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Cazzi pochi, cazzate troppe.


di Solotre2012
20.10.2012    |    7.318    |    4 9.5
"Lo girai dritto e mi misi sopra di Lui..."
Eccomi qua! Molti commenti positivi da parte Vs. mi spingono a scrivere quest'altro racconto. La mia resistenza a continuare l'attività di scrittrice è dovuta principalmente alla constatazione di non riuscire a descrivere a lungo i momenti di sesso fisico. Nonostante le Vs. sincere manifestazioni di gradimento, penso di essere un pò' “pallosa”, ma per me non è tanto importante l'atto fisico quanto l'avvicinamento ad esso: i movimenti interni!
Quest'estate mi sono incasinata!
Ho deciso: o mi confido con la mia amica del cuore, o scrivo: meglio la seconda soluzione!
Siate clementi, sopportatemi , e se vi va consigliatemi seriamente.


Come è noto a chi ha letto il primo racconto, iniziai una relazione stabile con il mio ex uomo, il primo della mia vita.
Le scopate ci furono in media due volte alla settimana fino alla metà di Agosto 2012.
Come una volta il mio culetto polarizzò l'attenzione del mio patner. Fu visitato con regolarità a scapito
di tutto il resto. Un giorno fui costretta a informarlo che la mia figa protestava perchè ormai emarginata.
La nostra relazione non era fatta solo di belle “sudate”. Parlavamo molto sia prima che dopo, chattavamo per ore quando non era possibile vedersi. In pochissimo tempo, mi feci “sottomettere” perchè a me era sempre piaciuto essere la sua “puttana”. D'altra parte proprio con lui avevo scoperto di averne le attitudini.
Fa parte della vita di ognuno di noi un "disgraziato/a", un amante che ce ne ha fatte di tutti i colori, che non meriterebbe nulla e invece riesce sempre ad addolcirci e ad ottenere ciò che vuole.
Gli assicuriamo vendette, sì sì promettiamo sempre, ma appena lo rivediamo ci caschiamo puntualmente e dimentichiamo tutto.Lui era il mio “Digraziato”. Quando stavo con Lui mi sentivo appagata, gli raccontavo le cose più sconce della mia vita accoppiandole spesso a scemenze tipo “dammi un'idea su cosa cucinare stasera” . Gli concedevo quasi tutto di me, ero consapevole di quanto profondamente mi fossi fatta penetrare da lui, lo sapevo ma non l'avevo mai“pesato”. Mi godevo la mia intima libertà di espressione, ma ne ignoravo i costi. La situazione era diversa dalle solite perchè penso che anch'io fossi per lui la sua "disgraziata".
La frittata l'ho fatta quest'estate quando sono tornata al mio paese d'origine e sono stata senza mio marito e ci sono restata per tutto il mese di Agosto e di Settembre.
E' stata un'estate molto turbolenta, e sono stata molto attiva.
Il cazzo non me lo sono fatto mancare, ma ho combinato un grande casino. Il mio amante venne per pochi giorni e alloggiò da un suo parente. Era molto arrapato. Lo era al punto tale
che la prima sera ci appartammo in campagna e in piedi fuori dell'auto appena me lo mise
dentro se ne venne.
Nonostante lui si scusasse con me per '”l'incidente”, ebbi una sensazione piacevolissima : poche volte ero riuscita ad intercettargli un così forte desiderio di me. Un'altra sera accadde la stessa cosa. Un giorno andai a casa sua, era solo. Appena salita mi tolsi gli slip e gli saltai addosso ma appena Lui mi toccò il culo e si accorse che lo avevo precedentemente lubrificato, capitolò e ce ne venimmo subito. Fu un incontro breve e frizzante. Non mi spogliai, mi tolsi solo gli slip. Non giocai con il suo cazzo in bocca, niente di niente. Lo sbattei sul letto e mi misi subito il suo cazzo dentro la figa. Lui per non ripetere “l'errore” della sera in campagna mi scostò e indossò il preservativo: fu la stessa cosa. Gli piacque molto, anche a me. Me ne andai per paura di essere vista in paese.
La sera stessa Lui si incazzò a causa dei soliti pettegolezzi paesani e per proteggermi se ne andò.
Io non volevo affatto, ma fece bene. Lui ha un naturale istinto protettivo e intuì che avremmo chiavato comunque , rischiando molto.
