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trio

Sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì Finalmente sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì


di Solotre2012
18.12.2021    |    22.675    |    8 9.9
"Non avevo mai considerato la possibilità di stare con una donna, ma era una situazione dolcissima..."
Ciao.




Quest'anno non sono andata in vacanza. Ho avuto molti inviti, ma il Covid mi aveva depresso.

Spesso sono tornata a casa da mamma, mio marito disperso nel suo mondo, nel suo lavoro. In un anno ci siamo ridotti a fare all'amore due volte, forse tre. In paese solita vita, a forza di cene e cenette stavo diventando una vacca. I miei due corteggiatori ufficiali, il dentista e il ginecologo, erano coriacei e non la smettevano di farmi continue avances.
Innanzitutto ci tenevo a mantenere una “verginità'” in paese, sia per me e sia per la mia famiglia. Poi, il dentista era un farfallino chiacchierino, il ginecologo era serio ma marito di una mia amica. All'ultima noiosa cena eravamo in 27 amici, io ero seduta a capotavola e i due corteggiatori ai due lati. Ebbene ad un certo punto stavo con il dentista che mi teneva la mano, mentre il ginecologo strisciava la sua gamba contro la mia : mi sembrava di essere la protagonista di un film di Tinto Brass.
Da circa un anno avevo in piedi una relazione con un istruttore di cui vi ho parlato negli ultimi racconti dell'anno scorso. Faceva continui corsi di perfezionamento a Roma. Ci vedevamo con frequenza quindicinale in un alberghetto discreto nella zona di Monteverde.
All'inizio di settembre mi ha telefonato proponendomi una vacanza in un camping/residence di proprietà di ns. amici. Non ne avevo voglia e rifiutai, ma il giorno dopo mi telefonò la proprietaria Inga, una collega di origine tedesca che avevo conosciuto in vacanza negli anni precedenti. Era una donna molto particolare, alta, magra, androgina ma complessivamente femminile. Tra noi c'era stata una immediata simpatia e unione. Lei mi convinse e andai.
Il camping di sua proprietà era molto carino , pieno di bungalows in un simpatico boschetto. A me diede un abitazione padronale come la sua e naturalmente non dormivo sola , ma con un appartamento mio personale salvavo la faccia. Appena arrivata, baci e bacetti : Caffè e Gianni, il mio Lui, mi accompagnò in camera . Appena chiusa la porta , poggiò in terra la valigia e senza indugio mi scopò in piedi con forza. Inga dirigeva con il marito il camping e si dava da fare perchè si aspettava un gruppo di 15 persone. In quel momento c'erano solo 8 ospiti, italiani del nord ovest. Subito mi ambientai, era divertente: Facevo la barista, la cuoca e anche la cassiera. Purtroppo il gruppo non venne, avevano la clausola per effetto della quale potevano disdire anche pochi giorni prima e esercitarono questo diritto. Non c'era piu' bisogno di personale, di me, e volevo andar via ma Inga e il mio lui mi convinsero e restai. Il gruppo degli 8 facevano una lauta colazione ma poi andavano al mare e tornavano la sera. Dopo le 10 del mattino non c'era molto da fare e spesso Inga ed io andavamo al mare , mentre il marito e il mio bel palestrato si occupavano di banche, bollette ecc.
Andavamo a prendere il sole su uno scoglio bello poco lontano dalla riva e dal camping. Ci arrivavamo con un piccolo gommone , ci arrampicavamo un poco e salivamo sullo scoglio, che aveva una ampia parte piatta. Un giorno, mentre stavamo al sole arrivò la telefonata di mio marito che non mi chiese neppure dove fossi. Chiusi la telefonate e commentai: ha capito che sono depressa, ma il suo problema è il costo delle cartucce delle stampanti! Mi girai e vidi che Inga si era tolta il bilkni e si era sdraiata al sole. Notò la mia sorpresa e disse: non c'è nessuno, toglielo anche tu. Non lo feci, ma lei sdraiata vicino a me mi sganciò il reggiseno: lo accettai. Iniziò a parlarmi del suo matrimonio e mi confidò che anche loro avevano affrontato una brutta situazione, i loro rapporti erano arrivati a 0 a tutti i livelli. Mi disse che lei era un'imbranata che si era sposata a 27 anni ed era vergine. A questa affermazione pensai : ecco perchè abbiamo subito intimizzato, siamo persone con una storia simile in fatto di inibizioni. Inga continuò il suo racconto confessando che dopo tre anni di matrimonio riuscì a fare un pompino al marito. Fece un'affermazione strana, che non capii “ Non ho mai tradito mio marito, anzi l'ho fatto solo 15 gg.”