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L'americana


di Scarlet_Neddle
04.01.2016    |    12.094    |    2 9.2
"La mattina successiva ne ebbi conferma, passai tutto il tempo con il mio pisello in eterna erezione sia per la visione di Angela in costume da bagno..."
Era l’agosto dell’82 , la torrida città di Milano era semideserta ma veleggiava nell’aria italiana ancora quel clima di festa Mundial, io avevo dato i miei ultimi esami universitari ed ero pronto per raggiungere la mia famiglia in vacanza nella villa di Pozzallo in Sicilia.
Avevo proprio bisogno di staccare la spina prima della resa finale con l’università, infatti da quando l’estate precedente ruppi con la donna che avrei in seguito sposato mi ero tuffato a capo chino sullo studio, sottraendo qualsiasi momento di svago ai miei 23 anni di allora.
Arrivato a Messina trovai mio fratello Antonio a raccogliermi per accompagnarmi a Pozzallo, lui era già in vacanza da un mese e da buona matricola non era sotto stress con esami e studio, anzi lui era molto euforico oltre che abbronzatissimo (in lui i geni siciliani originari della nostra famiglia erano molto accentuati a contrario mio) e non sarei azzardato se dicessi che non era la mia presenza a rallegrarlo così visibilmente, io ne rimasi al quanto incuriosito e durante il viaggio mi disse in maniera sibillina che proprio in quel giorno sarebbe venuto a farci il cugino Frank, il cugino d’America e che ci sarebbe stato da divertirsi; io non capii ma non indagai per la troppa stanchezza.
Il cugino Frank era un cugino di mio padre che si era fatto un nome in Stati Uniti come uno dei chirurghi più apprezzati di Boston; ma nonostante la fama e la distanza aveva mantenuto un ottimo rapporto con mio padre, tant’è vero che fu ospite l’estate prima nella villa di famiglia durante le sua quinta luna di miele e quell’anno ci tornava ancor più volentieri; ma detto ciò non capivo cosa ci trovasse di divertente mio fratello, ipotizzavo che il cugino Frank avesse un forte ascendente su di lui e fosse stato lui ad ispirargli gli studi di chirurgia.
Ben presto capii cosa fosse a turbare la mente di mio fratello, fu quando arrivarono a cena il vecchio cugino Frank e sua moglie Angela, una trentenne di origine polacche bella da mozzare il fiato come quelle che si vedono su riviste come Play Boy, altissima e biondissima due occhi blu glaciali che procurano paralisi, un corpo di una sensualità strabordante, con curve che neanche uno scultore può creare e in tutto ciò dei vestitini succinti che posso far bollire il sangue ad ogni maschio come mio fratello che vidi imbambolato ed estasiato (io non ero da meno); distolse lo sguardo da lei solo per mandarmi degli ammiccamenti.
Passammo una cena molto divertente, conoscevo poco questo mio lontano parente ma lo trovai molto simpatico e le storie di ordinaria follia che viveva a Boston ci tenevano a bocca aperta, come Angela che per quanto possa sembrare una donna extraterrena si mostrava molto cordiale e divertita, e direi molto paziente visto che si trovò spesso a dar corda a mio fratello che se la stava sbranando con gli occhi e con la mente; il giorno successivo su proposta del cugino Frank saremmo andati a fare un giro sulla sua nave.
Nel dopocena feci notare a mio fratello di non essere così polipone con la bella Angela essendo comunque una donna impegnata con un nostro parente, ma lui con aria consolatoria mi disse di non preoccuparmi e mi consigliò di stare a vedere.
Il comportamento di mio fratello mi lasciò inizialmente perplesso, durante la notte ripensandoci mi ritrovai infastidito non so perché, forse invidiavo a mio fratello lo sfacciataggine che aveva o forse la visione quella donna mi aveva turbato più di quanto volessi confessare a me stesso ma non al mio amico fidato che sotto le lenzuola reclamava attenzioni.
La mattina successiva ne ebbi conferma, passai tutto il tempo con il mio pisello in eterna erezione sia per la visione di Angela in costume da bagno elegantemente bianco ma che sensualmente mostrava un seno procace e delle gambe perfette, per definire poi il suo culo ci vorrebbe un poema epico; e quando tornai a casa dovetti rinchiudermi in bagno per farmi una sega mentre immaginavo di spalmarle la crema così come fece mio fratello.
I giorni seguenti furono caratterizzati da queste uscite con i nostri ospiti americani e da innumerevoli minuti passati in bagno a desiderare Angela, quando una sera Antonio mi dice di farmi bello che in serata su richiesta del cugino Frank avremmo dovuto accompagnare Angela in discoteca.
