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Rossella, Passo Con Un Amico (Parte 3, Il vero finale)


di ifixtcencen
03.02.2017    |    3.112    |    0 9.6
"I suoi seni belli e sodi erano in bella mostra..."
La seconda parte era pura fantasia, la realtà è stata un pò meno trasgressiva ma ugualmente piacevole...
Giunti a casa di Rossella, Linda si attaccò al campanello in modo insistente nonostante fossero quasi le due e mezzo.
Dopo qualche minuto Rossella aprì la porta, era visibilmente scocciata e assonnata.
Indossava un accappatoio bianco che teneva chiuso con una mano e portava delle pantofole color lilla.
Non era proprio il massimo della libidine.
Linda, senza aprire bocca, come se tutto fosse dovuto, entrò in casa, appoggiò la bottiglia di vino sul tavolo e chiese un cavatappi.Rossella l'accontento e dopo si mise a sedere invitandoci anche noi.
Linda spiegò a Rossella la storia del figlio e dopo alcuni istanti iniziò a dire che aveva da finire una cosa....
"E si, ho da finire una scopata" disse Linda. Rossella si mise a ridere, mentre Linda continuava ad insistere che doveva finire quella scopata.
Sembrava un disco incantato, io, nell'imbarazzo più completo cercavo di cambiare discorso, ma Linda, sempre più euforica, insisteva e fra un bicchiere e l'altro di vino, si mise di nuovo il rossetto. Alla visione ero di nuovo in tiro, quando così dal nulla, Linda esordì dicendo: " Rossella dai... , ce ne è anche per te!"
A quel punto Rossella si alterò e, tradendo le sue origini Livornesi, rispose a tono : "Dhè Oh, e ce l'ho già chi mi riempie il buzzo!!!" (In Italiano, ho già un ragazzo che mi soddisfa sessualmente) e proseguendo aggiunse:"La camera sai dove è, però datti una mossa che fra quattro ore suona la sveglia!"
Linda si alzò immediatamente, mi prese per mano e si avviò verso la camera. Rossella ci seguì.
Entrati nella camera Rossella ricompose il letto mentre Linda si tolse il vestitino e non indossando biancheria intima era già nuda.
Quando Rossella si girò Linda era già in ginocchio di fronte a me e mi stava sbottonando i pantaloni.
Rossella con un tono misto rabbia e stupore disse :" Linda! Un attimo che prendo qualcosa per coprire il letto."
Linda non si fermò e mentre Rossella rovistava nell'armadio iniziò a baciarmi e a leccarmi l'asta.
Dopo alcuni istanti Rossella si girò con un telo mare in mano, Linda senza neppure sfilarsi l'asta di bocca e con una mano invitò di nuovo Rossella ad aggiungersi al gioco.
Rossella non disse nulla, tirò il telo mare sul letto e stizzita uscì dalla camera.
Ero in imbarazzo, ma tale sensazione durò per poco e ben presto iniziai a gustarmi i profondi affondi di Linda.
La sua lingua che velocemente stuzzicava la cappella e il suo sguardo fisso nei miei occhi.
Ero eccitatissimo, la feci alzare e la buttai sul letto, io in ginocchio di fronte a lei, le sue gambe sulle mie spalle.
Mentre la accarezzavo iniziai a baciarle e leccarle l'interno delle cosce fino a giungere alla sua fica dove iniziai avidamente a leccarla.
Lei si contorceva, i sui gemiti si cominciavano a sentire, mi prese per la testa e mi fece salire sul letto dove riprese dal punto in si era interrotto per la chiamata del figlio.
Lei sopra, io fermo a godermi la sua cavalcata. Il suo respiro sempre più affannato mi eccitava ancora di più. Sentivo il sangue pulsare nell'asta che opponeva ancora più resistenza ai suoi movimenti di bacino. Sentivo il suo corpo vibrare di piacere, vedevo il suo sguardo volgere più volte al soffitto, era meraviglioso.
