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trio

Il mio punto di vista - Seconda parte


di ClimbArt
09.09.2015    |    3.415    |    1 9.6
"Continuo a stantuffare Laura con sempre maggiore continuità e sento velocemente il piacere arrivare, non voglio venire però adesso, così rallento il ritmo dei miei affondi e lascio spazio a Robi..."
………… la situazione ci impone di ricomporci.
Robi parcheggia l’auto, io scendo immediatamente e apro lo sportello a Laura, nel farlo ammiro bramosamente le sue gambe e le sorrido maliziosamente, la invito a fare due passi a braccetto con me sino all’ufficio. Cerchiamo di celare l’eccitazione sui nostri volti e non solo, passiamo vicino a un gruppetto di persone che chiacchierano amabilmente fuori da un bar e mi sento improvvisamente nudo, come se le mie volontà e i miei peccaminosi pensieri fossero stampati sulla mia fronte, un velo d’imbarazzo mi fa distogliere lo sguardo dalle persone e proseguiamo sino all’ingresso dell’ufficio.
Apro il portone, e l’androne dello stabile, sembra accoglierci con il suo silenzio in un abbraccio quasi protettivo, saliamo velocemente le scale e nel farlo non perdo occasione per sfiorare da sotto la gonna, il bellissimo sedere di Laura che mi precede. Robi ci segue e ci guarda con molta eccitazione, cerco nella tasca dei miei pantaloni le chiavi e apro la porta d’ingresso sotto la luce ovattata del neon del pianerottolo, alla quale non sono abituato vista l’ora tarda, il che dà un tocco di sconosciuto alla location. Appena entrati Laura non lascia trascorrere nemmeno un battito di ciglia dal momento che udiamo il “clack” della serratura scattare alle nostre spalle e mi bacia con tutto il desiderio e la carica erotica che ha accumulato in macchina. E’ un bacio travolgente, di quelli che ti spiazzano e ti tolgono il respiro, chiudo gli occhi e istintivamente lascio scivolare le mie mani sul suo corpo, stringendole forte sulle sue natiche da sopra la gonna del suo vestito, voglio che senta il cotone dell’indumento strofinarsi sulla sua pelle sotto l’impulso e i movimenti delle mie mani, il fatto poi che Laura non abbia le mutandine rende i miei movimenti ancora più morbidi e sensuali. Laura mi sbottona uno a uno i bottoni della camicia, lo fa con una foga tale che immagino derivi dal desiderio cumulato sin dal primo momento in cui mi ha visto, s’inginocchia davanti a me, slaccia la mia cintura e apre la zip dei miei jeans, finalmente il mio membro è nuovamente nella sua deliziosa bocca, Robi è alla mia sinistra e ci guarda eccitato, conosce bene la sua Laura, ma intuisco che ogni volta che la veda perdere il controllo dall’eccitazione sia per lui un piacere impareggiabile, anche Robi si toglie i pantaloni rimanendo con il suo cazzo bello duro a lato di Laura. Vedere Laura in mezzo al frutto della nostra eccitazione è fantastico, io la guardo dall’alto mentre la sua bocca continua ad avvolgere la mia asta e le dico: “Voglio che ti tocchi mentre me lo succhi”, così Laura lascia scivolare la sua mano sul suo basso ventre e inizia a toccarsi, l’idea che lo stia facendo per soddisfare una mia richiesta proprio mentre il mio membro le riempie la bocca è per me un piacere sublime, così intenso da anestetizzare i miei sensi, ma più m’inebrio della sua lingua, più desidero poggiare la mia sul suo monte di venere che immagino essere un’esplosione di umori.
La lingua di Laura continua ad avere attenzioni solo per me, ed è difficile interrompere questa magia, ma il desiderio di assaggiare le sue “grandi labbra” umide è troppo forte, così le dico: “Laura appoggiati alla scrivania e fammi vedere il tuo bel culetto”, Laura come una perfetta segretaria obbediente si alza e si appoggia all’angolo della scrivania, tirandosi su il vestitino e divaricando lentamente le gambe, Robi si avvicina e le accarezza l’interno coscia, lasciando poi scivolare la sua mano sulla schiena, mi guarda dandomi un cenno di consenso e mi dice:”Assaggiala”.
Insinuo con calma la mia testa fra le sue gambe ed inizio a leccarle l’interno coscia, proprio l’identico vellutato tratto di pelle che Robi stava accarezzando qualche secondo prima, non voglio essere precipitoso, voglio che Laura senta la mia lingua avvicinarsi ai suoi umori, ma poi lentamente scivolare via per aumentare il suo desiderio. Sento che a ogni tentativo Laura spinge il suo bacino verso la mia lingua, ogni volta con sempre maggiore insistenza, fino a quando mi lascio trascinare nel vortice dei suoi piaceri e affondo completamente la mia lingua. Assaporo il nettare dei suoi umori così intensi e travolgenti, lo faccio per un tempo indefinito, come trasportato in un'altra dimensione, sento il mio membro così eccitato che non vedo l’ora di possedere Laura, intanto mi godo i suoi sospiri e gridolini di piacere così forti e sentiti che ogni mio affondo con la lingua fa pulsare forte il sangue sul mio membro.
