei capelli. "Prendilo tutto in gola."
Obbedisco, rilassando la mascella e accogliendolo completamente. Sento la punta toccare il fondo della mia gola mentre Elena continua la sua deliziosa tortura posteriore. Il suo dito si muove dentro e fuori con delicatezza, preparandomi per qualcosa di più grande.
"È pronta," annuncia Elena dopo qualche minuto. Si allontana brevemente per recuperare un flacone di lubrificante dal cassetto della cucina.
Alessio si ritira dalla mia bocca, lasciandomi ansimante. Si sposta dietro di me, scambiando posizione con Elena. Sento il freddo del lubrificante mentre lui ne versa generosamente tra le mie natiche, massaggiandolo con movimenti circolari.
Il mio fratellino inizia a incularmi. E’ venuto da poco e quindi ci impiegherà una vita a venire di nuovo, spero solo che rimarrà duro a lungo.
Elena si posiziona davanti a me, seduta sul bordo del tavolo con le gambe divaricate. Mi offre una vista perfetta della sua femminilità bagnata e gonfia.
"Guardami negli occhi mentre lui ti prende," ordina dolcemente, accarezzandomi i capelli.
Alessio aumenta gradualmente il ritmo, ogni spinta più profonda della precedente. Il dolore iniziale si trasforma in un piacere intenso che mi fa tremare dalle fondamenta. Gemo contro la coscia di Elena, le mie unghie affondano nella sua pelle olivastra.
"E' meraviglioso ammirare il cazzo di tuo fratello che ti apre il culetto e ti fa sentire piena, ti piace vero?" mormora Elena, abbassandosi per baciarmi. Le sue dita trovano il mio clitoride e iniziano a massaggiarlo con precisione esperta. "Il tuo sguardo non mente, stai godendo come una troia e secondo me ne vuoi ancora..."
Il tavolo scricchiola sotto i nostri corpi, il ritmo delle spinte di Alessio diventa più frenetico. Sento il suo respiro irregolare, i suoi gemiti rochi che riempiono la cucina.
"Dio, non sai quanto mi eccita vederti prendere il suo cazzo così," sussurra Elena nel mio orecchio.
"Sei una vera puttanella, la nostra puttanella. Vorrei che tenervi qui con me a godere ogni secondo della nostra vita, senza limiti e senza nessuna decenza."
Quelle parole oscene mi spingono ancora più vicino all'orgasmo. Il mio corpo è sovraccarico di sensazioni: Alessio che mi riempie da dietro, le dita di Elena che danzano sul mio clitoride, le sue labbra che catturano i miei gemiti.
"Sto per venire," ringhia Alessio, afferrandomi i fianchi con forza bruciante.
"Vieni dentro di lei," lo incoraggia Elena. "Riempila completamente. come ha i fatto prima con la figa, poi ci penso io a ripulirla con la lingua."
Con un ultimo affondo brutale, Alessio si svuota dentro di me. Il calore del suo seme mi inonda, provocandomi un orgasmo così intenso che per un momento perdo conoscenza, il corpo scosso da spasmi incontrollabili.
Quando riprendo i sensi, sono ancora distesa sul tavolo, il respiro affannoso e il corpo tremante. Elena mantiene la sua promessa, inginocchiandosi dietro di me. Sento la sua lingua calda che raccoglie le gocce di seme che scivolano dalle mie natiche. Il suo tocco è delicato ma avido, ogni leccata mi fa sussultare per la sensibilità.
Alessio si è spostato accanto a me, accarezzandomi i capelli con tenerezza. Il contrasto tra la brutalità di poco fa e la dolcezza attuale mi fa sciogliere. Mi bacia delicatamente sulla fronte, sulle guance, sulle labbra.
"Come ti senti?" mi chiede, gli occhi ancora scuri di desiderio ma velati di preoccupazione.
"Distrutta," sospiro con un sorriso sfinito. "In modo meraviglioso."
Elena emerge da dietro, il viso lucido e un sorriso soddisfatto sulle labbra. "Pulita come un gioiello," dichiara, leccandosi voluttuosamente le labbra. Si avvicina ad Alessio e lo bacia profondamente, condividendo con lui il sapore intimo.
Mi aiutano a scendere dal tavolo, le mie gambe tremano così tanto che quasi collasso. Alessio mi prende in braccio con facilità, portandomi verso il bagno. Elena ci segue, aprendo il rubinetto della vasca.
