La moglie dell’ingegnere...il ritorno2

Come promesso, mi presento di nuovo il giorno dopo...
Con un paio di bottiglie ed un mazzo di fiori.
Mi accoglie la nipote, in costume da bagno, stava andando in piscina, e mi dice che, gli zii, sono andati in paese a cercare un calzolaio perché, alla zia, le si era rotto un tacco.
Monica mi fa strada fino alla piscina, da dietro la osservo camminare, molto sensuale, un gran culo.
Mentre ci sediamo, le osservo i seni, una bella quarta piena. È un po’ in carne, ma giovane. Stappo il vino, si parla un po’, poi entra in acqua e mi invita a fare altrettanto...
Si gioca un po’ con una palla, ci si schizza, ci si sfiora, e, ad un tratto mi dice che, la zia, le ha raccontato qualche cosa del passato ma voleva che le raccontassi meglio. Inizio a raccontare del giorno prima, lei non sembrava per niente meravigliata, eravamo molto vicini in piscina, lei si siede sul bordo, con una mano si sistema il reggiseno bagnato ed io le dico: perché non lo togli, così mi fai vedere i tuoi tesori...in un attimo se lo sgancia e lo butta sulla sdraio, io mi avvicino e li accarezzo, sarà stata l’acqua fresca o forse le mie dita, ma i capezzoli si inturgidiscono, li bacio, li succhio e lei mette le mani sulla mia testa e mi spinge in basso...
Si inarca appoggiandosi ad uno scalino, gioco con la lingua sulla sua pancia, scendo sempre più in giù, scosto il costume ed inizio a leccare e succhiare fino a che raggiunge il primo orgasmo
Esco dalla piscina, la aiuto ad alzarsi e le tolgo il costume, le metto due dita dentro, la bacio sulla bocca mettendo le dita tra le nostre bocche, dicendole: sentì il tuo sapore...lei mi dice: ora voglio sentire il tuo, e, spintomi sulla sdraio, inizia un pompino fantastico, giocando con le mani con le mie palle, le accarezza, le stringe, le succhia, torna sulla cappella e ricomincia...fino a farmi venire nella sua bocca...lentamente si avvicina a me, improvvisamente mi bacia, mi mette la lingua in bocca è mi passa il mio sperma dicendo: ora sentì il tuo di sapori...
La cosa mi ha eccitato da morire, mi alzo, la faccio girare, la appoggio al tavolo, mi abbasso, le apro le chiappe, lecco fica e culo per qualche momento, poi mi alzo e le punto il cazzo sul fiorellino posteriore, inizia a mugolare, che maiale sei...e spingo delicatamente ma con decisione, sento molto stretto, sto fermo per fare abituare il suo culo al cazzo, intanto le stingo i capezzoli, le piace da morire...inizio a muovermi, prima lentamente, poi sempre più velocemente, per diversi minuti, lei, con una mano si tocca la fica, si bagna molto e viene diverse volte, quando sto per venire di nuovo, si sfila, si inginocchia, e si riempie di nuovo la bocca del mio seme, stavolta ingoiando tutto...
Improvvisamente, una voce alle nostre spalle: bravi, avete iniziato senza di noi? Gli zii erano rientrati e non c’è ne eravamo accorti...
Segue nel prossimo racconto