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Il mio punto di vista - Prima parte

30.07.2015 |
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"Robi nel vedere Laura intenta e così dedita a succhiarmi l’asta dice “che moglie porca che ho”, io rispondo “è bravissima”, nel frattempo le luci della macchine che transitano nella direzione..."
Ore 20:20, sono in trepidante attesa di vedere la Ford Galaxy nera con cui Laura e Robi mi verranno a prendere alla stazione. Attendo sul bordo della strada proprio fuori dalla stazione, cercando di osservare i conducenti delle vetture, assaporo l’emozionante sensazione che da un momento all’altro tutte le parole che ci siamo scambiati via mail si trasformino in conversazione, un timido ma consapevole sorriso si stampa sul mio volto, chissà cosa pensa chi mi vede così attento a guardare gli interni delle auto che mi passano affianco con un sorriso quasi ebete dipinto sul volto…..non importa, l’emozione è felicità per cui continuo ad attendere ed osservare le auto. Il tempo sembra non passare più, se non fosse per il messaggio di Laura che mi ha avvisato del loro piccolo ritardo, incomincerei a dubitare sulla loro affidabilità, ma a ben pensarci alla fine anche qualora il nostro incontro non si concretizzasse, è stato comunque davvero molto eccitante conoscerli via mail. Con Robi e Laura, sin dai primi scambi via mail, l’intesa è stata grandiosa, tambureggiante e ritmica come un ballo seducente e sfrenato, libertina e sensuale come le foto pubblicate da Laura sul suo profilo; è incredibile come da un contatto via messaggio possano nascere situazioni così tremendamente intriganti. La lancetta dei secondi sembra compiere le fatiche d’Ercole per spostarsi, continuo ad essere concentrato sulle auto che passano, quando dall’altra parte del marciapiede vedo Laura che prova ad abbozzarmi un saluto ed un sorriso, ricambio, un po’ alla cieca in quanto non conosco il volto di Laura, ma i suoi vertiginosi tacchi e la minigonna aderente del vestitino nero che indossa in maniera incredibilmente sexy mi spingono verso di lei quasi magneticamente. Attraverso sulle strisce pedonali la strada e mi presento cercando di nascondere l’agitazione che provo, sfodero il mio migliore sorriso, le stringo la mano e la bacio sulle guance come se ci conoscessimo da una vita, Lei è molto cordiale, le dico che la stavo cercando in auto e non mi aspettavo di vederla a piedi, lei mi risponde che Robi ci sta aspettando dietro l’angolo in macchina, parcheggiato in doppia fila. A Robi ho proposto via mail una situazione molto intrigante, dato che si è offerto di passarmi a prendere in stazione con la sua macchina, ho fantasticato che Laura si sedesse nei sedili posteriori, vicino a me, come se fossimo passeggeri sconosciuti di un taxi guidato da Robi, il quale nei panni di un autista malizioso potesse scorgere dallo specchietto retrovisore interno i nostri erotici ammiccamenti. Robi non ha risposto alla mia proposta, per cui vivo questi flebili attimi di attesa che mi portano alla macchina di Robi con l’incertezza sulla fattibilità del mio piano, ma anche la speranza che ciò si possa concretizzare. Giunti alla macchina, Robi ci attende in piedi vicino al portellone posteriore, si presenta in maniera molto educata e proprio mentre immagino che sia in piedi per farci accomodare nei sedili posteriori, mi dice che ha apprezzato molto la mia proposta, ma che dato il traffico caotico della città è meglio rimandare l’attuazione del piano. Gli rispondo che per me non c’è nessun problema ed è già un piacere poterli conoscere di persona, così propongo una cena in un ristorante un po’ appartato per iniziare a conoscerci meglio. Scaricato dalla mia testa il piano “tassista sexy”, mi accomodo sui sedili posteriori dell’auto di Robi da solo, mentre Laura si siede davanti. Cerco di intrattenere sin da subito una conversazione interessante e rispondo alle domande di Robi con sincerità e naturalezza, conversare con Laura e Robi è come camminare su un filo teso, in cui da un momento all’atro parlando del più e del meno si passa ad argomenti molto più piccanti, in maniera spontanea, senza nessuna forzatura. Dai sedili posteriori osservo Laura, ogni tanto cerco di avvicinarmi al poggiatesta e sbircio le sue gambe così elegantemente sensuali, il mio sguardo poi si sofferma sul suo collo e sui suoi capelli corti, vorrei sfiorare delicatamente la sua pelle, con un massaggio, per assaporarne il tatto e rilassarLa, ma la nostra conversazione, sebbene ogni tanto trascenda su argomenti piccanti, ancora non ha preso quota……Raggiungiamo il ristorante, in un luogo decisamente appartato sulla collina e nel tragitto dalla macchina all’ingresso del locale, accompagno Laura per mano, in modo tale da stabilire un primo contatto ed aiutarla sul terreno ghiaioso del parcheggio, Laura mi stringe il braccio con piacere ed io ho la conferma che cercavo!!!
