trio
usata su un camper-seconda parte

09.02.2018 |
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"“Usa la lingua” mi dice ansimando “Anche qui sulla base” mi guida tenendomi saldamente per i capelli ed io eseguo da brava schiavetta ubbidiente..."
Il fatto di essere bloccata e non potermi dare sollievo sfiorandomi, mi eccita ulteriormente.Il nylon sotto i miei piedi serve a raccogliere la cera rappresa che cade. Ora lo ho capito.
Fabio a questo punto mi libera e mi conduce al centro del camper.
“Mettiti in ginocchio” mi ordina e dopo mi preme la testa sul suo ventre che percepisco nudo. Si è quindi tolto la maglietta.
Mi assesta un paio di schiaffi, non dolorosi, ma umilianti e mi dice di mostrargli cosa so fare.
Comprendo che è giunto il momento di prenderglielo in bocca, così sollevo le mani e gli sfioro la leggera peluria sul ventre nudo, scivolo in basso verso la cintura, la sfilo dai passanti e gliela sgancio.
Non posso vederlo, ma sento che il mio Padrone è a pochi centimetri da me e mi sta osservando per valutare come svolgo il mio compito di schiava.
Aperta la cintura, slaccio il bottone dei jeans e faccio scorrere la lampo liberandolo da quella stretta, insinuo le dita sotto l'elastico dei suoi boxer e inizio a chiedermi che sapore e che odore avrà. Quale sarà la dimensione del suo sesso e se saprò infilarmelo in gola come una brava troia.
Abbasso i boxer e gli tiro fuori il cazzo per prenderlo subito in bocca.
È duro, ma mi rendo conto di doverlo lavorare un po' per indurirlo ancora di più. Allora comincio a succhiharlo lentamente per capire cosa gli piace, se un movimento rapido, o un gioco lento.
Lui mi prende la testa e se la spinge verso il bassoventre per premermi il suo sesso in gola.
“Usa la lingua” mi dice ansimando “Anche qui sulla base” mi guida tenendomi saldamente per i capelli ed io eseguo da brava schiavetta ubbidiente.
“Lecchi il culo al tuo Padrone?” mi domanda gemendo soddisfatto del mio lavoro.
“Certo” gli risponde Salvatore al mio posto visto che ho la bocca impegnata “Lo fa bene e può farlo anche a te” gli propone.
Allora Fabio si siede su un ripiano imbottito dietro di sè e spalanca le gambe offrendomi il suo culo.
“Leccaglielo” mi ordina Salvatore ed io insinuo la testa tra quelle cosce e con le dita gli cerco il buchetto e quando lo individuo mi porto con le labbra sopra di esso.
Lecco con lingua avida il suo ano e subito percepisco un gusto amaro, ma non sento alcun odore.
Tento di insinuarvi la lingua più che posso e dopo lui mi ordina di leccargli le palle.
“Tira fuori bene quella lingua” mi riprende “Una schiava mostra per bene la sua lingua mentre lecca”
Faccio il possibile per tirarla fuori, allungandola non senza fatica, ma fa male...
Lui mi afferra ancora per i capelli, ci si aggrappa proprio, spettinandomi e mettendomi in disordine la coda.
“Ti ha addestrata bene il tuo Padrone” afferma continuando ad ansimare sotto la mia lingua.
Nel frattempo Salvatore alle mie spalle comincia a colpirmi schiena e glutei con il frustino di Fabio e mi incita a fare bene il mio lavoro.
Sento la pelle della schiena e delle natiche bruciare.
I colpi si susseguono ed io devo stare attenta a non mordere il sesso di Fabio, per reazione a ciò che sto subendo.
Ma intanto colo umori in abbondanza,perché essere trattata così, da cagna, usata, punita e domata, mi fa eccitare da impazzire.
Fabio mi tira indietro la testa fermandomi “Ora prendi in bocca anche il cazzo del tuo Padrone” mi ordina.
Salvatore mi toglie prima i morsetti dai capezzoli che ho addosso da molto tempo, poi si apre i pantaloni e mi si avvicina infilandomi tra le labbra il suo sesso turgido.
“Che bei capelli...” sussurra Fabio accarezzandomi mentre io succhio il cazzo del mio Padrone. E poi sento che si allontana e prepara qualcosa facendo rumori che a me sono sconosciuti.
Mi fa rialzare da terra e mi riconduce in fondo al camper dove ha aallestito una specie di letto.
Mi invita a salire e a spalancare le gambe e mi penetra con le dita in fica.
“Senti com'è bagnata...” commenta muovendo la mano con abilità dentro di me, la ruota e in breve tempo riesce ad entrarmi completamente dentro.
Inizio ad urlare di piacere, perché sento che mi sta stimolando l'utero con i polpastrelli.
“Pensa che ho anche tagliato le unghie apposta per te...” mi sussurra prendendo la frusta e mettendomela sul viso.
“Mordi il manico della frusta” mi ordina infilandomela tra i denti per attutire i miei gemiti di piacere.
La mordo con forza mentre continuo ad ansimare per come mi fa godere stimolandomi in profondità.
“Brava, schiava Elisa” mi dice proseguendo nel ruotare la sua mano dentro di me “Sei stretta e quindi fedele al tuo Padrone” afferma.
“Ora la facciamo urlare” annuncia Salvatore prendendo il fallo di gomma dalla nostra borsa. Si avvicina e quando Fabio sfila la sua mano dal mio sesso, ci infila il grosso dildo scopandomi senza pietà.
Urlo, stringendo i denti sul manico della frusta e raggiungo subito l'orgasmo.
Fabio prende due morsetti più pesanti e me li applica ai capezzoli.
“Riesci a sopportare questi?” mi domanda.
“Sì signore...” ansimo io dopo che mi ha liberato la bocca.
