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In gita con le giapponesi


di jackpg
03.07.2013    |    24.576    |    1 9.6
"Noriko non ha davvero di questi problemi..."
Salve a tutti.
Questo è il mio primo racconto qui su Annunci69, spero vi piaccia.
Premetto che la storia è vera, nonché accaduta di recente. Mi sono limitato a cambiare i nomi dei protagonisti e ad enfatizzare qualche tono ma è tutto successo realmente.
Da tempo conosco una ragazza giapponese, Noriko, venuta prima a studiare e poi a lavorare qui in Italia.
L’amicizia è cresciuta pian piano, anche grazie ad un mio viaggio in Giappone, e dopo qualche tempo sono riuscito a portarmela a letto. Si, siamo diventati trombamici. Noriko è deliziosa: minuta (sarà 1 e 50), con un culetto che non si direbbe da giapponese, bello tondo e polposo, e due splendide tettine sode. Inoltre, la mia grande passione, una fichetta dal bel pelo nerissimo e folto, da brava giapponese che si rispetti. La ragazza è una gran pompinara, ama il deep throat ed il rimming (la prima volta che mi ha infilato la lingua nel culo sono venuto istantaneamente per la sorspresa), e si è quasi sempre fatta venire dentro, solo raramente in bocca, nonostante le poche volte abbia ingoiato. Non mi ha mai concesso il culetto ma prima o poi devo riuscire ad aprirglielo: stà diventando una mia fissa.
Un paio di settimane fa Noriko mi chiama perché voleva andare a visitare un paesello in provincia di Viterbo, Civita di Bagnoregio. Il paese in questione è piuttosto noto, giacché è edificato sopra una collina che si è erosa col tempo ed ora sembra una piramide naturale in mezzo alla piana, accessibile, oltretutto, solo tramite una passerella pedonale. Inoltre ho scoperto che è molto noto in Giappone perché pare che il celebre regista Miyazaki si sia ispirato ad esso per un suo film. Così Noriko ha pensato bene di organizzare un viaggio con altri giapponesi per vederlo e mi ha chiesto di accompagnarli. In effetti io avrei dovuto scarrozzarli: gli serviva giusto un autista e la cosa mi irritò alquanto. Ma feci buon viso a cattivo gioco, perché anch’io volevo vedere il paesello e poi andare in giro coi giappi è divertente, tanto son singolari a volte. L’appuntamento sarebbe stato alla stazione di Orvieto, la più vicina al paese, alle 9 e30. Arrivo pronto a tutto e mi vedo uscire dalla stazione Noriko accompagnata da altre due ragazze, una delle quali bella da mozzare il fiato. Alta, snella, capelli lunghissimi e occhi grandi, e con una terza abbondante di seno accuratamente valorizzata da una maglietta parecchio scollata. Shizuka, questo il suo nome, non parla una parola di italiano ma per fortuna conosce fluentemente l’inglese e non alla strana maniera giapponese ma correttamente, quindi si poteva dialogare abbastanza facilmente.
La terza ragazza, Rika, era più bruttina sia di Shizuka che di Noriko, per via dei denti non perfetti (problema comune a molti giapponesi), un peccato perché la sua gonnellina metteva in mostra due belle gambe toniche e flessuose, anche se un po’ arcuate, altra cosa tipica delle ragazze giapponesi. Comunque, ci si presenta e si parte. Il viaggio è piacevole e cerco di sfoderare tutte le mie migliori battute. Le ragazze si divertono ed il clima è disteso. A Bagnoregio le tre fanciulle non fanno altre che scattare foto a qualunque cosa si incontri, da brave giapponesi, mentre io faccio foto solo a loro e specialmente a Shizuka. Bagnoregio è bellissima ma non è riuscita a cogliere del tutto il mio interesse. Appena ne avevo l’occasione cercavo di attaccare bottone con Shizuka e, quando le altre erano distratte, prendevo Noriko da una parte per infilarle la lingua in bocca e massaggiarle quel suo bellissimo fondoschiena. Insomma: mi stavo dando da fare. L’unica a cui non rivolgevo troppe attenzioni era Rika, non perché non volessi, alla fine era carina ma mi pareva che dedicarmi a tutte e tre fosse troppo faticoso