Ci sediamo al tavolo, ed ordiniamo, continuando a conversare amabilmente, mentre ceniamo sfioro le gambe di Laura con la mia mano, dapprima delicatamente all’altezza del ginocchio, poi sempre più su, sento la pelle vellutata delle cosce di Laura ed un brivido mi percorre la schiena, sino a far scintillare i miei occhi guardando Robi con un cenno d’intesa. Mi alzo e vado a pagare, voglio lasciare da soli Laura e Robi affinchè possano parlarsi intimamente. Al mio ritorno Robi mi guarda e dice :” Andrea abbiamo un regalo per te”, rimango inizialmente spiazzato, ma eccitato e sorpreso allo stesso tempo, Robi mi porge le mutandine di Laura, io guardo dritto negli occhi Laura, le sorrido maliziosamente, prendo le mutandine da Robi stringendole nel palmo della mia mano, le avvicino alla mia bocca ed invito Laura ad alzarsi.
Laura si alza e nel breve tragitto sino alla macchina, visto che le cammino affianco e Robi ci segue qualche passo dietro, le alzo la gonna e le sfioro il suo fantastico sedere, lasciando a Robi la splendida visione di questo gesto……….
Saliamo in macchina e non appena Robi accende il motore, inizio a massaggiare il collo di Laura da dietro, Laura chiude leggermente gli occhi e si lascia trasportare, teleguidando con il suo pensiero le mie mani, che in una frazione di secondo scivolano sul suo seno, sfiorando i suoi capezzoli, mi avvicino con la bocca al collo di Laura, per baciarle la spalla, ma lei si gira verso di me e mi bacia con una passione tale da prosciugarmi la parte più peccaminosa della mia anima e farla sua. E’ un bacio travolgente che mi spoglia delle residue inibizioni, mentre Robi continua a guidare un po’ alla cieca, distratto, ma eccitato dalla Sua Laura nelle mie mani, faccio scivolare il mio tatto verso il suo monte di venere, alzandole la minigonna nera del vestitino e sfiorando i suoi umori. E’ l’eccitazione all’ennesima potenza sentire Laura già bagnata, mentre continua a baciarmi con tanta passione, le mie dita dapprima sfiorano delicatamente il suo clitoride, poi in maniera sempre più intraprendente si insinuano tra le sue labbra, Laura è rapita dal piacere, smette di baciarmi e si gode appieno il movimento della mia mano, per essere ancora più vigoroso nell’azione mi sollevo dal sedile posteriore e continuo a penetrare Laura con le mie dita sentendo i suoi respiri diventare sempre più affannosi ed avvertendo la sua schiena inarcarsi dal piacere. Sto esplodendo dall’eccitazione, quando Robi mi guarda e mi dice “ti eccita mia moglie?”, io guardo Robi e gli rispondo “da morire….”, sento il mio cazzo pulsare durissimo nei miei pantaloni e voglio farlo assaggiare a Laura, così come più volte ci siamo scritti via mail, mi avvicino col bacino al suo sedile, prendo la mano di Laura e mentre mi sbottono i pantaloni l’avvicino al mio cazzo, Laura non esita un secondo e lo stringe forte tra le sue mani, io le sussurro: “voglio la tua bocca”…….Laura non se lo lascia ripetere due volte e avvolge con la sua travolgente lingua il mio cazzo. Vedo la sua testa sussultare sopra il mio bacino, mi muovo lentamente in cerca della sua bocca, accompagnando i suoi movimenti. Robi che sta continuando a guidare è disorientato dall’esplosione improvvisa della situazione ed accosta la macchina a bordo strada. Gli dico “toccala Robi, voglio che la tocchi mentre assapora il mio cazzo”, Robi accarezza le gambe di Laura sino ad arrivare alle sue labbra bagnatissime e si gira verso di me come a voler cercare visivamente la mia incontenibile eccitazione causata da Laura. Robi nel vedere Laura intenta e così dedita a succhiarmi l’asta dice “che moglie porca che ho”, io rispondo “è bravissima”, nel frattempo le luci della macchine che transitano nella direzione opposta alla careggiata in cui siamo parcheggiati, illuminano l’interno dell’abitacolo della nostra macchina e questa sensazione di essere visti anche solo per una frazione di secondo rende il gioco ancora più eccitante. Robi mi domanda: “Andrea dove andiamo adesso?” io rispondo “Robi visto che sei stato così gentile a venermi a prendere, ti chiedo di portarmi in ufficio, a quest’ora non c’è nessuno……” Robi annuisce e riaccende la macchina, il clic della chiave che aziona l’accensione del motore è come aver premuto il tasto pausa di un film bellissimo che desideri ardentemente continuare a vedere, Laura mi sorride e cerca di ricomporsi sul sedile anteriore, io sono travolto dall’eccitazione e poco dopo dico a Laura: “Voglio ancora la tua bocca”, mi avvicino con il mio membro ancora terribilmente eretto e voglioso verso di lei facendo scivolare il bacino sul sedile posteriore ,Laura girandosi verso di me, lo riprende in bocca, mentre Robi continua a guidare, sono nuovamente travolto da un onda di passione paragonabile ad un maremoto, ad ogni movimento di Laura spingo il mio cazzo sempre più voracemente dentro la sua bocca, voglio trasmetterle la voglia che ho di farla mia e lei sempre più eccitata asseconda i miei movimenti percependo tutto il mio desiderio. Robi guida in maniera disattenta, come dargli torto, mentre altre macchine ci sorpassano o ci incrociano, io chiudo gli occhi e mi gusto completamente la lingua di Laura fino a che entriamo in un centro abitato e la situazione ci impone di ricomporci.
Fine prima parte
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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