“Accidenti” commenta lui “Non sono in molti a sopportarli questi” afferma.
“Posso toccarli signore?” chiedo, perché sono curiosa e quando lui risponde affermativamente porto una mano sul mio seno e tocco un morsetto.
È una specie di tenaglia di ferro pesante, ma non è molto dolorosa a parer mio.
Mi sento orgogliosa della mia resistenza se davvero quei morsetti non sono in molti a tenerli addosso.
Fabio mi colpisce con qualcosa che mi dà una pungente sensazione di bruciore, sembra un flagellatore, sulla fica e sull'interno coscia ed io mi lamento rumorosamente per il dolore.
Salvatore si avvicina dicendo che ha voglia di leccarmi e comincia a titillarmi il clitoride con la lingua.
Ma Fabio decide che io lavori un po' mentre mi godo la lingua del mio Padrone; sale in piedi sul letto e si posiziona accanto a me accovacciandosi.
Mi afferra per l'anello del collare e mi tira verso di sè infilandomi di nuovo il suo cazzo in bocca.
Mi scopa in gola, mentre il mio Padrone smette di leccarmi, mi fa scivolare dentro il suo sesso e comincia a scoparmi in fica.
Riempita e scopata contemporaneamente da due cazzi, uno in bocca e l'altro nel sesso. Come mi fa sentire troia questo...
Quando sfilano i loro cazzi dai miei buchi Fabio mi fa godere di nuovo, infilandomi un vibratore acceso tra le grandi labbra e lo fa scivolare fino in fondo.
“Fammi sentire bene che godi” mi incita.
Io gemo, ma non abbastanza forte per lui.
“Non ti sento” mi rimprovera schiaffeggiandomi l'interno cosce ed io incremento i miei urletti di piacere.
Questa volta sembra soddisfatto.
Mi tira a sedere lasciandomi riprendere fiato e si avvicina per darmi un lieve bacio sull'angolo sinistro della bocca. È un piccolo premio.
Percepisco il suo pizzetto che mi punge sulla pelle.
Mi fa scendere dal letto e mettere in ginocchio per prenderglielo di nuovo in bocca, ma poco dopo si mette sul ripiano ed io posso alzarmi e succhiarglielo stando a novanta e riposare così le mie ginocchia indolenzite.
Prendo ancora schiaffi e tirate di capelli, con l'aggiunta di frustate da parte di Salvatore.
Sono una schiava cagna ed è giusto si abusi di me così...
Sento quel cazzo lungo spingermi in gola e cerco di sottrarmi perché mi stimola conati di vomito, sono così sensibile vicino alla gola...
“Non sono una gola profonda...” gli sussurro giustificandomi per il fatto che non riesco ad infilarmelo bene dentro.
Lui ignora la mia giustificazione, non sembra insoddisfatto del mio pompino.
“Lo fa bene?” gli domanda Salvatore che da dietro prosegue nel colpirmi “succhia bene?”
“Lo fa bene” gli conferma Fabio, troppo buono a mio parere.
Tra labbra , lingua e grandi succhiate su e giù, mentre mi preme quel cazzo in gola lo sento esplodere e un fiotto di sperma mi va direttamente nell'esofago. Volente o nolente sono costretta ad ingoiarne una parte.
Il resto del suo liquido me lo lascio colare dalle labbra mentre Fabio è scosso dagli spasmi dell'orgasmo..
Certo non mi lasciano riposare.
Mentre Fabio si ricompone, Salvatore si siede sul sedile e mi ordina di inginocchiarmi e prendergli in bocca il suo di sesso.
Lo lavoro a lungo ma senza farlo venire.
Mi fanno rialzare e rimettere sul letto a gambe spalancate e il mio Padrone
mi succhia ancora il clitoride per farmi godere.
Fabio, mentre io godo di quel titillamento prende una bacchetta e mi solleva il piede sinistro colpendomi ripetutamente la pianta.
Mi fa male e mi lamento.
“Fa male qui vero?” mi domanda Fabio in tono sadico.
“Questa è una schiava da esibire “ dice soddisfatto a Salvatore.
Poi si rivolge a me.
“Masturbati pensando sempre a lui, capito?”
Deglutisco cercando le parole giuste per rispondere.
“Veramente io non penso sempre a lui quando mi tocco...” confesso “Ma è proprio lui a dirmi di pensare a tutte le mie fantasie, anche quando mi lecca il clitoride fino a farmi esplodere.
“Allora devi dire grazie Salvatore” mi ordina ed io sussurro quelle parole.
“Grazie Salvatore...”
Ripetilo più forte” mi incita Fabio ed io ubbidisco.
Allora mi fa sedere sul letto e mi toglie la benda dagli occhi.
A fatica li riapro mentre lui e Salvatore mi sganciano polsiere e collare.
Mi aiutano a scendere dal letto e Fabio, quasi premuroso mi toglie i pezzetti di cera rimasti sul mio seno.
“Avrei potuto toglierteli a colpi di frusta...” commenta sorridendo malizioso.
Sul seno sinistro mi rimarrà il segno della scottatura per alcuni giorni...
I due uomini riprendono a parlare di esperienze nel mondo bdsm lasciandomi ancora nuda.
Loro si sono rivestiti ma non mi hanno dato il permesso di fare lo stesso ed io li ascolto parlare in silenzio e senza coprirmi.
Mi hanno tolto il collare e potrebbe significare che non sono più la schiava di due Master, ma non prendo iniziative senza un preciso ordine del mio Padrone.
E poi ammetto che questa situazione mi piace, io nuda e loro vestiti a chiacchierare come se io non ci fossi.
Solo alla fine della loro conversazione Salvatore si volta verso di me e dice che ho il permesso di rivestirmi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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