e rischioso. Noriko comunque si era accorta delle mie attenzioni per Shizuka e dopo un po’ lei stessa mi si accostava, quando parlavo con l’altra ragazza. Durante il pranzo, passato in un bel ristorantino del posto (con le ragazze che fotografavano ogni pietanza…), Noriko si alza per andare alla toilette; nel farlo mi lancia un’occhiata inequivocabile, così, dopo un paio di minuti, mi alzo dicendo di dover andare anch’io al bagno e la seguo. Lei mi stava aspettando all’ingresso dei bagni (che erano unisex, per fortuna), ed entriamo insieme in quello che mi sembrava più pulito. Non ci diciamo niente, ci baciamo e basta. Lei nel frattempo mi accarezza la patta mentre io le infilo una mano nei jeans. Scende al cazzo e lo infila completamente in bocca in un sol colpo. Il mio uccello non è particolarmente lungo, “solo” 17cm, ma è parecchio grosso e la cappella è decisamente grande, tanto che un paio di ragazze hanno faticato a tenerlo in bocca. Noriko non ha davvero di questi problemi. Il suo pompino è quasi violento, come che si stesse scopando da sola in bocca, tanta era la foga. Interrompe il pompaggio solo per respirare un po’ e andare succhiarmi le palle. Al momento di venire decido di inondarle la gola, per non lasciarle alternativa. Sborro durante l’ennesimo deep throat. Con mio sommo piacere lei non fa una piega e ingoia tutto, poi risale con sul viso un’espressione da maiala che non dimenticherò e mi da un profondo bacio al sapore di sborra. Ci ricomponiamo e usciamo dal bagno, facendo l’errore di tornare insieme. Le altre forse hanno intuito qualcosa (del resto non ho idea se Noriko abbia raccontato alle sue amiche che scopiamo di frequente) e per un po’ l’atmosfera ne risente. Usciamo da ristorante e la passeggiata post-pranzo aiuta a distendere un po’ gli animi. Torno da Shizuka, per vedere come reagisce, e la trovo socievole come prima. Si parla del più e del meno, le chiedo se ha un ragazzo in Giappone. Lei risponde che sta con un ragazzo da due anni e che forse andranno a convivere. Io le rispondo che il suo ragazzo è un uomo fortunato a poter stare con una donna bella come lei e ottengo l’effetto di farla arrossire. Mi ringrazia sorridendo. Penso tra me e me che forse ho qualche possibilità e torno a parlarle tranquillo. Torniamo all’auto, destinazione Orvieto. Con mia sorpresa Noriko mi fa sapere che solo lei prenderà il treno, le altre ragazze verranno con me perché hanno in programma di andare a Siena il giorno dopo, quindi non conviene che tornino nella capitale. La mia Noriko, invece deve lavorare, quindi la porto in stazione e ci saluta un po’ triste. Mi chiedo se non immaginasse già che avrei tentato l’approccio con Shizuka. Scoprirla gelosa mi ha fatto molto piacere e devo dire che i miei pensieri su di lei, si stanno facendo più seri. Fatto sta, che avevo tutto il viaggio di ritorno e la sera per combinare qualcosa ed era un’occasione unica.
Che fosse una giornata fortunata l’avevo già capito ma non mi sarei aspettato quel che stava per accadere.
Costeggiamo il lago di Corbara, non proprio il più bel lago d’Italia ma quel pomeriggio si lasciava guardare. Rika e Shizuka si parlano un po’ fra loro (riesco a cogliere degli “tsugoi” qua e la…), e Rika mi chiede di andare a fare due passi sul lungo lago, con Shizuka a fare un coretto di please. Io le dico che non c’è nessun lungo lago, quantomeno su quel versante, ma le accontento. Cerco una stradella per scendere al lago e, non conoscendo la zona, mi infilo nella prima strada discendente che incontro. La strada si infila in un boschetto ed arriva giusta giusta a poche decine di metri dal lago ma, come avevo anticipato alle ragazze, non c’era nessun lungolago, ne tanto meno una qualsiasi spiaggia. Il Boschetto si apre su una piccola radura con un piccolo pontile. C’è anche un capanno, probabilmente una rimessa. Non c’è anima viva anche se la zona è pulita e curata. Le ragazze decidono