"Un bagno caldo è quello che ci vuole," dice, versando generosamente sali profumati nell'acqua fumante.
Mentre la vasca si riempie, Alessio mi tiene stretta contro il suo petto, baciandomi dolcemente la spalla, il collo, dietro l'orecchio. Elena si avvicina da dietro, le sue mani morbide mi accarezzano la schiena, scendendo verso il sedere ancora sensibile.
"Sei stata incredibile," sussurra contro la mia nuca. "Non ho mai visto niente di così erotico."
La vasca è finalmente pronta. Alessio mi fa scendere delicatamente, aiutandomi a entrare nell'acqua calda e profumata. Gemo di piacere mentre il calore avvolge i miei muscoli doloranti. Elena entra dopo di me, posizionandosi dietro di me in modo che possa appoggiare la schiena contro il suo petto.
Alessio si unisce a noi nella vasca, l'acqua trabocca leggermente mentre si sistema di fronte a me. Le sue mani scivolano sotto la superficie, accarezzandomi le cosce con tocchi delicati.
"A cosa stai pensando?" mi chiede Alessio, immergendosi nell'acqua di fronte a noi. Le sue gambe si intrecciano con le mie, i piedi che accarezzano distrattamente l'interno delle mie cosce.
"A quanto sarà difficile tornare," rispondo con un sospiro. "A fingere di essere solo fratello e sorella."
Elena mi stringe più forte, i suoi seni premono contro la mia schiena. "Potreste sempre trasferirvi qui," suggerisce, le labbra che sfiorano la mia spalla. "In Spagna nessuno vi conosce. Potreste essere semplicemente una coppia."
L'idea è seducente, quasi quanto le sue mani che ora vagano pigramente sul mio ventre. Chiudo gli occhi, lasciandomi cullare da questa fantasia.
"Ci ho pensato," ammette Alessio, sorprendendomi. "Ho anche guardato alcune offerte di lavoro qui a Barcellona."
Mi volto leggermente per guardarlo, cercando di capire se stia scherzando. I suoi occhi, così simili ai miei, sono seri e determinati.
"Lo faresti davvero?" chiedo, il cuore che accelera. "Lasceresti tutto per... noi?"
"Per te," corregge lui, allungando una mano per accarezzarmi il viso. "Lo farei per te, per noi. Sono stanco di nascondermi, di inventare scuse per passare del tempo con mia sorella."
Elena resta in silenzio, ma sento il suo respiro accelerare contro la mia schiena. Le sue mani si muovono più in alto, sfiorando la curva inferiore dei miei seni.
"Potreste iniziare venendo a trovarmi più spesso," suggerisce infine. "Vedere come vi trovate qui. La mia casa è sempre aperta per voi." Un sorriso malizioso le curva le labbra. "Soprattutto il mio letto."
L'immagine di altri weekend come questo, di notti passate tra le braccia di entrambi, mi fa fremere di desiderio rinnovato nonostante l'appagamento.
"Mi piacerebbe," sussurro, voltandomi per baciare Elena. Le nostre labbra si incontrano dolcemente, senza l'urgenza di prima, ma con una promessa nascosta.
Alessio si avvicina nell'acqua, creando piccole onde che lambiscono i nostri corpi. "Potremmo provare," dice, la sua mano che accarezza la mia guancia. "Un mese qui, vedere come va. Ho abbastanza risparmi per prendermi una pausa."
Il cuore mi batte forte nel petto. L'idea di vivere apertamente il nostro amore, anche se in un paese straniero, mi fa sentire leggera. Elena ci osserva con occhi luminosi, le dita che tracciano disegni invisibili sulla mia pelle bagnata.
“E cosa diremo a casa, alla mamma e a tutti gli altri parenti e agli amici? Non credo che sia fattibile trasferirsi qui”
"Diremo che hai trovato un'opportunità di lavoro qui," risponde Alessio, pensieroso. "Che io ti ho seguito per sostenerti... per aiutarti ad ambientarti in un paese nuovo."
Le sue dita scivolano sotto l'acqua, tracciando cerchi sempre più stretti attorno al mio ombelico. Il suo tocco, anche ora, risveglia sensazioni sopite nel mio corpo esausto.
"Non sarebbe nemmeno una bugia completa," aggiunge Elena, le labbra contro il mio collo. "Ho amici nell'industria del design qui a Barcellona. Potrei aiutarti a trovare qualcosa di vero."