. Io ero a seno nudo al sole, lei era su un fianco e parlava. Ad un certo punto, continuando il suo racconto iniziò a carezzarmi sotto il seno. Mi disse che avevano capovolto la situazione, che stavano da 25 anni insieme e felicemente. Quando erano agli sgoccioli accadde un episodio casuale che invece loro sfruttarono e iniziarono a dialogare. Mi raccontò che il marito era in missione in Nord Italia e lei sola a gestire il camping. Un giovane ospite, un ragazzo norvegese, la corteggiava esplicitamente. Parlando telefonicamente con il marito le capitò di commentare le continue attenzioni del suo corteggiatore. Il marito a questo punto invece di incazzarsi le chiese se le piacesse. Lei rimase muta. Lui continuò proponendole di accettare le sue avances, di cedergli. Lei chiuse il telefono, ma il marito eccitatissimo continuò a chiamarla e lei infine fu costretta e risponderle. A questo punto mi chiese: Vuoi che continui? Ti interessa? Non risposi perchè lei si era abbassata e mi stava succhiando un attimo il capezzolo. Ero disorientata , non sapevo cosa fare.
Inga mi girò su un lato e si mise dietro di me. Mi abbassò sufficientemente la mutandine del bikini e schiacciò la sua fica pelosa contro il mio culo nudo. Con la mano mi toccava il seno e la pancia e si spinse fino a toccarmi la fica, ma all'esterno. Non avevo mai considerato la possibilità di stare con una donna, ma era una situazione dolcissima. Stando dietro di me continuò e mi morse il seno, poi alzò la testa per controllare che non ci fosse nessuno. La sua mano carezzava il mio clitoride, mi piaceva! Dissi :continua il racconto. Mi chiarì che Lei e il marito iniziarono a parlarsi e si avvicinarono moltissimo. Erano una coppia libera e sincera. Il racconto finì, anche perchè sembrava molto interessata ai miei capezzoli, che mordeva con delicatezza. Questo piacere finì appena sentii il rumore del motore di un gommone. Stavano raggiungendoci il mio Gianni con il marito. Io cercai istintivamente di mettere il reggiseno, ma Inga se lo prese, e restai a seno nudo. Gli uomini avevano portato il caffè e appena saliti sullo scoglio ce l'offrirono. Gianni non sembrava sorpreso dalla nudità di Inga e questo mi ingelosì un poco, pensai : l'ha scopata già. Il marito si avvicinò ad Inga che stava seduta, le prese la testa tra le mani e la avvicinò al suo bacino. Lei disse: nooo dài!
Poi rivolgendosi a me : Accontentalo tu! Stavo in grande difficoltà e guardai il mio lui, cercavo un aiuto. Lui non capì e si avvicinò a me. A questo punto Inga scivolò tra le mie cosce, mi allargò la mutandina del costume e iniziò a leccarmi. Gianni mi guardò a lungo e poi, intuendo che la situazione mi flippasse, si abbassò il costume e mi avvicinò la testa al suo cazzo. Glielo presi in bocca, ma non riuscivo a rilassarmi. Ero molto tesa , non avevo previsto nulla di ciò che stava accadendo. Iniziai a fare un pompino sulla mia sinistra, intanto il marito sulla mia dx mi prese la mano e me la diresse verso il suo cazzo. Iniziai a fargli una sega, ma voleva la mia bocca: non lo accontentai. Ad un certo punto Inga mi fece sdraiare e mi sfilò completamente il costume. In questa nuova posizione non potevo fare pompini e il marito di Inga si spostò e si inginocchiò. Inga si scostò creadogli spazio. Gli prese il cazzo in mano e lo guidò nella mia fica. Lei di lato mi succhiava il seno, poi si scostò e il maritò mi chiavò con forza.Ansimava e mi sussurrava parole dolci che non capivo, ero molto frastornata dall'improvvisa situazione. Mi diceva che ero diventata un pensiero fisso per lui, un assillo. Iniziai ad assecondandolo con i movimenti del bacino. Sempre più dentro, sempre più. Mi scappò un bell'orgasmo.
Sotto la mia testa il mio lui aveva messo due ascigamani arrotolate e mentre chiavavo con il marito di Inga, gli continuai a fargli un pompino e se ne venne nella mia bocca mentre il marito di Inga se ne venne sulla mia pancia. Inga si abbassò e leccò tutto il seme del marito. Alla fine tutti e tre mi coccolavano, non avevo il coraggio di ammettere che mi era piaciuto, non avevo il coraggio di confessarlo a me stessa. I giorni successivi Inga fu molto sensibile, mi è stata molto vicina . L'ha fatto parlandomi della sua vita e dei suoi progressi , della sua crescita in autostima. E' stata veramente la prima volta vera. Riprovo? Non lo so ancora. Ciao.
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