Io continuai a scoparmelo tutte le sere nella solitudine della mia casa.
Gli telefonavo e gli dicevo :”Torna voglio chiavare. Vieni!” Quel porco mi aveva reso monogama. Lui aveva notato che io mi stavo divertendo molto e pensò che in ogni caso la sua pericolosa presenza m'avrebbe creato problemi.
Per liberarmi mi disse: hai l'occasione di chiudermi : sfruttala!
Il mio rapporto con Lui era serio, non mi sarei mai sognata di andare con qualcun altro senza di lui.
Lui spesso mi “docciava” con la solita frase “se non la smetti c'è il serio rischio che Tu non ne esca mai. Con me ti stai creando una dipendenza a vita, altro che libertà”.
Mi ha sempre detto che io dovevo cercare di creare una nuova intimità con mio marito.
Secondo Lui in questo modo avrei evitato le crisi depressive di cui ero preda..Nè la soluzione poteva essere quella di cambiare continuamente patner. Credo che avesse ragione su tutta la linea.
Per farlo tornare feci un ultimo tentativo informandolo che tra gli amici compaesani c'era un tizio che mi voleva scopare per forza.
Lui mi chiese: che vuoi fare?
Io risposi “mandarlo a seghe”e poi scoparmelo con te senza di lui. Ho la gonna e ho deciso di fagliela vedere,è il minimo che posso fare!". Lo feci la sera successiva! Uscii senza slip e davanti al bar feci finta che mi fosse caduto addosso un po' di gelato. Per pulire il mini vestito aprii le cosce e le tenni così per 7/8 secondi. Gli altri ospiti del Bar erano distratti e Il corteggiatore incallito era seduto a due metri da me : apprezzò. Anche se non poteva essere sicuro che fossi a figa nuda, c'era abbastanza luce per creargli un serio dubbio. Mi perseguitò per tutta la sera, non sapeva più cosa offrirmi. Aveva perso talmente la testa che, nonostante i miei continui rifiuti , arrivò a propormi un week end a Parigi. Cmq. sull'emozione dell'erezione che gli avevo procurato, quella notte scaricai le pile del vibratore. Il giorno dopo ritelefonai al mio “Disgraziato” e gli chiesi di venire a scoparmi .
Gli chiesi dove fosse, ma lui glissò e non mi rispose. Lo minacciai dicendogli “stai attento io sono in grado di venirti a trovare dove sei. E se ti trovo con qualcuna... be' peggio per te! Vuoi vedere che ti trovo?”. Lui rispose: “Ma se il mese scorso ti sei persa di nuovo dentro Carrefour!”.
Non venne e io lo abbandonai :era uno stronzo!
Gli annunciai via sms che tra me e lui era finita per sempre, che mi sarei scopata un ragazzo che mi piaceva strafottendomene dei rischi “paesani”. Conclusi ”Gli darò il culo per antipasto. Mi piacerà, perchè l'orgasmo me lo sosterrà il pensiero che lo sto facendo per sfregio a te. Crepa!” Lui mi rispose via sms” L'unico uomo che può allontanarti da me è solo tuo marito. Al momento attuale lui e nessun altro”. Lo abbandonai davvero e mi divertivo tutte le sere fino al mattino con vecchi amici e amiche: canti balli e corteggiamenti piacevoli. Tra i tanti amici c'era un coetaneo, artista introverso e molto dolce. Gli piacevo molto ma non accadde nulla, solo gentilezze continue. Nulla proprio no, ero un po' presa da Lui già alla fine d'agosto.
Il “Disgraziato”(cioè lo stronzo ) mi telefonò per caso una sera di fine Agosto, aveva sempre avuto un “naso” funzionante e molto brillante.
Stava ad un concerto jazz a XXX e parlammo un pò. Lui si dilungò in modo che io capissi che era solo, io parlavo ma mi distraevo. Lo stronzo mi continuava a chiedere “ma cosa stai facendo?”.
Io pensavo a quella telefonata, proprio quel giorno che mi stavo organizzando per accogliere
un nuovo cazzo.