Di colpo Linda si fermò premendo forte il suo pube sul mio, le sue gambe e tutto il suo corpo presi da spasmi involontari e l'urlo :" Siiiiiiiiiiiiii"!!!!!!!.
Rossella entrò in camera : "Piano!!! I vicini ...." e riuscì immediatamente.
Linda si spostò e rimase carponi sul letto mentre ancora tremava. Io, grazie anche all'aiuto di vino (si sa tutti che un bicchiere di vino allunga la vita... e non solo), ero ancora bello in tiro e vista l'invitante posizione mi misi dietro e la penetrai di nuovo. La sua fica bagnatissima mi accolse facilmente.
Lei tendeva ad allontanarsi, si ritirava, voleva godersi il momento, ma ero troppo eccitato e tirandola a me continuai a penetrarla.
La sua resistenza durò poco e dopo pochi istanti il suo piacere divenne evidente.
Fra i denti mugolava e spingendo verso di me cercava una penetrazione ancora più profonda.
Le accarezzavo i capezzoli, cercavo la sua fica e la stuzzicavo mantenendo il ritmo della penetrazione.
Linda mi prese la mano e se la mise in bocca rilasciandomi della saliva sulle dita. L'invito era chiaro, a più riprese presi la sua saliva e depositandola sul suo buchetto libero e pian piano
cominciai a inserire un dito nel culo.
Gradiva, gradiva molto, tanto è che dopo pochi istanti disse:"Vai... sono pronta!"
Estrassi l'asta dalla fica e appoggiai la cappella sul suo bel buchetto.
Era stretto e solo aiutandomi con una mano riuscii a metterlo dentro.
All'unisono ci fu una smorfia di dolore, scomparsa subito dopo i primi movimenti.
Stava diventando sempre più piacevole, e pian piano aumentavo la velocità e la profondità della penetrazione.
Linda iniziò a gemere ma non più fra i denti, i suoi gemiti si facevano sempre più forti, e anche io stavo perdendo il controllo.
Rossella aprì di nuovo la porta di scatto, ma questa volta non aprì bocca, rimase li come impietrita. Lentamente lasciò scivolare la mano con cui teneva chiuso l'accappatoio.
Io la guardavo, il suo corpo era appena coperto dall'accappatoio. Indossava solamente una mutandina nera molto trasparente. I suoi seni belli e sodi erano in bella mostra.
Il suo sguardo fisso nel mio.
Dal quel momento io non stavo più scopando con Linda, mentalmente stavo scopando con Rossella e forse anche lei con me.
Continuavo a guardarla fissa mentre insistevo nel mio movimento e con decisione affondavo sempre più il mio cazzo nel culo di Linda.
Lei ormai gridava di piacere con le mani stringeva il telo mare e cercava di soffocare le sue grida dentro il cuscino.
Stavo per scoppiare anche io e, sempre guardando Rossella, estrassi il membro venendo copiosamente sulla schiena di Linda.
Rossella a quel punto si riprese, si coprì di scatto, quasi come se non si fosse accorta che era rimasta seminuda, e chiudendo la porta sussurrò:"Ricomponetevi che è l'ora di andare a letto".
Dopo che Linda mi ha ripulito l'asta ci siamo rivestiti e abbiamo raggiunto Rossella in cucina.
Linda ha finito di bere quello che rimaneva del vino e dopo i saluti ce ne siamo andati.
Erano le cinque, e Linda non voleva rientrare in casa per paura di disturbare il figlio e la sua ragazza.
Mi indicò un parcheggio abbastanza appartato da dove si vedeva casa sua.
Dopo qualche chiacchera e risate sulla inconsueta serata ci appisolammo in auto.
Quando aprii l'occhi si era fatto giorno e Linda.... si stava mettendo il rossetto.
Cercai di non farle accorgere che ero sveglio e mi distesi di nuovo.
E' stato un fantastico buongiorno.
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