di restare li a prendere un po’ di sole. La cosa non mi aggrada granché (mi annoia prendere il sole) ma faccio buon viso a cattivo gioco. Tiro fuori un plaid piuttosto grande che tengo sempre in macchina e ci sdraiamo. Rika si guarda intorno per un po’ e poi mi chiede, arrossendo, se poteva togliersi la maglietta. Le rispondo che non c’era problema e lei esegue. Solo che non si toglie solo la maglietta ma anche la gonna, restando a prendere il sole in reggiseno e mutandine. Shizuka, probabilmente spinta dalla sicurezza di Rika, fa altrettanto. Nel togliersi la maglietta arcua la schiena e mette in mostra il suo spettacolare seno. Poi si sfila i jeans e svela un culetto tondo e tonico, non bello come quello di Noriko ma notevolissimo comunque. Si stende e mi sorride. Decido che non posso essere da meno: mi sfilo tutto e resto in boxer! Son bello bianchiccio e il mio fisico non è propriamente scultoreo ma chi se ne frega. Ci godiamo il sole e chiacchieriamo un po’. Rika, tranquillamente, mentre mi chiede quanto tempo avessimo prima di dover ripartire, si sfila il reggiseno e resta in topless. Fingo noncuranza (ma non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso) e le rispondo che potevamo prendercela comoda. Shizuka non imita Rika, evidentemente è più bloccata, ma non mostra segni di imbarazzo. Mentre parliamo Rika mi si accosta un po’, il seno poco distante da me. Lo interpreto come un segnale di disponibilità ma sono titubante: il mio obiettivo è Shizuka, non Rika, e tentare l’approccio potrebbe precludermi ogni possibilità con quella splendida ragazza. Resto un po’ sulle mie, tentando anche di tenere sotto controllo l’attrezzo, che avrebbe potuto dare segnali, date quelle tette a pochi centimetri. Il ghiaccio però viene rotto proprio da Rika (devo farle un monumento): con disinvoltura la ragazza si stende attaccata a Shizuka e comincia ad accarezzarle la coscia e poi il pancino, lanciandomi occhiate significative. Shizuka avvampa, non so se per la vergogna o altro, mentre l’amica la stuzzica. Sempre più intraprendente, Rika le si stende sopra e la bacia, profondamente. Shizuka mi guarda per qualche secondo mentre l’amica le infila la lingua in bocca, poi chiude gli occhi e si lascia andare. Nel frattempo Rika comincia anche massaggiare lo splendido seno di Shizuka. Non avevo avuto il minimo sentore che le due ragazze se la intendessero (chissà se anche Noriko sia coinvolta…) ma è ovvio che la situazione è favorevolissima. Rika ha ormai tolto il reggiseno a Shizuka ed ha preso a baciarle e succhiarle i capezzoli, splendidi, scuri a dalla grande aureola. Non resisto, il mio cazzo sta esplodendo dentro ai boxer. Mi avvicino e cominciò anch’io a succhiare gli splendidi capezzoli di Shizuka, insieme a Rika. Shizuka ha un sussulto quando si accorge di me ma resta distesa a godersi quelle due bocche. Rika si stacca dal seno dell’amica e comincia a baciarmi. Un bacio profondo a cui si aggiunge Shizuka. Bacio entrambe, alternativamente o insieme. Passiamo alcuni minuti solo a baciarci. Poi sempre Rika scende al mio uccello e lo libera dai boxer. Non dice niente e lo inforna. Io continuo a baciare Shizuka per un po’ e infine la spingo dolcemente verso il mio basso ventre, per aiutare l’amica. Rika ha l’asta in bocca e non la molla, allora Shizuka si dedica alle mie palle, massaggiandole, gustandole, baciandole. Rika si mette in posizione per un 69, le scosto il perizoma e comincio a leccarle la fichetta, anche lei è dotata di una splendida e folta peluria che mi eccita ancora di più. Le mangio la fica con avidità, le succhio il clitoride ed intanto infilo un dito nel buchetto del culo, facendola sussultare. Nel frattempo sento che Shizuka sta scendendo al mio buco del culo! Prima delicatamente, poi con più veemenza infila la lingua più in profondità che può. Sempre più sorpreso, sono quasi tentato di dirle che è più brava di Noriko ma mi trattengo.