Mi rilasso contro di lei, lasciando che l'acqua calda e le loro carezze lavino via le mie preoccupazioni. Forse è possibile. Forse possiamo crearci una vita qui, lontano dai giudizi e dalle convenzioni.
"E quando verranno a trovarci?" chiedo, gli occhi chiusi mentre assaporo la sensazione delle loro mani sul mio corpo.
"Camere separate, comportamento impeccabile," mormora Alessio con un sorrisetto. "Almeno fino a quando non se ne andranno."
Elena ride sommessamente, il suono vibra contro la mia schiena. "E poi potrete riprendere da dove avete lasciato," sussurra, le dita che scivolano tra le mie gambe con delicatezza. "Con me che vi guardo... o partecipo."
Gemo piano, sentendo il desiderio riaccendersi nonostante la stanchezza. Le sue dita trovano il mio clitoride sotto l'acqua, massaggiandolo con movimenti lenti e circolari che mi fanno inarcare contro di lei.
"Sei insaziabile," sussurra Alessio, osservandoci con occhi affamati. "Entrambe lo siete."
"Non posso farne a meno," rispondo con voce tremante. "Non di te... non di voi."
Elena intensifica il ritmo delle sue carezze mentre Alessio si avvicina, l'acqua si increspa intorno a noi. Le sue labbra trovano le mie in un bacio profondo e lento, la sua lingua esplora la mia bocca con la stessa intimità con cui le dita di Elena esplorano il mio corpo.
Mi perdo in loro, in questa connessione che va oltre il fisico, oltre il proibito. Qualunque decisione prenderemo sul futuro, so che questi momenti rimarranno impressi nella mia anima come fuoco eterno. Il mio cuore, il mio corpo, la mia anima appartengono a loro in modi che non avrei mai immaginato possibili.
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Il mio amico(utente di A69) che rimarrà sconosciuto a voi, visto che desidera rimanere anonimo mi ha chiesto di scrivere una nuova storia incentrata sulla relazione che ha con la sorella. Mi ha raccontato brevemente di una loro vacanza ad Ibiza e io ho iniziato a tessere una ragnatela di immagini e situazioni che sono diventate alla fine un romanzo. Troppo lungo per essere rinchiuso in una sola storia. Quindi ho deciso di pubblicare ogni settimana 3 capitoli per rendere la lettura più piacevole e scorrevole. Vi ricordo che esistono altre due storie con Alessio e Gaia: Un gioco Proibito e il Segreto di Alessio e Gaia. Ho impiegato quasi un mese a scrivere questa storia e spero che vi possa piacere e soprattutto eccitare. Se poi riceverò tanti commenti positivi e tante letture, come normalmente accade, trasformerò questa storia in un romanzo vero e proprio che verrà pubblicato. Dimenticavo di dirvi che tutto quello che leggerete è tutto frutto della mia fantasia, che ha attinto a qualche mia esperienza reale del passato. Spero possa piacervi ed eccitarvi così tanto da scrivermi e propormi un’avventura tra di noi …
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Eccoci qua: tocca a voi decidere se sono un genio incompreso o solo un tizio che si illude di saper scrivere. Dai, un votino non me lo potete negare, non siate tirchi! E se vi va, buttate lì un commento: anche uno di quelli che strappa una risata, che male non fa.
Scrivo queste storie perché mi piace farvi viaggiare con la fantasia, ma, lo ammetto, anche per mettermi un po’ in vetrina. Sono tipo un venditore di sogni proibiti, di quelli che piazzano la bancarella all’angolo della strada. E sì, ho un debole per le donne, non lo nego, ma non ho un “tipo” fisso. Mi piace variare, sperimentare, buttarmi nel caos delle possibilità.
Se vi va di entrare nel mio club di fan (o meglio, di complici), fatevi avanti. Chissà, magari insieme possiamo inventare , o vivere, ancora meglio, una storia ancora più folle. Io sono un maestro della pubblicità subliminale, mi vendo tra le righe, ma il modo migliore per capirmi è conoscermi di persona. Poi si vedrà dove ci porta la corrente!
Potete contattarmi qui su A69 o su Te. le. gr. am, stesso nick: giorgal73. Proposte, idee, commenti, o magari un invito a una serata o un club per scrivere insieme il prossimo capitolo – sono tutto orecchi. P.S.: se preferite la vecchia cara email, parte con giorgal73, poi la chiocciolina, e chiude con gmail.com. Facile, no?
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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