Pensavo “Ma come ha fatto a sentirlo? Lui aveva telefonato per avere un invito da me, ma non avvenne. Si convinse, ed era vero, che io non lo volessi lì. Aveva fatto una proiezione: parlandomi del jazz , voleva comunicarmi che gli sarebbe piaciuto che io fossi lì con lui, e la mia mente si sarebbe arrapata e sicuramente avrei detto “Torno a casa Sabato e Lunedì scopiamo”. Non arrivò alla verità perchè pensò che il mio stato fosse determinato dal dispiacere di dover tornare a casa mia, non per via dei "lavori in corso"
Qualche giorno dopo, all'inizio di settembre, salutai tutti e me ne tornai a casa a xxx. Io amo mio marito e la sera stessa scopammo nel nostro grande letto matrimoniale. In tanti anni l'unica impertinenza che mi ero permessa con lui era stata “questo letto è troppo grande per solo due persone”. Ma mio marito non aveva mai raccolto l' invito.
Il giorno dopo ebbi un colpo di fortuna e l'occasione non me la feci scappare.
Venne a casa un ns. amico di sempre, single convinto, questa volta accompagnato da una giovane minigonnata finlandese. Andavano al sud, in Sicilia, e mio marito pensò di invitarli a dormire da noi evitandogli l'hotel. Dopo le solite cerimonie accettarono e gli cedemmo la ns.camera matrimoniale, mentre. noi avremmo dormito nel salone, sul divano/letto da una piazza e mezza.
Cenammo giocosamente. Mi accorsi che mio marito guardava le sinuose gambe della giovane nordica, lo attirai in cucina e gli dissi con un po' di musetto “mi stai trascurando per via della biondina”. Lui sempre amorevole si avvicinò a me e mi sussurrò “Io al posto tuo non farei a cambio con lei in fatto di gambe”. Si meritava un bacio e glielo diedi. Sentimmo applaudire i ns.simpatici amici, la porta era aperta e avevano visto l'affettuosità. Mio marito, imbarazzato, sorrise.
Io, non imbarazzata, gli dissi in un orecchio “allora dopo me lo tieni un po' tra le cosce senza entrare?”. Mio marito scappò a tavola come punto da una vespa.
Ero contenta con lui, era un uomo dolce e affettuoso ma su certi argomenti un po' "bacchettone". Dopocena, dopo il cognac ognuno prese posto nel proprio letto. Io cercai di scopare e, mentre glielo toccavo, mio marito disse che l'antico amico mi aveva fatto molti complimenti. Risposi “ Gli è piaciuta la pasta al forno, lei lo sostiene a hot-dog”. Lui mi corresse “Gli piaci tu, da quando eravamo fidanzati gli piaci, e lo sai. non t'ha fatto proposte per rispetto all'amicizia e all'affetto reciproco”. E io con tono di sfottò dissi "Sei sicuro che non
ci abbia mai provato con me? Stasera mentre tu avevi gli occhi sulla bambina bionda lui è venuto in cucina e mi è passato da dietro.Forse è il caso di fare allargare la cucina, è troppo stretta,in due non ci si sta."Mio marito mi diede un pizzicotto semiaffettuoso. In fatto di spazio il divano/letto era davvero piccolo per due, stavo mezza fuori. Da dietro gli toccavo il cazzo che era già pronto perchè contemporaneamente gli tenevo attaccata al culo la mia figa pelosa e a lui questo lo arrapava molto. Lo girai dritto e mi misi sopra di Lui. Il cazzo era già duro me lo misi dentro.
La rete del divano cigolava, faceva un gran baccano. Io stavo selvaggia ma mio marito mi impediva di fotterlo a dovere per via del rumore, mi fermava. Improvvisamente si aprì la porta della camera da letto, usci' l'amico.
Io mi distesi su mio marito e mi tirai i lenzuoli:facemmo finta di dormire. Il ns. amico ci passò quasi vicino, andò in bagno poi in cucina e ritornò in camera da letto. Dopo qualche minuto mi alzai spinsi mio marito
fuori dal divano e mi misi a 4 zampe pronto ad accogliere il cazzo da dietro. Dissi” Così non facciamo rumore” e stranamente mio marito non protestò, lo avevo arrapato. Gli presi il cazzo in mano e me lo misi
io stessa in figa, ormai bagnata come stavo ero un'autostrada. Gli dicevo le cose solite, lo guidavo ma mio marito continuava a dire “zzzzzzz, ci sentono”. D'improvviso mi venne l'idea di utilizzare la situazione per saggiare la sua disponibilità a "novità". Iniziai “ Mi vuoi arrapare con l'idea che ci stiano sentendo dietro
la porta? Non ce n'è bisogno ma se ti piace così... ci sto. Sì, sì chissà cosa si prova con due uomini contemporaneamente. Se viene e vuole partecipare, io non mi opporrò e tu fa' lo stesso. Ti prometto che
me ne vengo con te,a lui lo utilizziamo solo per il ns. piacere”. Lui restò muto, senza commentare nulla. Mi sbattevo come una pazza e sentendo il suo cazzo pronto gli imposi “Non venire, non venire, non ti permettere di venire”. Mio marito ribattè “Stasera, hai solo bevuto molto, e vino e cognac non si mescolano mai”. Effettivamente non stavo normale, non ero mai arrivata a tanto con lui. Sul tavolo vicino al divano c'era ancora la bottiglia vuota di vino a cui mio marito aveva fatto accenno.Allungai un braccio e la presi.La misi sul cuscino e iniziai a fare un pompino alla bottiglia, mentre contemporaneamente mi schiacciavo sempre di più verso il suo cazzo.