Non amo particolarmente la frequentazione di discoteche ma non ci misi nulla ad accettare la proposta, un po’ più di tempo impiegai per trovare l’abito adatto per la situazione, trovai quello giusto, ma dovetti cambiarlo su consiglio di mio fratello che mi presto dei suoi vestiti da soldato acchiappafemmine.
Quando arrivammo nella villetta del cugino Frank, trovammo Angela già pronta in tutto il suo splendore, il sole le aveva dato un po di colore di Sicilia e il suo vestitino rosso attillato mi donò un erezione istantanea.
Angela era una donna diversa dal comune, era estroversa e concedeva confidenza e il suo sorriso in maniera tanto innocente quanto sensuale, con una libertà per noi irreale che si rifletteva nel suo ballare in maniera selvaggia e accattivante, riuscì perfino a trascinarmi sul dance floor strusciandosi sia con me che con mio fratello, e vuoi anche per i vari drink mi sentivo veramente ringalluzzito non sapendo ancora che la serata fosse solo agli inizi.
Riaccompagnammo Angela verso le 2, ed una volta giunti a casa ci invitò a prendere un whisky da lei, mio fratello mi diede una pacca sulla spalla e mi disse “Ora ci divertiamo”. Entrati in casa Angela ci versò da bere e disse di aspettarci un attimo, io non comprendevo ancora cosa intendesse mio fratello e gli chiesi delucidazioni in merito e lui con lo stesso sguardo paonazzo di qualche giorno prima mi disse di seguirlo.
E così feci, seguii Antonio senza rendermene conto e lui mi condusse in una camera dove c’era Angela che ci aspettava completamente in deshabillé con solo delle mutandine in pizzo nero, lo stupore fu fulmineo come l’eccitazione ma rimasi quasi immobile in contemplazione mentre Antonio le se avvicino cominciandole a baciare il collo con un fare famelico mordeva il suo seno che doveva essere una quinta statuaria, mentre lei col dito mi invitava ad avvicinarmi.
Non me lo feci ripetere due volte e mentre Antonio si abbuffava del suo seno io le stampai le mie labbra sulle sue e facendomi trascinare dalla sua lingua in un lungo bacio animalesco, con la sua carica erotica che cominciava a solcare lungo il mio corpo mentre la sua mano intrufolandosi nelle mie mutande colme tiro fuori il mio cazzo rovente come mai mi era capitato, Antonio mi invitò a sdraiarmi sul letto.
Tolti i pantaloni e quant’altro mi distesi sul letto mentre Angela cominciò a serpeggiare dinanzi al mio cazzo leccandomi i testicoli e salendo con la lingua sino alla cappella che avrebbe poi ciucciato con maestria con quelle labbra assatanate dando inizio ad un pompino eccezionale, mentre Antonio da dietro le stava leccando la fighetta.
Ero in estasi e stavo quasi per inondarle la bocca di sperma quando mio fratello mi invita solcarla dopo che se l’era lavorata con la lingua, ma con mia sorpresa Angela mi invito a scoparle il culo, non avevo proprio nulla da obiettare e la penetrai con decisione quasi violenta e la feci rantolare di un lancinante piacere mentre si dedicava con la stessa passione di prima al cazzo di mio fratello.
Ero in preda ad una foga mai provata, trombavo il culo della bambolona del cugino Frank come uno stallone di quei film porno che cominciavano a prendere piede a quell’epoca e tutto ciò in compagnia di quel bastardo di mio fratello che le conficcava il cazzo in bocca.
La sborrata fu copiosa, le schizzai nel culo un numero incalcolabile di volte e lei urlava il suo piacere con la bocca ancora occupata e quando sembrò uscire la mia ultima goccia di sperma, lei repentinamente cambiò posizione e cominciò ora a ingoiare il mio cazzo ancora in tiro, mentre toccò ad Antonio l’onere di trombarle il culetto mai domo.
Fu un lungo godere che si concluse con una poderosa eiaculazione di mio fratello in quel culetto grondante di sperma e lei che una volta portatomi ad un secondo zenit di piacere tirò fuori il mio grimaldello dalla sua bocca provocandomi una nuova copiosa venuta sulla sua bocca; mio fratello mi guarda sorridendo e urlò “Do you like it Frank?”, io costernato gli chiedo cosa cazzo stesse urlando, e lui prontamente mi rispose
- Li vedi quei fori su quella parete, non sono proiettili ma è da lì che il nostro cugino Frank ci spia mentre ci scopiamo la sua troia!
Capii subito che quella sera non era finita e che le vacanze erano appena cominciate.
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