Sono al settimo cielo: a 69 con Rika mentre Shizuka mi lecca il culo e il tutto all’aria aperta in riva al lago. E’ troppo per me e sborro copiosamente. Rika è un po’ sorpresa e sputa il primo schizzo ma poi torna sul cazzo e beve il resto. Si stacca e si distende su di me per baciarmi. Un altro bacio al sapore di sborra. La cosa non mi fa entusiasmare ma in quei momenti ci si passa sopra. Anche perché, mentre stò baciando Rika, Shizuka ha deciso di prendere il suo posto sul mio cazzo, per tentare di rimetterlo in sesto il prima possibile. Non serve grande sforzo, perché si rivela essere una maestra del pompino, inoltre l’idea che lei avesse in bocca il mio membro ancora sporco di sborra era deliziosa. Dopo poco il cazzo è nuovamente in tiro e ancora più duro. Faccio scansare Rika e porto Shizuka sopra di me. Lei struscia la fichetta sul mio cazzo più volte. E’ così bagnata che alla fine entra direttamente. Sono dentro di lei, è un lago. Comincio a muovermi tenendola per i fianchi, il suo seno è meraviglioso e il suo cespuglietto curato ma folto. Una visione paradisiaca. Rika nel frattempo sta baciando la sua amica e io torno a infilare le dita nei fori, il pollice nel culo. Comiciano ad alternarsi su di me. Mentre una mi cavalca, l’altra si fa leccare la fica o mi va a leccare le palle. Dopo la prima sborrata sono sempre lungo a venire, quindi vado sicuro, anche con foga. Loro non stanno mai in silenzio ma tutte le esclamazioni le fanno in giapponese e, tranne alcuni termini, non capisco nulla, specialmente quando si parlano tra di loro, fra risatine e sorrisi, come due ragazzine. Godono più volte, lo capisco dagli spasmi delle loro fiche e dai gridolini, che diventano più acuti e striduli. Mi chiedo se dalla strada o dal lago possano sentirci e mi rispondo che non me ne importa un tubo. Mi importa solo di quei due splendori e dei loro corpi. Voglio tutto di loro. In realtà voglio tutto di Shizuka. Le fermo e faccio mettere Shizuka a pecorina, lei è ubbidiente e docile, forse ha capito. Mi metto dietro di lei e la penetro dolcemente nella fichetta. Il suo splendido culo si muove davanti a me, il fiorellino circondato da meravigliosa peluria. Le infilo il pollice dentro, lei geme. Mi fermo e scendo a leccare il buchetto. Dolce e profumato. Rika non perde l’occasione e fa la stessa cosa con me, in uno strano trenino. Altro momento paradisiaco. Sono sempre più eccitato: prendo Rika e le faccio succhiare a fondo il cazzo e quando lo sento al massimo, lo appoggio al buchetto di Shizuka. Piano ma inesorabilmente infilo la cappella. Lei grida ma non mi fermo fino a quando la testa non è entrata del tutto. Poi lascio che lei si abitui e ricomincio a spingere: altre grida. Ormai è entrato completamente. Mi soffermo qualche secondo sullo spettacolo del suo culo intorno al mio cazzo. Poi comincio a pompare, dapprima lentamente, poi sempre più con vigore. Shizuka grida ad ogni affondo ma il tono cambia a mano a mano che si abitua e dopo poco le grida sono solo di piacere. Rika ci bacia a turno; vederla mi fa venire in mente un’idea maiala, una di quelle da cose da film porno che si pensa non potranno mai essere realizzate. Mentre mi bacia, esco dal culo di Shizuka e spingo Rika in basso per una pompa! Dal culo di Shizuka alla bocca di Rika! E lei non fa una piega. Pompa anche con maggiore forza rispetto a prima, forse perché mi vede eccitatissimo. Di nuovo entro in Shizuka, stavolta più facilmente e torno a stantuffarla ma il giochino è stabilito, oramai, con Rika che ha appoggiato la testa sul culo dell’amica ad aspettare il mio cazzo. La cosa si ripete più volte finche non raggiungo il mio limite, spingo il cazzo più in profondità che posso e scarico la sborra nel bel pancino della giapponese. Mi accascio sopra di lei, stremato. Ci abbracciamo tutti e tre e restiamo ancora un po’ distesi a coccolarci. Intanto la sborra sta lentamente colando dal culo di Shizuka. Rika, in un ultimo impeto di maialaggine, lecca quella rimasta e succhia un po’ il buco dell’amica, poi sale a baciarla. Per fortuna non vengo coinvolto in quest’ultimo, sconcissimo, bacio ma la scena è meglio di qualsiasi porno abbia mai visto. Torno all’auto e tiro fuori salviette e acqua, per darci una ripulita. Ci rivestiamo con calma, sistemiamo tutto e ripartiamo, lasciandoci alle spalle il lago. Il viaggio di ritorno è disteso e tranquillo, ci fermiamo anche per strada per un caffè ed un gelato (e nuovi baci), ed infine arriviamo in città. Le ragazze si erano intanto messe d’accordo con alcuni amici di vecchia data per salutarsi. Invitano anche me ma decido di dare forfait, non avrei retto anche il dopo cena e ormai ero ben più che soddisfatto. Le saluto entrambe con un bacio, con l’intenzione di rimanere in contatto e le lascio ad attendere le loro conoscenze.
Shizuka ha lasciato l’Italia quasi subito e non ho avuto altre occasioni di incontrarla, siamo comunque in contatto via mail e via facebook e spero di poterla rivedere (e riscopare), un giorno.
Rika invece me la sono già riscopata un paio di volte, stando nella stessa città. Ho avuto il piacere di fare il culetto anche a lei. La ragazza, a dispetto dei non bellissimi denti, è la più grande porca con cui ho mai avuto a che fare e ho intenzione di farmela il più possibile.
La mia Noriko è sempre impegnatissima col lavoro e non riusciamo a vederci spesso come vorrei ma ci vogliamo bene e chissà...
Non posso certo mollarla, devo fare il culetto anche la lei…
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