“Mi hai fatto venire voglia di cazzi nuovi, ma il tuo è sempre speciale ”. Il cazzo di mio marito diventò durissimo. Non parlava ma mi dava colpi fermi. Io continuavo “Non venire ancora, aspetta” e lui obbedì.
E io ancora" Ma se ci sta sentendo dalla camera da letto perchè non prende un'iniziativa e viene qui. Weee
se scende anche la finlandese tu non la tocchi, vi basto io a tutti e due.Se la tocchi decidi già da stasera per gli alimenti domani ti arriverà la lettera del mio avvocato per la separazione.Ho perso le speranze abbiamo amici handicappati".
Più facevo il pompino alla bottiglia e più lui si arrapava. Mentre mi chiavava mi toccava il culo continuamente e io diedi il colpo finale” Ma se ti piace tanto il mio culetto, perchè stai sempre in periferia invece di prendertelo?
E così dicendo gli tolsi il cazzo dalla figa e glielo misi in prossimità del culo. Appena sentì il suo cazzo stretto dai miei glutei raggiunse il massimo dell'erezione. Lui lo tolse da lì e invece di incularmi come volevo, con un colpo fermo lo fece rientrare in figa. Mi sbattè talmente forte che me ne venni due volte in una. Fu molto bello per entrambi. Ci addormentammo insieme.
Non sapevo ancora quanto mi sarebbe costata, quel tipo di scopata osè.
Il giorno dopo i nostri amici partirono. A cena la sera chiesi “Dove sono andati di preciso? Quando ritornano si fermeranno di nuovo?” E Lui: “Ma davvero ti sarebbe piaciuto che lui stanotte scendesse e ...” Urrà pensai ci sono riuscita a scongelarlo, ho vinto! Risposi” Se intendi Lui, nel senso di proprio Lui, No! Siamo troppo amici. Se mi parli di Lui nel senso di Roul Bova o similari anche sconosciuti, be' perchè no! Basta che siano simpatici e ben dotati.Ma solo se piace a te”. E lui ”Hai bevuto vino prima che io ritornassi?”.
Io incalzai” Non hai mai fantasticato di stare con due donne? Non t'è mai accaduto di pensare
a qualcun'altra mentre scopavi con me?” Lui mi interruppe “ No!”. E io innervosita “A me sì”.
Mio marito si alzò di scatto, andò in camera da letto e tornò con le mani e braccia impegnate da molti gomitoli. Tornò e lasciò cadere sul tavolo ciò che aveva in seno. Erano i miei tanga che aveva preso dal cassetto. Disse: “Con chi vai quando indossi questi? Io non te li ho mai visti”.
“Sono 15 anni che non mi corteggi più. Tu sei pronto solo a scopare , quando vuoi. Se mi tocchi la mano è solo perchè vuoi scaricare spermatozoi. Io ho bisogno di chi mi metta una mano tra le cosce mentre stiamo in pizzeria. Di chi mi succhia il seno mentre guardo un film. E per finire ti dico che se piacesse a te non sarei contraria ad un po' di sana allegria, e ieri sera ho goduto molto ”. E lui per offendermi “ Con il feticcio bottiglia”.