Mi rivolgo a Robi in maniera ironica, ma al contempo maliziosa e gli domando “ La nostra Laura è abbastanza eccitata secondo te?” Robi non mi risponde immediatamente, ma sofferma prima il suo sguardo su Laura e poi guardandomi negli occhi mi dice: “Ora lo vuole dentro”, mi alzo dalla posizione inginocchiata, scorgo solo parte del profilo sinistro del volto di Laura appoggiato sulla scrivania, riesco, però a capire che ha gli occhi chiusi e si sta lasciando completamente trasportare dalla situazione e dal piacere provato, le accarezzo prima la schiena e poi le sue natiche, mentre lentamente faccio entrare il mio membro tra i suoi dolci umori, lo faccio senza impeto, ma con decisione, fremo dal desiderio di possederla, ma voglio assaporarmi i primi affondi, voglio gustarmi tutta la sua lubrificazione, tutto il suo godimento.
Robi si gusta la scena eccitatissimo, con passione si avvicina a Laura, le accarezza il collo e poi avvicinando le sue labbra per baciarle le spalle, le sussurra vicino al suo orecchio “ti piace il suo cazzo?”, Laura non risponde ma ansima con le guance appoggiate alla scrivania, il suo ansimare crea un piccolo alone a contatto con il vetro della stessa, Robi insiste “ti piace il suo cazzo?”, Laura continua ad ansimare e risponde “Siiiiiiiii”, allora Robi mi guarda e mi dice “Che moglie porca che ho, quanto mi piace!”.
Continuo a stantuffare Laura con sempre maggiore continuità e sento velocemente il piacere arrivare, non voglio venire però adesso, così rallento il ritmo dei miei affondi e lascio spazio a Robi che nel frattempo si è portato vicino a me. Robi non si lascia scappare l’occasione e immediatamente penetra Laura senza soluzione di continuità, io accarezzo il fondoschiena di Laura e mentre il membro di Robi la penetra, infilo il mio pollice nel suo stretto buchino anale con la mano destra mentre con la sinistra le sfioro le spalle.
Laura ha un leggero sussulto, ma l’onda di piacere che la sta travolgendo ha una forza dirompente, alla quale lei non cerca di opporsi. Mi piace gustarmi ogni singolo dettaglio di questa piacevole situazione, siamo nell’ufficio in cui ho fatto molteplici riunioni e colloqui, però le serrande sono chiuse, situazione notevolmente differente dalla mia frequentazione abituale dell’ufficio durante gli orari lavorativi, la luce del grande neon sul soffitto che abitualmente illumina carteggi e quaderni, ora irradia la schiena quasi nuda di Laura, coperta solo in minima parte dal vestitino nero ormai arrotolato, Laura con il suo petto è a contatto con il freddo vetro della scrivania, ormai però reso caldo dal suo calore corporeo, mentre porge il suo delizioso culetto a Robi che la sta penetrando nel suo monte di venere da dietro, mentre io giochicchio con il suo buchetto anale………..insomma ce n'é abbastanza da rendere questo istante così dannatamente inebriante da volerlo imprimere a fuoco nella mia peccaminosa memoria.
Robi interrompe la sua “cavalcata” e gira Laura poggiandole le natiche sul bordo della scrivania, aprendole completamente le gambe e tuffandosi con la lingua tra le sue cosce, io accarezzo i seni di Laura e la guardo intensamente negli occhi, il suo volto mi appare diverso dalla prima volta che l’ho guardata, le sue guance sono rosse e i suoi capelli seppur corti sono baruffati, in questa nuova veste godereccia, i suoi lineamenti sono ancora più belli.
Le dico “Ti voglio”, Robi si scansa e tenendole le gambe aperte con le mie mani rientro nuovamente dentro Laura con una foga indescrivibile, la lentezza di prima adesso ha lasciato spazio solo all’irrefrenabile forza del desiderio, quasi fosse un’ossessione inarrestabile continuo a penetrare Laura, posso vedere nitidamente il suo volto e soprattutto godermi le sue espressioni rapite dal piacere, Robi gioca con il suo clitoride e l’unione dei piaceri porta Laura a un orgasmo dirompente, lo percepisco fisicamente dalla contrazione del suo bacino e dai movimenti inconsapevoli del suo corpo.
L’orgasmo di Laura accentua la mia sensibilità, sento il piacere salire in maniera vorticosa sino alla mia cappella, mi tolgo da Laura ed esplodo tutto il mio seme sul suo ventre e sul suo seno, Laura è ancora avvolta dal suo orgasmo e dal contatto della sua pelle con il mio caldo sperma, Robi con un gesto di consenso appoggia il suo braccio sulla mia spalla e delicatamente appoggia il suo membro sulla vagina di Laura splendidamente lubrificata e aperta, io mi godo lo spettacolo e accarezzo unendo le mie mani a quelle di Laura il suo seno cosparso del mio sperma, Laura sotto i colpi di Robi ricomincia a godere, è fantastico sentire il suo corpo vibrare e vedere i suoi occhi rapiti da un nuovo debordante orgasmo, mi stringe fortissimo le mani e capisco che è all’apice del piacere. Robi mi guarda soddisfatto e mi ripete “hai visto che moglie porca che ho?”, io lo guardo e gli rispondo “E’ fantastica” poi guardo Laura e Le sussurro “quando godi sei ancora più bella”.
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