Ma io non mi feci mettere sotto, ormai ero lanciata e rintuzzai "Ti sbagli, pensavo che fosse una precisazione superflua. Avrei certamente preferito fare un pompino ad un vero cazzo non al collo della bottiglia”. Lui mi diede uno schiaffo. E io conclusi “ Questo lo pagherai. Tu non vuoi sapere con chi indosso
i miei tanga, tu hai paura della verità. Tu vuoi che io ti risponda e ti convinca che i tanga li ho comprati e non li ho mai indossati . Mi hai picchiata perchè non ti ho dato la risposta rassicurante e falsa che mi chiedevi. Sei un ipocrita. Ieri sera il tuo cazzo era quello di un 20enne. Ti piaceva la tua mogliettina puttana, ma non hai il coraggio di affermarlo. Le reazioni del tuo cazzo ti accusano e ti inchiodano. Non mi hai chiesto ancora se il mio culetto è già stato visitato da altri. Hai paura della risposta?
Io ho cercato solo maggiore intimità con te, ma tu stai pensando esclusivamente alla gente, al sociale.Il nostro letto l'hai messo sulla strada principale della città. Al paese ci sono tante persone che mi scoperebbero sulla piazza centrale. Io ho solo il coraggio delle mie emozioni e ti dico "qualcuno me lo sarei scopato. Non l'ho fatto per te e per la mia famiglia.
Con questa risposta non si vince niente . Non ti basta che non lo faccia, vuoi che io affermi che non mi è mai passato per la testa. Sai bene che è una risposta falsa, ma la vuoi. Allora da adesso in poi trovati una sgualdrina su misura o in subordine un sex/videogioco.Non vuoi capire che il cazzo è solo un conduttore di elettricità, di passioni. Serve solo a trasmettere ciò che hai dentro. Io ti stavo chiedendo solo di farmi una telefonata e di parlare.Dopo tanti anni di amore abbiamo uno smart phone con tante funzioni, ma lo usiamo solo per inviare sms.Non basta avere il telefono. Ti stavo dichiarando che non sto con Te perchè ho dato la mia parola sull'altare, ma perchè sei il mio uomo. Mi sono invece accorta di stare con un tizio che ha visto i miei tanga, si è fatto domande, ha ipotizzato che avessi un altro uomo, ma non si è incazzato e non ne ha parlato con me,non ha fatto nulla per sapere la verità.E' stato capace di tenersi tutto dentro, in attesa di cosa? Ha messo la testa sotto terra come gli struzzi. Io sognavo un uomo che mi avrebbe mandata all'ospedale. Se Tu non avessi avuto la reazione di oggi avrei potuto pensare che stessi aspettando me, che io ti dicessi la "novità". Invece no, adesso so la verità!
Tu non hai parlato solo per darmi il tempo di montare una storia credibile sui tanga, così come su altre cose.Ti interessa sapere solo se l'ipotetico mio amante me lo scopo in casa ns. o in un altro posto altrettanto "pericoloso" per la tua dignità. Se ti dicessi che vado all'hotel X ti chiederesti "a quanti km è da qui?". Ti interessa solo che abbia un amante discreto come tutte le tue amiche sposate. Hai paura di vivere!. ” A quest'ultima frase lui si alzò e se ne andò. Quella notte lui non tornò a casa. Si presentò il giorno dopo e fece la valigia, disse che sarebbe andato ai Caraibi. Io gli chiesi "E io?" E lui disse" Torna da tua madre,lei ha bisogno di te, io no!". Si era infilato in un "last minute". Gli dissi “O rinunci o paghi questo viaggio insieme allo schiaffo. Non sto scherzando”. Non mi rispose e mentre andava via gli dissi “ La tua cubana l'avevi , te la eri sposata e non l'hai apprezzata. Ti ha proposto di essere tua, non per obbligo matrimoniale, ma perchè ti amo Sei un pavido rincoglionito piccolo borghese.Del tuo amato Che Guevara non hai neppure un pelo della barba. Vattene che mi fai pena!” Se ne andò.
Per due giorni fui in balia dei tranquillanti. Ero distrutta. Ero gelosa, depressa insicura : ero diventata brutta sotto tutti gli aspetti. Ero sola. Non sapevo cosa provassi, tanto contraddittori erano i miei sentimenti .

Ripresi la valigia che era ancora fatta e tornai di nuovo al mio paese di origine, da mia madre.

Se una chiromante avesse fatto una previsione di ciò che poi avrei combinato, le avrei consigliato di trovarsi un altro lavoro.
Lo so il racconto è lungo. Be' se non vi ho annoiato scrivo il seguito. Grazie cmq.



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